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CARATTERISTICHE RETE ESTERNA

Per rete esterna si intende tutto ciò che fa parte dell'ambiente transazionale ed in particolare i legami che l'impresa focale instaura con l'ambiente transazionale. La centralità dell'impresa focale, cioè nel tempo l'impresa focale dovrà continuare a mantenere un ruolo centrale attraverso un elevato livello di densità di relazioni quindi scambi frequenti con il maggior numero di contatti/nodi presenti nell'ambiente e mantenere una frequenza di questi scambi con la maggior parte se non con la totalità degli attori della rete (vedi anche lucido 11) in modo da mantenere potere di influenza, controllo.

L'impresa focale svolge la funzione di brookeraggio nel senso di condividere continuamente le esigenze dell'ambiente transazionale. La gestione strategica rivolta cioè al raggiungimento dell'obiettivo dell'apprendimento l'impresa.

può creare rete per un vantaggio relazionale, vuole instaurare delle relazioni perché vuole fare aumentare i livelli di apprendimento al suo interno.) La N-Form (approfondimento La N-Form è una forma inter-organizzativa di collaborazione tra imprese e attori organizzativi interdipendenti tra loro e contemporaneamente autonomi. Più precisamente è una combinazione di processi di coordinamento prevalentemente non gerarchici e di strutture organizzative basate sull'integrazione per linee orizzontali e su una gestione aperta di confini, progettati e gestiti da una impresa focale, per ottenere simultaneamente obiettivi di efficienza dinamica e di varietà di combinazioni produttive e di prodotti su una larga scala di attività, in ambienti dinamici e ad alto rischio. La N-form si articola su due livelli che sono l'impresa focale e l'ambiente transizionale. L'ambiente transazionale rappresenta il sistema di relazioni, di legami diretti,che l'impresa focale instaura con altre unità organizzative indipendenti dal punto di vista della proprietà e queste unità organizzative possono essere ad esempio i fornitori, i clienti, concorrenti, banche, etc. La motivazione che porta degli attori organizzativi alla creazione di una forma a rete è di tipo strategico, e cioè la volontà di raggiungere un obiettivo comune alla rete, quindi c'è cooperazione tra le varie unità organizzative indipendenti. L'impresa focale può essere definita come sensore strategico proprio a rendere bene l'idea di ruolo che l'impresa focale assume nella N-form, cioè l'impresa focale agisce come sensore sempre attivo e pronto ad approdare all'interno dell'ambiente quali sono quei partner con cui strategicamente creare rete. Questa forma Inter organizzativa presenta una struttura gerarchica piatta in cui ci sono pochi livelli gerarchici e per la

Presenza della fiducia come meccanismo del coordinamento in alternativa a meccanismi gerarchici e di mercato. La forma a rete viene applicata come forma organizzativa nei settori dove il trasferimento di conoscenze tra diversi attori è molto importante, cioè in quei settori dove il know-how ricopre un ruolo fondamentale come ad esempio nel settore delle biotecnologie, delle telecomunicazioni o dell'elettronica e questo perché la forma a rete consente il trasferimento delle conoscenze molto rapido. Trova applicazione nei settori dove c'è la necessità di gestire livelli elevati di rischio economico che altrimenti sarebbero difficilmente sostenibili da un unico attore, quindi si crea rete proprio per distribuire il rischio economico tra più attori. Si tratta anche di settori caratterizzati da un tale dinamismo che non sono compatibili con strutture gerarchiche (infatti si ricorre a moduli semi-autonomi che permettono di gestire in modo flessibile i)

processi produttivi); settori dove anche l'efficienza svolgere un ruolo importantein quanto la non efficienza produttiva comporta l'uscita dal settore, quindi settori dovel'applicazione della forma rete permette di individuare i partner ideali con i qualirelazionarsi al fine di rispondere nel modo più efficiente alle richieste del cliente.si tratta disettori dove si dà una maggiore importanza ai diritti di accesso ed uso di beni e delleconoscenze piuttosto che ai diritti di proprietà.

Da integrare con:

Caratteristiche rete interna

Boundary-spanning units

Caratteristiche rete esterna III° Lezione dell' 11/01

Nella prima lezione abbiamo trattato del concetto di rete negli studi organizzativi, nella secondalezione della N-FORM, adesso trattiamo lo schema teorico che è alla base del concetto di rete. Dadove è nato il concetto di rete TEORIA DI WILLIAMSON(da sapere come la Bibbia).La gerarchia e il mercato sono due

forme alternative di organizzazione delle attività economiche (Williamson, 1975 e 1991) Prima di Williamson c'era un altro studioso, KOASE che si chiese il perché della nascita delle imprese, da dove nasce l'esigenza di creare un organizzazione che abbia dei confini specifici all'interno di un ambiente. In particolare KOASE ha posto l'attenzione sui costi di transazione, i costi di transazione! Quindi la teoria dei costi di spiegazione che si è dato risiede all'interno della transazione è di KOASE e Williamson l'ha ampliata aggiungendo il discorso sulle 3 variabili: specificità, incertezza e frequenza. Teoria dei Costi di Transazione Secondo questa teoria semplicemente le imprese nascono perché esistono dei costi di transazione questo perché per ottenere informazioni, per effettuare azioni di decisione e di controllo, per cercare dei partner commerciali, per effettuare operazioni di negoziazione queste impresesui prezzi e concorrenza perfetta, le imprese si formano per rendere più efficienti i processi produttivi.

Ed uguaglianza di pressi dei prodotti simili, assenza di regime di concorrenza perfetta allora gli individui si riuniscono, creano le imprese cioè creano un insieme di contratti o trattati complessi che servono allo svolgimento di attività economiche specifiche sotto il governo consapevole di uno o più soggetti al fine di garantire continuità di associazione di impresa. In questa definizione ci sono alcuni elementi fondamentali.

  1. Contratti o Trattati Complessi: c'è impresa solo quando ci sono contratti o trattati complessi "autonomia istituzionale". L'impresa nel senso che c'è impresa solo quando esiste una socialmente è identificabile e visibile perché ha una propria entità giuridica. Avere una propria entità giuridica significa che l'impresa diviene all'interno dell'ambiente titolare di diritti e di obbligazioni verso l'ambiente esterno che verso le risorse interne.

diritti&obblighi verso i concorrenti in quanto no può fare concorrenza sleale in Italia, non può fare pubblicità occulta in quanto è sottoposta ad una serie di norme regole nazionali violando le quali viene sanzionata perché è un soggetto giuridicamente autonomo; contemporaneamente un impresa non può licenziare un operaio senza preavviso in quanto ci sono obblighi e diritti anche verso le risorse interne!]. quindi l’impresa deve rispettare una macro regolamentazione esterna (regole a livello nazionale ed internazionale) e contemporaneamente deve stipulare una serie di accordi e di contratti sia con gli attori della rete che con le risorse interne. L’impresa è titolare di diversi accordi giuridici che regolano le relazioni con gli attori esterni e con gli attori interni. [l’azienda si ha quando organizzo dei beni per il raggiungimento di uno scopo, delle materie prime per un fine!!!]. quindi l’impresa,

Che è diversa da azienda, esiste solo in presenza di contratti o trattati complessi. I contratti possono essere di vario tipo, completi o incompleti, esterni o interni, con un livello specifico di formalizzazione in base alle transazioni.

C'è impresa solo quando ci sono attività economiche specifiche: specifiche perché si dice che l'impresa non produce dei beni per utilizzarli lei stessa ma produce beni rivolti a soddisfare esigenze specifiche di attori esterni (consumatori). Quindi l'impresa non autoproduce i beni che consuma ma produce beni specifici tagliati per soddisfare esigenze di soggetti esterni!

Continuità dell'associazione: si ha impresa quando c'è l'aspettativa e l'impegno reciproco a collaborare in modo continuativo nel tempo.

Governo consapevole: cioè niente è lasciato al caso, il governo e la gestione delle risorse che fanno parte dell'impresa deve avvenire in modo

risorsa dal mercato, devo cercare un fornitore, negoziare un prezzo e concludere un contratto. Questo comporta dei costi di transazione, come ad esempio il tempo e le risorse impiegate nella ricerca del fornitore e nella negoziazione del contratto. D'altro canto, se l'azienda decide di gestire internamente la produzione di una risorsa, dovrà organizzare il lavoro all'interno della propria struttura gerarchica. Questo comporta dei costi di coordinamento, come ad esempio il tempo e le risorse impiegate nella supervisione dei dipendenti e nella gestione delle attività. La scelta tra gerarchia e mercato dipende da diversi fattori, come la specificità della risorsa, la sua disponibilità sul mercato, la complessità delle attività e i costi di transazione e coordinamento. In generale, si tende a utilizzare il mercato quando le risorse sono facilmente disponibili e poco specifiche, mentre si utilizza la gerarchia quando le risorse sono specifiche e difficili da reperire sul mercato. In conclusione, la gerarchia e il mercato sono due forme alternative di organizzazione delle attività economiche, ognuna con i propri vantaggi e svantaggi. La scelta tra le due dipende dalle caratteristiche delle risorse e delle attività coinvolte.risorsa all'esterno, utilizzando quindi come strumento della transazione il mercato, avrò sul mercato det
Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
17 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luca d. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Non --.