vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE E L'ANALOGIA
Realizzazione di quanto è ordinato dalle regole che compongono il diritto dello Stato. all'applicazione della norma in modo razionale,
Secondo Gazzoni, giurista italiano, la Giustizia sostituisce il caso giusto (funzione normativa). In questo caso la risoluzione del caso concreto può essere ritenuta corretta in base alla norma, ma ingiusta seguendo la Giustizia del caso giusto data dal Giudice. Il Giudice, infatti, ha gli strumenti per reagire alla norma formalmente corretta ma con conclusioni ingiuste il giusto e lo sbagliato si determinano in base alle convinzioni del giudice. Ciò, però, non può avvenire perché la giurisdizione dipende dalle norme e si va quindi a diminuire il relativismo etico. Viene così rispettata la previsione di Gazzoni, secondo cui "la ragione è la madrecioè il diritto risponde alla razionalità, non all'emotività".
diritto”,Alle Disposizioni Primarie del Codice Civile, il legislatore dice come va interpretata la legge.Quando il Giudice deve applicare la norma, per evitare la funzione normativa, deve seguire deici sono circa 400 norme vigenti nell’ordinamento mai applicate acriteri di interpretazione,fattispecie concrete. La norma è scritta in modo chiaro, perciò il giudice non deve inserire la propriaopinione nell’applicarla, ma questo non è del tutto vero, poiché le norme molto spesso non sonocosì chiare, ad esempio se il legislatore ha usato termini ridondanti al significato della frase. Se siparla di “danno nella norma, questa può in un caso obbligare a dire perché il danno èingiusto”ingiusto oppure obbligare a dimostrare che il danno è sempre ingiusto e quindi quel termine“ingiusto” è ultroneo, cioè è inutile nella norma. In questo caso, infatti, se analizziamo due
casi in cui si ha lo stesso danno avvenuto con lo stesso mezzo, non sempre i due danni sono uguali: in un caso sono in piscina e durante un gioco per sbaglio spacco il naso a un mio amico con una gomitata, l'altro caso è che sono in piscina e per salvare una bambina che sta affogando corro e con una gomitata spacco il naso a un passante. Nel secondo caso intervengo per evitare un danno maggiore, cioè la morte della bambina, è un danno giusto; nel primo caso è un danno ingiusto (indennizzo). L'interpretazione letterale: Il Giudice deve prima confrontarsi con il dato letterario della norma porta a un risultato conforme all'obbiettivo che quella norma si prefigge secondo l'interpretazione che il legislatore gli voleva dare (ratio legis). Tutto ciò è dovuto al fatto che il Codice Civile è denso di codici elastici che prevedono caratteristiche generali, il legislatore scrive una norma per disciplinare un caso concreto nuovo e nonla fa sul fatto particolare, bensì astrae il caso, ma la norma scritta ne rimane condizionata. Sequesta astrazione è buona, la norma si può usare per un caso simile, altrimenti se è troppo specificano. È questo il motivo per cui abbiamo la proliferazione normativa (troppe norme) e questoprobabilmente si può risolvere con una fase fisiologica (norma astratta comprende vari casi specificicon accurata interpretazione) e patologica. Nell'articolo 14 delle Disposizioni Preliminari, ill'ANALOGIA,legislatore dà un istituto che detta che può essere:
→'Legis' colma la mancanza normativa utilizzando un'altra- norma magari della stessabranca del diritto o di branche simili;
→'Iuris'- colma la mancanza normativa facendo ricorso ai principi generalidell'ordinamento giuridico dello Stato.L'analogia si applica quando si verifica un caso non puntualmente espresso nella norma, ma
È un concetto che riguarda materie analoghe, perciò avvalendosi dell'analogia, si può applicare la norma. Solo in caso simile si può applicare l'analogia:
- Leggi penali: Le leggi penali si applicano in modo restrittivo, non analogico, poiché possono portare alla massima pena e quindi non si può avere incertezza della norma.
- Leggi eccezionali: Caratterizzate da applicazioni eccezionali, in cui anche se il caso è simile la norma non può essere applicata nonostante appaia ingiusto; se non si applica un'estensione a casi simili e si parla di interpretazione estensiva, cioè il caso non è orfano dalla norma, ma questa ha un campo più limitato rispetto a quello voluto dal legislatore, perciò posso applicare la norma al caso (diversa dall'interpretazione analogica, nella quale parto dal presupposto che la fattispecie non è disciplinata da una norma).
SITUAZIONI GIURIDICHE
SOGGETTIVE Le norme nascono per derimere i conflitti, i quali nascono perché i soggetti hanno degli interessi che, per essere realizzati, li pongono in contrasto con la collettività (Voglio vivere da asceta in un parco pubblico). Noi viviamo conservando e proteggendo quello che abbiamo, il nostro patrimonio aspetto di ritrovare l'auto dove l'ho parcheggiata), e cercando di aggiungere qualcos'altro ad esso (Compro un vestito). Se nel primo caso avevo una relazione di astensione, nel secondo ho una relazione di cooperazione e collaborazione (con il commerciante del negozio), che genera un contratto, il quale trasforma il denaro in bene (diritti relativi). Le situazioni giuridiche soggettive parte dell'ordinamento. sono quelle che generano la protezione e la tutela da Vanno da un massimo di intensità a una minore; la linea di confine è che c'è il diritto, il quale ci dice se è una situazione soggettiva oppure no. Il fattoreChe determina giuridica rilevanza è la patrimonialità. Se c'è patrimonialità c'è diritto; se non c'è patrimonialità, ma c'è un'obbligazione della prestazione, l'interesse è diritto (Ritengo patrimonialmente rilevante, che la vista mare mi rassereni non è una situazione giuridicamente rilevante; se pago qualcuno per avere la vista mare, diventa una patrimonialità rilevante).
Colui a cui l'ordinamento giuridico attribuisce il potere è il Soggetto Attivo; il Soggetto Passivo è colui a carico del quale sta il dovere.
Le situazioni giuridiche soggettive sono diverse e ognuna ha le proprie norme in base alle sue caratteristiche: il diritto soggettivo è il più importante (99%). Le varie situazioni possono essere rappresentate su una linea retta e in modo consecutivo. Abbiamo per primo il diritto soggettivo, poi i diritti personali di godimento, aspettativa, possesso, potestà, status.
Chance, interesse legittimo e interessi diffusi. DIRITTO SOGGETTIVO Ha caratteristiche molto caratterizzanti che sono forza (massimo grado di tutela) e libertà (decidere se esercitare o meno). Le altre situazioni, tranne l'interesse legittimo, sono derivate per differenza dal diritto soggettivo. Se il diritto soggettivo ha un giudice ordinario, gli altri diritti si rivolgono al giudice amministrativo. Le conseguenze del diritto soggettivo sono quindi completamente diverse dalle altre.
Il diritto soggettivo è caratterizzato dalla massima forza, il cui limite è di non poterne abusare. L'abuso serve ad evitare un esercizio arbitrario, nonostante sia caratterizzato anche dalla libertà, che è tale quando il diritto è usato per finalità diverse da quelle per cui è stato costituito. In materia il proprio patrimonio, ma se viene societaria, ad esempio, si è agevolati nell'aumentare incrementato a discapito di altri soci.
è un abuso.Il diritto soggettivo si articola in tre sottocategorie: - DIRITTO ASSOLUTO: Garantiscono al titolare un potere che egli può far valere verso tutti. - DIRITTI REALI: diritti su cosa propria (proprietà) e diritti su cosa altrui (diritti reali di godimento, diritti reali di garanzia) - DIRITTI DELLA PERSONALITÀ o DELL'IDENTITÀ (nome) - DIRITTI SUI BENI IMMATERIALI (brevetto) - DIRITTO RELATIVO: Attribuiscono al titolare un potere che egli può far valere solo nei confronti di una o più persone determinate. - DIRITTO DI CREDITO - DIRITTI POTESTATIVI - DIRITTO PERSONALE DI GODIMENTO: non è una situazione giuridica autonoma, ma è una via di mezzo rispetto ai due precedenti. Ad esempio, il proprietario della casa affittata ha un diritto assoluto reale di proprietà, ma non gode del bene perché non sta nella casa (diritto di proprietà perde la caratteristica di godimento del bene). Chila prende in affitto ha un diritto di credito verso il proprietario (gode del bene), ma anche lui, al tempo stesso, diventa il proprietario con diritto assoluto verso la collettività (il proprietario non può dormire in casa mia, nemmeno io in quella di altri). Valenza relativa verso chi ha concesso il godimento, assoluta verso tutti i consociati i quali sono tenuti ad astenersi dal turbare tale godimento.
Le modalità attraverso cui si esercita il diritto sono definite facoltà.
SITUAZIONI SOGGETTIVE PASSIVE
- Dovere generico di astensione, incombe su tutti come rovescio della figura del diritto assoluto: dovere di astenersi dal ledere il diritto assoluto;
- Dell'obbligo a cui è tenuto il soggetto passivo di un rapporto obbligatorio, a cui fa riscontro nel soggetto attivo la pretesa, ossia il potere di esigere il comportamento;
- Soggezione, corrisponde al diritto potestativo.
La diversità tra diritto assoluto e relativo provoca la
circolarità dei diritti, senza la quale non ci sarebbe l'economia. Infatti, se uno avesse la proprietà dei propri beni, ma non li vendesse mai o mai acquisterebbe altro, i diritti assoluti sarebbero sempre assoluti, così come i diritti relativi sarebbero sempre relativi. Ad esempio, se pago il pranzo trasformo i diritti assoluti (soldi miei in banca) in diritti relativi di credito (pagare conto) per soddisfare un bisogno (mangiare). Se invece compro una nuova auto il diritto assoluto diventa relativo di credito, il quale torna ad essere diritto assoluto, una volta che l'auto diventa parte del mio patrimonio. Il diritto assoluto e quello relativo si dimostrano, quindi, antitetici da parte di tutti (erga omnes) a non turbare (attività in negativo) il mio bene, è una situazione finale (ho già il bene e voglio solo goderne); Nel diritto relativo c'è una relazione con unacontroparte specificata, non co