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PARTITA DOPPIA

La partita doppia è un sistema contabile che prevede la registrazione di risorse

economiche in due sezioni: dare e avere. Luca Pacioli inventò questo sistema che

consiste nell’uguagliare la sommatoria del dare a quella di avere. Per fare ciò egli

introdusse delle regole contabili: le attività vanno registrate in dare col segno + ed in

avere col segno - , mentre le passività e capitale netto vanno registrati in dare col segno

- mentre in avere col segno + .

9 domenica 26 ottobre 2014

IL CONTO ECONOMICO

Il conto economico è un rendiconto di flussi di cassa. Esso è costituito principalmente da

due categorie principali che sono i ricavi e i costi di competenza. I primi sono flussi di

cassa in entrata mentre i secondi sono flussi in uscita poiché definiscono il consumo di

risorse utilizzate per realizzare i ricavi. Ricavi - Costi di competenza = Reddito.

Principio di prudenza

- riconoscere i ricavi solo quando sono ragionevolmente certi.

- riconoscere i costi non appena risultino ragionevolmente possibili.

Concetto di realizzazione dei ricavi

L’ammontare che è possibile riconoscere come ricavo è quello che il cliente pagherà con

ragionevole certezza.

Concetto di competenza

Se un certo evento influenza sia i ricavi che i costi allora l’effetto di entrambi deve essere

riconosciuto nello stesso periodo amministrativo. I costi correlati a dei ricavi vengono

denominati costi di competenza di quel periodo.

Esistono vari esempi di costi di competenza:

1) Costi direttamente riconducibili a ricavi

Vengono dichiarati costi di competenza, tutti quei costi che si riferiscono direttamente al

ricavo stesso e alla transazione stessa in cui avviene il ricavo. Ad esempio l’acquisto di

un’autovettura.

2) Costi associati alle operazioni di gestione di periodo

Questi costi vengono detti costi di periodo; e anche se non si riferiscono direttamente ad

un ricavo del periodo, essi sono costi riconducibili a risorse utilizzate nel periodo per

rendere possibile lo svolgimento delle attività.

3) Costi non associati a ricavi futuri

Nel caso in cui un costo non è riconducibile a nessuna operazione di gestione di un

certo periodo oppure questo costo non può essere inserito nelle attività poiché non

genera beneficio futuro oppure questo beneficio non è misurabile oggettivamente , allora

questo costo deve ritenersi di competenza del periodo.

Nel caso in cui i ricavi o costi non fossero riconducibili alla gestione caratteristica

dell’impresa ma bensì quella accessoria , essi devono essere registrati nella voce altri

proventi e oneri.

10 domenica 26 ottobre 2014

Continuità dei criteri di valutazione

Nel momento in cui un’azienda adotta una certa modalità di contabilizzazione, deve

utilizzarla per tutti i rendiconti d’esercizio futuri a meno che non esista un motivo

giustificato per cambiare.

La significatività e la rilevanza

é possibile trascurare tutti i fatti non rilevanti ma è necessario registrare tutti i fatti

rilevanti.

Il rendiconto che riassume i ricavi ed i costi associati ad un certo periodo amministrativo

prende il nome di conto economico. La priva voce del conto economico è quella dei

ricavi netti da vendite. Possono essere calcolati in diversi modi. Ad esempio si possono

sottrarre dai ricavi da vendite , i resi e gli abbuoni oppure gli sconti sulle vendite per

ricavare i ricavi da vendite netti. I principali indici per analizzare la performance di

un’impresa sono il margine lordo percentuale calcolato dividendo il (margine lordo/i

ricavi netti)x100 e il risultato netto percentuale calcolato dividendo il (risultato netto/

ricavi netti)x100.

In base al concetto di realizzazione dei ricavi l’ammontare rilevabile di un ricavo è pari a

quanto i clienti saranno ragionevolmente in grado di pagare. Nel caso in cui venisse

effettuata una vendita a credito da parte dell’azienda verso un cliente e questo cliente

non riuscisse a pagarne l’importo entro l’anno amministrativo , l’azienda non avrebbe

nessuno ricavo da questa vendita e per questo nessun aumento di crediti o riserve di

utili. Essi diventano crediti inesigibili. Per registrare questi crediti è necessario

introdurre una voce chiamata fondo svalutazione crediti che stima l’ammontare del

valore complessivo dei crediti inesigibili. Essi rappresenteranno quindi una riduzione dei

crediti per lo stato patrimoniale e un costo per il conto economico. (posta rettificativa

dell’attivo). Ci sono casi in cui , previa stipulazione di contratto , l’azienda ha l’obbligo di

riparare o sostituire i prodotti difettosi. Quest’obbligo prende il nome di garanzia. La

garanzia va inserita in una voce chiamata fondo rischi per garanzia all’interno delle

passività. I costi di garanzia invece rappresentano un costo che va detratto dall’utile

d’esercizio.

11 domenica 26 ottobre 2014

AMMORTAMENTO

Quando un’impresa sostiene una spesa, i benefici che derivano dai beni o dai servizi

acquistati o si manifestano nel periodo corrente (costi di competenza) oppure si

manifesteranno in periodi futuri (spesa capitalizzata). Nel caso delle attività

immobilizzate, l’impresa presume che ricaveranno da esse dei benefici anche i periodi

futuri. Per questi motivo le immobilizzazioni sono soggette ad ammortamento cioè il

loro costo deve essere depresso in funzione all’ammontare dei ricavi, di quel periodo,

che le immobilizzazioni hanno contribuito a generare. Le immobilizzazioni possono

essere tangibili o materiali (macchinari,impianti,fabbricati,attrezzature industriali e

commerciali) oppure intangibili o immateriali(avviamento,brevetti,costi di ricerca e

sviluppo). Queste immobilizzazioni sono tipicamente soggette ad ammortamento,

esclusi i terreni che si presume che abbiano una vita utile indefinitamente lunga.

Ammortamento immobilizzazioni tangibili

La vita utile di un’immobilizzazione tangibile è determinata dal suo deterioramento o

dalla sua obsolescenza. La vita che intercorre tra il momento dell’acquisto

dell’immobilizzazione e il suo deterioramento, prende il nome di vita fisica; la vita

invece che intercorre tra il momento dell’acquisto dell’immobilizzazione e la sua

obsolescenza prende il nome di vita economica.

ammortamento = (costo storico - valore residuo)/vita utile

Il valore residuo è una stima del valore che si recupererà tramite vendita.

La vita utile è il numero di periodi nei quali l’azienda prevede di utilizzare il bene.

Esistono tre metodi differenti per calcolare l’ammortamento:

- Ammortamento lineare o a quote costanti

Con l’ammortamento lineare si ipotizza che il bene sia sfruttato in maniera costante e

lineare durante la sua vita utile, in altre parole le funzionalità perse dal bene saranno le

stesse tutti gli anni. Facendo l reciproco della vita utile si è così in grado di determinare

un’ aliquota di ammortamento o coefficiente di ammortamento.

- Ammortamento accelerato

Con l’ammortamento accelerato ipotizzo di consumare di più nei primi anni e di meno

negli anni successivi. Per esempio la vita utile di un’immobilizzazione nei primi sei anni

potrebbe essere il doppio rispetto agli anni rimanenti.

12 domenica 26 ottobre 2014

- Ammortamento in base alle unità prodotte

L’ammortamento in base alle unità prodotte a differenza dell’ammortamento lineare ed

accelerato non è legato alla vita utile dell’immobilizzazione , ma bensì alle unità prodotte

in un anno. Per questo motivo con questo metodo l’ammortamento si calcolerà

dividendo il valore netto da ammortizzare per le unità prodotte.

L’ammortamento andrà quindi inserito sia nello stato patrimoniale che nel conto

economico. All’interno dello stato patrimoniale verrà inserito sotto la voce fondo

ammortamento mentre nel conto economico verrà inserito sotto la voce quota

d’ammortamento. Nel momento di dismissione dell’immobilizzazione si può creare una

minusvalenza oppure una plusvalenza. Nel caso della minusvalenza la differenza tra

valore residuo e valore contabile netto è negativa. Essa , secondo il principio di

competenza, va registrata come costo di competenza e poi detratta dalle riserve di utile.

Per quanto riguarda la plusvalenza invece la differenza tra valore residuo e valore

contabile netto è positiva.

L’ammortamento non rappresenta però l’effettivo valore di mercato dell’immobilizzazione

ma è una semplice congettura o stima contabile.

L’ammortamento ai fini fiscali si differenzia da quello civilistico in quanto segue quelle

norme fiscali che a differenza delle norme civilistiche che tendono a ribassare il redditio

(principio di prudenza), il legislatore fiscale tende ad aumentare il prelievo fiscale sul

reddito imponibile. Quindi il fine del legislatore fiscale è quello di definire regole più

oggettive possibili per la determinazione del reddito imponibile, quello sul quale

calcolare le imposte.

Immobilizzazioni immateriali

avviamento —-> quando un’impresa ne acquisisce un’altra potrebbe pagare più del suo

fair value dell’attivo netto calcolato facendo la differenza tra il valore di mercato di tutte le

attività tangibili ed intangibili e la somma dei valori di presunta estinzione degli obblighi

verso terzi. L’avviamento è calcolato tramite la differenza tra il prezzo d’acquisto

dell’impresa e attivo netto.

13 domenica 26 ottobre 2014

LE PASSIVITÀ E IL CAPITALE NETTO

Non tutte le passività sono di ammontare certo. Ad esempio il fondo rischi per garanzia è

una passività che è frutto di una stima del costo medio che l’impresa dovrà sostenere

per garantire la qualità dei prodotti. Nel momento in cui un prodotto viene venduto in

garanzia, si effettua una scrittura in avere nella voce fondo rischi per garanzia e in dare

nel conto economico sotto la voce costo di garanzia prodotti. Nel momento in cui dovrà

essere svolto un intervento di garanzia, il fondo rischi per garanzia sarà ridotto (scrittura

in dare) e in altri conti (rimanenze) verrà effettuata una scrittura in avere. Esistono anche

degli obblighi che non sono passività come ad esempio i contratti non ancora eseguiti.

Ad esempio una società sportiva sottoscrive con un calciatore un contratto quinquennale

da un milione di euro l’anno. Il calciatore inizia a giocare nell’anno di sottoscrizione e ,

quindi , il contratto è eseguito per il primo anno. Nel caso in cui la società non avesse

pagato interamente il calciatore alla fine del primo anno dovrebbe registr

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A.A. 2014-2015
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher epidauro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia ed organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Munari Federico.