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“LINKING”:

TECNOLOGIA DEL tecnologia che ha favorito, in ambiente elettronico, il passaggio dalla

(full-text),

bibliografia fino al testo completo affinché il lettore potesse passare direttamente dal

riferimento bibliografico alla scheda catalografica fino al documento stesso.

SPOGLIO BIBLIOGRAFICO DI TESTI SPECIALIZZATI: elenco di tutti gli articoli usciti all’interno di

periodici o opere miscellanee; è spesso disponibile sottoforma di banche online e su CD-ROM.

BIBLIOGRAFIE NAZIONALI: elenco di tutte le pubblicazioni a stampa prodotte in un determinato

paese; sono quasi sempre disponibili in rete e su CD-ROM; le più importanti sono la BNI (Italia,

1958), la BNB (UK, 1950), la DN (Germania, 1945), la BNF (Francia, 1970) e l’RNB (Russia, 1960). 6

DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA/CATALOGRAFICA: in una bibliografia o in un catalogo, ciascuna notizia

deve essere sufficientemente completa, in modo da rendere il documento identificabile; deve

riconoscimento, all’individuazione recupero del

contenere tutti quei dati che servono al e al

documento.

REGOLE COMUNI PER LA DESCRIZIONE DEI DOCUMENTI: regole emanate negli anni ’70 dall’IFLA

(Federazione Internazionale delle Associazioni delle Biblioteche); le ISBD (International Standard

Bibliographic Description), ad esempio, si articolano in più manuali tradotti in diverse lingue.

Per ciascun tipo di documento sono indicati:

fonti, risorse da cui si devono trarre i dati da inserire nella registrazione catalografica;

 spesso sono collocate nelle biblioteche in sale specifiche e la loro tipologia è riconducibile a

tre categorie:

primarie:

- concorrono in modo diretto all’indagine dell’argomento di ricerca contenendo

informazioni di prima mano o dati originali (enciclopedie, repertori biografici e bibliografici,

dizionari, atlanti linguistici, cronologie, genealogie…);

secondarie:

- consentono, soprattutto attraverso apparati indicali, la selezione, la

descrizione, l’identificazione, la valutazione e la localizzazione dei documenti primari

(cataloghi di biblioteche, bibliografie di banche dati bibliografici, cataloghi commerciali,

cataloghi commerciali…);

terziarie:

- strumenti ed elenchi che rimandano a fonti secondarie.

ordine e il modo di inserimento;

 convenzionale

punteggiatura (quella utilizzata dall’ISBD è detta e utilizza gli stessi segni di

 interpunzione che utilizziamo noi con la differenza che ogni segno di interpunzione è

preceduto e seguito dallo spazio per consentire l’interpretazione in automatico da parte dei

lettori); viene utilizzata per scandire gli elementi che costituiscono la scheda.

supporto informazioni contenute;

SCHEDA: intesa nella sua duplice natura di e consiste in un

notizia catalografica,

cartoncino (7,5 x 12,5 cm) sul quale è registrata la la quale deve essere

leggibile con chiarezza e avere una disposizione coerente e costante delle sue parti. Gli elementi

principali di una scheda sono:

titolo proprio: parte principale del titolo priva di complementi (sottotitolo) e pretitoli;

 titolo parallelo: eventuale ripetizione del titolo proprio in un’altra lingua o alfabeto;

 complemento del titolo: sottotitolo, parte che completa e specifica il contenuto della

 risorsa;

indicazioni di responsabilità: persone o enti (autori, curatori, prefatori, traduttori,

 illustratori…);

edizione: versione del documento;

 numerazione: presente solo nei periodici, indica la successione cronologica a partire dal

 primo numero fino all’ultimo pubblicato ad es. vol. 1 (1963) – vol. 30 (1992);

luogo: località dove ha sede la casa editrice che ha pubblicato la risorsa;

 editore: denominazione della casa editrice;

 data: anno di pubblicazione (in assenza la data di stampa o di copyright segnalando la

 differenza);

descrizione fisica: numero di volumi, illustrazioni, altezza, natura…;

 collezione: viene indicato il titolo della collana e la numerazione all’interno della collana;

 note;

 ISBN/ISSN: codice fiscale del documento assegnato dalle agenzie nazionali o internazionali

 e diviso in quattro gruppi di cifre, all’inizio dei quali si aggiunge la categoria merceologica

(978 per i libri): paese, editore, documento, numero di controllo.

FORMATO MARC – Machine Readable Cataloguing: formato nato dall’esigenza delle biblioteche di

scambiarsi le registrazioni catalografiche; serve per la produzione e lo scambio dei dati tra le

agenzie nazionali e le reti bibliotecarie.

FORMATO UNIMARC – Universal Marc Format: formato sviluppato nel 1977 dall’IFLA e legato alle

ISBD. 7

FORMATO ANNAMARC: versione italiana dell’UNIMARC che nasce per automatizzare la BNI e

adottato come standard dalla Comunità Europea.

Le biblioteche costituiscono il luogo per eccellenza per svolgere le ricerche bibliografiche sia

perché nelle sale di consultazione delle biblioteche si possono trovare bibliografie, cataloghi e altre

risorse documentarie, sia perché molte di esse forniscono accesso gratuito e facilitato ad internet.

Le biblioteche possono essere suddivise:

in base all’ente di appartenenza (biblioteche di proprietà dello Stato, di enti locali, delle

 università…);

in base alle finalità, agli obiettivi, alle funzioni (biblioteche nazionali, universitarie,

 scolastiche…);

in base all’utenza cui sono destinate (biblioteche professionali, per ragazzi…);

 in base alle raccolte possedute (biblioteche specializzate);

 in base alle procedure adottate nei processi di mediazione (biblioteche con raccolte

 accessibili alla consultazione diretta, inaccessibili al pubblico, con procedura di ricerca

automatizzata…).

PRINCIPALI TIPOLOGIE DI BIBLIOTECHE REALI (fisicamente esistenti):

Biblioteche statali, ordini periferici del Ministero e dipendenti dall’ufficio centrale per i beni

 librari;

Biblioteche nazionali centrali con sede a Roma e Firenze, sono chiamate ad assicurare la

 legge sul

raccolta e la conservazione di tutto ciò che viene stampato in Italia in virtù della

deposito degli stampati; le nazionali sono le biblioteche delle città che furono capitali degli

Stati preunitari, alle quali si sono aggiunte le biblioteche di Bari, Potenza e Cosenza, e sono

deputate a raccogliere, tutelare e disporre i documenti che testimoniano l’evoluzione

storica, culturale e sociale della regione di appartenenza;

Biblioteche universitarie sono le biblioteche delle università esistenti al momento

 dell’unificazione, rimaste, dal punto di vista amministrativo, separate dalle biblioteche di

facoltà di istituto, hanno compiti di sussidio per gli studenti universitari e sono di raccordo

con le altre strutture bibliotecarie; si differenziano dalle biblioteche di università perché

quest’ultime non sono di proprietà dello Stato ma appartengono alle università;

Biblioteche aventi particolari compiti e funzioni (biblioteche di memoria storica o

 specializzate in particolari discipline);

Biblioteche annesse ai monumenti nazionali (biblioteche annesse alle abazie storiche

 specializzate in campo teologico, patristico ed ecclesiastico).

BIBLIOTECA MULTIMEDIALE O IBRIDA O VIDEOTECA: biblioteca “materiale” che conserva e cataloga

tutti i documenti tradizionali ed elettronici.

BIBLIOTECA ELETTONICA O AUTOMATIZZATA O INFOMATIZZATA: biblioteca “materiale” in cui la

catalogazione e la gestione dei documenti vengono integramente effettuate dai bibliotecari

attraverso i computer, grazie ad un catalogo elettronico, che può essere:

OPAC LOCALE: catalogo elettronico delle biblioteche automatizzate disponibile per la

 consultazione esclusivamente agli utenti in locale, che si recano in biblioteca;

OPAC REMOTO: catalogo elettronico delle biblioteche automatizzate disponibile attraverso

 Internet.

PROGETTO XANADU: idea di HOLW NELSON (colui che ha coniato i termini “docuverso” e

“ipertesto”) per raccogliere e rendere disponibili in un unico spazio la totalità dei documenti

esistenti; secondo Nelson da qualsiasi documento compreso in xanadu si può passare a qualsiasi

ipertesto planetario,

altro seguendo diversi tipi di associazione logica in una sorta di molto più

omnicomprensivo ed efficiente del web se si pensa che ogni bibliografia o catalogo, in quanto

collezione immateriale di libri fisicamente dislocati altrove, è una BIBLIOTECA VIRTUALE: collezione

solo ideale e astratta di risorse diverse tra loro e indipendenti per ambito, dimensioni, finalità,

criteri di esclusione e ordinamento.

Una bibliografia elenca tutti i documenti (a livello astratto) che presentano determinate

 caratteristiche comuni ma senza indicare dove recuperarli.

RICERCA BIBLIGRAFICA: insieme di metodi, procedure e attività volte ad accedere al contenuto

informativo dei documenti che corrispondono a determinate caratteristiche; si occupano di questa

attività gli utenti finali, coloro che cercano informazioni bibliografiche, il punto d’arrivo del flusso 8

informativo e gli intermediari, coloro che favoriscono l’incontro dei bisogni informativi degli utenti

finali con l’universo dei documenti disponibili.

FASI DI UNA RICERCA BIBLIOGRAFICA: definiscono le modalità di reperimento e di recupero

dell’informazione e la strategia e la condotta di ricerca, chiariscono obiettivi e finalità, delineano

l’oggetto di indagine e precisano le esigenze conoscitive di studio; esse sono:

definizione dell’oggetto e dell’ambito di ricerca e l’identificazione del bisogno informativo;

 determinazione dei parametri di ricerca;

 individualizzazione della tipologia degli strumenti di ricerca;

 analisi della terminologia specialistica dell’oggetto di ricerca;

 individuazione dei luoghi di ricerca e la localizzazione dei documenti;

 valutazione delle fonti e dei documenti;

 raccolta dei dati;

 presentazione;

 citazione.

SCHEMA DI BASE PER LA RICERCA BIBLIOGRAFICA:

1. consultazione delle bibliografie per scoprire cosa è disponibile e cosa è stato pubblicato nel

settore della ricerca;

2. interrogazione dei cataloghi per sapere dove rintracciare ciò che si vuole realmente

leggere;

3. operazioni necessarie per ottenere in concreto i documenti desiderati.

MODALITÀ DI RICERCA BIBLIOGRAFICA:

per scorrimento di liste alfabetiche: consente di scorrere il catalogo come se si utilizzasse

 un dizionario, in ordine alfabetico (se l’ordinamento è stato fatto in base all’autore) o

numerico (se l’ordinamento è stato fatto in base alla classificazione decimale).

per navigazione ipertestuale: consente di svolgere una ricerca secondo una struttura

 i

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Publisher
A.A. 2018-2019
11 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/08 Archivistica, bibliografia e biblioteconomia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luisacasciano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archivistica, bibliografia e biblioteconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Iusi Francesco.