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Estratto del documento

SINTOMI CAUSE

semplice

Margini di contribuzione di primo Minor qualità acquisto

livello sono variabili prodotti/semilavorati

Quote mercato variabili Aumento della pressione competitiva

Deterioramento “Eccesso” di discrezionalità

immagine/reputazione prodotti decisionale a livello locale

Girasole

RISPOSTA DI “GIRASOLE” AI PROBLEMI INDIVIDUATI…

Standardizzazione: abbiamo creato una nuova responsabilità per controllare i

flussi decisionali nei processi d’acquisto centralizzando e omogeneizzando

alcune decisioni sui prodotti d’acquisto.

Procedure d’acquisto

standardizzate

Esistono fabbisogni per un ambiente internazionale:

- Complessità/ Differenziazione

- Bisogno di integrazione

- Trasferimento di konwledge

RISPOSTE NELLA RICERCA/TEORIA

1) Team di lavoro globale (Rame)

2) Pianificazione globale

3) Espansione dei ruoli di coordinamento

Si è scelta la pianificazione globale con procedure informatizzate. Non si è

presa in considerazione l’espansione dei ruoli di coordinamento (Es.

responsabile dei processi degli acquisti) mal gestito.

La soluzione scelta da “Girasole” è la standardizzazione delle procedure

d’acquisto. presidente

direttore

finanziario

responsabile

prezzo/acquis

to

divisione

Austria

Direttore

finanziario

acquisto magazzino vendite

Come sono cambiate le dimensioni strutturali?

- Formalizzazione: abbiamo inciso su una maggiore formalizzazione

- Specializzazione: ho inserito una posizione in più rispetto a un processo

in più che prima non era presidiato. La specializzazione quindi aumenta.

- Gerarchizzazione: abbiamo aggiunto un livello in più. Aumenta la

gerarchizzazione.

- Accentramento: aumenta.

- Professionalizzazione: acquisto una professionalità da fuori, da un

concorrente, che prima non avevo. La professionalizzazione aumenta.

!!!MA…

Difficoltà e problemi alla realizzazione di questa soluzione!

Perché?

- Comunicazione: emittente (Loretta Pietra) e ricevente (direttore di

divisione). _ Media/strumento E-mail

_ Contenuto

Chi comunica?

Loretta Pietra: viene da fuori, è un’esterna. È competente/specializzata; ha un

approccio meccanicistico (chiarezza, determinazione, efficienza, velocità,

normatività, programmazione. “si fa così”); sa utilizzare le tecnologie. È

autonoma. Ha una forte personalità e un forte bisogno di realizzazione

personale (need of ACHIEVEMENT). Ha un’altissima produttività.

A chi comunica? I riceventi?

10 direttori di divisione: il suo codice è il potere (= dirige). Se dirige, decide e

risponde dei risultati (margini di 1° livello ricavi - costi). I margini danno un

rinforzo a chi dirige. I margini si ottengono aumentando i ricavi o riducendo i

costi. Sta aumentando la concorrenza, diminuiscono, quindi le quote di

mercato, e conseguentemente incido sui costi. Ti controllo i costi, te li blocco e

lavoro solo sui ricavi. La discrezionalità sui costi è limitata dei direttori sulla

leva “costi-acquisti”. I direttori di divisione, quindi, limitati del potere e

dell’autonomia, non possono rimanere indifferente. Essi hanno una reazione.

Da una parte, alcuni non considerano il contenuto/la comunicazione e non

rispondono; dall’altra non considerano il mittente, perché considerata non

legittimata a queste decisioni. presidente

direttore

finanziario

responsabile

prezzo/acquis

to

No

legittimazione divisione

Austria

acquisto magazzino vendite

ERRORI:

1) Canale errato di comunicazione asimmetria di potere (il direttore di

divisione ha più potere di Loretta)

2) Contenuto da “negoziare” e non imporre

3) Linguaggi da uniformare tra attori appartenenti alla stessa cultura

CAPITOLO 5

COMPETERE O COLLABORARE?

La competizione si fa attraverso la collaborazione, bisogna essere capaci di

collaborare. Il competere fa riferimento ai giochi di somma uguali a zero. Il

collaborare fa riferimento, invece, ai giochi di somma maggiore di zero.

COMPETERE VS COLLABORARE

Riguarda il modo in cui leggo/interpreto la realtà.

PERSONA COMPETITIVA PERSONA COLLABORATIVA

Minima disponibilità di tempo Tempo disponibile

Obiettivi a breve termine Orientamento al lungo termine

Risultati perseguibili tangibili, Risultati perseguibili tangibili,

misurabili e confrontabili misurabili e confrontabili + risultati

qualitativi 

comportamenti

Interesse personale/individuale Interesse collettivo

Maggiore propensione al rischio Rischio ponderato e condiviso

Orientamento al conflitto e alla Orientamento alla mediazione e al

negoziazione confronto

Feed-back immediato/sintetico Feed-back a medio-lungo termine, ci

vuole perseveranza

Logica efficientista Logica efficacista

Relazioni costruite su basi Basi su investimenti

funzionaliste Patrimonio fiduciario

PROSOCIALITA’

TIPOLOGIA ATTORI

SIMILI (=SETTORI)

DIVERSI Michael Hannan e

John Freeman

permettono di

RELAZIONI COMPETITIVE leggere il

darwinismo allo

stato puro

DIPENDENTI DA ECOLOGIA DELLE

RISORSE POPOLAZIONI

RELAZIONI COOPERATIVE NETWORK ISTITUZIONALISM

COLLABORATIVI O

Distretti

industriali

L’istituzionalismo riguarda l’insieme intangibile di norme e valori che

determinano il comportamento. L’ambiente istituzionale è composto da norme

e valori propri dei diversi stakeholder. L’ambiente istituzionale riflette quelli che

la società considera modi corretti di organizzarsi e comportarsi e le

organizzazioni adottano quindi strutture e processi per compiacere gli attori

esterni.

Forme collaborative:

- Mimetica (=isomorfismo): derivano dalle reazioni all’incertezza;

- Forze coercitive: derivano dalle differenze di potere e di influenzare

politiche;

- Forze normative – deontologiche: derivano da formazione e

professionalità comuni.

Qualsiasi tipo di accordo e di realtà organizzativa possono essere letti in base ai

4 modelli sopra elencati.

CAPITOLO 7

Le dimensioni strutturali dipendono dalle dimensioni contestuali/contingenti.

DIMENSION STRUTTURALI DIMENSIONI CONTESTUALI

FORMALIZZAZIONE Ambiente derivante da

incertezza

complessità (eterogeneità e

numerosità) e dinamismo

SPECIALIZZAZIONE Strategie

GERARCHIZZAZIONE Tecnologia CAPITOLO 7

ACCENTRAMENTO Dimensioni CAPITOLO 9

PROFESSIONALIZZAZIONE Età e cultura CAPITOLO 10

TECNOLOGIA

L’insieme dei processi, delle tecniche, degli impianti, degli strumenti e delle

zioni destinati a trasformare gli input in output, cioè risorse in prodotti e servizi.

John Woodward che analizza i processi di produzione.

Utilizza la dimensione tecnologica per analizzare la complessità tecnica. Questa

è il grado di meccanizzazione del processo di produzione.

Esiste un gradiente di complessità tecnica: può essere bassa (quando ho

produzione ad hoc, customizzata per singoli clienti, quasi di natura artigianale),

intermedia (data dalla produzione di massa) o alta (data dai processi continui

chimica, petrolchimica, gas…).

DIMENSIONI STRUTTURALI E COMPLESSITA’ TECNICA +

-

Processi su Produzione Processi

 

commessa di massa continui

- Numero di livelli gerarchici (gerarchizzazione): crescono al crescere della

complessità tecnica. + ++ +++

- Ampiezza del controllo (gerarchizzazione): ++ +++ +

 

- Livello competenze (professionalizzazione): +++ + +++

 

- Formalizzazione procedurale (formalizzazione): + +++ ++

 

- Centralizzazione (accentramento): + +++ +

 

- (*) Processi di comunicazione verbali (accentramento): +++ + ++

 

- (*) analisi dei processi di comunicazione formale (accentramento): + +

++ ++

- Logica organizzativa prevalente: organicistico meccanicistico

 

prevalentemente organicistico

CHARLES PERROW

Tipologie tecnologiche a livello di unità organizzative:

- Varietà delle attività/ compiti = TASK: la varietà è la numerosità di

anomalie, eccezioni che incontro nello svolgimento di un’attività:

1) Routinarie

2) Complesse (insieme di eccezioni)

- Analizzabilità delle attività “standadizzabilità”: l’analizzabilità è

l’esistenza delle conoscenze e la loro codificazione per orientare l’azione

organizzativa. Tecnologie Tecnologia non

artigianali: arte, routinaria:

- moda, ricerca (base e

commesse…. applicata)

Analizzabilità Tecnologie Tecnologie

routinarie: ingegneristiche

accounting : pianificazione,

+ legale,

consulenza…

+

- Varietà

(n° eccezioni)

Non routinaria: modello organicistico, formalizzazione bassa, centralizzazione

bassa, span basso, coordinamento orizzontale.

Routinaria: modello meccanicistico, formalizzazione alta, centralizzazione

alta, span alto, coordinamento verticale.

Ingegneristiche: modello prevalentemente organicistico, formalizzazione

bassa, centralizzazione media, span basso, coordinamento formale.

Artigianale: modello prevalentement e organicistico, formalizzazione bassa,

centralizzazione bassa, span medio, coordinamento sociale.

TECNOLOGIA È:

1) Complessità tecnica, che prende in considerazione il processo produttivo.

(J. Woodward)

2) Varietà e analizzabilità: caratteristiche e attività. (C. Perrow)

3) Interdipendenza tra le varie attività: livello di dipendenza tra attività. (J.

Thompson)

J. THOMPSON Interdipendenza

Il primo livello di interdipendenza prende il nome di

interdipendenza generica. Dal punto di vista organizzativo

comporta un basso livello di comunicazione tra le parti; un

coordinamento che avviene attraverso la standardizzazione, le

procedure e le regole. baseball

Il secondo livello prende il nome di interdipendenza

sequenziale: aumenta il livello di comunicazione e il

coordinamento avviene attraverso la programmazione/ piani. 

calcio e pallavolo

L’attività più difficile da coordinare è l’interdipendenza

reciproca. Ha il livello massimo di comunicazione; feed-back; il

coordinamento viene fatto soprattutto attraverso soluzioni

sociali. Queste vanno dalle relazioni interpersonali al lavoro di

+ gruppo, ai gruppi di lavoro, sino alle task force. basket

Ogni organizzazione è alla ricerca di strategie pe

Dettagli
A.A. 2018-2019
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessiamacchia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Bodega Domenico.