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Caratterizzato da un fusto particolarmente massiccio e dall’assenza di base, il fusto della colonna
poggia infatti direttamente sullo stilobate, “Templi Paestum”.
2. Ordine “TOSCANO”:
E l’ordine di tipo più massiccio, l’altezza della colonna è pari a 7 volte il diametro di base:
• Il fregio non presenta decorazioni;
• Il capitello è composto unicamente da abaco, l’elemento terminale del capitello, echino e
collarino;
• La base è a singolo toro e il piedistallo formato da base, dado e cornice.
• La trabeazione è composta da architrave, fregio liscio e cornice.
3. Ordine “DORICO”: l’altezza della colonna è pari a 8 volte il diametro di base:
• La trabeazione è costituita da un architrave liscia, un fregio composto da un’alternanza di
metope e trifigli, al di sotto dei quali troviamo le gocce, e da una cornice. Inoltre al di sotto
della cornice troviamo i mutoli.
• Il fusto è rastremato, cioè va restringendosi verso l’alto, per eliminare la rigidità;
• Il capitello dorico si distingue da quello toscano per la presenza di anelli e filetti sotto
l’echino, abbiamo dunque abaco decorato, echino, tre anelli (anuli o listelli) e collarino.
• La base è quella attica composta da: plinto, toro, listello, scozia, listello, toro superiore.
4. Ordine “IONICO”: la colonna risulta essere più slanciata, l’altezza equivale a 9 volte il diametro di
base.
• La trabeazione è composta da un architrave suddivisa in più fasce con diverse modanature,
da una cornice con più elementi aggettanti, dentelli e un fregio che può essere decorato.
L’elemento caratterizzante è il capitello e soprattutto le volute in esso contenute. Troviamo
due varianti del capitello ionico: il capitello arcaico, ha in pianta, forma quadrangolare e
presenta volute su due lati, anteriore e posteriore, e balaustrini sugli altri due; la seconda
variante prevede una pianta tetraconca e presenta volute su tutte le viste. In tutte le soluzioni
troviamo un elemento floreale nell’intradosso tra le due volute sottostante ad una
decorazione ad ovuli e lancette, sull’echino.
• La base è composta da plinto, scozia, listello, astragalo (oppure due), listello, scozia, toro.
5. Ordine “CORINZIO”: la colonna corinzia ha altezza pari a 10 volte il diametro di base:
• La trabeazione presenta fregio, dentelli e modanature, mentre, al disotto della cornice, negli
angoli, troviamo una doppia voluta, modanature;
• Il capitello ha pianta tetraconca, caratterizzato da piccole volute che sovrastano foglie di
acanto.
• La base è a doppio astragalo, composta quindi da: plinto, toro, listello, scozia, listello, 2
astragali, listello, toro superiore. Anche il dado del piedistallo presenta modanature.
6. Ordine “COMPOSITO”: La colonna composita rispetta le stesse proporzioni della colonna corinzia:
• La trabeazione si compone di architrave, fregio che può essere pulvinato (teoria di Palladio),
e cornice con dentelli, modiglioni e gocciolatoio.
• Il capitello a pianta tetraconca presenta tutti gli elementi del capitello ionico, abbiamo infatti
sia le volute che le modanature ad ovuli e lancette, al di sotto dei quali troviamo le foglie
d’acanto tipiche dell’ordine corinzio. La base può essere sia attica, sia a doppio astragalo.
08. Grecia antica:
• Età arcaica (VII – V sec. a.C);
• Età classica (V sec. – 323 a.C.);
• Età ellenistica (323 – 31 a.C.);
L’età arcaica inizia con le prime Olimpiadi, non abbiamo nessun resto architettonico; molti edifici realizzati
in età arcaica vengono riedificati nei periodi successivi; ogni età costruisce sui resti delle città precedenti.
In questo periodo scompare il palazzo, il luogo della residenza, è cosi esteso che ha la forma di una città e
comprende alloggi militari e altre tipologie; scompare inoltre la tomba a tholos; nasce il primo tempio,
quattro pareti di forma rettangolare, a volte circondato da un peristilio, ovvero un insieme di colonne.
Quali parti compongono una città greca?
- L’acropoli, area sacra della città greca, centro della vita religiosa, posta su un’altura.
- L’agorà, centro della vita economica, sociale e politica.
- Astu, quartiere residenziale della polis, posto generalmente ai piedi dell’acropoli.
La tradizione omerica distingueva la polis, città alta e munita, dove sorge la residenza reale, dalla città bassa,
che prende appunto il nome di astu; questa separazione tende però poi a sfumare, così il termine polis viene
ad includere entrambe le unità e si estende dal centro urbano a tutto il territorio circostante.
Abbiamo una diversa conformazione dalle città coloniali dell’Occidente, dove l’acropoli è ripartita da una
maglia ortogonale molto precisa, rispetto alla madre patria Atene.
Atene:
L’agorà di Atene non nacque seguendo un progetto preciso e geometricamente regolato, ma venne a formarsi
nel luogo in cui confluivano le principali strade del VII secolo a.C., furono poi aggiunti alcuni elementi come
un alto stoà; è il centro della vita economica; è una sorta di mercato moderno, si affacciano locali sia
nell’ordine inferiore che in quello superiore; è una ricostruzione totale dei resti che erano rimasti alla fine del
II secolo.
L’acropoli di Atene fu costruita nella prima metà del V secolo a.C. sotto la supervisione di Fidia; è un
percorso, si sale da una scala che porta ai vari edifici, i propilei segnano infatti l’entrata in un ambiente sacro;
gli edifici dell’acropoli, entrando dai propilei, non risultano allineati secondo alcun asse di simmetria.
E l’insieme degli edifici che introducono ad uno spazio sacro che è quello del recinto dell’acropoli,
distinguono ciò che è fuori da ciò che è dentro; i vari edifici compongono un insieme complesso in quanto
hanno altezze diverse, ordini diversi anche nello stesso edificio, i propilei ad esempio, presentano ordini
dorici sulle ali, mentre ordine ionico che unisce le due ali e sovrasta la porta d’entrata:
- I propilei sono considerati il filtro tra interno ed esterno di un recinto sacro; architetto dei propilei fu
Mnesicle che costruì il complesso d’ingresso dell’acropoli costituito da tre edifici affiancati.
Creò un corpo centrale che prende il nome di atrio-filtro centrale che conduce all’interno del
themenos, affiancato da due ali laterali, in una delle due troviamo la pinacoteca; gli edifici seguono e
si adattano perfettamente all’andamento del terreno. I fronti anteriore e posteriore sono caratterizzati
da portici esastili di ordine dorico, mentre all’interno del corpo centrale, forse dovuto al cambio di
altezza tra gli spazi, troviamo due file di colonne più slanciate e di ordine ionico; vengono inoltre
utilizzati materiali di diversa colorazione: marmo pentelico bianco e pietra nera di Eleusi.
- Il partenone (447-432 a.C) fu edificato sotto Pericle nel periodo aureo dell’architettura greca, dagli
architetti Callicrate, Ictino e lo scultore Fidia, è il tempio dedicato alla dea protettrice della città
Athena.
Il tempio (30-70) è octastilo, periptero ed anfiprostilo; le colonne di ordine dorico sono rastremate
verso l’alto e sono alte circa sei volte il diametro di base; sui fianchi, secondo lo schema canonico,
sono doppie di quelle della fronte più una.
Lo spazio interno è suddivisa in due ambienti non comunicanti: il primo ambiente, il naos, orientato
ad est, ha impianto longitudinale e presenta un colonnato dorico di doppio ordine lungo tre dei suoi
lati, per accentuarne lo sviluppo orizzontale e l’andamento longitudinale; conteneva la statua di
Athena in oro e avorio creata da Fidia, la stanza era preceduta da due portici, che prendono il nome
di opistodomo e dal pronao. L’ambiente minore invece, il Parthenon, o stanza della vergine, è rivolto
verso i propilei ed ha forma pressochè quadrata con 4 colonne ioniche a tutta altezza al suo interno.
La porta che conduce allo spazio principale, quindi al naos è rivolta verso est, quindi non verso i
propilei, ma in quella opposta obbligando ad un percorso più lungo.
I frontoni furono decorati da Fidia con sculture relative alla nascita di Atena e alla lotta tra la Dea e
Poseidone; le raffigurazioni del fregio continuano anche sulle testate del naos e dell’opistodomo.
Nelle metope troviamo l’amazzomachia, la battaglia degli Ateniesi contro gli Amazzoni; nel fregio la
processione panatenaica, mentre i frontoni furono decorati da Fidia con sculture relative alla nascita
di Atena dalla mente di Zeus e alla lotta tra la Dea e Poseidone per il possesso dell’Attica.
- Il tempio di Athena Nike, (420 a.C) (420 a.C.) sorge sullo sperone occidentale dell’acropoli, vicino ai
propilei. Il tempio, a base quadrata, è tetrastilo, anfiprostilo, di ordine ionico, la cui trabeazione
presenta un fregio molto notevole; le colonne presentano base attica che viene ripresa anche sulla
base della cella; fonde pronao e cella insieme, il muro è sostituito da pilastri, la copertura è in
marmo.
- L’Eretteo, opera molto probabile di Mnesicle (421-405 a.C), realizzato in marmo pentelico,
molto lontana dalla forma canonica del tempio greco; si
configura come una struttura insolita composta da tre
volumi non simmetrici. Il tempio si articola tuttavia su
due livelli collegati da una scalinata a nord del portico
occidentale: la parte orientale è costituita da un
santuario, caratterizzato fortemente da una loggia di
cariatidi, dedicato ad Atena Polias e sorge sul livello
superiore dell’antico tempio della Dea e sulle cisterne
d’acqua salata di Poseidone; l’area occidentale è invece
dedicata al culto di Eretteo, formata da un vestibolo e da
due parti adiacenti, il portico nord ed il recinto.
A livello formale presenta colonne di ordine ionico
aventi proporzioni diverse nel portico nord e nella fronte
orientale, semicolonne addossate alla fronte occidentale
di ordine ionico e aventi proporzioni differenti dalle
precedenti; nella fronte occidentale compaiono
insolitamente delle finestre che illuminano sia il
vestibolo che altri spazi adiacenti; è un’architettura
raffinato a livello generale.
- Il Tempio di Efesto, sorge ai piedi dell’acropoli ed è esastilo, periptero e doppiamente in antis, con
tripartizione delle navate interne per l’innalzamento dell’ambiente centrale; le colonne sono tutte
scanalate, il capitello ha un abaco non lavorato e sotto l’echino sono presenti i listelli.
La polis, dal punto di vista urban