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VANTAGGI della DIFFERENZIAZIONE E SVANTAGGI
Protetta nei fornitori Difficoltà a mantenere questa posizione a lungo
Protetta nei confronti dei clienti Poche barriere all’entrata
Fedeltà del compratore Facile imitazione delle risorse tangibili
REQUISITI DI UNA DIFFERENZIAZIONE DI SUCCESSO
1 deve creare valore per il compratore
2 il compratore deve percepire un valore aggiunt0
3 deve essere difficile da imitare
4 deve essere in grado di sviluppare una cultura
5 deve essere in grado di sviluppare un efficace coordinamento di varie aree funzionali (r&s, mkt..)
3)FOCUS SU NICCHIE
Con una strategia focus l'impresa concentra le proprie risorse su una particolare nicchia di mercato
che può essere definita per area geografica, per tipo di cliente o per tipo di prodotto e sviluppa la
strategia competitiva offrendo prodotti e servizi progettati esclusivamente per la nicchia.
SCELTE STRATEGICHE…Dopo aver scelto la nicchia su cui operare, l'impresa può
perseguire o una strategia di bassi costi oppure di differenziazione.
Per quanto riguarda i segmenti di clienti un'impresa che adotta una strategia focus sceglie nicchie
specifiche nelle quali competere, piuttosto che affrontare l'intero mercato come fa il cost leader
oppure può occupare una pluralità di segmenti come fa un'impresa che adotta una strategia di
differenziazione. Strategia adatta a quelle organizzazioni che non hanno le risorse per competere su
un'ampia area di mercato e a quelle che hanno competenze e capacità distintive rilevanti soltanto
per uno specifico segmento di mercato.
VANTAGGI: La fedeltà dei clienti protegge il produttore sia dalla minaccia di nuovi concorrenti
sia da quello di prodotti sostitutivi, quindi può conseguire una redditività degli investimenti
superiore alla media del settore. Un ulteriore vantaggio della focalizzazione è la migliore
conoscenza della clientela e risponde meglio e prima alle nuove esigenze (segmentazione efficace).
SVANTAGGI: Le imprese sono in posizione di svantaggio nei confronti dei fornitori.
I costi di produzione sono elevati in quanto sono presenti bassi volumi diproduzione.
Un terzo svantaggio è che le nicchie possono rapidamente svanire a causa di innovazioni
tecnologiche o di cambiamento nei gusti dei consumatori
I LIMITI DELLE STRATEGIE COMPETITIVE GENERICHE
Non è detto che una strategia competitiva generica abbia successo. Alcuni critici affermano che
strategie generiche sono soltanto un punto di partenza, quando il mercato cambia rapidamente non
hanno alcuna utilità. 46
LEADERSHIP DI COSTO. Una strategia di bassi costi presuppone tecnologie stabili; non è dunque
applicabile nei settori in cui sono frequenti le innovazioni tecnologiche di prodotto e processo
DIFFERENZIAZIONE. Differenziare non porta necessariamente a un premium price, il vero
problema è come differenziare
FOCUS. Il problema è come individuare nicchie che valgono l'investimento. La frammentazione in
corso e l'accorciamento del ciclo di vita rendono superato il concetto di target ampio
cAP. 16 LE STRATEGIE COMPETITIVE E IL CICLO DI VITA DEL SETTORE
LE STRATEGIE NEI SETTORI FRAMMENTATI
Settore dove vi sono tante imprese e nessuna di queste riesce a conquistare quote di mercato
rilevanti. Per fronteggiare questa situazione vi sono 5 strategie principali:
- cercare segmenti trascurati
- Specializzarsi
- Concentrarsi sui segmenti ad alto sviluppo
- o concentrarsi in quelli a basso sviluppo dove la competizione è minore
- ritirarsi
- oppure cercare di consolidare la propria posizione con strategie più aggressive, franchising,
standardizzazione del prodotto
LE STRATEGIE NEI SETTORI IN EMBRIONE
Quando il futuro è incerto, quando vi è bisogno di molto capitale e quando occorre sfidare i pionieri
in cima le strategie attuabili sono:
- Creativa (aperta l rischio)
- Forti investimenti in tecnologie e qualità
- Alleanze con i fornitori
- Sfruttare le mosse del pioniere
- Facilitare l’acquisto/l’accesso al prodotto/servizio
- Non sempre essere i pionieri può essere un vantaggio, soprattutto quando i tempi non sono
ancora maturi per quel prodotto
LE STRATEGIE PER COMPETERE NEI MERCATI IN FORTE SVILUPPO
Nei mercati in rapida evoluzione occorre innovarsi spesso.
TIME TO MARKET: grazie alle I.T. le imprese devono saper rispondere in fretta al mercato
RETE DI COLLABORATORI: deve mantenere il controllo sulle attività strategiche per il resto si
manda tutto in outsourcing
ALLEANZE PROFICUE: es. Siemens e Yahoo
LE STRATEGIE NEI SETTORI MATURI
La domanda è stagnante e il settore si è consolidato dopo la fase si shake out. L’ambiente
competitivo varia del tutto e le strategie attuabili sono:
- Cercare di ridurre l’entrata delle nuove imprese (allargando la gamma dei prodotti,
abbassando i prezzi, con i predatory prices, aumentando la propria produttività)
- Cercare di ridurre l’intensità della competizione (attraverso strategie di leadership di prezzo,
premendo fornitori e distributori)
LE STRATEGIE NEI SETTORI IN DECLINO
La domanda cala del tutto e le opzioni sono 5:
- Cercare di svilupparsi (molto rara)
- Costringere gli altri all’abbandono 47
- “mietere”: generare cash flow riducendo costi e investimenti in maniera graduale e senza
compromettere le attività cruciali
- “tenere il campo”: variante di cui sopra meno intensa
- Disinvestire o liquidare
CAP. 17 I LEADER TRA ATTACCO E DIFESA
LE STRATEGIE DI ATTACCO AI LEADER MUOVENDO DA POSIZIONI MODESTE
Non vi sono strategie giuste per un successo sicuro, solo delle regole per evitare gli insuccessi:
- Conoscere le tecnologie usate
- Saper mettere l’altro in difficoltà
- Avere molto capitale a disposizione
- Evitare lo scontro frontale.
Le strategie più usate sono:
1) Andare contro i prodotti sostitutivi (quelli più economici)
2) Nuove forme di distribuzione
3) Prediligere nicchie trascurate (VFR di Ryanair, redbull, pringles)
4) Individuare prima degli altri i segmenti di sviluppo
5) Evitare la guerra dei prezzi
LE STRATEGIE DEI LEADER
Il leader deve: proteggere le quote di mercato, tenere una redditività alta, dissuadere le new entry,
reagire subito ai prodotti sostitutivi, deve BREAKING THE RULES inventando nuovi modi
competere.
CAP. 18 LE STRATEGIE DI TURNAROUND
1.LE CAUSE DEL DECLINO E LE RESPONSABILITÀ DEL MANAGEMENT
Per turnaround si intende l’insieme delle azioni con le quali l’impresa, sotto la pressione del
peggioramento prolungato dei risultati, cerca di superare il periodo di difficoltà e tornare alle
prestazioni del periodo precedente ed eventualmente migliorarle.
Dall’esame dei successi e degli insuccessi nei turnaround emerge infatti che per superare la crisi di
risultati occorrono: impegno, creatività e volontà di rovesciare la situazione; capacità di individuare
e trarre vantaggio dal potenziale dell’impresa;capacità di creare consenso.
Le principali cause della crisi:
- recessione
- Cambiamenti della tecnologia
- Responsabilità del management
Recessione
La recessione è una situazione macroeconomica caratterizzata da livelli di attività produttiva più
bassi di quelli che si potrebbero ottenere usando completamente ed in maniera efficiente tutti i
fattori produttivi a disposizione. Le reazioni a uno stato di crisi generato dalla recessione sono in
parte diverse da quelle in risposta a crisi generate da altre tendenze.
Nel corso di una recessione, non tutto si ferma: rallentano i consumi, aumenta la disoccupazione e il
comportamento del consumatore cambia, ma ciò può creare nuovi mercati.
Per cogliere le nuove opportunità il management deve avere l’abilità di capire che cosa motiva i
compratori, ciò che realmente vogliono e come rispondono alla recessione.
La strategia dipende dalla stato in cui si trova l’impresa: se è forte la strategia può essere di attacco;
se è mediamente forte e il management è all’altezza della situazione, la strategia mira a essere
pronti per la fase di ripresa del ciclo; se è debole il primo obiettivo è generare cash flow.
48
Tabella gestione strategia in fase di recessione, cercala, slide. 5 del riass da internet Cambiamenti
nella tecnologia
Le innovazioni radicali possono sconvolgere la struttura della competizione e spingere rapidamente
imprese leader verso il declino.
Es.: rivoluzione digitale nel settore della fotografia (Eastman Kodak aveva solo Fuji Photo e pochi
altri come concorrenti, si è trovata altre imprese high – tech e dell’elettronica di consumo come
Hewlett – Packard e Sony come concorrenti)
Responsabilità del management:
1. Incapacità del management. Può assumere vari aspetti. Hoffman (1984) ha individuato una seri di
punti deboli nel management delle imprese in declino: mancanza di un adeguato equilibrio di
competenze al vertice (modeste competenze tecnologiche, o finanziarie, o di marketing); errori nel
programmare la successione ai vertici.
2. Dimensioni eccessive dell’impresa. Le spinte verso lo sviluppo sono forti, ma uno sviluppo
eccessivo comporta in genere due conseguenze: difficoltà di controllo e indebitamento. Se la
domanda rallenta e il costo del denaro cresce, l’impresa diventa vulnerabile a crisi finanziarie.
3. Controlli inadeguati. Altra conseguenza dello sviluppo eccessivo rispetto alle possibilità può
essere il venir meno di un adeguato sistema di controllo finanziario (diversificazione).
4. Costi troppo alti. La mancanza di controlli adeguati, l’eccesso di indebitamento, diversificazioni
che non creano economie di scala e la perdita di competitività sono spesso l’origine di aumenti
eccessivi dei costi.
5. Inerzia. Un’impresa può essere vittima del proprio successo: continua a investire nei prodotti e
nei processi produttivi del passato, è portata a ritardare la risposta del cambiamento e diventa così
inevitabile la perdita di quote di mercato e di competitività.
2. LA DIAGNOSI INTERNA
Dopo aver individuato le cause del declino, non è detto che l’impresa cerchi il turnaround. La scelta
dipenderà dalla diagnosi. Se la crisi non è superabile, le alternative sono la vendita
(disinvestimento) o il fallimento (cap. 10 Pellicelli, strategie corporate di contrazione attraverso due
fasi: il corporate cerca di migliorare l’efficienza riducendo i costi, migliorando la produttività,
riducendo il personale, rinviando gli investimenti, ecc.). Se, invece, il settore mantiene qualche
elemento di attrattiva e ha un buon potenziale di redditività, il turnaround può essere avviat