vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
27.10.2009 - Lezione 3
Elasticità della domanda rispetto al prezzo
L'elasticità della domanda misura di quanto il consumatore è in grado di far variare i suoi acquisti in funzione di variazioni di prezzo del bene.
E' importante per il produttore conoscere l'elasticità perché, conoscendola, ha delle indicazioni su cosa fare per massimizzare il profitto: cercherà di produrre il processo al costo più basso possibile (quindi processo produttivo il più efficiente possibile), l'unico modo che ha il produttore per aumentare il profitto è aumentare i ricavi.
Π = P(q)·q - C(q)
Non possiamo agire sui costi C(q) (i costi sono funzione della quantità prodotta q), possiamo però alzare il prezzo, ad esempio:
- q | p | R
- 100 10€ 1000€
- 100 12€ 1200€?
Se alziamo il prezzo da 10 a 12€, siamo sicuri che il ricavo aumenta? Aumenta se si riesce a vendere la stessa quantità di prodotto, cioè se la domanda rimane (circa) la stessa all'aumentare del prezzo; quando questo accade si dice che la domanda è anelastica; si ha una domanda anelastica quando c'è un mercato monopolistico o con pochi sostituti.
Una domanda perfettamente anelastica è una funzione costante
*: profitti, utili, guadagno sono sinonimi
L'elasticità misura delle variazioni della domanda rispetto al prezzo quindi si potrebbe derivare la funzione di domanda rispetto al prezzo, ma non basta: la derivata è un'informazione puntuale, a noi interessano le variazioni percentuali rispetto alla situazione attuale:
In termini marginali:
εd = Δq/Δp • p/q
εd = dq/q / dp/p
Se il bene è ordinario l'elasticità ε è negativa, sempre. Si ha:
|ε| > 1 (es |ε|:1,2): domanda elastica
- ∞ : domanda perfettamente elastica (questo è un comportamento estremo)
- < 1 : domanda anelastica
- 0 : domanda perfettamente anelastica
Esempio
Calcolare l'elasticità della seguente funzione di domanda:
q = 500/p2
εd = dp/dq • p/q
εd = 2000/p3 • p/500/p2
εd = 2000/p5 / p/500 = -4
L'elasticità è costante, cioè non dipende né dal prezzo né dalla quantità.
Vediamo come devono essere i parametri di una funzione di domanda per i beni ordinari:
q = a/pb
Per un bene ordinario innanzitutto:
- a > 0
- b > 0
Il punto evidenziato rappresenta un ottimo: se il prezzo non fossep∗, ma px > p∗, la quantità qd domandata scenderà e se ilproduttore vuole aumentare i ricavi dovrà necessariamente abbassareil prezzo; se questo nuovo prezzo non è ancora tale da attiraresufficiente domanda siamo ancora nella situazione appena descritta,con gli stessi “rimedi” per attirare domanda. Tutto questo accadefinché non si raggiunge la coppia ottima (q∗,p∗)Funzione di produzionePer la produzione di un bene il produttore deve decidereinnanzitutto cosa utilizzare e quanto (livelli di input produttivi),quanto produrre (livelli di output), altre variabili. Così come ilconsumatore vuole massimizzare la sua utilità (vincolato dal suo reddito),il produttore ha l’obiettivo di massimizzare il profitto; deve sceglierecome combinare i fattori produttivi, non quali, quello dipende dacosa si vuole produrre (solo alcune combinazioni di input permettono diprodurre un determinato bene – vincoli tecnologici).Alcuni esempi di fattori produttivi per la produzione di camiciesono:
- Z1: materie prime, MP (cotone, bottoni, filo,...)
- Z2: manodopera, MOD (ore uomo)
- Z3: fattori fissi (ore macchina)
- Z4: ML (spazi di produzione)
L’impresa deve limitarsi a piani di produzione tecnicamente realizzabili(stiamo parlando sempre dei vincoli tecnologici: se devo produrrecamicie non mi serve l’ed - è impossibile farci camicie - il burro.)