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Estratto del documento

VIE

E’ da questo momento che inizia a ricordare il passato e i suoi peculiari odori, sapori… i quali

restano a ricordare qualcosa o qualcuno che non esiste più.

UN AMOUR DE SWANN

La prima sezione è dedicata a Combray, dove il sig. Swann era spesso ospite del nonno,essendo

figlio di un amico scomparso. Da giovane Swann vive un amore simile a N.

anticipa con la sua storia l’ amore del N.

 amore, che noi crediamo essere straordinariamente unico in realtà ha le stesse passioni e

L’

caratteristiche,cioè è del tutto uguale a quello che provano gli altri = La vita è estremamente banale

La seconda sezione è un piccolo romanzo nel romanzo dove Proust racconta quello che successe

molti anni prima a un amico dei suoi genitori. Lui lo conosce da piccolo e gli racconterà la storia da

anziano. Questa storia si svolge attorno ad un salotto: il salotto dei Verdurin, che sono piccolo-

borghesi, una coppia” oscura”. Sono snob, ricchi e imitano le classi superiori. Hanno ospiti fissi e la

legge più importante del salotto impone di non frequentarne altri. Viene chiamato “ clan”, “ piccolo

gruppo” e comprende un pittore, un pianista sconosciuto, il dottor Cottard che non capisce il

sarcasmo e giochi di parole, e la moglie, una cocotte e la zia del pianista, oltre al signor e alla

signora Verdurin.

Oltre la regola che impedisce il tradimento, un'altra impedisce di viaggiare e di allontanarsi dal

salotto, poi occorre esaltare i partecipanti, come fossero i migliori nella loro professione.

In questo salotto una persona avrà una storia con Charles Swann: è Odette de Crécy, una ragazza

matura, demi-mondaine (non è una prostituta, ma una seduttrice di facili costumi che vive delle sue

relazioni con uomini ricchi). Si conoscono a teatro e lei lo cerca e lo seduce. Chiede ai Verdurin di

accogliere Swann nel loro salotto e verrà accettato in quanto è una figura importante; figlio di un

agente di cambio che ha rapporti con l'aristocrazia.

Swann è colto e raffinato, Odette invece ha poca cultura e lo fa sentire importante, gli dice di essere

illuminata dalla sua conoscenza.

SWANN: dissimulazione della classe superiore perché trova più fine nascondere la sua alta classe

(al contrario i Verdurin imitano l'alta borghesia e l'aristocrazia). Swann e ricco e fascinoso e

corrisponde a una fusione di due conoscenti di Proust: Charles Haas+ Charles Heifus.

CAP 1: SWANN E LE DONNE p 189

Swann non è un tipo che si fa piacere quello che ha a disposizione che corrisponde alla propria

classe, comprese le noie le costrizioni e gli obblighi…

Non trovava belle le donne del suo ambito, ma frequentava chi voleva a seconda del suo gusto

personale. Preferiva non andare in casa loro per non creare dipendenza; pensava che nell’amore si

potesse avere una indipendenza dall’amato,ma così non è.

Odette appartiene a una classe inferiore ma si innamora di lei, nonostante fosse di ciò che piaceva a

Swann.

CAP. 2 : ODETTE DE CRECY p192

Descrizione di Odette in stile proustiano: frasi lunghe e lente dove il pensiero si rovescia tentando di

approfondire.

In tutte le sue relazioni, Swann cerca una bellezza “collaudata”. L'attrazione a volte non matura

esplicitamente ma il fatto di pensare a qualcuno è già un indizio.

Lei non è il suo tipo e gli da quasi repulsione fisica. Aveva un profilo troppo accentuato, la pelle

troppo sottile, occhi giganti e pesanti che le davano un'espressione di debolezza o fastidiosa di

cattivo umore.

Lei decide di sedurlo con la tattica del farlo sentire importante. Si finge fragile e ignorante. Gli

chiede di vedere una sua collezione a casa sua, vederlo col suo tè e tra i suoi libri. Quando se ne va

gli dà l'idea di avere un rapporto privilegiato con lui, un “trait-d’union”. Nell'innamoramento queste

sciocchezze non sembrano tali.

Lui è in un'età disincantata, sulla quarantina (P. non dice mai l'età anche perché ci si ricorda delle

persone nelle loro immagini iniziali e nel presente vediamo ciò che abbiamo in mente) e a questa

età non interessa più molto la reciprocità dell'amore, mentre da giovani gli si dà più importanza;

adesso il fatto che lei gli parli di un legame particolare basterebbe a farlo innamorare.

Per P. l'amore può quindi essere costruito “a freddo” Stendhal “ dal parlar d'amore si arriva

all’amore”

(nel frattempo Swann si vede con una petite ouvrière, una donna-oggetto non è ancora innamorato

di Odette. Lui non va a casa di Odette, non vuole dare l'idea di tenere, avvicinarsi a lei.

Si vedono dai Verdurin che lo invitano a pranzo, ma lui va dopo pranzo per vederla e riportarla a

casa. E’ un rito e rimangono su queste abitudini.

Al primo incontro dai Verdurin il pianista suona un brano che rende felice Swann perché lo aveva

sentito un anno prima, ma non era mai riuscito a ritrovarlo. La Sonata per piano e violino è di

Venteuil, il “musicista della Recherche”. Sentita in compagnia della donna, la petite phrase rimane

incatenata nella figura di Odette e sarà l’inno nazionale del loro amore. Il pianista la suonerà

sempre quando Swann andrà a prendere Odette)

CAP 3: ODETTE E I SUOI THE p 218-219

Un giorno Swann decise di andare a trovare ,Odette, che vuol essere à la page e riempie la sua casa

di oggetti cinesi giapponesi e orientali, secondo la moda (usa anche parole inglesi). E’ piena di

gingilli per creare una atmosfera e fa attenzione che tutto sia al suo posto. Desidera presentarsi bene

e dare agli ospiti una certa accoglienza e attenzioni. Ci sono i suoi fiori preferiti,

le orchidee (cattleya soprattutto) che ama perché sembrano finte, di raso.

E’ una demie-mondaine complessa nella sua semplicità. In lei c’è un contrasto nella devozione a

una santa, Notre-dame de Laghet.

La seduzione viene a piccoli passi. Tornando a casa a lei come a una bella personcina con cui

prendere un tè, un oggettino per la felicità, pur non esaltandola.

Odette gli manda un biglietto perché ha dimenticato il portasigarette a casa sua, per battere il ferro

finché è caldo. Swann non si accorge che la calligrafia è rigida e maschera le sue vere

caratteristiche: disordine del pensiero, poca educazione e mancanza di franchezza e volontà (P.

credeva di avere quest’ ultimo elemento).

Durante la seconda visita Swann vede i suoi difetti e l’aspetto malaticcio, le guance gialle, ma

quando lei si china assomiglia alla Sefora di Botticelli. Odette gli pare a metà tra due mondi e

assimilabile a un capolavoro : questo è risolutivo per il suo innamoramento.

Per P. stare in coppia è farsi piacere una persona

di Swann (è diverso da Proust, che mette vita e arte su due piani opposti) mescola arte

l’estetismo

e vita (=D’Annunzio) come Botticelli è il più grande nel mescolare Cristianesimo e Paganesimo per

Ruskin.

Swann ama donne rosee e prosperose, completamente diverse da Odette.

Per ora non vuole lasciar trapelare il suo sentimento perché sarebbe nelle sue mani. Non ci sono i

tipici rituali dell’innamoramento, non va a trovarla e frequenta ancora l’operaia. E’ un libertino che

tende a non darsi a una sola persona.

La sua evoluzione è dovuta: - alla frase musicale di Venteuil ritrovata in compagnia di Odette

- lui è un’esteta (mette in primo piano la bellezza, non considera il bello in sé ma bello è

quello che gli piace), e lei somiglia a un quadro. Si convince di amare un’opera d’arte e non

gli sembra più scialba.

Matura così la sua disposizione all’amore, che esplode attraverso la paura di perderla – gelosia

CAP. 4: L’ANSIA DELL’AMORE p.224-228

Il maggiordomo dei Verdurin gli annuncia che O. è andata via prima, mancando al solito

appuntamento. Lei non c’è, lui è nel panico (fino a un momento prima quasi lo auspicava).

(sappiamo quanto amiamo una persona solo quando temiamo di perderlasuccederà anche al N.

con Albertine quando fugge)

Non si sa poi se sia fuggita, ha anche lasciato detto dove andava, ma lui quasi impazzisce.

Scopre che è angosciato come quando ricordiamo gli incubi appena svegli, con la differenza che la

sensazione non va via.

Scopre che non è solo: c’è qualcun altro nella sua carrozza: è un estraneo, cioè lui innamorato. E

questo estraneo ha bisogno di tutte le cure possibili, è come una malattia. Amore=ospite in lui. La

sua vita gli sembra più interessante adesso perché ci si sente più ricchi da innamorati, e non si pensa

ad altro.

Riesce a pensare solo di recuperarla, questo amore nasce con una luce nera di angoscia.

Pensa che se la trova sarà comunque ben poca cosa,sarà come tutte le altre volte (un finto paradiso).

E ripensa a quando non voleva farle capire che l’amava e aveva passato la serata cercando pretesti

per restare e per essere sicuro di ritrovarla il giorno dopo. Si pensa che sia il fascino a legare di più,

invece è la paura del non controllo.

l’amore=gelosia si presenta come bisogno di possesso l’altro è una parte di sé e c’è necessità di

ritrovarla, è un piacere personale. L’amore è uno sconfinato atto di egoismo. E P. scava nelle

psicologie dell’amante, non dell’amato. Meccanismi solipsistici.

Odette non è dove aveva detto, Swann aspetta il cocchiere e immagina quale risposta gli avrebbe

dato: 1) la signora c’è – perché mostrare inquietudine? Tutto è come prima, può permettersi di

parlare d’altro e dire una cosa che non c’entra nulla come comprare la legna.

Ma la signora non c’è! È imperdonabile, deve fare il possibile per trovarla.

Remi gli dice di rassegnarsi ma lui non vuole. Il desiderio sopravanza la realtà.

Pp227-228: P. scrive che è sempre bella la condizione di chi attende per la conquista di qualcosa;

essere sulla via di capire è bello, per la tensione. È più bello attender il pranzo che non la sazietà.

Swann vaga tra ombre oscure che lo sfiorano, prostitute,ecc. (come Orfeo per Euridice).

Promette una ricompensa a Remi se l’avesse trovata, illudendolo che questo avrebbe procurato

ansia anche a lui, vuole condividere la preoccupazione come spinta. Gli altri servono a noi stessi

come strumenti.

Per caso incontra Odette che era da Prévost, ma non essendoci posto è finita alla Maison Dorée, in

un angolo, ecco perché non si erano visti pr

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
19 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jiggly91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Guaraldo Enrico.