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STRATEGIE COMPETITIVE DI PORTER TIPOLOGIA STRATEGICA DI MILES E SNOW
Differenziazione. Esplorazione
• •
Orientamento all’apprendimento; agisce Orientamento all’apprendimento, struttura flessibili,
in maniera flessibile e senza molti vincoli fluida e decentralizzata
•
con un forte coordinamento orizzontale Grandi spazi per la ricerca
• Grandi spazi per la ricerca Difesa
• Valorizza e costruisce meccanismi per la • Orientamento all’efficienza, autorità centralizzata e
familiarità con i clienti
• stretto controllo dei costi
Premia la creatività dei dipendenti, • Enfasi sull’efficienza produttiva, bassi costi generali
l’assunzione di rischi e l’innovazione •
Leadership di costo Attenta supervisione, limitata responsabilizzazione
dei dipendenti
• Orientamento all’efficienza; forte autorità Analisi
centrale stretto controllo dei costi con •
report frequenti e dettagliati Bilancia l’efficienza e l’apprendimento; stretto
• Procedure operative standard controllo sui costi, flessibilità adattabilità
• •
Sistemi di approvvigionamento e Produzione efficiente per linee di prodotto
distribuzione molto efficienti consolidate, enfasi sulla creatività, la ricerca e
• l’assunzione di rischi per l’innovazione
Attenta supervisione, compiti routinari, Reazione
limitata responsabilizzazione dei
dipendenti • Nessun chiaro approccio organizzativo; le
caratteristiche della struttura possono cambiare
bruscamente in base alle necessità del momento
Altri fattori contingenti che influenzano la struttura organizzativa
La strategia è un fattore importante che influisce sulla progettazione organizzativa. La struttura
organizzativa è il risultato di numerose contingenze. L’enfasi posta sull’efficienza e il controllo
(orientamento meccanico), sull’apprendimento e la flessibilità (orientamento organico) è
determinata delle contingenze che riguardano
- La strategia
- L’ambiente
- La dimensione
- Ciclo di vita
- La tecnologia
- La cultura organizzativa
In un ambiente stabile, l’organizzazione può avere una struttura meccanica tradizionale che
enfatizzi il controllo verticale, l’efficienza, la specializzazione, le procedure standardizzate e il
processo decisionale accentrato.
Un ambiente in rapido cambiamento può richiedere una struttura organica più flessibile, con un
forte coordinamento e una forte collaborazione orizzontale attraverso gruppi o altri meccanismi
In termini di dimensioni e ciclo di vita, le organizzazioni piccole sono informali e hanno un basso
grado di divisione del lavoro, poche regole e regolamenti e sistemi di budgeting e risultati ad hoc
mentre grandi organizzazioni hanno un alto grado di divisione del lavoro, numerose regole e
regolamenti e procedure e sistemi di budgeting, controllo, ricompensa e innovazione
standardizzati.
La struttura deve adattarsi alla tecnologia che caratterizza il flusso produttivo dell’organizzazione.
Ad esempio con una tecnologia di produzione di massa l’organizzazione funziona al meglio
enfatizzando l’efficienza, la formalizzazione, la specializzazione, il processo decisionale accentrato
e il controllo. Un’attività basata su interne può aver bisogno di essere informale e flessibile.
Una cultura organizzativa che valorizza il lavoro di gruppo, la collaborazione, creatività e la
comunicazione aperta fra dipendenti e manager non funzionerebbe bene con una struttura
verticale, rigida e con severe norme e regole.
Una responsabilità dei manager è quella di progettare organizzazioni che si adattino ai fattori
contingenti della strategia, dell’ambiente, delle dimensioni e ciclo di vita, della tecnologia e cultura.
Trovare il giusto fit porta all’efficacia organizzativa, mentre un equilibrio scarso porta al declino o
alla morte dell’organizzazione.
La rilevazione dell’efficacia organizzativa
Gli obiettivi organizzativi rappresentano la ragione dell’esistenza dell’organizzazione e i risultati
che essa cerca di raggiungere. L’efficacia organizzativa è la misura in cui l’organizzazione realizza
i propri obiettivi. Essa valuta la misura in cui vengono raggiunti molteplici obiettivi, siano essi
ufficiali od operativi. L’efficienza organizzativa è l’ammontare di risorse utilizzate per produrre
un’unità di output e può essere misurata come rapporto tra input e output. L’efficienza porta a volte
all’efficacia; in altri casi efficienza ed efficacia non sono collegate. Gli sforzi finalizzati a
incrementare l’efficienza possono rendere l’organizzazione meno efficace. L’efficacia generale è
difficile da misurare nelle organizzazioni che sono entità vasta, varie e frammentate; svolgono
molte attività simultaneamente, perseguono molteplici obiettivi e generano molti risultati. I manager
determinano quali indicatori misurare al fine di valutare l’efficacia delle proprie organizzazioni.
Quattro possibili approcci alla misurazione dell’efficacia sono:
- L’approccio degli obiettivi
- L’approccio basato sulle risorse
- L’approccio dei processi interni
- L’approccio dei costituenti strategici
Chi sceglie?
I principali responsabili dell’organizzazione devono operare una decisione consapevole rispetto
alle modalità di valutazione dell’efficacia organizzativa. Questa è un costrutto sociale, cioè viene
creata e definita da un singolo oppure da un gruppo e non esiste di per sé nel mondo esterno.
Dato che l’efficacia è sempre multidimensionale anche le valutazioni della stessa lo sono. I
manager considerano di solito gli utili e l’andamento delle azioni come indicatori di efficacia, senza
trascurarne altri come la soddisfazione del personale e la fidelizzazione della clientela. Gli
indicatori dell’efficacia possono essere sia quantitativi e tangibili sia qualitativi e intangibili.
Alcuni indicatori dell’efficacia organizzativa impiegati nelle società multinazionali sono:
- Rispetto delle scadenze; consegne puntuali
- Acquisizione tempestiva di materiali e attrezzature
- Qualità del prodotto o servizio
- Soddisfazione/reclami dei clienti
- Quota di mercato rispetto alla concorrenza
- Formazione e sviluppo del personale (numero ore)
- Rispetto del budget
- Soddisfazione degli azionisti
- Riduzione dei costi
- Ritardi o miglioramenti nella supply chain
- Produttività, spesa per unità di output
- Coinvolgimento del personale
- Raggiungimento degli obiettivi di vendita
- Durata del ciclo di sviluppo del prodotto (riduzione della durata del ciclo)
- Numero di ore/giorni/ecc per il completamento dei compiti
Quattro approcci alla misurazione dell’efficacia
Le organizzazioni acquisiscono risorse dall’ambiente che vengono trasformate in output e vengono
indirizzati di nuovo all’ambiente.
Approccio degli obiettivi. L’approccio degli obiettivi consiste nell’identificare gli obiettivi di output di
un’organizzazione e nel rilevare la misura in cui questi sono stati conseguiti. È un approccio logico
dal momento che le organizzazioni cercano di conseguire determinati livelli di output, profitto o
soddisfazione del cliente. Tale approccio misura il progresso verso il conseguimento di quegli
obiettivi.
Indicatori. Poiché gli obiettivi ufficiali (missione) tendono a essere astratti e difficili da misurare, gli
obiettivi importanti da considerare sono quelli operativi che rappresentano attività effettivamente
svolte dall’organizzazione. Gli indicatori secondo l’approccio degli obiettivi comprendono:
• Redditività. I profitti ricavati dalle attività commerciali o investimento dopo aver detratto le
spese
• Quota di mercato. La % del mercato che l’azienda è in grado d acquisire in rapporti ai
concorrenti
• Crescita. La capacità dell’organizzazione di incrementare nel tempo le vendite, i profitti o
la base dei clienti
• Responsabilità sociale. La misura in cui l’organizzazione fa gli interessi della società,
oltre ai propri
• Qualità del prodotto. La capacità dell’organizzazione di raggiungere elevati standard
qualitativi per i propri beni e servizi
Utilità. L’approccio degli obiettivi è utilizzato dalle organizzazioni economiche perché gli obiettivi di
output possono essere facilmente misurati. Esso può risultare utile anche ad alcune organizzazioni
non profit impegnate nel sociale.
Poiché le organizzazioni hanno obiettivi molteplici e conflittuali, l’efficacia spesso non può essere
rilevata attraverso un singolo indicatore. Esistono obiettivi che riguardano le unità organizzative e
altri che riguardano la performance generale: la completa rilevazione dell’efficacia dovrebbe tenere
in considerazione diversi obiettivi simultaneamente. Per le imprese ci sono spesso indicatori
obiettivi rispetto a fattori come il reddito o la crescita. Per altri fattori come il benessere dei
dipendenti, la responsabilità sociale o la soddisfazione del cliente è necessaria una rilevazione
soggettiva. I manager si affidano a informazioni fornite da clienti, concorrenti, fornitori e dipendenti
o al proprio intuito nel momento in cui intendono valutare il livello di conseguimento di questi
obiettivi.
Approccio basato sulle risorse
L’approccio basato sulle risorse guarda al lato degli input del processo di trasformazione. Esso
assume che le organizzazioni, per essere efficaci, devono riuscire a ottenere e gestire risorse di
valore perché le risorse preziose sul piano strategico conferiscono un vantaggio competitivo.
L’efficacia organizzativa è definita come la capacità dell’organizzazione di ottenere risorse scarse e
di valore e di integrarle e gestirle con successo.
Indicatori. Il criterio di valutazione dell’efficacia organizzativa è l’ottenimento e la gestione proficua
delle risorse. Gli indicatori legati alle risorse comprendono le seguenti dimensioni:
• Posizione negoziale. La capacità dell’organizzazione di ottenere risorse scarse e di
valore dal suo ambiente, comprese risorse tangibili come una sede ben posizionata,
finanziamenti, materie prime, risorse umane di alto profilo e beni intangibili come un brand
forte o conoscenze superiori
• La capacità dei decisori dell’organizzazione di percepire e interpretare le reali
caratteristiche dell’ambiente esterno e le forze dell’offerta
• La capacità dei manager di utilizzare risorse tangibili (forniture, persone) e intangibili
(conosc