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La distribuzione dei nutrienti secondo Hoagland
Secondo Hoagland, i vari nutrienti vanno distribuiti in varie forme e non direttamente. I nutrienti vengono forniti a livelli elevati (ma non tossici) tali da permettere la crescita ottimale senza che alcuno diventi limitante. L'azoto è presente nel terreno di Hoagland sia come ammonio (NH4) che come nitrato (NO3) per mantenere il pH costante. Il ferro non può essere somministrato in forma di sale (solfato o nitrato di Fe) in quanto, essendo insolubile, tende a precipitare come idrossido, non rendendosi quindi disponibile per la pianta. Viene pertanto somministrato come ferro chelato, di frequente con l'acido dietilenetriamminopentacetico (DTPA) o l'acido etilendiamminotetracetico (EDTA). Il Fe della molecola di DTPA non è reattivo. Quando DTPA-Fe viene a contatto con la superficie della radice, il Fe ridotto a Fe2+ viene rilasciato dal composto e assorbito dalla radice. L'assorbimento del nitrato da parte della pianta comporta una...
sottrazione di H dalla soluzione equindi la progressiva alcalinizzazione della soluzione, mentre l'assorbimento di ammonio comporta-l'ingresso di OH e quindi l'acidificazione della soluzione.
3-NO → trasporto contro gradiente di potenziale elettrochimico. Si tratta di un simporto con protoni+precedentemente estrusi nella parete dalle pompe H ATPasiche. Quindi è un trasporto attivosecondario;
4+NH →trasporto secondo gradiente. Poiché entrando cariche positive il pot di membrana tende ad+abbassarsi, la cellula reagisce estrudendo H e quindi acidificando il mezzo;
Varie tecniche di coltura idroponica senza supporto:
- Le radici sono immerse in una soluzione nutritiva la quale viene fatta gorgogliare, ovvero siimmette ossigeno che è fondamentale per l'ossigenazione del sistema radicale, altrimenti la piantamuore;
- La soluzione nutritiva viene pompata alle radici formando una sottile pellicola per poi esserericiclata nel contenitore
principale;- Le radici sono sospese sopra la soluzione nutritiva che viene nebulizzata da una pompa (sistema molto dispendioso e poco diffuso);
- La pompa riempie periodicamente di soluzione nutritiva la camera superiore che ospita le radici della pianta. Quando la pompa si spegne la soluzione ritorna nel contenitore principale;
Vantaggi delle colture idroponiche:
- Possibilità di coltivare ovunque (indoor o outdoor), anche dove non c'è terreno o non c'è il clima ideale;
- Possibilità di coltivare in verticale (dove non c'è spazio);
- Migliore gestione delle risorse idriche e nutrizionali riducendo sia gli sprechi dei nutrienti che le dispersioni d'acqua (le coltivazioni classiche utilizzano meno della metà dei fertilizzanti utilizzati che dilavano nel suolo o evaporano nell'atmosfera contribuendo all'inquinamento delle falde idriche e dell'aria);
- Non essendoci terreno, si ha un migliore controllo sia delle
concentrazione più bassa. Da questa evolve la legge dei fattori limitanti, ovvero che ogni evento fisiologico è determinato e limitato dal fattore limitante. La carenza di un elemento minerale provoca problemi alla pianta, come la diminuzione dell'acrescita e alterazioni nelle foglie che identificano il tipo di carenza.
Ruolo dei principali minerali: MACRONUTRIENTI
- N → viene assorbito dalle piante per lo più in forma ossidata (NO ) e poi viene ridotto in ione 4+NH dentro le cellule. È l’elemento richiesto in maggiore quantità. Si trova in questa forma negli amminoacidi, nelle basi azotate, alcuni lipidi, alcuni zuccheri ed è anche componente della clorofilla.
- La sua carenza di manifesta con una crescita stentata e con clorosi a carico delle foglie vecchie. La clorosi è un processo dove la foglia tende a scolorirsi. Inizia nelle foglie mature che passano al verde chiaro poi ingialliscono. Ciò è dovuto al blocco
- K è il più abbondante nella cellula ma non è componente di strutture organiche. È un cofattore per molti enzimi (H-ATPasi di membrana, amido sintetasi, ecc). Interviene nel processo di apertura e chiusura degli stomi e nel mantenimento del turgore cellulare.
- La carenza si manifesta con zone necrotiche nei margini delle foglie più giovani. Il tessuto fogliare si necrotizza nei margini e, nello stato più avanzato, si ha necrosi internervale. Inizialmente si ha clorosi dei margini che tende a procedere verso le nervature. Queste rimangono verdi e, nonostante venga nuovamente somministrato K, la clorosi
permantenere basse le sue concentrazioni nel citosol. La carenza mostra necrosi degli apici e dei margini delle foglie giovani. È un elemento scarsamente mobile. Classici sintomi sono marciume dei fiori, imbrunimento della parte terminale del frutto;
- Mg → costituente della molecola di clorofilla. È richiesto da numerosi enzimi coinvolti nel trasferimento del fosfato. La carenza si manifesta con una clorosi internervale a carico delle foglie più vecchie (elemento mobile). A livello dei fasci, la clorofilla permane più a lungo rispetto alle cellule del parenchima. Nei tessuti interessati alla clorosi si sviluppano aree necrotiche. Nelle forme più gravi può sembrare carenza di K;
- Fe → costituente del gruppo eme nei citocromi e anche in forma non emica nelle proteine Fe-S, come la ferridossina o nitrogenasi. È indispensabile per la sintesi della clorofilla. La carenza si manifesta
- Mn → ha un ruolo essenziale nei processi redox, in quanto può avere fino a 6 diversi stati di ossidazione: 0, I, II, III, IV e VII. La sua funzione principale è legata alla fotolisi dell'acqua, lo si ritrova nel gruppo prostetico di molti enzimi:
- SOD (superossido dismutasi), enzima che converte il superossido in perossido di idrogeno;
- Complesso enzimatico di evoluzione dell'ossigeno nella fotosintesi;
- È inoltre attivatore per molti enzimi. La carenza si manifesta con clorosi
internervale e zonenecrotiche; + ++• Cu→ si trova