Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 48
Riassunto esame Organizzazione aziendale, prof. Modica, libro consigliato Economia, organizzazione e management, Milgrom Pag. 1 Riassunto esame Organizzazione aziendale, prof. Modica, libro consigliato Economia, organizzazione e management, Milgrom Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Organizzazione aziendale, prof. Modica, libro consigliato Economia, organizzazione e management, Milgrom Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Organizzazione aziendale, prof. Modica, libro consigliato Economia, organizzazione e management, Milgrom Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Organizzazione aziendale, prof. Modica, libro consigliato Economia, organizzazione e management, Milgrom Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Organizzazione aziendale, prof. Modica, libro consigliato Economia, organizzazione e management, Milgrom Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Organizzazione aziendale, prof. Modica, libro consigliato Economia, organizzazione e management, Milgrom Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Organizzazione aziendale, prof. Modica, libro consigliato Economia, organizzazione e management, Milgrom Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Organizzazione aziendale, prof. Modica, libro consigliato Economia, organizzazione e management, Milgrom Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Organizzazione aziendale, prof. Modica, libro consigliato Economia, organizzazione e management, Milgrom Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Organizzazione aziendale, prof. Modica, libro consigliato Economia, organizzazione e management, Milgrom Pag. 46
1 su 48
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Gli effetti della distribuzione sull'efficienza

Si è parlato del principio di massimizzazione del valore, che è valido nell'ipotesi che non visiano effetti ricchezza. In tal caso un accordo tra più agenti è efficiente se e solo se massimizzala loro ricchezza totale equivalente.

La condizione di assenza di effetti ricchezza richiede:

  1. che gli interessati valutino i benefici, i costi e i rischi come trasferimenti monetari.
  2. Le valutazioni non dipendono dalla ricchezza detenuta delle parti.
  3. che le parti siano in grado di pagare qualsiasi cifra richiesta per la divisione dei benefici.

Quando il principio di massimizzazione del valore è applicabile gli accordi efficienti sono quelli che massimizzano la ricchezza totale, indipendentemente dalla sua distribuzione.

La condizione di assenza di effetti ricchezza e di rado esattamente soddisfatta ma è un utile punto di partenza per l'analisi. quando è approssimativamente soddisfatta.

Il testo fornito permette di separare utilmente il problema della distribuzione da quello dell'efficienza. Vi sono molti casi nei quali gli aspetti distributivi e di efficienza non possono essere analizzati separatamente senza indurre un'eccessiva distorsione, come ad esempio nei paesi in via di sviluppo, dove l'efficienza dei lavoratori è strettamente legata al livello salariale. Anche nei paesi sviluppati la distribuzione del reddito può influenzare il costo o la realizzabilità di certi tipi di transazioni. Ad esempio, se un agente è neutrale al rischio, i problemi di moral Hazard possono essere completamente evitati facendo in modo che egli riceva l'intero profitto derivante dalle sue azioni. Ma se l'agente è il manager dell'impresa, questa soluzione comporta che l'impresa stessa gli sia venduta, ma può ben darsi che l'agente non sia in grado di raccogliere i fondi necessari all'acquisto qualora non sia dotato di.

Può essere necessaria la manipolazione di altri aspetti della transazione. L'attività di influenza è un altro caso in cui la distribuzione impatto sull'efficienza. I costi sopportati nel tentativo di influenzare le decisioni dell'organizzazione non producono in aggregato alcun beneficio diretto.

I SALARI DI EFFICIENZA COME INCENTIVO PER I DIPENDENTI

Si pensi ad un'organizzazione per cui il buon funzionamento, l'onestà e la professionalità dei membri siano essenziali, in cui l'unico mezzo efficace disponibile per disciplinare i lavoratori sospettati di non comportarsi secondo le regole sia il licenziamento. Cosa determina l'efficacia della minaccia di licenziamento? La risposta (Modello di Shapiro e Stiglitz) è che gli incentivi del lavoratore dipendono da:

  • w: salario percepito
  • w*: salario che potrebbe ricevere se cercasse un altro lavoro dopo essere stato licenziato
  • g: il guadagno derivante dall'inadempienza

lavorativa (compenso, tempo libero, meno stress …)- p: la probabilità di essere scoperti- N: il moltiplicatore che esprime il valore di lungo periodo del rapporto di lavoro e tiene conto del- tasso di interesse è del numero di periodi durante i quali il dipendente resterà nell'azienda se nonviene scoperto un suo comportamento scorretto.in termini di tornaconto personale, conviene tenere un comportamento irregolare se:

g > p(w-w*)N

La somma w-w* può definirsi la rendita che il dipendente ottiene dall'impiego: il surplusreddituale ottenuto rispetto all'opportunità di lavoro alternative.(non si vuole sostenere che etica e morale non contino: poche persone sono del tutto oneste ecompletamente disoneste: non sempre si imbroglia anche quando imbrogliare profittevole, etutti soccombono qualche volta la tentazione magari convincendosi che quanto stanno facendonon è realmente scorretto). La quantità di truffe viene

influenzata dagli incentivi a truffare. Inoltre queste suscitano limitazioni e la mentalità del "lo fanno tutti". Il miglior sistema che un organizzazione ha a sua disposizione per scoraggiare i comportamenti irregolari è quello di renderli non profittevoli. Vale a dire quello di determinare l'intensità di monitoraggio p, e il salario w, in modo tale che la conseguente perdita salariale attesa p(w-w*)N ecceda il guadagno g. "Lavoratori meglio pagati rischiano perdite più elevate, cosicché risulta nel loro interesse comportarsi onestamente" Alfred Marshall. L'idea che i salari elevati incoraggi nei comportamenti onesti è antica: i commercianti magrebini nell'11esimo secolo convinsero tutti i mercanti ad adottare la politica di emarginare chi non rispettava gli accordi. Questo sistema fece di una buona reputazione un bene massimamente prezioso, e formalmente può essere considerato come una diminuzione

di w* oppure come un aumento di N. La conseguente fitta rete di relazioni sociali tra mercanti (+ info= + controllo) corrispose ad un aumento di p. Quando il guadagno g è grande e la possibilità di essere colti in fallo p è piccola, solo il pagamento di un premio elevato sul salario opportunità del lavoratore conferisce un incentivo adeguato: il salario minimo che rende non conveniente un comportamento scorretto è: w = w* + g/(Np) valore che eccede il salario opportunità di un ammontare pari a di g/(Np). Questo salario è detto salario di efficienza. Salari di efficienza e le retribuzioni incentivanti i meccanismi di incentivazione sono stati computati come la forma di contratto ottimale. I salari di efficienza vanno dunque preferiti quando i contratti di incentivazione esplicita non sono realizzabili. I motivi per le quali tali contratti possono non funzionare sono vari: 1) qualora i lavoratori non siano in grado di pagare le penalità.

previste contrattualmente. Situazione analoga alla possibilità che una soluzione proprietaria per quanto ottimale, possa risultare impraticabile per la mancata disponibilità finanziaria del potenziale proprietario. Una possibile soluzione potrebbe essere aumentare la frazione della retribuzione non dipendente dalla performance, in modo da permettere al dipendente di affrontare pagamenti e di mantenere l'incentivazione, ma alla soluzione potrebbe risultare troppo costosa per il datore di lavoro, che a questo punto ricorrerebbe al sistema di salari di efficienza.

2) Un sistema di salari di efficienza potrebbe essere in grado di utilizzare dei metri soggettivi di valutazione della performance in modi che sarebbero invece problematici in uno schema retributivo incentivante (quando c'è un contratto e la sicurezza di ricevere un corrispettivo il dipendente risulta meno reattivo). Con un sistema di salari di efficienza, il datore di lavoro paga allo stesso salario dovuto

A tutti i dipendenti in posizione analoga. Risolve dunque il problema di moral Hazard del datore di lavoro. La disoccupazione e le opportunità di lavoro alternative sono un problema derivante dall'utilizzo del sistema di salari di efficienza, è che le imprese devono pagare salari elevati relativamente alle opportunità di lavoro alternative dei dipendenti. Non è ovviamente possibile che ciò sia vero contemporaneamente per tutte le imprese: la soluzione al dilemma è la presenza della Disoccupazione (perdita sopportata dal lavoratore che non è in grado di trovare immediatamente un nuovo lavoro). Infatti alti salari riducono la domanda aggregata di lavoro e creano della disoccupazione che permette ai datori di lavoro di pagare una retribuzione elevata rispetto alle opportunità esterne dei dipendenti. Naturalmente l'output che avrebbe potuto essere prodotto dai disoccupati rappresenta un costo sociale. In un sistema (simile a certi sistemi

chiamate personali senza restrizioni, ma questo potrebbe portare a un uso eccessivo e inefficiente delle risorse aziendali. Pertanto, imponendo il divieto, l'azienda può controllare e limitare l'uso dei telefoni di servizio per scopi lavorativi. Inoltre, le organizzazioni reali spesso adottano politiche e procedure per garantire la sicurezza sul lavoro e prevenire incidenti. Ad esempio, l'obbligo di indossare l'equipaggiamento di protezione individuale (come caschi o occhiali) in determinati ambienti di lavoro è una misura necessaria per garantire la sicurezza dei dipendenti. In conclusione, sebbene alcune regole e restrizioni possano sembrare inefficienti o limitanti, spesso sono necessarie per garantire il corretto funzionamento delle organizzazioni e la sicurezza dei dipendenti.

chiamate effettivamente importanti ma una simile politica sarebbe difficilmente realizzabile nella difficoltà di controllare il contenuto delle telefonate ed in più in gioco altre variabili altamente soggettive.

Il punto di vista marxiano ritiene che al fine di mantenere bassi i salari, i capitalisti sprechino in modo non necessario le risorse in attività di controllo. Una simile critica non è tuttavia esente da problemi, poiché gli incentivi dipendono dall'altezza dei salari relativi: persino in una società socialista sarebbe infatti impossibile pagare a tutti lavoratori un elevato salario relativo.

ALTRI ASPETTI E APPLICAZIONI DELLA TEORIA DEI SALARI DI EFFICIENZA

Come viene scelto la gente come variano gli incentivi durante la sua carriera?

La descrizione Smithiana del mercante onesto: Adam Smith ha sottolineato il ruolo che la frequenza dei commerci (N) aveva sugli incentivi dei mercanti. Secondo Smith, più grande è il volume

degli affari del mercante, più grande è l'incentivo che egli ha ad agire onestamente al fine di proteggere la propria reputazione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2004-2005
48 pagine
41 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof modica Salvatore.