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1. SISTEMA IMPRESA E AMBIENTE COMPETITIVO
L'impresa è un sistema costituito da un insieme di risorse e attori legati tra loro da relazioni orientate alla realizzazione di attività e collegato a vari soggetti esterni. (risorse+attività) Gli attori interni ed esterni incidono sull'evoluzione del sistema impresa e si condizionano a vicenda. L'impresa è un sistema cognitivo in grado di modificare se stessa e la propria relazione con l'esterno. Il sistema impresa è complesso in quanto composto da un gran numero di parti che interagiscono tra loro. È gerarchico poiché i sottosistemi che lo costituiscono sono in rapporto tra loro e ogni sottosistema è subordinato con un determinato rapporto di autorità al sistema di cui è parte. La stessa natura gerarchica favorisce l'evoluzione del sistema in quanto aumenta le sue capacità di adattamento a cambiamenti esterni.
Il sistema impresa fonda la sua esistenza e la sua evoluzione su 2 elementi:
- il patrimonio genetico, composto a sua volta da 3 elementi quali la spinta imprenditoriale, le risorse tangibili e intangibili disponibili e le relazioni che l'impresa è in grado di attivare al suo interno con attori esterni;
- il progetto strategico, a sua volta composto da 3 elementi quali la missione e visione che l'impresa intende perseguire, la traduzione di questa in strategia competitiva e il modello di generazione, sviluppo e utilizzazione delle risorse.
Vediamo come il sistema impresa evolve attraverso l'alternarsi di fasi di stabilità e fasi di cambiamento, ovvero fasi in cui si cerca stabilità e routine e fasi di impulso.
Il sistema impresa è autopoietico, ossia evolve a partire da se stesso. In quanto tale è aperto, poiché scambia risorse con l'ambiente di cui è parte; è chiuso, poiché delinea i propri confini in base al patrimonio di conoscenze e di attività che svolge nel suo processo di auto-generazione. I confini dell'impresa servono a distinguerla dal suo ambiente, rendendola un'entità ad esso separata ma non fungendo da barriera verso l'esterno. Lo scambio con l'ambiente volge all'acquisizione di energie di cui ha bisogno l'impresa nel suo processo di generazione di risorse ed è proprio tramite la metabolizzazione di queste energie che l'impresa evolve, basandosi sul suo equilibrio interno.
Gli stakeholders sono soggetti distinti dall'impresa verso la quale detengono degli interessi e i loro fini non possono essere assunti come obiettivi dell'impresa stessa. La composizione degli obiettivi deve avvenire in modo da rafforzare le condizioni che permettono all'impresa di soddisfare nel lungo termine quegli stessi obiettivi. 3 sono questi obiettivi:
- raggiungimento dell'equilibrio economico;
- arricchimento del patrimonio di risorse disponibili;
- rafforzamento delle capacità di utilizzazione delle risorse disponibili.
Quindi il fine dell'impresa è quello di autoprodurre condizioni utili alla sua stessa esistenza, attraverso la continua rigenerazione della propria specificità rispetto all'esterno.
L'impresa è sostenibile quando riesce a soddisfare in modo equilibrato gli obiettivi di tutti i suoi principali stakeholders esterni ed interni. Essa evolve nel tempo rispettando 3 condizioni:
- la creazione di valore economico adeguato rispetto al livello dei rischi assunti;
- l'ottimizzazione dell'impatto ecologico delle scelte aziendali;
- la soddisfazione di tutti gli attori sociali.
Il Libro Verde individua il concetto di responsabilità sociale dell'impresa che riguarda la gestione delle risorse umane, la salute e la sicurezza sul lavoro, la riduzione dei consumi di risorse naturali e dell'impatto delle attività produttive sull'ambiente, il modo in cui l'azienda si rapporta con la comunità locale in cui è inserita, con fornitori e consumatori. I temi della sostenibilità dovrebbero divenire via via parte del progetto strategico, in quanto abbiamo 7 determinanti del valore economico che possono essere influenzate da politiche di sostenibilità; questi sono: la gestione e controllo del rischio, costo del capitale, riduzione dei costi di gestione, produttività, rafforzamento del marchio, sviluppo di capitale relazionale e aumento del fatturato. Il Global Compact intende promuovere nelle imprese una cittadinanza d'impresa responsabile. Il Global Reporting Initiative permette di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità da parte delle imprese ed un confronto sulle relative performance anche tra imprese e settori diversi. L'azienda decide su quale tematiche offrire informazioni e quali indicatori di performance economica, ambientale e sociale misurare.
L'ambiente dell'impresa è costituito da un insieme di attori (sistemi più o meno complessi che perseguono obiettivi specifici) e da un insieme di condizioni (in parte strutturali e in parte risultante diretta o indiretta dei comportamenti degli attori e di altri fattori più generali). Attori e condizioni che costituiscono l'ambiente assumono natura diversa ai vari livelli in cui esso si articola. Ci sono 3 livelli tra loro interdipendenti.
- 1) Ambiente esteso. Rappresenta il complesso di condizioni e soggetti che caratterizzano la realtà più ampia di cui l'impresa è parte. Questo complesso cotesto viene percepito di maniera parziale dall'impresa e su cui non è in grado di esercitare particolare influenza.
- 2) Ambiente competitivo. Attori e condizioni che influenzano in maniera diretta l'impresa e che essa stessa percepisce come le più rilevanti nel suo proprio ambiente.
- 3) Ambiente competitivo specifico del business. Fattori dell'ambiente competitivo più rilevanti determinati per una determinata area di business in cui l'impresa fa parte.
- Gli attori che compongono l'ambiente esteso sono 8: acquirenti, concorrenti, fornitori, distributori, investitori, autorità pubbliche, forze sociali e attori non economici rilevanti. L'intensità d'interazione serve per capire l'appartenenza o meno di un determinato soggetto al solo ambiente esteso o anche a quello competitivo o specifico del business.
L'interazione passiva si ha quando il comportamento dell'impresa influenza gli attori ma non viceversa; l'interazione attiva e passiva invece si ha quando si influenzano a vicenda.
La condizione economica, tecnologica, politico-istituzionale e socio-culturale (4) determinano delle forze che oltre ad influenzare il comportamento dell'impresa, delineano il quadro di riferimento entro cui essa orienta il suo sviluppo di lungo periodo. La percezione soggettiva tramite cui ogni impresa definisce il proprio ambiente, si articola attraverso la definizione di 2 aspetti:
- l'insieme di attori e condizioni che l'impresa considera nel momento in cui decide di porre in essere una determinata azione;
- le modalità attraverso cui l'impresa si propone di influenzare tali attori e condizioni.
Il cambiamento dell'impresa non è prodotto dall'ambiente, ma dal modo in cui essa coglie gli stimoli che esso produce e li trasforma. Ovvero, l'evoluzione dell'impresa è legata alla sua capacità di produrre compatibilità. Tale capacità si manifesta in 2 sensi:
- capacità di percepire correttamente le condizioni ambientali come insieme di opportunità da sfruttare e di minacce da neutralizzare;
- capacità di maturare quelle condizioni interne che rendono possibile la migliore interiorizzazione delle energie offerte dall'ambiente percepito.
imprese. La distribuzione del potere negoziale tra le due controparti di una transazione
dipende dal rispettivo potere contrattuale relativo. E' determinato dalla capacità di una
parte di rinunciare alla transazione con l'altra parte. Più una parte è in grado di fare a
meno della transazione, più è in grado di imporre le proprie condizioni alla controparte.
Questo dipende anche dalla percezione, dalla considerazione che un'altra parte ha delle
capacità e volontà dell'altra di abbandonare la transazione (la minaccia di abbandono
deve essere percepita come credibile). Le condizioni oggettive che influenzano il potere
negoziale: la concentrazione e dimensione media dei fornitori, rispetto a quella degli
acquirenti; il rilievo economico e strategico che le imprese clienti hanno per i fornitori; la
sostituosità ai clienti o ne diventano concorrenti); i costi diretti e indiretti in cui
l'acquirente incorre per la sola ragione di cambiare fornitore; l'esistenza di prodotti
sostitutivi e il loro grado di differenziazione rispetto a quelli offerti dagli attuali fornitori; la
trasparenza del mercato per entrambi.
Esistono 4 tipi di stakeholders esterni che hanno rilievo sull'andamento dell'ambiente
competitivo:
- le autorità politiche e amministrative che governano il territorio dove sono localizzate le
- attività produttive dell'impresa e il suo mercato;
- le autorità pubbliche di regolamentazione;
- le associazioni di rappresentanza delle varie categorie di attori coinvolti nell'attività
- economica dell'impresa;
- gli organismi della società civile.
Con essi le imprese intrattengono rapporti continui con l'obiettivo di influenzare le scelte in
una direzione favorevole all'impresa e di condividere programmi e azioni nella prospettiva
di un comune sviluppo sostenibile.
Il successo dell'offerta di un'impresa dipende dal modo in cui tale offerta è integrata con
quella di altri attori che svolgono attività complementari ad essa (integrazione tra offerte
che costituiscono fattori complementari alla soddisfazione di un bisogno complesso della
domanda e le imprese che realizzano tali offerte).
Le forze competitive di un settore incidono sulla sua redditività potenziale.
L'ambiente competitivo realmente importante per l'impresa è costituito dagli attori che fanno
parte dello stesso raggruppamento strategico: gruppo di imprese all'interno di un
determinato settore che adottano strategie simili e dispongono di uno stesso patrimonio di
risorse. L'impresa definisce la propria strategia tenendo conto degli altri soggetti
appartenenti allo stesso raggruppamento strategico e non degli appartenenti a
raggruppamenti strategici diversi. Inoltre non è detto che attori dello stesso raggruppamento
siano in competizione fra loro in quanto non necessariamente focalizzano la loro attenzione
sullo stesso segmento di mercato.
Ci sono diverse variabili per definire un raggruppamento strategico.
- Ansoff: prodotto venduto; mercato in cui è venduto.
- Abell: gruppi di clienti; funzioni d'uso del prodotto/servizio offerto; tecnologie utilizzate;
estensine geografica; integrazione verticale delle attività svolte.
Altre variabili: ampiezza della gamma dell'offerta; specializzazione e
serviti; tipologia di clienti serviti; grado di sviluppo della marca; livello di innovazione;
attucazione di una strategia di marketing basata sulla marca; livello di innovazione;
estensine geografica dell'offerta; grado di integrazione verticale.