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DISTACCO DI RETINA
Definizione: Il distacco di retina è il distacco della parte neurosensoriale della retina dall'epitelio pigmentato e NON è il distacco del neuroepitelio dalla coroide. Quindi il distacco di retina è un distacco intra-retinico.
Classificazione: in base alla morfologia del distacco possiamo fare una classificazione topografica: in base al tipo di rottura: che sia una trazione, con opercolo e senza opercolo, un foro, una rottura retinica. In base alla sede di rottura nei confronti della base vitreale cioè è vicina alla base vitreale ovvero è molto periferica o se invece è molto più prossimale alla zona centrale della retina. In base alle dimensioni: considerando le 12 ore dell'orologio possiamo dire per esempio che il distacco si estende per due ore nel quadrante supero-temporale. Possiamo vedere se sono coinvolti più quadranti, se il distacco è associato anche al distacco di altre zone.
dell'epitelio più anteriore. Ci sono anche delle linee di demarcazione perché abbiamo detto che il distacco genera delle modificazioni delle zone pigmentate che in alcuni casi possono addirittura sbarrare il liquido. Possiamo ovviamente avere associato o meno un coinvolgimento maculare e questo è importante ai fini prognostici. Classificazione: Dal punto di vista eziologico il distacco di retina può essere: regmatogeno e non regmatogeno. a) Distacco primario o regmatogeno: è il più frequente. Implica la presenza di una rottura retinica. Ma oltre la soluzione di continuo della neuro-retina bisogna che sia presente anche la colliquazione degenerativa del gel vitreale. Il vitreo colliquato così si infiltra e solleva la retina. Il vitreo altro non è se non una gelatina che dà un tono al globo oculare, impedendo alle pareti dell'occhio di collabire. Il distacco regmatogeno si osserva più frequentemente nella miopia, dopo.Intervento chirurgico per cataratta o in seguito a trauma oculare. Circa i traumi oculari c'è da dire che essi possono essere:
- Traumi diretti: ferite perforanti e traumi contusivi (cioè sbatto la testa con conseguente distacco di retina)
- Traumi indiretti: cioè le contusioni croniche che possono essere considerate una concausa in sedi predisposte.
Come sono le rotture che riusciamo a vedere nella retina?
- Fori (rotondi o ovali) nel 60% dei casi
- Lacerazioni a ferro di cavallo nel 30% dei casi
- Lacerazioni irregolari nel 10% dei casi che si diagnosticano come disinserzioni retiniche o dialisi retiniche.
Meccanismo di rottura: aderenza del vitreo, formazione di lacune liquide; ovviamente questo liquido con i movimenti oculari tende a muoversi ed una delle caratteristiche di questa condizione è la visione delle cosiddette mosche volanti (le miodesopsie) che sono un fenomeno abbastanza frequente ed anche abbastanza innocuo in quasi la totalità dei soggetti.
miopi.Quando si ha un distacco posteriore di retina si ha praticamente una coartazione della gelatina che viene portata anteriormente ed è separata il resto della retina da questo fluido però in queste zone periferiche in cui la retina è più aderente al vitro questo meccanismo di coartazione fa si che si creino delle trazioni sulla retina le quali, in soggetti predisposti (quali i soggetti miopi che hanno frequentemente fenomeni di degenerazione retinica periferica) e quindi delle zone di assottigliamento della retina, possono portare alla formazione di fori retinici. Attraverso questi fori retinici può insinuarsi il fluido arrivando a creare il distacco di retina. Epidemiologia: Il sesso M è quello più colpito in quanto l'uomo è più soggetto a traumi; si verifica più spesso nei mesi estivi per via della disidratazione del vitreo; gli afachici o gli pseudoafachici sono più colpiti perché non avendo il cristallino, il vitreo è più mobile e può causare trazioni sulla retina.cristallino (i primi) ilvitreo fa dei movimenti che possono trascinarsi la retina.C’è una componente ereditaria nel distacco di retina in quanto vengono trasmesse lecondizioni predisponenti e cioè:- le degenerazioni retiniche- le degenerazioni vitreo-retiniche- la miopia medio-elevata.Tra gli ebrei c’è un’alta prevalenza di miopia, per questo hanno un’alta incidenza didistacco di retina. Nei miopi infatti i fenomeni di degenerazione retinica e lacolliquazione del del corpo vitreo avvengono più frequentemente.
b) Distacco secondario o non regmatogeno (distacchi senza rottura):si distinguono in:
- Distacco da trazione : per es., retinopatia proliferante nel diabete; retinopatietraumatiche; retinopatia del prematuro.
Il corpo vitreo ha dei punti di adesione particolarmente intensa in alcuni distretti chesono la parte periferica della retina, la papilla e la macula quindi delle trazioniesercitate a quello livello possono creare delle
rotture retiniche. È vero che il distacco regmatogeno è, per certi versi, un po' trazionale ma in realtà la differenza sta nel fatto che: mentre nel distacco regmatogeno abbiamo una retrazione del vitreo parafisiologica su una struttura di retina alterata e quindi si crea rottura perché la retina è già colpita per i fatti suoi, nel distacco trazionale noi abbiamo un'organizzazione vitrea patologica che crea una forte trazione a livello di una retina anche sana. Queste sono in genere le membrane fibroproliferative vitreali che possono verificarsi per esempio in corso di retinopatia diabetica proliferante o in corso di retinopatia del prematuro e sono tutte condizioni che portano ad una fibroplasia vitreale che può creare delle trazioni a livello del vitreo come la retinopatia proliferante, le malattie a cellule falciformi, tutte condizioni di ipossia perché il problema è che lo stimolo ipossico crea una neoangiogenesi di.vasi che non hanno più le caratteristiche dei vasi retinici ma hanno un'estrema tendenza alla rottura e quindi una estrema liberazione di cellule dal torrente ematico al distretto vitreale e sotto questo stimolo si ha una proliferazione di fibroblasti che determina un'organizzazione del tessuto vitreale e quindi la formazione di questi tralci fibrosi. La retinopatia del prematuro è conseguente all'iperossigenazione che apportiamo a questi neonati (che hanno bisogno di una maggiore stimolazione per permettere un buon sviluppo dei polmoni). Però l'iperossigenazione dà un fortissimo stimolo di vasospasmo quindi ipossigenazione e di conseguenza stimolo alla proliferazione. Distacco essudativo: cioè si forma un essudato che solleva la retina. Si hanno nelle retinopatie associate a: ipertensione (anche pre-eclampsia), discrasie ematiche, collagenopatie, tumori endo-oculari (es. melanomi della coroide e di retinoblastomi), uveopatie. Un casoparticolare è quello della "corioretinopatia sierosa centrale" che è un distacco retinico limitato alla zona centrale della retina - ovvero alla macula - che è in qualche modo reversibile; però in alcuni casi può dare delle compromissioni della qualità visiva poiché distrugge l'architettura a livello della macula. La corioretinopatia sierosa centrale è particolare anche da un punto di vista diagnostico perché la fluorangiografia dimostra l'accumulo del colorante (la fluoresceina) negli strati sottoretinici centrali. Anche i tumori come il retinoblastoma possono creare un distacco di retina perché sono riccamente vascolarizzati e producono un'essudazione e quindi il distacco di retina.
3 Fattori di rischio:
- Distacco posteriore del vitreo: è una condizione che nell'adulto si può considerare parafisiologica. Il distacco posteriore di vitreo è legato alla presenza di liquido
vitreo;fotopsie: il paziente riferisce di vedere dei lampi, dovute a stimolazioni meccaniche2. dei fotocettori per trazione vitreo-retinica.
Nella sindrome conclamata compare lo scotoma assoluto a margini netti: il paziente vede una macchia nera fissa che riferisce spesso come una "tenda" nel campo visivo. Se ad es. il distacco è temporale superiore lo scotoma sarà visto dal lato nasale inferiore. Se è interessata la macula, l'acuità visiva centrale si riduce drasticamente e si ha metamorfopsia, cioè le immagini si vedono deformate.
Diagnosi strumentale:4la diagnosi viene fatta fondamentalmente con l'oftalmoscopia quando i mezzi diottrici ovvero cornea e cristallino sono trasparenti, altrimenti si può ricorrere ad indagini quali l'ecografia. Infatti quando il vitreo è torbido non riusciamo a vedere bene la zona delle rotture e non riusciamo a vedere bene se il vitreo è di