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→ TUTTE QUESTE MOLECOLE PORTANO AL CERVELLO (IPPOTALAMO)

UN SEGNALE DI FAME O DI SAZIETÀ IMMEDIATO.

RICAPITOLANDO: - i segnali di adiposità che forniscono informazioni al SNC sui depositi di grasso e che

sono quindi coinvolti nella regolazione a lungo termine sono leptina e adiponectina.

-i segnali di sazità che sono rilasciati in risposta all'introduzione di cibo e sono coinvolti nella regolazione a

breve termine sono l'insulina e il polipeptide pancreatico. -mentre i segnale di fame è la grelina.

L'APPARATO DIGERENTE umano è costituito da bocca, faringe, esofago, stomaco, intestino tenue, crasso

e ano e da alcuni organi connessi al canale alimentare, come i denti, la lingua, le ghiandole salivari, il

pancreas, il fegato e la cistifellea; ed ha la funzione di trasformare gli alimenti,scomponendoli in modo da

consentirci l'assorbimento dei nutrienti ed eliminare il superfluo con le feci.

IDROLISI

A-B + HOH A-H + B-OH

La reazione alla base della digestione è la seguente:

(idrolisi=da molecola complessa a nutrienti singoli, condensazione=l'opposto) CONDENSAZIONE

affinchè una reazione sia il più veloce possibile, la superficie di contatto tra i reagenti deve essere la più

ampia possibile.

DIGESTIONE

FASE I: FASE CEFALICA (come reagisce e cosa fa l'organismo prima ancora che tu dai il morso) →

l'apparato digerente comincia a prepararsi; il cervello sa che da li a poco dovrà digerire qualcosa per cui

produce ad es. saliva che ha anche proprietà lubricanti, antibatteriche e contiene enzimi idrolitici, e nello

somaco succhi gastrici.

Il principale enzima che contiene la saliva è l’alfa amilasi, ma esiste anche una lipasi linguale. L’amilasi

salivare è circa sei volte più abbondante nell’uomo a confronto con lo scimpanzé. Questo testimonia un

adattamento evolutivo abbastanza recente verso una dieta più ricca di amido.

La digestione inizia nella BOCCA: nella saliva sono contenute sostanze antibiotiche e la saliva stessa è una

miscela di enzimi diversi capaci di degradare zuccheri (amilasi). Ad es. se mangi un pezzo di pane, dopo

averlo masticato a lungo tenderà ad avere un sapore più dolce perchè la saliva, degradando la molecola

complessa in tante molecole più semplici, libera zuccheri che seppur molto semplici sono più dolci. Cosi il

cibo ingerito (bolo) passa all'ESOFAGO in cui abbiamo la peristalsi,ossia l’alternanza ritmica della

contrazione delle fibre circolari e il rilascio delle longitudinali comprime l’esofago mentre il processo

inverso lo dilata; questo permette l’ avanzare del bolo attraverso l’esofago. L’esofago termina con una

valvola formata da muscolatura liscia, chiamata sfintere esofageo, che si rilascia per permettere il passaggio

del bolo all’interno della cavità gastrica. Il bolo viene spinto verso lo stomaco e questo è reso possibile dalle

contrazioni (che prevedono contemporaneamente la contrazione a monte ed il rilassamento a valle,così il

bolo scende) della fascia muscolare dell'esofago stesso. I nutrienti avanzano lungo l'apparato digerente

attraverso contrazioni segmentarie (con le contrazioni segmentarie invece di procedere direttamente in avanti

come nella peristalsi il cibo si muove leggermente a ritroso prima di procedere in avanti e questo facilita il

rimescolamento con i succhi digestivi). Dopodichè arriviamo allo STOMACO. Lo stomaco è lungo circa 25

cm e contiene ghiandole gastriche. Contiene al suo interno un ph molto basso 1-1.5 (quindi è ricco di

protoni) che ha l'effetto di bloccare l'azione degli enzimi della saliva. Funzione principale dello stomaco:

innescare la digestione delle proteine. Nello stomaco si forma il chimo cioè un miscuglio acido di cibo e

succo digestivo,sostanzialmente bolo+succhi gastrici. Dopo mangiato, lo stomaco impiega da 1 a 4 ore per

vuotarsi, in relazione alla concentrazione di ciascun nutriente e al volume del cibo. Nello stomaco abbiamo

le cellule mucose che hanno la funzione di produrre un muco molto denso che riveste la parete interna dello

stomaco per proteggerlo dalla sua acidità; le cellule parietali che producono acido cloridrico, responsabile del

ph eccessivamente basso; e le cellule principali che producono il pepsinogeno che è il primo enzima capace

di degradare la proteina. Il pepsinogeno non è prodotto in forma attiva dalle cellule perchè se no digerirebbe

le cellule stesse. [succo gastrico= pepsinogeno+pepsina+muco]

Poi la massa acida si riversa nell'INTESTINO che però non è fatto per sopportare un'acidità così forte quindi

passa prima dalle secrezioni del PANCREAS. Il succo pancreatico è ricco di bicarbonato ( → serve per

neutralizzare il composto). L'intestino è formato da 3 sezioni: duodeno (25 cm), digiuno (2,5 m) ileo (3,5 m).

Circa il 90 % dei processi digestivi avviene nelle prime due sezioni del piccolo intestino. La digestione dei

grassi è favorita dalla secrezione di bile dal fegato.

Nell'INTESTINO TENUE vi è l'ingresso dei succhi pancreatici e delle secrezioni del fegato per quanto

riguarda i grassi. Lipidi ed acqua non si mescolano nell'apparato digerente quindi bisogna trovare un

elemento che sappia legarsi sia con l'acqua che con i lipidi in modo da scindere la massa di grasso in

componenti minuscole.→ TENSIOATTIVI (servono a tenere uniti la componente grassa e la componente

acquosa)→ SALI BILIARI: sono tensioattivi prodotti dal fegato e secreti dalla cistifellea. Disperdono in

goccioline il materiale lipidico, per aumentare la superficie di contatto tra enzimi e massa materiale da

digerire.

LA BILE SECRETA DELLA COLECISTI (cistifellea) SERVE PER EMULSIONARE I GRASSI.

Abbiamo digerito le proteine ed i lipidi, ora dobbiamo assorbire i nutrienti. L’assorbimento di realizza

attraverso milioni di protrusioni della mucosa intestinale, chiamati villi che si muovono come onde. Queste

estroflessioni danno una superficie rugosa e servono ad aumentare notevolmente la superficie di

assorbimento. Molti enzimi sono associati alla membrana dei microvilli intestinali.

IL TRASPORTO DEI NUTRIENTI ATTRAVERSO LA MEMBRANA CELLULARE

Trasporto passivo

– diffusione semplice (acqua ,piccoli lipidi, gas)

– Diffusione facilitata (molecole idrofile ed altre grandi molecole

– Osmosi

– Filtrazione

Trasporto attivo

– Semplice simporto e angiporto

– Esocitosi ed endocitosi

Un ammasso di liquido contenente scarti+succhi gastrici arriva all'INTESTINO CRASSO (1.5m). non

contiene villi ed anatomicamente si distinguono: cieco, colon, retto e canale anale. Nel colon avviene il

riassorbimento di acqua ed elettroliti

l'intestino crasso ha la funzione di assorbire acqua e dare consistenza alle feci che verranno prodotte. Entra

circa 1,5L di chimo ed escono circa 150ml di feci: riassorbimento d'acqua del 90%.

MICROBIOTA INTESTINALE è l'insieme dei microorganismi simbionti che colonizzano l'intestino. Un

tempo era chiamato flora intestinale. È un rivestimento di batteri; senza rivestimento lo spazio sarebbe

occupato da batteri potenzialmente patogeni. Funzioni: * eliminare le sostanze non digerite. * produrre

vitamine. *produrre acidi grassi a catena corta che vengono assorbiti dal colon stesso e sarà per lui fonte di

energia. Il microbiota non è l'unico tratto del corpo umano ad essere colonizzato da batteri, infatti nella cavità

orale si possono trovare sino a 100 specie batteriche, nella restante parte del tratto gastrointestinale se ne

possono trovare oltre 1000, ne abbiamo 200 specie soltanto sulla cute ecc. Dopo un pasto ritroviamo nel

sangue sino a 500 specie molecolari diverse: 60% sono di origine umana (prodotta da noi per digerire), 30%

derivano dalla dieta o comunque dall’esterno, 19% sono di origine batterica. I batteri si dividono in

PREBIOTICI= batteri che arrivano all'intestino perchè non digeriti e fungono da nutrienti dei batteri già

nell'intestino contribuendo alla buona salute del nostro microbiota (es fibre) e PROBIOTICI= organismi in

grado di colonizzare attraverso alimenti fermentati (yogurth). Pochi vengono introdotti nel nostro intestino:

la maggior parte viene eliminata dall'acidità dello stomaco.

[Probiotici: microrganismi (batteri o lieviti) vivi che quando somministrati in una certa misura conferiscono

un beneficio per la salute dell’ospite Prebiotici: parti non digeribili di un alimento che beneficiano l’ospite

stimolando selettivamente la crescita e/o l’attività di uno o di un piccolo numero di batteri benefici]

EFFICIENZA DEL 95% (il restante 5% non viene digerito, ma eliminato direttamente); l'efficienza sarà più

bassa in caso di digestione di proteine.

Feci composte da: materiale non digerito, fibre, batteri, acqua. piccola % di nutrienti

PROCESSI DIGESTIVI → La digestione avviene involontariamente, sotto il controllo del sistema nervoso e

degli ormoni, che aiutano a mantenere in condizioni costanti l’ambiente interno del nostro organismo. Il

sistema nervoso autonomo controlla tutto il tratto GI: il sistema parasimpatico generalmente aumenta

l’attività intestinale, mentre il sistema simpatico ha un effetto inibitorio.

GLUCIDI o carboidrati o zuccheri Rappresentano la principale fonte di energia nell'organismo e circa il

45-60% dell'energia che noi assumiamo; in un’alimentazione equilibrata debbono fornire più della metà della

quota energetica complessiva della dieta giornaliera (bisognerebbe non introdurre nel corpo più del 60% di

carboidrati). [Carboidrati 45-60% Lipidi 20-35% Proteine 10-20%].

I carboidrati si dividono in semplici (1) e complessi (2)

(1) a sua volta suddivisibili in monosaccardi → glucosio, galattosio e fruttosio; disaccaridi →

fruttosio+glucosio: saccarosio /galattosio+glucosio: lattosio / glucosio+glucosio: maltosio; oligosaccaridi →

piccole sequenze di max 10 monosaccaridi legati tra di loro. Gli oligosaccaridi possiamo trovarli in natura

come frammenti che provengono dalla demolizione di molecole complesse oppure sono prodotti in

laboratorio. I più diffusi sono le maltodestrine che sono impiegate come integratori energetici e sono

caratterizzate da *energia di utilizzo non immediato *ridotto effetto sulla glicemia rispetto ai monosaccaridi

*esaurimento molto modulato nel tempo. Gli oligosaccaridi possono essere utili per gli atleti che fanno sport

di durata (soprattutto nelle fasi centrali della gara) perché viene assorbito lentamente e in tempi utili per la

prestazione.

(2) nei complessi invece distinguiamo i polisaccaridi (es. il glicogeno). Sono costituiti dall’unione di un

numero di molecole monosaccaride superiore a 10. I polisaccaridi contenenti un unico tipo di zucchero sono

omopolisaccaridi mentre quelli contenenti tipi d

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Publisher
A.A. 2019-2020
31 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/18 Nutrizione e alimentazione animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Martina-iraci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Nutrizione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Malaguti Marco.