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APOLLO KATARZIOS
utilizzato per i sacrifici, e sull’altro di vede un piccolo omino che fugge con un altro
ramo senza foglie, forse rubato ad Apollo. In basso un cervo che assiste alla scena
(attraverso quest’immagine è rappresentata la bonifica di un luogo).
L’immagine è creata in prospettiva, e questo è dato dal fatto che i 2 piedistalli (quello
su ci poggia Apollo e quello su cui poggia il cervo) hanno un motivo decorativo
diverso. Questo espediente è utilizzati qui per la prima volta.
A Caulonia veniva utilizzato il solitamente le
SISTEMA PONDERALE ACHEO:
città che commerciavano maggiormente tra di loro utilizzavano lo stesso sistema
ponderale. Ma nel momento in cui si decideva di non commerciare più con una città
ma si decideva di farlo con un’altra, allora si cambiava anche il sistema ponderale e si
utilizzava quello della città commerciante.
Le monete di Caulonia di fine VI a.C. si trovano spesso nel Salento, perché vi era un
forte interesse per questo zona in quanto ponte strategico per i commerci con
l’Adriatico e non solo.
Molto spesso le imitazioni delle monete da parte dei gruppi indigeni si possono
notare dalla cattiva imitazione e qualità dell’immagine che viene posta sulla moneta.
A Caulonia quando si passa al Doppio Rilievo abbiamo:
(485 a.C., tondello molto stretto) apollo con
STATERE A DOPPIO RILIEVO D/
omino che fugge sul braccio e cervo che assiste alla scena; Apollo ha un copricapo
invece dei capelli sciolti. vi è solo una cerva e non l’intera immagine posta sul D.
R/ 11
POSEIDONIA:
chiamata poi Paestum (oggi Capaccio Vetere), lambita dal fiume Sele; forse fondata
da Sibari è costituita da una zona molto fertile. Ha una monetazione per certi aspetti
simile a quella Achea mentre per altri differenti. È presente il famoso Tempio di
Nettuno (in realtà dedicato ad Hera); l’Athenaion; la cosiddetta Basilica (anch’esso
tempio dedicato ad Hera).
La monetazione è soprattutto in Argento e qualcosa anche in Bronzo.
(530 – 500 a.C.)
STATERE INCUSO
= cittadini di Poseidonia) con Poseidon con i capelli lunghi sciolti, con
MΟГ (POS D/
un Himation sulle spalle ed in mano il Tridente (non dire scagliare, perché lo tiene ma
non lo scaglia); sul l’Himation di Poseidon passa d’avanti al corpo e non dietro le
R/
spalle come nel D/ e questo dimostra l’utilizzo di 2 punzoni differenti.
Qui il e non Acheo (utilizzato anche a
Sistema Ponderale utilizzato è quello Foceo
Massalia, odierna Marsiglia) con una moneta più leggera, 8.50 gr circa.
i sibariti decidono di trasferirsi quindi a Laos, Scizo e
Nel 510 viene distrutta Sibari;
a Poseidonia (tutte città che si affacciavano sul mar tirreno).
Nello stesso periodo Poseidonia interrompe nel 510 la produzione monetaria,
anche se non si sa bene il perché; la produzione ma
riprende dopo soli 30 anni
apportando alcune modifiche alle monete:
- 1. Passa dall’incuso al Doppio Rilievo
- 2. (molto probabilmente il Tipo di Sibari)
Sul R/ ora appare un Toro
- 3. Abbandona il sistema ponderale Foceo e utilizza quello Acheo.
Questi cambiamenti sono molto probabilmente ascrivili all’arrivo di Sibari e al
conseguente cambio di rotta del commercio. 12
VELIA:
è una fondazione di seconda generazione, non fondata direttamente dai Greci, ma
direttamente dagli Italiani.
Nella seconda metà del VI sec. a.C. fu fondata in Sardegna la città di Alalia, la quale
entrò in guerra con cartaginesi ed Etruschi. Alalia nonostante fosse molto più piccola e
meno potente, riuscì comunque a sconfiggerli, ma l’elevato distruzione provocata
dalla guerra portò i cittadini ad abbandonare la città e si diressero a Reggio. Qui però
dice la leggenda che un cittadino di Poseidonia consigliò loro di fondare una città nei
pressi di Poseidonia stessa, e così venne fondata Velia.
Velia ha una monetazione differente rispetto a quella utilizzata nella Magna Grecia,
però usa il sistema ponderale utilizzato a Poseidonia.
Velia utilizza tecnica, tipi e sistema ponderale tipici dell’Asia Minore.
Costituito da un territorio poco fertile (ed è forse questo il motivo per il quale
Poseidonia non se ne interessò mai), fu una città votata alla navigazione e alla pesca e
divenne un importante centro culturale del tempo.
La serie monetale più antica è di forma irregolare, abbastanza spessa e molto piccola:
un quadrato incuso
R/ una protome leonina (testa di leone che mangia un pezzo di carne)
D/
Quando velia passa al Doppio Rilievo si ha:
480 – 450 a.C. con leone dalle fauci aperte; testa della ninfa IELE,
STATERE D/ R/
associata al culto delle acque.
si ha non più la testa ma il BUSTO, vista frontalmente e non
Statere inizi IV sec. a.C.
lateralmente, solitamente testa di ATENA con sulla fronte la scritta dell’incisore
CLEODOROS.
Il tipo più diffuso a Velia è:
D/ Testa di Atena con elmo attico
R/ Leone o da solo, o che si sta mangiando un cervo 13
REGGIO:
insieme a (l’attuale Messina) erano città gemellate per alcuni per filtrare il
ZANCLE
transito delle navi, per altri per agevolare il commercio (sicuramente per entrambi i
motivi). con la raffigurazione di una simbolo che rappresenta
STATERE DI ZANCLE Falce,
il porto, e la scritta che vuol dire sia Zancle che Falce; la scritta è
DANKLE,
volontariamente obliqua in quanto rappresenta il moto ondoso delle acque (un’onda);
sulla Falce sono presenti dei puntini che simboleggiavano le bitte dove attraccavano le
navi.
Di Zancle si conoscono meno di 5 monete in tutto.
Zancle e Reggio utilizzavano lo stesso tipo monetario.
Emissioni di Reggio: 510 a.C. con
DRACMA INCUSA in avanti con (APSIAS), rappresentazione del
D/ Toro inginocchiato volto umano
dio fluviale, con la coda che scaccia la cavalletta; sopra appunto e sotto
una cavalletta
l’iscrizione cittadini di Reggio;
RHEGION
la stessa immagine incusa.
R/ 480 – 461 a.C. con
TETRADRACMA (in quanto sappiamo che partecipò ad
D/ il tiranno di Reggio che cavalca un mulo
una gare di muli)
R/ una lepre, collegata alla divinità di Apollo
461 a.C. o poco dopo
TETRADACMA ecista di Reggio (simile al Tipo di
D/ Testa leonina; R/ IOCLASTOS seduto,
Taranto, molto probabilmente perché sta a significare il rapporto che si instaurò
quando Reggio aiutò Taranto nello scontro contro i Messapi)
TETRADRACMA 415 – 410 a.C. con D/ Testa leonina; R/ Testa di Apollo 14
:
TERINA
(moderna Nocera Terinesa) si affaccia sul Tirreno (si trova vicino l’odierna Lamezia
Terme e Tropea), ha una monetazione particolarmente curata ed elegante.
480 a.C.
STATERE (ninfa significa infatti acqua)
D/ Testa della ninfa Terina nika (simbolo di vittoria) senza ali con in mano un
R/ una NIKA APTERA,
ramoscello (simbolo di azione purificatrice e di bonifica di un luogo)
Terina e Temesa erano state fondate entrambe da Crotone/Sibari
445 – 425 a.C.
STATERE
testa femminile con diadema decorato, collana di perle e orecchini
D/ NIKE che regge un caduceo seduta su di un anfora
R/ 420 – 400 a.C.
STATERE
testa femminile
D/ NIKE seduta, sulla mano destra poggia un uccello, forse una colomba
R/
La monetazione di Terina ha una diffusione molto ampia, Puglia – Calabria – Sicilia.
15
:
SIBARI – THURI
distrutta Sibari nel 510 a.C., si cerca di ricostruirla almeno 4 – 5 volte, rivolgendosi in
aiuto alla grecità come Siracusa, Poseidonia etc.
Ma nel momento in cui Sibari cercava di rinascere, interveniva puntualmente Crotone
a ridistruggerla.
Le emissioni sintomo che il mercato ed il
non sono più Stateri ma divisionari,
commercio si era considerevolmente ridotto.
Alcuni Tipi hanno sul e che si giustifica con il rapporto
D/ Poseidon R/ Toro,
instaurato con Poseidonia.
Grazie all’intervento diretto di Atene viene fondata una nuova Sibari, ma sorgono
immediatamente dei contrasti tra vecchi e nuovi coloni per la spartizione dei terreni.
La nuova Sibari viene chiamata THURI, in onore di un fiume, una fonte della Grecia.
Ci sono dei cambiamenti nella produzione monetaria:
- Compare la testa di Atena con elmo attico;
- La scritta è eseguita con caratteri tipici utilizzati ad Atene
- con la testa dritta,
Il Toro da retrospicente passa prima in posizione dritta
(TORO
poi in posizione d’attacco COZZANTE) 16
:
TARANTO
ha iniziato tardi la sua esperienza monetaria, circa 30 anni dopo le altre città,
soprattutto per colpa dei rapporti burrascosi con le popolazioni indigene. Produce
monete incuse in argento con sistema ponderale EUBOICO, anche se passa molto
rapidamente al Doppio Rilievo; produce anche molte monete in Bronzo; le monete di
Taranto hanno la peculiarità di avere un immagine diversa sia sul D/ che sul R/.
Inizia a produrre moneta intorno al 500 a.C.
STATERE INCUSO in atteggiamento da corsa, con la Lyra sotto il
D/ Apollo Hyakinthios (Giacinto)
braccio e con una mano che regge un fiore il Giacinto (nella mitologia un giorno
Apollo mentre giocava con il disco, lanciandolo andò a finire sulle testa del suo amico
Giacinto, il quale morì per il colpo; dal sangue che sgorgava dalla testa uscì un fiore,
simbolo di rinascita alla vita)
In alternativa al tipo con Apollo e Giacinto viene poi utilizzato:
STATERE INCUSO (il giovane può essere interpretato
D/ giovane che cavalca un delfino
alternativamente come ecista della città, o divinità eponima
FALANTOS, TARAS,
concepita dal dio Poseidon e la ninfa Satyra)
Possiamo anche trovare nello sul
Statere a Doppio Rilievo
D/ Giovane con delfino;
R/ Ippocampo
Spesso troviamo anche una conchiglia su queste monete perché simbolo del mare.
STATERE A DOPPIO RILIEVO
D/ giovane con delfino 17
(probabilmente in memoria delle prime serie monetarie di Atene che
R/ una ruota
utilizzavano appunto l’immagine di una ruota)
STATERE A DOPPIO RILIEVO
D/ giovane con delfino
R/ ninfa Satyra
STATERE A DOPPIO RILIEVO
giovane (Tatars) su delfino
D/ uomo seduto con nella mano destra un (contenitore del vino) e
R/ ecista, Kantaros
sulla sinistra un (attrezzo per filare la lana); è la raffigurazione del
Fuso DEMOS,
ricchezza, forza; questa moneta ricorda il tipo di Reggio.
Taranto inizia a produrre monete con il TIPO del CAVALIERE dal 440 a.C. fino
al 209 a.C. fino a:
Quando nella regione era presente Annibale, il quale porto ad una frattura all’interno
della popolazione t