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PROGETTARE COME COINVOLGIMENTO

La progettazione è un processo unico, non per forza lineare. Il progettare richiede il coinvolgimento di tante persone con tante esigenze, aspettative, obiettivi da realizzare e motivazioni.

La progettazione non è ripetibile: le caratteristiche del contesto esterno, la dimensione degli obiettivi da raggiungere, il livello di rischio da affrontare, la valutazione dell'impatto di un nuovo disegno su persone, relazioni, competenze significano che il processo di progettazione non è mai identico.

Progettare può risultare un processo non lineare: comporta coinvolgimento, discussione, pensiero iterativo, valutazione, prova, apprendimento, evoluzione selettiva, assunzione di decisioni, scelte.

Progettare richiede il coinvolgimento di competenze e persone che provengono da esperienze differenti e ricoprono ruoli diversi, direzioni strategiche del personale, pianificazione strategica, programmazione, project management, leadership di.

linea, consulenza interna o esterna, change management, sviluppo organizzativo, ottimizzazione ed efficienza organizzativa, business process, IT management

PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA ORIENTATA ALL'EFFICIENZA E AI RISULTATI DI APPRENDIMENTO

ORGANIZZAZIONE VERTICALE PROGETTATA PER L'EFFICIENZA

Non esiste un approccio unico. - Nell'approccio verticale abbiamo presente una logica meccanicistica, in cui prevale la gerarchizzazione. - Nell'approccio orizzontale prevalgono gli aspetti sociali e relazionali. Essa genera cambiamento e si adatta meglio alle situazioni e ai cambiamenti.

PROGETTARE COME SCELTA TRA LE ALTERNATIVE

Si ha una situazione per quanto riguarda l'economicità fuori controllo, e l'azienda non ha più gli obiettivi chiari per poter arrivare al risultato finale e dunque agli obiettivi ultimi. Ci troviamo in una situazione in cui, una struttura funzionale da cui partiamo, pura dal punto di vista del criterio progettuale ha più linee

struttura divisionale: 1. La complessità del prodotto: quando il prodotto è complesso e richiede molteplici competenze e risorse, diventa necessario adottare una struttura divisionale per gestire le diverse linee di prodotto e stabilimenti. 2. L'interdipendenza tra le linee di prodotto: se le linee di prodotto sono fortemente interdipendenti tra loro, è preferibile adottare una struttura divisionale per favorire la collaborazione e la condivisione delle risorse. Tuttavia, Galbraith sostiene che una soluzione puramente divisionale potrebbe non essere sufficiente. Infatti, sebbene una struttura divisionale possa favorire la gestione delle diverse linee di prodotto e stabilimenti, potrebbe mancare di coordinamento e sinergia tra le diverse funzioni aziendali. Pertanto, Galbraith propone l'adozione di soluzioni miste, ibride o intermedie, che combinano elementi delle strutture funzionali e divisionali. Questo approccio consente di sfruttare i vantaggi delle diverse strutture organizzative e di adattarsi alle specifiche esigenze dell'azienda. In conclusione, l'approccio su cui ci basiamo è quello di adottare soluzioni organizzative miste, ibride o intermedie, che tengano conto della complessità del prodotto, dell'interdipendenza tra le linee di prodotto e delle esigenze di coordinamento e sinergia tra le diverse funzioni aziendali.base di NATURA FUNZIONALISTA, basta sulla valorizzazione di TUTTE le risorse a disposizione: competenze, risorse economiche, risorse materiali ecc.- GLI ALTRI DUE CRITERI, tendono su una base di NATURA DIVISIONALE.
  1. La bontà della struttura funzionale ha a che fare con l'economicità, soprattutto con le economie di scala. Es.: HR, funzioni acquisti e produzione. Nella scelta DELLE STRUTTURE DI EVOLUZIONE DOBBIAMO TENER CONTO DEI COSTI COPLESSIVI in caso di funzione unitaria o nel caso in cui questa funzione unitaria debba essere specializzata e spezzata per esempio in tanti stabilimenti che si occupano o di una sola linea produttiva o di poche linee produttive simili tra di loro. Maggiori sono le economie di scala di una funzione centralizzata, che sia produttiva o di acquisti, maggiore è la convenienza di una struttura FUNZIONALE.
  2. Un secondo criterio riguarda il grado di specializzazione richiesto nell'ambito di ciascuna unità.
Quando le persone

Formattazione del testo

hanno competenze diverse si ritiene opportuno orientarsi verso funzioni centralizzate- Quando le persone in un’unità funzionale hanno competenze omogenee e qualificazioni professionali simili, e molticolleghi sanno fare parecchie cose e queste non sono particolarmente specifiche, allora non escludiamo di ridurre leeconomie di scala e di abbassare il livello di specializzazione di queste funzioni dandole a disposizione delle unità edipartimenti. Il trade-off è tra il livello di specializzazione frazionata che deve rimanere all’interno di un’unitàcentralizzata oppure la disponibilità di specializzazioni comunque omogenee che possono anche essere pur gestendolealcune diseconomie ma non grandi diseconomie all’interno di ciascuna unità divisionale.

3) Un terzo criterio tende verso una natura di tipo divisionale cioè verso criteri che prediligono la specializzazione perprodotto o per mercati. L’interdipendenza ha

A che fare con la necessità di coordinarsi e mettere insieme tra varie unità funzionali. E' opportuno costruire divisioni che presentano un'interdipendenza.

N.B.: La necessità di avere funzioni specializzate legate ad un'unica o a poche linee di prodotto omogenee, o a mercati particolari e a tipologie di clientela particolari, protende verso l'adozione di un criterio progettuale di una struttura divisionale.

4) Il quarto criterio ha a che fare con il fabbisogno di differenziazione tra ciascuna linea di prodotto e con la separazione delle attività relative ad una stessa linea di prodotto da quelle relative ad altre.

A seconda del dove orienta la nostra scelta, possiamo avere alcune forme di organizzazione ibride. Innanzitutto analizziamo le strutture funzionali pure. La struttura funzionale accorpa in se due tipologie specifiche di criteri progettuali: economie di scala e livelli di specializzazioni. La struttura divisionale ha in se i criteri

dell'organizzazione)- Ruolo del project product manager- Funzioni centralizzate e divisioni distinte- Struttura a matrice

reagiscono con più rapidità

La struttura divisionale lezione 7à

Approccio valutazione comparata

Ricerca di soluzioni organizzative attraverso la valutazione (dei pros e cons) di “modelli ideali” di strutture

Obiettivi:

  • Analisi del modello di struttura organizzativa divisionale
  • Caratteristiche generali e ambiti di applicabilità
  • Vantaggi e svantaggi
  • Possibili declinazioni e tipologie

Modelli di strutture organizzative:

  • Ogni struttura può essere descritta analizzando la configurazione delle tre componenti strutturali (dimensioneorizzontale, verticale e dei meccanismi di coordinamento: profondità)
  • Ogni struttura ha ambiti di applicabilità, vantaggi e svantaggi propri
  • Ogni struttura è definita dal tipo di specializzazione degli organi di primo livello

Opzioni di specializzazione unità di primo livello

Raggruppamento divisionale: le divisioni riportano all’organi di vertice dell’organizzazione,

le funzioni amministrative e di supporto dell'azienda. Ecco la formattazione del testo utilizzando i tag HTML:

Le unità di primo livello sono specializzate secondo il criterio basato sull'output:

  • Amministratore delegato
  • Divisione 1
  • Divisione 2
  • Divisione 3

Il primo criterio divisionale fa riferimento alle divisioni, ad esempio: struttura divisionale per prodotto

  • Amministratore delegato
  • Direzione HR
  • Pianificazione
  • Ufficio legale
  • Amministrazione

Divisione Divisione prodotto A prodotto B

  • Controllo qualità
  • Controllo qualità
  • Produzione
  • Produzione
  • Marketing
  • Marketing
  • Vendite
  • Vendite Italia
  • Vendite estero

All'interno di ogni divisione ci sarà un direttore di ciascuna di esse che è responsabile per l'intera area di business che presiede, in arancione ci sono delle unità di staff, che riportano direttamente all'amministratore delegato, seguendo la logica di supporto alla gestione caratteristica dell'impresa, in questo caso le unità di supporto sono relative alle funzioni amministrative e di supporto dell'azienda.

entrambe le divisioni

Ci sono anche due unità di staff a supporto della divisione A e della divisione B (controllo qualità) che sono più specifiche

Ogni divisione che presiede prodotti molto diversi tra loro e di fatto ha anche una sua unità di staff specifica che è di supporto all'intera divisione ma non all'intera organizzazione

All'interno di ogni divisione ci sono anche diverse funzioni, secondo cui si organizzano le attività specifiche (produzione, marketing, vendite)

In questo caso, quindi, si inserisce un ulteriore livello gerarchico (cui vertice è il direttore di divisione) che ovviamente ha un peso importante sull'intera struttura

Al di sotto del direttore di divisione, non necessariamente la struttura è divisionale, possono esserci strutture/raggruppamenti di diverso genere (elementari, funzionali ecc)

Quindi in sintesi:

Abbiamo primo livello dell'amministratore delegato

Poi un primo riporto con gli

organi di staff (direzione HR, pianificazione, ufficio legale, amministrazione) che sono allo stesso livello delle divisioni

Poi al di sotto delle divisioni ci sono delle funzioni

In particolare, esempio Wildfire Entertainment

Wildfire Entertainment è una organizzazione operante nel settore dell'intrattenimento. Combina creatività e tecnologia digitale ed è presente in diverse aree di business:

  • Questa azienda nasce come "Game Development", inizialmente produce dei giochi scaricabili attraverso App e utilizzabili su diversi devices
  • Il successo legato al gaming, la porta ad aprirsi a settori diversi, considerati simili e limitrofi, ad esempio la stessa tecnologia usata per sviluppare questi giochi può essere usata per sviluppare strumenti di supporto (Learning Tools) all'apprendimento e alla didattica
  • Dopo decide di affacciarsi al settore della comunicazione aziendale e intersecando creatività e tecnologia è

Possibile sviluppare

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
89 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marta4700 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Rajola Federico.