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Fattori di Rischio
• Fattori Endocrini:
- menarca precoce
- menopausa tardiva
- età della prima gravidanza
- nulliparità
- uso prolungato degli estroprogestinici
in giovane età (solo in alcuni studi)
- terapia sostitutiva post-menopoausale
Fattori di Rischio
• Fattori Dietetici (studi retrospettivi):
- Obesità (incremento degli
estrogeni)
- Assunzione di alcool
- Fumo di tabacco
- Attività fisica
Fattori di Rischio
• Patologie mammarie pregresse:
- Precedente ca mammario =
- Patologie mammarie benigne
- Patologie proliferative senza atipie
(RR 1,5-2 volte)
- Iperplasia atipica (RR 4-5 volte)
• Fattori ambientali:
- Esposizioni a radiazioni ionizzanti
(trattamenti RT per LNH)
Presentazione Clinica
• Forme apparentemente iniziali:
- nodulo palpabile
- retrazioni cutanee
- linfoadenopatie ascellari
• Forme localmente avanzate:
- estensione della malattia alla cute (infiltrazione,
ulcerazione, noduli)
- estensione ai vasi linfatici intraparenchimali
(edema e/o eritema cutaneo)
- estensione massiva ai linfonodi (adenopatie
ascellari fisse, edema all’arto)
• Forme clinicamente disseminate:
- sintomi e segni clinici di metastasi a distanza
Decorso clinico
• Metastasi linfonodali (lfn. ascellari
omolaterali, mammari interni,
sovraclaveari, ascellari controlaterali)
• Recidive loco-regionali
• Metastasi ematogene
Diagnosi Strumentale
• Mammografia (opacità a bordi spiculati,
distorsioni della struttura,
microcalcificazioni, asimmetrie)
• Ecografia (morfologia irregolare, contorni
indistinti, echi interni disomogenei,
iperecogenicità dell’adipe sottocutaneo)
• Esame Citologico
• Biopsia Percutanea
Stadiazione
• Scintigrafia ossea
• Rx Torace
• Ecografia epatica
• Marcatori tumorali (CEA e Ca15-3)
• TC o RM in casi selezionati
Terapia Chirurgica
• Mastectomia radicale standard: asportazione
in blocco della mammella, della fascia
pettorale e del muscolo piccolo e grande
pettorale e dei linfonodi ascellari.
• Mastectomia radicale modificata: prevede la
conservazione del muscolo grande pettorale
ed il sacrificio del piccolo pettorale.
L’asportazione dei linfonodi non avviene in
blocco.
• Quadrantectomia + linfoadenectomia
ascellare: rimozione del quadrante in cui si è
sviluppato il tumore.
• Tumorectomia + lifoadenectomia
Radioterapia
• Dopo chirurgia conservativa
• Dopo mastectomia
Chemioterapia adiuvante
• L’obiettivo è l’eradicazione delle
micrometastasi presenti nel 25-30% delle pz
con linfonodi ascellari negativi e nel 75% di
quelle con linfonodi positivi.
• La PCT riduce significativamente il rischio di
recidiva e di morte.
• Tale vantaggio si verifica sia in presenza che
in assenza di interessamento linfonodale, sia
in pre- che in post-menopausa e sembra
essere influenzato dallo stato recettoriale.
• Gli schemi contenenti antracicline si sono
dimostrati superiori al solo CMF e vanno
riservati alle pz. a rischio più elevato.
Endocrinoterapia adiuvante
• L’efficacia è limitata ai casi ormonosensibili.
Opzioni
• Ovariectomia
• Agonisti-antagonisti (tamoxifene)
• Analoghi dell’LH-RH
• Inibitori dell’aromatasi
Chemioterapia Primaria o Neoadiuvante
Obiettivi
• Ottenere una riduzione del tumore primario per
consentire una chirurgia conservativa nei
tumori inizialmente candidati a mastectomia.
• Ottenere una riduzione del tumore primario per
rendere operabili tumori inizialmente
inoperabili (localmente avanzati).
• Incrementare la sopravvivenza libera da
malattia e globale.
• Consente di sottoporre a chirurgia
conservativa il 20-50% dei tumori di diametro
>5 cm.
• La sopravvivenza è migliorata nelle pz. che
ottengono una risposta completa patologica.
Chemioterapia nella malattia
metastatica
• La finalità è palliativa.
• Ottiene la transitoria regressione della
malattia, un buon controllo dei sintomi
e migliora la sopravvivenza.
• La mediana di sopravvivenza di queste
pz. è di circa 24 mesi.