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Ciò indica il tasso di scambio o meglio a quante unità di x2 rinuncio
per averne una in più di x1.
Tasso marginale di sostituzione associato all’utilità: si ricava a
partire dalla funzione di utilità; sapendo che quando l’utilità è
costante, la sua derivata è nulla (du = 0), e facendo ricorso alle
derivate parziali, in quanto la funzione di utilità ha 2 variabili (x1 e
x2), otteniamo che:
MRS = dx2/dx1 = -‐ ( δu/δx1) / ( δu/δx2)
(Utilità)
Dove u/δx1 o u/δx2 sono le utilità marginali ovvero quanto varia
δ δ
l’utilità aumentando di un’unità x1 o x2. Quindi l’MRS, il tasso
marginale di sostituzione, ci dice a quante unità di x2 dobbiamo
rinunciare per averne una in più di x1 mantenendo l’utilità costante,
ovvero il consumatore indifferente.
Scelta ottima (paniere ottimo): il paniere ottimo giace sulla curva
di indifferenza più elevata (quindi con utilità maggiore) che è
tangente alla retta di bilancio (poiché è il massimo che il
consumatore può permettersi). Questa è l’unica possibilità se le curve
di indifferenza sono convesse (regolari); se le curve di indifferenza
fossero delle rette (quindi saggio di scambio costante e quindi beni
perfetti sostituti) si potrebbe avere il paniere ottimo in
corrispondenza di uno dei panieri di frontiera in base alla pendenza
che assume la retta di bilancio e la curva (in realtà retta in questo
caso) di indifferenza. In formule, abbiamo la scelta ottima quando:
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kennymuse
MRS = MRS P1/P2 = ( δu/δx1) / (
δu/δx2)
(Prezzi) (Utilità)
(arrivando alla formula)
(δu/δx1)/P1 = ( δu/δx2)/P2
la quale dice che l’utilità è massimizzata quando il budget del
consumatore è allocato in modo da uguagliare l’utilità marginale dei
beni ponderata per il loro prezzo, cioè il rapporto fra utilità
marginale e prezzo del bene.
Quindi mettendo a sistema questa relazione e la retta di bilancio, è
possibile trovare la soluzione ottima del consumatore.
Beni: possono essere:
-‐ Perfetti sostituti: due beni sono tali se il consumatore desidera
scambiare uno dei due beni con l’altro ad un saggio costante;
Le curve di indifferenza sono linee parallele con
o pendenza pari a -‐1. Il paniere ottimo pertanto si troverà
su uno dei punti di frontiera in base alla pendenza della
retta di bilancio.
-‐ Perfetti complementi: due beni sono tali se vengono sempre
consumati assieme in proporzioni fisse.
Le curve di indifferenza hanno una forma ad L. Il paniere
o ottimo si troverà sulla retta di bilancio.
-‐ Beni neutrali: un bene è tale se il consumatore è indifferente
quanto al consumo di quantità aggiuntive dello stesso.
Le curve di indifferenza saranno rette perpendicolari. Il
o paniere ottimo si troverà su uno dei punti di frontiera in
base a quale bene il consumatore è indifferente.
-‐ Beni ordinari (normale): un bene si definisce ordinario
quando all’aumentare del suo prezzo la sua domanda scende;
in genere si verifica una situazione del genere quando sul
mercato sono presenti beni sostituti.
-‐ Beni sostituti: un bene x1 si definisce sostituto del bene x2 se
l’aumento del prezzo del bene x2 fa aumentare il consumo del
bene x1 (dx1/dp2 > 0). Meno formalmente il primo bene
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kennymuse
sostituisce il secondo che è diventato più caro. Un esempio di
beni sostituti sono il caffè e l’orzo.
-‐ Beni complementi: un bene x1 si definisce complemento del
bene x2 se l’aumento del prezzo del bene x2 fa diminuire il
consumo del bene x1 (dx1/dp2 < 0); i beni complementi sono
beni utilizzati congiuntamente: quindi se aumenta il prezzo del
bene x2, diminuendone il consumo, diminuisce anche il
consumo del bene x1. Un esempio di beni complemento sono la
benzina e la macchina.
Funzione di domanda: rappresenta l’andamento della
combinazione ottima (x1, x2) al variare di m e (p1,p2). La funzione è
fatta così:
x1 = x1(p1, p2, m)
Funzione di domanda individuale: lega la quantità domandata di
un bene al suo prezzo. E’ una funzione decrescente ed è ottenuta
mantenendo costanti il prezzo dell’altro bene e il reddito del
consumatore. La funzione può essere fatta così:
x1(p1) o più correttamente x1(p1, p2, m)
Funzione di domanda di mercato: ci dice per ogni livello del
prezzo, qual è la quantità domandata di un bene da parte di tutti i
consumatori.
Curva di domanda (individuale): (già il nome fa riferimento ad una
singola curva) è la rappresentazione grafica della funzione di
domanda individuale e cioè mostra la relazione fra la quantità
domandata di un bene e il prezzo di tale bene, se tutti gli altri
parametri (reddito m e pr