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4. STRUTTURA DIVISIONALE CON FUNZIONI ACCENTRATE
( ex. Ikea: divisionale con alcune funzioni centralizzate)
La struttura prevede al primo livello gerarchico delle divisioni. Al primo posto il presidente o
l’amministratore delegato. Sotto ci sono divisioni di prodotto o area geografica. Poi divisioni per
prodotti.
Al primo livello gerarchico divisioni e funzioni. Quello precedente non aveva divisioni, ma ruoli di
collegamento. Qui divisioni che rimangono responsabili di business. Hr, finanza ecc. sono
responsabili di funzione, ovvero accentrano le competenze tecniche. No ruoli di coordinamento,
ma funzioni che accentrano competenze tecniche spostandole dalle diverse funzioni. Quale è
l’obiettivo si accentrare delle funzioni? La riduzione di costi, quindi per efficienza. Obiettivo di
togliere risorse e le accentro nelle funzioni per ottimizzarle. Accentro le funzioni di supporto o
amministrative.
Mantiene i vantaggi della divisionale e delega meno, quindi il vertice strategico ha maggiore
controllo. Va bene in aziende con diversificazione e si possono fare economie. Va bene anche
quando le divisioni vogliono condividere.
É una struttura divisionale che accentra alcune funzioni. Le divisioni devono sempre fare
riferimento a input fatti da una funzione.
Es in Ikea ci sono divisioni, ma anche un po di strutture accennate che decidono per alcuni ambiti.
La forma impura è più rigida della pura perché si avvicina alla struttura funzionale.
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5. STRUTTURA A MATRICE
Cosa è la matrice? Perché si differenza da queste 4 forme? La matrice è una struttura
organizzativa nel quale coesistono contemporaneamente divisioni di prodotti e funzioni con una
duplice gerarchia. Le persone a secondo livello gerarchico hanno due capi gerarchico: il capo della
funzione e il capo della divisione. Si chiama azienda a due bosses. La seconda differenza è che
sono unità organizzative a scendo che lavorano per team di lavoro. Le unita organizzative a
secondo livello non son statiche, ma
dinamiche.
Le persone si spostano all’interno delle
divisioni e delle funzioni. Le persone non
hanno sempre gli stessi colleghi. es. le
competenze di marketing vengono allocate
dove c’è bisogno. Condivisone delle
risorse.
Questo è positivo per le aziende (più
efficienza e sinergia), ma anche per le
persone perché cambiano. Struttura che motiva le persone chiamata anche learning
organizationorganiztaion. Struttura più vicina all’organico. Le persone si spostano e imparano.
NO mix di funzionale e divisionale.
Caratteristiche:
Presidio simultaneo della dimensione economico/tecnica (funzioni) e di quella di business
• (progetti/prodotti/aree);
Doppia dipendenza gerarchica stabile (permanente);
• Unità funzionali = banche di competenza
• Il potere si concentra sulle dipendenze di prodotto/progetto invece che su quelle funzionali
• Solo i two-boss manager sono sottoposti al principio della doppia dipendenza gerarchica
• Il grado di complessità interna della matrice è elevato e la struttura deve essere accompagnata
• una particolare cultura organizzativa (si parla di “Organizzazione a Matrice” e non di struttura);
I sistemi operativi devono essere bi-dimensionali, riferiti ai centri di know-how e di prodotto/
• progetto;
Il two-boss manager è di fatto un ruolo di integrazione che deve “mediare” tra gli indirizzi del
• capo funzione e del capo prodotto/progetto.
La struttura a matrice non va bene per aziende molto complesse.
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6. ORGANIZZAZIONE CON RAGGRUPPAMENTO ORIZZONTALE O PER PROCESSO
In questo caso la struttura
organizzativa si divide in
funzioni e le divisioni vengon
sviluppate per processi
fondamentali
Processo= insieme di attività
che vengono ripetute in una
s e q u e n z a d e fi n i t a e
trasformano gli input in
output.
Si identificano i processi di
trasformazione principiali e
vengono istituite delle unita
organizzative che sono
responsabili dall’inizio alla fine.
Es. caso fiat: all’interno di alcuni stabilimenti sono stati divisi gli operai per processi
principali (telaio, assemblaggio, verniciatura). All’interno dei processi ci sono le UTE, cioè
unita di controllo coordinati da un responsabile che al termine di questi processi si occupa
di controllare il buon funzionamento. Sono responsabili dall’input fino all’output. Il
responsabile si chiama process owner.
Ognuno è responsabile del risultato della squadra.
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7. STRUTTURA ORGANIZZATIVA A RETE
Struttura in cui l’azienda adotta in maniera estensiva il ricorso a terze parti che vengono chiamate
outsourcer (=fornitori esterni) di processi o di attività. Crea relazioni a lungo periodo con dei
fornitori esterni che in nome dell’azienda
sviluppano l’attività. L’azienda rimane
centrale e delega i fornitori alla contabilità,
al marketing, alla distribuzione e alla
produzione.
Permette alle aziende di rimanere di
piccole dimensioni e flessibili. Piccole
perché le funzioni son svolte da soggetti
esterni, flessibili perché i contratti stipulati
con i fornitori sono flessibili: hanno costi
flessibili e picchi di lavoro. Molto presente in Italia perché usata dai distretti industriali.
Struttura usata anche dalla startup. Che poi la sostituiranno con una strutta divisionale o
funzionale.
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Scelta strutturale:
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Caso padelle
Casa alberghiero e regalo fanno il 70% del fatturato. Il 30% lo fa la restante parte. Problema
cognitivo: su cosa è responsabilizzato il capo della produzione? Diminuire costi e diteti, aumentare
la qualità.. quando ho problemi di produzione non posso fare efficienza e diminuisce la qualità.
Il capo dell’amministrazione non vuole rinunciare alla nicchia del 30% che è all’estero quindi viene
pagato subito. Classico caso in cui la struttura divisionale inizia a
crollare. L’area geografica aumenta e i prodotti
iniziano a diversificarsi. L’amministrazione non vuole
rinunciare a un bilancio con entrambe le componenti.
La pura vedrebbe la divisione fra viola e fra Roberto.
In questo caso vedemmo una divisione fra la linea di
viola e quella i Roberto.
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La struttura divisionale (per prodotto, per area o per tipologia di cliente) viene divisa in 6 linee di
prodotto, ma sono troppe e non abbastanza diversificate quindi vengono raggruppate in due
“macro aree”: prodotti tradizionali e prodotti innovativi.
In questa situazione Roberto e viola hanno un’ampiezza di controllo di 5+5.
Passare da funzionale a divisionale implica:
Aumento della delega decisionale
Aumento del personale
Meccanismi di coordinamento interno alle divisioni diverso (Roberto e viola adesso sono
responsabili di un business e non più solo di una funzione)
Cambiamenti culturali.
Nuova struttura: funzione divisionale impura: accentramento di alcune funzioni (amministrazione e
acquisti)
Span of control di Alberto:4
Modello orientato a:
- Dare autonomia ai due figli
- Crescita di competenze
- Due mercati
- Più organizzazione
La divisione è sia per molti prodotti sia per molti business. Le decisioni vengono rallentate se sono
comuni ai due business.
Aggiungendo due ruoli di coordinamento: ci son i due prodotti ma sono i due ruoli di
coordinamento: tradizionale (Roberto) e innovativo (Viola). Questi ruoli di coordinamento non sono
divisioni, ma sono dei ruoli con obiettivo di coordinare i flussi informativi fra le diverse aree, la
struttura organizzativa rimane quella, ma istituisco due nuovi ruoli con obiettivo di coordinare le
decisioni fra prodotto 1 tradizionale e prodotto 2 innovativo.
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Non è un cambiamento gerarchico, ma solo di coordinamento
Quale è il modello più innovativo? La divisionale impura. Cosa sceglierei? Entrambe le soluzioni
vanno bene. Dipende dall’investimento sul futuro che vuole fare Alberto.
Se il mercato è in crescita: divisionale impura
Se il mercato è in diminuzione: funzionale diversificata.
La struttura dipende dalla strategia e dall’ambiente.
Ambiente più complesso e instabile: più divisionale.
Es. scegli divisionale impura perché immagino il mercato in crescita. Voglio mantenere la
leadership di costo
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LEONARDO
Forte esempio di azienda divisionale con alcune funzioni centralizzate. Base in Italia, tecnologia
avanzata.
Struttura organizzativa divisa in 7 funzioni. Molte joint venture. Processo produttivo centralizzato
sulla commessa: prima vende poi produce.
Le sette divisioni sono molto diverse:
1. Elicotteri
2. Velivoli
3. Aerostrutture
4. Sistemi avionici e spaziali
5. Elettronica pro la difesa terrestre e navale
6. Sistemi di difesa
7. Sistemi per la sicurezza
Ci sono anche le funzioni di supporto quindi ci sono strutture centralizzate( struttura divisionale
impura). Coordinano e sviluppano attività che sono svolte dalle singole divisioni e non sono
lasciate a se stesse. non sono totalmente autonome. Sono 12:
L’azienda è unica e il primo elemento di controllo è quello finanziario. Si tratta di funzioni che
servono al vertice per controllare e risolvere eventuali problemi delle diverse divisioni.
→
Anche la tecnologia è considerata una strategia è il vertice che decide su che tecnologia
investire.
Hanno più responsabilità e potere i capi delle divisioni rispetto ai capi delle funzioni perché i primi
hanno una visione più ampia rispetto ai secondi che sono responsabili solo di funzioni e hanno un
obiettivo di competenza specifica.
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PRO:
- alta focalizzazione sui prodotti delle divisioni
- →
Delega decisionale ai responsabili di business maggiore velocità nel prendere decisioni
- Sinergia fra le divisioni
- Controllo
CONTRO:
- costi di coordinamento fra funzioni e divisioni elevati
- →
Dipendenza dell’amministratore delegato rallentamento decisionale
- →
Specializzazione funzionale molto elevata, tante funzioni questo può portare a conflitti e
rallentamenti decisioni
- →
Ampiezza del controllo elevata problemi di conflitto, problemi decisionali.
Struttura internazionale, ma no divisione per area geografica al primo livelli. La distinzione sarà
all’interno delle divisioni e soprattutto delle funzioni.
Se volessimo rendere il processo decisionale più veloce, che consiglio daresti?
1. Decentralizzare/accorpare le funzioni, quindi togliere qualche funzione centralizzata rimetterla
nelle diverse division