Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Biologia Molecolare
Istopatologia
Sede
• Colon ascendente 16%
• Trasverso e flessura splenica (8%)
• Discendente (6%)
• Sigma (20%)
• Retto (50%)
• Macroscopicamente si manifestano con aspetto
a) polipoide
b) nodulare
c) ulcerato
Istopatologia
Esistono 5 varianti morfologiche:
• Adenocarcinoma
• Adenocarcinoma mucinoso o colloide
• Adenocarcinoma ad anello con castone
• Carcinoma scirroso
• Carcinoma semplice
Presentazione clinica
• I sintomi aspecifici, comunque vaghi e saltuari,
sono l’astenia e la perdita di peso.
• Esistono sintomi e segni sede-specifici.
Colon destro
Astenia
Anemia
Febbre
Dolore addominale
Massa palpabile (in forme molto avanzate)
Anoressia
Calo ponderale
Presentazione clinica
Colon sinistro
Alterazioni dell’alvo
Occlusione intestinale
Dolore addominale di tipo colico
Anemia
Emorragia - melena (sangue occulto nelle
feci Presentazione clinica
Retto - Sigma
Stipsi
Difficoltà nell’evacuazione
Modificazioni del calibro fecale
Tenesmo
Senso di evacuazione incompleta
–
Emorragia Sangue rosso vivo nelle feci
Diagnosi
Esplorazione rettale
Colonscopia (ecoendoscopia)
Clisma opaco
Ricerca del sangue occulto nelle feci
Marcatori tumorali: CEA e Ca19-9
Stadiazione
Ecografia addome superiore
Rx torace
Tc torace ed addome (in casi selezionati)
Stadiazione
Diagnosi differenziale
• Appendicite
• Corpi estranei
• Diverticolosi
• Colite ulcerosa
• Emorroidi
• Tumori benigni (polipi, lipomi,
leiomiomi)
Diffusione a distanza
• Per continuità: infiltrazione nella parete
intestinale.
• Per contiguità: infiltrazione degli organi
vicini con formazione di fistole nelle anse
tenuali, della vescica e dello stomaco. I ca
del retto possono infiltrare la vagina, la
prostata, le vescicole seminali.
• Per via linfatica
A. Colon:
- LFN epicolici (parete intestinale)
- LFN paracolici (margine mesenterico)
- LFN intermedi (lungo le art. coliche)
- LFN principali (origine delle art. coliche)
Diffusione a distanza
lungo l’art. emorroidaria sup.
B. Retto: raggiunge i LFN principali.
• Per via ematica
A. Colon e retto sup.: attraverso il
sistema portale metastatizzano a
fegato, polmone e cervello
B. Retto medio ed inf.: attraverso le vene
emorroidarie media ed inf. e la vena
cava inf. metastatizzano a polmone e
cervello. Screening
• Va indirizzato ai soggetti a rischio generale, ma
soprattutto a quelli a rischio elevato (familiarità,
poliposi e malattie infiammatorie).
• La ricerca del sangue occulto con metodica
immunoenzimatica e l’endoscopia sono in grado di
facilitare la diagnosi precoce e di migliorare la
sopravvivenza.
Dopo i 50 anni si consiglia di:
Praticare l’esplorazione rettale in corso di visita
medica.
Eseguire il test annuale per la ricerca del sangue
occulto.
Praticare un’endoscopia ogni 5 anni (<5 anni per i
soggetti a rischio).
Principi di terapia
• La diagnosi precoce e l’efficacia delle terapie
attuate hanno migliorato la sopravvivenza
dei pz. negli ultimi anni.
• La chirurgia è l’unico trattamento
potenzialmente curativo, tuttavia più del 50%
dei pz. alla diagnosi si presenta con malattia
avanzata e non è curabile con il solo
trattamento loco-regionale.
• Recidiva
– ripresa di malattia in aree contigue alla neoplasia,
– metastasi a distanza.
Chirurgia
• La radicalità chirurgica esige un’asportazione
ampia del segmento intestinale sede del
tumore e della rispettiva area di drenaggio
linfatico.
• Il tipo di intervento è condizionato dalla sede
del tumore: emicolectomia dx. o sin., resezione
del sigma, resezione anteriore del retto con
asportazione del mesoretto, amputazione
addomino-perineale.
• La chirurgia va utilizzata anche nella malattia
metastatica con finalità palliativa perché
previene il rischio di occlusione intestinale
(resezione segmentaria o intervento derivativo
con o senza colonstomia).
Chirurgia delle metastasi
• L’asportazione delle metastasi epatiche è
considerata standard nella malattia con
metastasi epatiche potenzialmente resecabili.
• Ottiene sopravvivenze a 5 anni intorno al 30-
40%.
• Si considerano controindicazioni assolute
all’intervento la presenza di malattia
extraepatica, la presenza di metastasi bilobari e
le dimensioni delle metastasi.
• Sono controindicazioni relative il numero di
localizzazioni (>3) e valori di CEA > 200 ng/ml.
• Recentemente è stato proposto che
l’asportazione chirurgica delle metastasi debba
essere preceduta da un trattamento
chemioterapico neoadiuvante.
Radioterapia
• Il suo utilizzo nel ca del colon è limitato, mentre
trova applicazione nel trattamento integrato delle
neoplasie del retto.
• In tale patologia può essere utilizzata in fase pre-
operatoria o post-operatoria oppure sia pre che post
(trattamento a sandwich).
• Nella fase pre-operatoria lo scopo del trattamento è
di ridurre le dimensioni del tumore per aumentare la
resecabilità, ridurre il rischio di recidiva, sterilizzare
il letto peritumorale eliminando eventuali
micrometastasi nei linfonodi fuori del campo
operatorio.
• E’ un trattamento indispensabile nelle forme
localmente avanzate, non resecabili radicalmente,
ma è consigliata anche nelle forme iniziali in cui
riduce il rischio di recidiva locale.
Radioterapia
• La radioterapia preoperatoria, associata alla
chemioterapia radiosensibilizzante, è
considerata il trattamento standard nel ca del
retto con linfonodi positivi.
• La radioterapia post-operatoria viene
utilizzata meno comunemente con buona
efficacia nel ridurre il rischio di recidiva, ma
non nel migliorare la sopravvivenza.
• Sia il trattamento pre- che post-operatorio
possono essere associati a chemioterapia
concomitante (5FU in infusione continua) e
questo approccio si è dimostrato efficace
sulle recidive e sulla probabilità di chirurgia
conservativa con conservazione dello
sfintere. La tossicità è accettabile.
Chemioterapia
• Trova applicazione sia in fase adiuvante che nella malattia
metastatica.
• In fase metastatica la chemioterapia migliora sia la
sopravvivenza dei pz sia il controllo della sintomatologia.
• Il Fluorouracile è stato per decenni il farmaco cardine
della terapia del ca del colon-retto anche se le risposte
obiettive ottenute dal solo 5FU sono intorno al 15%.
• I tentativi di potenziare l’azione del 5FU si basano sulla
somministrazione in infusione continua, sulla
modulazione con acido folinico e sulla cronomodulazione.
• Con queste modalità si ottengono percentuali di
remissione della neoplasia significativamente superiori, la
riduzione degli effetti collaterali, ma non sempre il
miglioramento della sopravvivenza rispetto al solo 5FU.
Chemioterapia
Farmaci attivi
• 5-Fluorouracile
• Raltitrexed
• Irinotecan
• Oxaliplatino
• UFT (uracile e ftorafur 4:1)
• Capecitabina
• La combinazione di 5FU con irinotecan o oxaliplatino
rappresentano gli schemi di terapia standard che
permettono di ottenere remissioni di malattia intorno
al 40% e un miglioramento della sopravvivenza.
Chemioterapia
Chemioterapia
Malattia avanzata con sole metastasi
epatiche
• Chemioterapia intra-arteriosa
• Chemioterapia sistemica con finalità
neoadiuvante
Chemioterapia adiuvante
• L’associazione di 5FU, acido folinico ed
oxaliplatino rappresenta il trattamento
adiuvante standard nel ca del colon con
linfonodi positivi.
• Questo trattamento ottiene il 40% di
riduzione del rischio di ripresa di malattia ed
il 33% di riduzione della mortalità.
• L’utilità della terapia adiuvante è dubbia nel
pz al II stadio con linfonodi negativi.
• Sono in corso di valutazione gli schemi con
altri farmaci.