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BASSO
BASSO Specializzazione orizzontale ALTO
La
specializzazione comporta dei vantaggi e degli svantaggi.
Vantaggi:
• Di tempo
• Maggiore destrezza nello svolgimento dei compiti assegnati
• Possibilità di utilizzare manodopera meno qualificata e meno costosa
Svantaggi:
• Tempi di inattività per l’imperfetta divisibilità del lavoro
• Costi di coordinamento e controllo
• Riduzione della qualità e dei prodotti finali
I vantaggi e gli svantaggi sono legati al contesto storico, culturale, agli ambienti lavorativi, ed è
quindi necessario inquadrare la microstruttura nel momento storico.
Meccanismi di relazione: FORMALIZZAZIONE
•
La formalizzazione un tipico problema oggetto di differenti sguardi, risolti mediante la lettura e
un’interpretazione di un testo. Formalizzare le modalità di svolgimento dei compiti vuol dire creare
documenti, istruzioni, mansionari, manuali di procedure. Questi sono tutti testi, e quindi ne occorre
lettura
una e un’interpretazione, in funzione del contesto di riferimento, per facilitare il coordinamento
tra gli individui e il miglioramento della produttività.
Oggetto di formalizzazione sono sicuramente attività piuttosto semplici e di breve durata, in quanto non
è possibile prevedere tutte le possibili contingenze che il lavoratore dovrà affrontare svolgendo dei
compiti piuttosto complessi (caratterizzati da elevata varietà e variabilità). burocrazia.
Quando piccole mansioni vengono fortemente formalizzate, si origina la
Il concetto di burocrazia parte dal concetto introdotto da Weber. La burocrazia è il luogo della
standardizzazione ex ante. Si ha una formalizzazione tra strumenti e fini, vale a dire che ciò che è un
mezzo diventa un fine, e ciò che è un fine diventa un mezzo. Questo concetto è inteso come inversione
del rapporto mezzifini. Un esempio di burocrazia potrebbe essere l’esempio di un’organizzazione tipica
dei callcenter, oppure dei Fast Food.
Meccanismi di relazione: INTERAZIONE SOCIALE
•
L’Interazione Sociale meccanismo di coordinamento
è un vero e proprio che si origina nel momento
in cui sorge un problema che non era previsto, in questo modo viene concesso uno spazio decisionale a
uno o più individui, i quali, collaborando tra loro, riescono a trovare una soluzione efficace ed efficiente
al problema sorto. ATTORE – GRUPPO
Passiamo adesso tra l’angolovisuale dell’attoreindividuo, all’analisi “attraverso gli occhi” del’attore
gruppo. La prima distinzione da fare è tra i concetti di gruppo di lavoro e lavoro di gruppo. Il lavoro di
gruppo è una modalità che fa ricorso al coinvolgimento e all’interazione tra più individui. Il gruppo di
lavoro è un’unità organizzativa formalmente identificata, considerata come uno strumento di
coordinamento per conseguire gli obiettivi.
Una prima definizione di gruppo è data da Daft: il gruppo è un’unità organizzativa composta da due o
più persone che interagiscono e coordinano il loro lavoro.
Una seconda definizione è data da Lewin: il gruppo è una totalità dinamica. Lewin sostiene che il
gruppo sia qualcosa che va oltre i singoli individui che lo compongono, e che la sua essenza sta
nell’interdipendenza. Ogni gruppo ha assetto proprio, fini peculiari e relazioni particolari con altri
gruppi.
Prima di tutto distinguiamo i gruppi primari (famiglia, parenti, vicini di casa) e i gruppi sociali (squadra
di calcio, club da tennis) formali informali.
Poi distinguiamo i gruppi e i gruppi
informali:
Gruppi
• Orizzontali : i componenti hanno pari livello gerarchico e fanno parte di uno stesso settore. (circolo
ricreativo di un’azienda)
• Verticali
: i componenti, pur facendo parte di uno stesso settore, hanno diverso livello gerarchico.
(squadra di calcio del settore marketing)
• Misti
: i componenti, oltre ad avere un diverso livello gerarchico, provengono da diversi settori.
(compagnia teatrale)
formali:
Gruppo
• Strutturali
: sono alla base della sociostruttura dell’impresa, quindi contraddistinguono la dimensione
sociale dell’impresa, ovvero tutte le relazioni che si creano tra le unità organizzative presenti al suo
interno.
• Di integrazione : si sovrappongono alla sociostruttura per esplicite esigenze di coordinamento.
formalizzazione di un gruppo
La avviene mediante tre elementi:
Obiettivo organizzativo: il gruppo nasce dall’unione di più persone i cui sforzi sono tesi al
1. raggiungimento di un obiettivo comune, quest’ultimo non deve essere troppo ambizioso tale da
provocare scoraggiamenti, ma deve essere sfidante, per motivare i lavoratori.
Designazione formale dei partecipanti: effettuata dai vertici aziendali o da organi collegiali che ne
2. hanno il potere.
Svolgimento regolare dell’attività: il gruppo deve impegnarsi a svolgere il proprio compito per
3. garantire la continuità aziendale. l’attoregruppo assetto
Come per l’attoreindividuo, anche si caratterizza sulla base delle due variabili:
meccanismi di relazione.
e
Assetto: formalizzazione, durata, ruoli e dimensioni.
Meccanismi di relazione: comunicazione, potere, leadership, affettività.
Assetto: FORMALIZZAZIONE e DURATA
•
In base alla formalizzazione abbiamo già individuato i gruppi strutturali e i gruppi di integrazione.
Riguardo la durata abbiamo gruppi temporanei e gruppi permanenti. Incrociando queste due variabili,
individuiamo varie tipologie di gruppi, come segue:
permanente temporaneo
• •
Gruppi semiautomomi Project team
• Team funzionali
• Empowered team • Task force
• •
Comitati Gruppi di reengineering
• •
Task team Project team
• Circoli di qualità
• Gruppi di miglioramento
Strutturali
Di integrazione
Gruppi semiautonomi: forme e strutture del lavoro alternative, hanno un grado di autonomia
decisionale nell’esecuzione delle diverse mansioni, i lavoratori partecipano collettivamente alla
definizione degli obiettivi di produzione.
Team Funzionale: partecipano pienamente all’attività organizzativa e hanno un certo grado di potere
nel processo decisionale.
Empowered team: in letteratura organizzativa vuol dire gruppo di potenziamento, ha durata
permanente ed ha la capacità di modificare il sistema organizzativo in cui sono inseriti. È il frutto di
un processo di decentramento organizzativo e quindi si ha un’ampia autonomia decisionale dei
membri che ne fanno parte.
Project team: sono i gruppi di progeto di durata temporanea, ciò vuol dire che più individui si
uniscono con lo scopo di raggiungere un particolare obiettivo in un determinato periodo di tempo.
Potrebbe essere il caso di un gruppo che progetta un nuovo prodotto. Al raggiungimento dell’obiettivo
fissato, il team di scioglie e i componenti ritornano alla loro posizione originaria.
Task force: Sono gruppi temporanei adatti al raggiungimento di soluzioni immediate e rapide.
Comitati: rappresentano forme di coordinamento organizzativo regolari e ricorrenti, presentano
infatti una maggiore stabilità.
Circoli di qualità: necessari per sviluppare capacità di analisi, di critica e di ricerca creativa dove
nascono problemi legati alla qualità.
Gruppi di reengineering: adatti al miglioramento della performance aziendale.
Assetto: RUOLI
•
ruolo
Per intendiamo le aspettative condivise dai membri del gruppo e che riguardano una specifica
posizione occupata da un lavoratore. Distinguiamo ruoli di compito specialistico, legati agli sforzi
sostenuti dal gruppo per raggiungere l’obiettivo per il quale è stato creato, e ruoli di compito
costruzione e mantenimento (ruoli sociali) legati al funzionamento del gruppo, quindi le azioni
compiute per rafforzarlo.
Assetto: DIMENSIONI
•
Non esiste una dimensione del gruppo che rende ottimale il lavoro, ci sono differenti teorie. Alcune
sostengono che un gruppo non dovrebbe superare i 1015 componenti. Altre sostengono che il
numero di componenti dovrebbe essere il più piccolo possibile, in quanto gruppi formati da 45
persone mostrano maggiore aggregazione, flessibilità e facilità nel raggiungimento dei propri
obiettivi. Inoltre nei gruppi di dimensioni più piccole si instaura un legame più solido, un forte senso
di appartenenza, un maggior livello di soddisfazione, riducendo così le conflittualità interne.
Meccanismi di relazione: COMUNICAZIONE
•
All’interno di ogni gruppo, i lavoratori si trovano continuamente a dipendere dalle informazioni
fornite dagli altri componenti, creando così dei veri e propri meccanismi di comunicazione. Shaw ha
evidenziato cinque modelli comunicativi, sulla base di due tipologie: comunicazione accentrata e
comunicazione decentrata.
La comunicazione accentrata prevede l’esistenza, all’interno del gruppo, di una persona con
informazioni, capacità, competenze maggiori rispetto alle altre. Questa assume una posizione di
rilievo dunque, rispetto alle posizioni marginali degli altri componenti.
In questo caso quindi abbiamo tre modelli comunicativi:
A catena
1. A ruota
2. A “Y”
3. La comunicazione decentrata, invece, pone i componenti sullo stesso piano, questi hanno ampio
accesso ai processi decisionali con minore concentrazione su una sola persona. Le informazioni
fluiscono più velocemente e i singoli lavoratori hanno una maggiore soddisfazione. In questo caso
distinguiamo due modelli comunicativi:
Circolare
1. Reciproco
2. Meccanismi di relazione: POTERE
•
potere
Il è inteso come il controllo esercitato sulle persone e che può influenzare l’andamento del
gruppo nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Distinguiamo cinque tipi di potere:
gratifica
Potere di o ricompensa, quando una persona capisce che un’altra può offrirgli una
1. gratifica/ricompensa
legittimazione,
Potere di quando una persona sa che un’altra ha il diritto legittimo di imporgli la
2. propria volontà
coercitivo,
Potere quando una persona accetta la volontà di un’altra perché è consapevole di poter
3. essere punito
guida,
Potere di quando una persona si immedesima in un’altra
4. di conoscenza,
Potere quando una persona capisce che un’altra persona ha delle competenze e
5. conoscenze in più e quindi accetta le sue decisioni.
Meccanismi di relazione: LEADERSHIP
•
Leadership Leader To lead = guidare, condurre, orientar