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A
Soluzione corretta Soluzione errata. se B e C danno una stessa
indicazione significa che uno dei due è di
troppo, mentre se danno indicazioni
diverse A non sa come comportarsi
Questo criterio viene spesso ignorato dando luogo a due patologie: conflitti di competenza o
scavalcamento di posizione.
Conflitti di competenza e scavalcamento di posizione B
Direttore
Operativo Responsabile
Responsabile Responsabile
A Commerciale
Produzione produzione
Il primo caso (A) si verifica qualora il Responsabile di un'altra area impartisce comandi ad un altro
reparto comportando quindi una duplicità di comandi. Per quanto riguarda lo scavalcamento di
posizioni (B) si verifica qualora il Direttore interviene direttamente by passando il Responsabile
comportando uno svuotamento di ruolo e di responsabilità. La presenza di funzioni trasversali, che
cioè interferiscono con altre funzioni, determina spesso conflitti di tale genere e sono originati dal
fatto che impegni e spese di competenza di un settore sono gestite da altri settori. Tuttavia, in questo
caso si tratta di rapporti funzionali che con gli opportuni accorgimenti possano rappresentare un
punto di forza delle organizzazioni. Il numero di posizioni assegnato ad ogni superiore è indicato
anche come Ampiezza della supervisione (span of control) o Area di Controllo e, affinché questa
funzione sia svolta in modo efficace, deve essere limitata ad un numero basso di posizioni.
Solitamente il numero ottimale è compreso tra 7 e 10 ma dipende anche dalla complessità delle
funzioni svolte. Infatti, è evidente, che più questa è elevata tanto più ristretta dovrà essere l’area
corrispondente. Vi è quindi una relazione inversa fra are di controllo e livello gerarchico, nel senso
che all'aumentare di quest’ultimo, crescendo la complessità delle funzioni di ruolo, l'area di
controllo diminuisce ed è essenziale che all’intero di un’organizzazione essa sia adeguata alla
complessità delle mansioni svolte.
Le Funzioni L’Area di
diventano più Controllo si
complesse amplia
Infine, per quanto riguarda le linee di comunicazione, la struttura gerarchico-funzionale deve
essere costruita in modo da limitare il numero di livelli e l’allungarsi della catena di comando che
unisce le posizioni. Di fatto una catena di comando troppo estesa porterebbe a distorsioni nella
circolazione delle informazioni e nel coordinamento della struttura.
Soluzione errata (linee di comando troppo
Soluzione corretta estese difficoltà di coordinamento
E’ necessario quindi che oltre al rapporto gerarchico, con cui si instaura una dipendenza disciplinare
ed esecutiva, fra le posizioni vi sia anche un rapporto funzionale basato sullo scambio di
informazioni e consigli non obbligatori ma utili allo svolgimento del lavoro.
Scambio di informazione Informazione trasmessa
Informazione persa
Informazione aggiuntiva
Buon sistema di comunicazione
Notiamo che anche avendo un buon processo di Scambio limitato di informazione
comunicazione bastano pochi livelli gerarchici
in più per diminuire drasticamente lo scambio di
informazione
Va precisato, in ultimo, che nello schema di un’organizzazione possono esistere posizioni
particolari, come quella di vice, nelle quali il rapporto gerarchico e funzionale richiedono particolari
attenzioni.
A. Vice-Vicario: posizione debole che sostituisce in caso di assenza e si limita a funzioni formali
B. Vice-Assistant to: discrezionalità maggiore ma si limita a svolgere compiti in una determinata
area
C. Vice-Operativo: è il tramite della posizione principale e ha l’autorità complessiva sulla struttura.
La posizione di Vice nell’organizzazione
V.Vicario V.Assistant to V.Operativo
C.d’A
D.G
D.G V V Pres
V
V = Vice
D.G = Direttore Generale
Pres = Presidente
C.d’A = Consiglio d’Amministrazione
L’organizzazione come sistema integrato
Non tutte le attività possono essere programmate a priori ne è possibile prevedere tutti i tipi di
sollecitudini provenienti dall’ambiente esterno. Esistono, infatti, accanto all’organizzazione
formale, rapporti personali fra i vari membri dell’organizzazione, che conferiscono all’azienda
capacità di adattamento alle circostanze. Questi rapporti danno luogo ad una struttura informale, che
non coincide necessariamente con quella formale.
Il sociogramma 1
1 4
3 4 2
2 3
All'interno dell’azienda, è di fondamentale importanza, il coordinamento delle strutture gerarchico-
funzionali ed, alfine di non arrivare ad un eccessivo settorialismo, si sono creati gli organi di Staff.
Nella pratica si è costato che, il crescere delle dimensioni aziendali può portare una frammentazione
del processo di comunicazione ed un sovraccarico del vertice aziendale; l'estendersi della struttura
porta infatti un allontanamento delle posizioni estreme, le quali dovrebbero comunicare
rapidamente.
I limiti della struttura gerarchico-funzionale
connessione gerarchica
fra le posizioni
Dato il numero limitato delle posizioni di vertice, rispetto alla complessità aziendale, si necessita
spesso di organi di appoggio. E' possibile tradurre la parola Staff come Stato Maggiore ed è
rappresentato da organismi in parte indipendenti dal livello di autorità. Distinguiamo innanzitutto
gli Staff On line e gli Staff Off line.
Gli organismi di staff Off line
On line
Lo Staff On line occupa posizione lungo la linea gerarchica e possiede tra le proprie funzioni
compiti inerenti al coordinamento, alla soluzione di problemi che interessano le aree sottoposte, alla
progettazione di operazioni che richiedono l’intervento di competenze e conoscenze provenienti da
aree gerarchicamente e funzionalmente differenti. Lo Staff Off line è costituito da professionalità
esterne ed è collegato con il vertice dell’organizzazione. Esso è composto da professionalità che
l’impresa, in relazione alla saltuarietà degli interventi o al costo degli stessi, non può permettersi di
acquisire permanentemente (svolge una funzione di consulenza o di verifica strategica degli
indirizzi seguiti). Lo Staff opera nella logica di piccoli gruppi assicurando collaborazione e
immediata comunicazione. Ai fini della capacità decisionale del gruppo un importante elemento di
giudizio è dato dalla possibilità che al suo interno siano possibili o meno delle maggioranze in
modo che non si verifichino situazioni di stallo.
Dinamica maggioranza/minoranza nella gestione dei gruppi di lavoro
Possibilità di stallo
Numero componenti Maggioranze possibili si
2 // no (*)
3 2/1 si
4 3/1 no(*)
5 4/1 3/2 si
6 5/1 4/2 no(*)
7 6/1 5/2 4/3
I numeri di pari membro sarebbero da evitare mentre fra i gruppi diversi si presentano equilibrati
quelli di 5 e 7 componenti. Il gruppo di 3 membri può determinare l’organizzazione di un
componente. Gruppi superiori a 7 tende a verificare la comunicazione diretta a coordinare.
L’evoluzione del concetto di sistema aziendale
Le dottrine aventi come oggetto il concetto di sistema sono soggette ad una continua evoluzione e
non è quindi possibile interpretare in modo univoco l’organizzazione aziendale. Premesso ciò, le
principali aree di pensiero che si sono evolute nel corso del tempo sono:
- l’Organizzazione Scientifica del Lavoro
- la Scuola delle Relazioni Umane
- lo Strutturalismo
- il System Thinking
- L’Approccio contingency
- l’Approccio strategico
- il Total Quality Management
- le Teorie dell’eccellenza e l’Organizzazione di rete
- lo Studio della complessità ed i modelli evoluzionistico-selettivi
- le forme e i processi dinamici: Adhocrazia e Mission
- l’azione organizzativa e le forme di coordinamento.
L’Organizzazione Scientifica del Lavoro
Agli inizi del Novecento, nella maggior parte delle imprese individuali, non vi era ancora
un’organizzazione razionale del processo produttivo. Infatti, in questa organizzazione pre -
Taylorista, non esisteva una suddivisione delle responsabilità e delle competenze dei singoli,
comportando una sovrapposizione di linee di autorità e comunicazione. Taylor, partendo
dall’osservazione del lavoro manuale degli operai di un’azienda siderurgica, formulò i seguenti
principi che da allora costituiscono i fondamenti dell’Organizzazione Scientifica del Lavoro
(OSC):
1) Chi dirige deve eseguire per ogni operazione di lavoro manuale, uno studio scientifico, che
sostituisca il vecchio procedimento
2) Deve selezionare la manodopera con metodi scientifici, e poi prepararla, istruirla e perfezionarla.
3) Deve cordialmente collaborare con i dipendenti.
4) Il lavoro e la relativa responsabilità sono ripartiti fra la direzione e la manodopera.
Da questi principi deriva, nell’applicazione del metodo d’analisi taylorista, la parcellizzazione delle
procedure e delle relative mansioni per le quali ad ogni dipendente vengono assegnati compiti il più
possibile elementari, al fine di aumentare la produttività. Negli stessi anni in cui Taylor
approfondiva lo studio scientifico nelle procedure di lavoro nelle imprese individuali, Fayol si
occupò del lavoro amministrativo e dell’organizzazione delle strutture di comando. A tal proposito
definì i principali gruppi nei quali suddividere le funzioni essenziali dell’organizzazione d’impresa.
Nonostante Taylor e Fayol si occuparono di ambienti diversi emersero tre aspetti comuni:
1) Il lavoro razionale deve essere svolto in maniera specializzata
2) Le modalità di svolgimento del lavoro, i risultati e le procedure devono essere oggetto di una
progettazione
3) I risultati del lavoro individuale devono essere studiate in termini di quantità materiale e di tempi
di realizzazione
Alla fine degli anni ’20, tuttavia, si mise in discussione la validità generale dell’OSL. Infatti, la
parcellizzazione delle procedure faceva perdere all’individuo il senso del lavoro complessivo
mortificando le sue capacità umane. Per sopperire a tale problema, l’OSL, raccomandava di
ancorare parte della retribuzione ai rendimenti, ma anche intensificando gli incentivi, non venivano
rispettate le aspettative di aumento di collaborazione e produzione poiché, indipendentemente dai
programmi fissati dalle direzioni, il personale stesso decideva quale fosse il ritmo più accettabile di
lavoro, in particolare nella fissazione dei premi di produzione era necessario determinare i ritmi di
riferimento e applicare, quindi, un sistema scientifico per individuare il ritmo standard di lavoro e
la progressione