Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 41
Organizzazione aziendale - Appunti Pag. 1 Organizzazione aziendale - Appunti Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione aziendale - Appunti Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione aziendale - Appunti Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione aziendale - Appunti Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione aziendale - Appunti Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione aziendale - Appunti Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione aziendale - Appunti Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione aziendale - Appunti Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione aziendale - Appunti Pag. 41
1 su 41
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ESPRIMERE GIUDIZI ESPRIMERE GIUDIZI

SUL NOSTRO SUGLI ALTRI

COMPORTAMENTO

ESPRIMERE GIUDIZI SUL NOSTRO COMPORTAMENTO

Ogni volta che dobbiamo analizzare il nostro comportamento commettiamo

l’errore chiamato di SELF SERVING cioè attribuiamo i successi a noi stessi e

gli insuccessi agli altri.

Questo errore lo commette maggiormente colui che ha una grande autostima

di se stesso.

ESPRIMERE GIUDIZI SUL COMPORTAMENTO ALTRUI

Quando facciamo ciò generalmente facciamo il cosiddetto ERRORE DI

ATTRIBUZIONE FONDAMENTALE cioè diamo la colpa del comportamento alla

persona che lo ha compiuto senza renderci conto che magari qual comportamento è

stato dettato dal contesto. Ad esempio quando vediamo per strada una mamma che

da uno schiaffo a suo figlio siamo portati a pensare che quella è una madre violenta

quando invece lo schiaffo il bambino «lo meritava» perché magari aveva attraversato

la strada senza di lei e quindi per fargli capire di non farlo in quanto pericoloso.

Pensiamo ciò quando:

-sappiamo che il soggetto aveva libertà di scelta quindi ha agito in quel modo perché

effettivamente è così

- pesiamo che sia colpa personale del soggetto quando ci tocca personalmente

- quando il soggetto si comporta sempre in un modo siamo portati a dire che è

proprio così e non dipende dal contesto

- distintività cioè se una persona arriva sempre in orario per una volta che arriva in

ritardo siamo portati a dire che ha avuto un contra tempo

- consenso cioè quando non si comporta come il gruppo allora è perché è così

- status in quanto le persone di un certo livello hanno più responsabilità

- privacy dell’atto

Teorie del processo Teorie del contenuto

• goal setting • ERC

• Teoria dei rinforzi • gerarchia dei bisogni

• aspettativa – valenza • achievement – potere – affiliazione

• giustizia organizzativa • fattori duali

MOTIVAZIONE

Il motivo dell’azione

Prestazione è funzione della

motivazione * capacità DIFFERENZA TRA TEORIE DEL

CONTENUTO E DEL PROCESSO

A parità di motivazione avrà una

prestazione migliore chi ha più capacità Le teorie del contenuto cercano di

e, a parità di capacità, avrà una dare una regola universale, valida

prestazione migliore chi ha una cioè per tutti gli individui, si basano

motivazione in più. Inoltre, se una sulle teorie dei bisogni e ci dicono

persona ha le capacità ma non ha la cosa influenza la motivazione.

motivazione, la sua prestazione sarà Le teorie del processo di basano sulle

deludente e, se ha una motivazione teorie di decisione; sono più

forte ma non ha le capacità, la sua soggettive e ci dicono cosa c’è sotto

prestazione sarà non buona. la motivazione.

La premessa è che sono gli

obiettivi a spingere l’individuo a

comportarsi in un determinato

modo.

IMPLICAZIONI CRITICHE

• obiettivi generici portano ad una • non tiene conto delle

prestazione peggiore rispetto ad differenze individuali

obiettivi specifici • è stato provato sempre con

• obiettivi più difficili portano ad una obiettivi semplici e applicare

prestazione migliore rispetto ad obiettivi semplici ad un lavoro

obiettivi semplici complesso può portare a

• partecipare alla definizione degli risultati negativi

obiettivi alcuni studiosi hanno visto

che porta ad avere una prestazione

migliore

• il feedback, cioè il sapere

costantemente dove si è arrivati,

permette di migliorare la prestazione Fa riferimento a come gli individui

percepiscono l’equità nel mondo del lavoro.

A differenza delle altre teorie questa si

basa sulla relazione che l’individuo effettua

con gli altri.

Consideriamo:

- Giustizia procedurale fa riferimento alle decisioni che

vengono prese in riferimento al proprio lavoro. Alcuni

manager sono convinti che solo perché prendono le

decisioni rispettando un iter queste siano eque, ma non

sempre è così.

- Giustizia distributiva questa fa riferimento all’equità

percepita nei risultati del proprio lavoro, la relazione

viene fatta non solo tenendo conto dei risultati ma anche

vedendo la relazione tra input – risultati. Tre le

dimensioni chiave: input, riferimento e risultati. Quando

le persone percepiscono l’iniquità possono: modificare

input, modificare output, razionaliazare input e output

(distorsioni cognitive), cambiare il punto di riferimento,

lasciare l’organizzazione o cercanre una situazione più

equa, intervenire sul punto di riferimento.

Sono:

• fattori igienici se non ci

sono creano

insoddisfazione, se ci sono

riducono l’insoddisfazione

CRITICHE • fattori motivanti solo

questi agiscono sia sulla

• è stata utilizzata una tecnica chiamata motivazione che sulla

incident recall in base alla quale Henzberger prestazione

ha chiesto al suo campione un’esperienza

negativa ed una positiva. Le prime sono

rientrate tra i fattori igienici e le seconde

tra i fattori motivanti tuttavia non tiene

conto dell’errore di attribuzione

• cambiando tecnica, ad esempio utilizzando

il questionario, si arriva a risultati diversi

• non tiene conto delle differenza individuali

Questa teoria ha sottolineato il fatto che il

contenuto lavorativo incide sulla

motivazione.

Maslow. Essi sono: CRITICHE

• fisiologici • non è detto che una persona si

ferma perché non riesce a

• sicurezza soddisfare un bisogno

• appartenenza • lo stesso bisogno può essere

• stima: autostima, soddisfatto in maniera diversa

eterostima • non è detto che le persone

• autorealizzazione rispettano questa gerarchia ma

possono saltare qualche gradino

Si basa sul meccanismo • lo stesso bisogno può

soddisfazione – appartenere a due gradini come

progressione e afferma la famiglia (sicurezza e

che un bisogno smette di appartenenza)

essere motivante quando

viene soddisfatto. Crescita racchiude il

bisogno di stima e

autorealizzazione

Esistenziali, Relazionali

considerando la racchiude il

gerarchia dei bisogno di

bisogni appartenenza

racchiude i

bisogni

fisiologici e di Si basa sul meccanismo frustrazione

sicurezza. – regressione cioè se un bisongo non

viene soddisfatto allora si torna

indietro per soddisfarlo, ad esempio

un manager che è riuscito a

soddisfare il bisogno

dell’autorizzazione potrebbe tornare

indietro qualora non abbia formato

una famiglia.

PRESTAZIONE La prestazione è il

risultato di uno

sforzo fisico o

mentale. La

Ethical riguarda il valutazione può

fare le cose

Task sono Contextual è essere fatta sia a

eticamente corrette.

tutte le l’ambiente nel livello quantitativo

Esempio: non

attività che quale si lavoro. che a livello

aumentare l’attivo,

riguardano il qualitativo tuttavia

Esempio: il non inserire fatture

lavoro da dipende dal

rapporto con i false …

svolgere. valutatore quindi è

colleghi, un soggettiva.

Esempio: se ambiente pulito

lavoro …

nell’unità di La tecnologia interagisce con le capacità avendo un impatto

contabilità ciò sulla prestazione.

fa riferimento

all’uso del PC, Il task può essere:

del software -Skill dominated cioè sono importanti le capacità dell’individuo

applicativo … - techonoly dominated cioè le capacità individuali sono

irrilevanti, in questo caso qualora le capacità aumentano la

prestazione non modifica il suo livello di qualità.

GRUPPI • definizione

• condizioni di efficacia

• decidere

• Conflitti

• influenza

• leadership

DEFINIZIONE

Un gruppo è un insieme di persone che hanno un obiettivo in

comune, sono interdipendenti cioè ognuno ha il proprio compito e

senza quella persona non si può andare avanti, vi è cooperazione e,

dall’esterno, si intuisce che quello è un gruppo quindi, una squadra

che gioca a staffetta è un gruppo un’aula universitaria no.

PERCHE’ SI FORMANO I Oggi le imprese utilizzano tanto i gruppi per

GRUPPI? creare un ambiente collaborativo, per

scambiarsi le informazioni …

Per volontà dell’individuo

- Dal punto di vista macrosociale i gruppi sono

- Per la sua posizione, questo importanti perché alle volte ottengono risposte

è quello che avviene che un singolo non riuscirebbe mai ad ottenere

all’interno di una come l’associazione dei consumatori.

organizzazione

Dobbiamo considerare: Tipi di gruppo:

- caratteristiche personali - Primario

- obiettivi e interessi - sociale

- potenziale di influenza - formale \

- opportunità di interazione informale

CONDIZIONI DI EFFICACIA • Norme

Fattori di Dinamiche e • Leadership

contesto processi • ciclo di vita: orientamento,

conflittualità, coesione e

strutturazione

• influenza

• settore

• organizzazione

• specificità di gruppo: status,

composizione, struttura e

sponsarship Definizione:

• rischio: probabilità necessaria, soggettiva e frequentistica

• consapevolezza del decisore: scelte automatiche o ponderate

• numero opzioni: dipende dalla conoscenza e dall’esperienza

Modelli per

Regole decisionali: decidere:

• massimizzante • razionale –

DECIDERE normativo

•Soddisfacente:

regola congiuntiva, • cibernetico

eliminazione per • intuitivo

aspetti, procedere per Non decidere

esclusione e • euristico

focalizzazione • garbage can

Decisioni di

gruppo • decisioni nelle decisioni

• piccole decisioni che si

accumulano

Sunk cost,

escalation e • le decisioni sono temporanee

razionalizzazione e parziali

Gestione del conflitto:

Se lo vediamo come un

processo: • stili

• condizioni ante conflitto • tecniche del confronto

• conflitto percepito • migliorare le risposte organizzative

• conflitto manifesto

• risoluzione Conflitto tra gruppi

• dopo conflitto Cosa genera un

CONFLITTI conflitto:

Stili di reazione ai • fattori individuali

conflitti: • fattori situazionali

• competere • fattori

Tre punti di vista:

Dettagli
Publisher
A.A. 2006-2007
41 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LauraLF di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Faraci Rosario.