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Operazioni tra sottospazi
Sistono diverse operazioni effettuabili tra i sottospazi:
Intersezione:
Se VW UU e W sono sottospazi di V (e quindi sono spazi vettoriali a loro volta).
Per dimostrare che anche U ∩ W è anch'esso un sottospazio di V occorre dimostrare che per ogni v, w appartenenti a U ∩ W si ha che v + w ∈ U ∩ W e che per ogni K (scalare) ∈ R, si ha che Kv e Kw ∈ U ∩ W.
Questo porta a dire che v e w appartengono sia a W, che a U.
Considerando ad esempio come sottospazi vettoriali due piani, la loro intersezione consisterà nello spazio vettoriale della retta nata dall'intersezione tra quei due spazi.
Unione:
L'unione di due sottospazi non è in generale un sottospazio:
2RU U W non è un sottospazio vettoriale.
Poiché è sì chiuso rispetto al prodotto Scalare (Il prodotto di uno scalare per un vettore appartenente ad U U W, da come 1Tosetti Luca 09/10/2020 Operazioni tra sottospazi Risultato un altro vettore dell'insieme U U W), ma non lo è rispetto alla somma di vettori.
Somma:
- Per poter operare con l'unione tra spazi vettoriali, occorre considerare il più piccolo spazio vettoriale che contenga come sottoinsieme U U W. Tale spazio vettoriale è costituito dalla somma dei due sottospazi U e W.
- U, W sottospazi di V⃗ ⃗ ⃗ ⃗
- U + W = { v | v ∈ U, w ∈ W } Span { U U W } → U W U W U U + W U U W U + W ⊆ U + W W ⊆ ⊆
- Sottospazio Sottoinsieme e Sottospazio non sottospazio U + W U + W = R Più piccolo 2 → U
- Sottospazio che contiene U e W. W
- Inoltre quando si vanno a sommare due sottospazi lo span, ovvero il sistema di generatori dello spazio vettoriale risultante dalla somma è dato dall'unione delle due basi dei due
sottospazi sommati. U + W = Span { B U B }u w
Tuttavia, in generale l'unione delle basi non costituisce un'altra base. Infatti:
Dim(U + W) ≤ DimU + DimW.
Infatti la dimensione del sottospazio (ovvero il numero di elementi che costituiscono la base) di una somma di sottospazi, è data dalla formula di Grassmann: dim U + dim W = dim (U + W) + dim (U ∩ W).
Andando ad esempio a considerare due piani come sottospazi vettoriali U e W.
W =
(1 0 0)
(0 1 0)
(0 0 2)
U =
(1 0 0)
(0 0 1)
Questa costituisce un sistema di generatori ma non una base, in quanto l'insieme di vettori è linearmente DIPENDENTE (ovvero ogni vettore dell'insieme si può scrivere come combinazione lineare degli altri). In questo caso per ottenere la basa occorre semplicemente togliere uno tra i 4 vettori per ottenere un insieme linearmente dipendente.
Somma diretta:
Una somma tra due spazi vettoriali U e W, viene definita diretta quando un vettore appartenente allo spazio vettoriale V (somma dei due spazi vettoriali U e W) è uguale alla somma di un'UNICA coppia di vettori e appartenenti agli spazi vettoriali U e W. U ⊕ W. Inoltre un'osservazione molto interessante è che la somma tra due sottospazi U e W è diretta se e solo se U ∩ W = {0} (ovvero quando hanno in comune solo il vettore nullo, condizione necessaria al fine di essere considerati come spazi vettoriali). Somma tra più sottospazi: Una somma tra più sottospazi si comporta allo stesso modo di una somma tra due sottospazi e una somma diretta tra altrettanti sottospazi. Considerando uno spazio vettoriale V e m sottospazi V1, V2, ..., Vm, la somma V1 + V2 + ... + Vm è definita come il sottospazio: V1 + V2 + ... + Vm = {v | v ∈ V, v = v1 + v2 + ... + vm, v1 ∈ V1, v2 ∈ V2, ..., vm ∈ Vm}Questa somma è diretta, e si indica con V ⊕ V ⊕ ... ⊕ V, quando ogni elemento di V + V + ... + V si scrive in modo UNICO.
Come nella somma diretta tra due sottospazi, vi è una importante osservazione da fare. Ovvero che la somma V + V + ... + V è diretta se e solo se è verificato che:
1 + 2 + ... + m = 3