Anteprima
Vedrai una selezione di 25 pagine su 120
Diritto penale I Pag. 1 Diritto penale I Pag. 2
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 6
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 11
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 16
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 21
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 26
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 31
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 36
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 41
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 46
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 51
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 56
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 61
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 66
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 71
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 76
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 81
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 86
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 91
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 96
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 101
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 106
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 111
Anteprima di 25 pagg. su 120.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto penale I Pag. 116
1 su 120
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ENALE

Principio di Legalità

Il trova la sua matrice nella dottrina del "contratto sociale" e si giustifica con la

conseguente esigenza divincolare l'esercizio di ogni potere dello Stato alla legge, eliminando gli arbitri e i

Funzione Garantistica

soprusi dello stato assoluto, fungendo così da .

Art. 25 c.2 Cost

.: "Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima

del fatto commesso."

Art. 1 c.p .: "Nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente preveduto come reato

dalla legge, né con pene che non siano da essa stabilite."

nulla poena sine lege

Anselm Feuerbach, criminalista tedesco, disse:" ".

Il Principio di legalità ha come destinatari sia il legislatore, sia il giudice e si articola in quattro sotto-

principi.

PRINCIPIO DI RISERVA DI LEGGE

Principio di Riserva di Legge

Il esprime il diritto di punire un determinato fatto in assenza di una

legge preesistente che lo configuri come reato. La riserva di legge deve essere intesa come riserva

Riserva Tendenzialmente Assoluta

Assoluta, o meglio, si usa dire : il carattere assoluto della

riserva di legge non implica necessariamente l'esclusione dal concorso del potere normativo secondario

la riserva assoluta esclude solamente che il legislatore

nella configurazione del modello di reato;

possa attribuire il potere normativo penale ad una fonte di grado inferiore consentendo così a

,

norme secondarie come il decreto-legge o il decreto legislativo (o legge delegata) di intervenire

tecnicamente o specificatamente . Tuttavia sono escluse ad esempio le Leggi Regionali poi che "la

criminalizzazione comporta una scelta tra tutti i valori emergenti nell'intera società, e tale scelta non può

essere realizzata da consigli regionali per la mancanza di una visione generale dei bisogni e delle esigenze

dell'intera società".

L'intervento Tecnico deve avvenire alla stregua di parametri legislativamente predeterminati : si

pensi al decreto del Ministro della Sanità con cui spetta di aggiornare le tabelle delle sostanze rientranti nel

concetto di "stupefacente" ai fini dell'applicazione della normativa in materia.

Modelli di Integrazione

In astratto, i tra legge e fonte normativa subordinata (regolamento,

ordinanza, eccetera) possono essere così schematizzati:

Norme Penali in Bianco : la legge affida alla fonte secondaria la determinazione delle condotte

concretamente punibili. 10

disciplina uno o più elementi Descrizione dell'Illecito

La fonte secondaria che concorrono alla

Penale . funzione di Specificare, in via Tecnica

L'atto normativo assolve alla , elementi di fattispecie

legislativamente predeterminati nel nucleo significativo essenziale.

La legge consente alla fonte secondaria di scegliere i comportamenti punibili tra quelli da

ILLEGITTIMO

quest'ultima disciplinati: questo è sicuramente . Quindi poi, nella pratica, sono

considerati legittimi solo i primi tre modelli.

rapporto Legge-Consuetudine

Per quanto riguarda il , bisogna innanzitutto ricordare che la

consuetudine viene generalmente definita come la ripetizione generale, uniforme e costante nel tempo di

disciplina esplicita soltanto nel codice civile

un comportamento; una è contenuta dove si afferma che

"nelle materie regolate dalle leggi e dai regolamenti gli usi hanno efficacia solo in quanto sono da essi

In diritto penale

richiamati". è assolutamente pacifico, proprio in forza del principio di riserva di legge,

l'inattitudine della consuetudine a svolgere funzione incriminatrice o aggravatrice del

trattamento punitivo funzione integratrice

. Tuttavia, parte della dottrina ammette una della

consuetudine Scriminante

consuetudine e risulta ammissibile il ricorso alla , ovvero le consuetudini

strumentali a documentare quanto sostenuto.

Riserva di Legge-Normativa Comunitaria

Il rapporto è invece fondato sulla predominanza del

diritto comunitario: tuttavia, gli organi istituzionali dell'UE e della Comunità sono a tutt'oggi carenti di

legittimazione a creare norme incriminatrici poiché manca in tutti i Trattati emanati, la previsione espressa

di una potestà penale comunitaria. La situazione potrebbe ovviamente cambiare se venisse riconosciuto

un Parlamento Europeo destinato a crescere sotto il profilo dell'assunzione di poteri di tipo legislativo.

Pur non potendo creare direttamente fattispecie incriminatrici, l’UE è comunque interessata a una tutela

penale Immediata degli interessi comunitari. Allo scopo di promuovere l'armonizzazione penale e la

Terzo Pilastro comunitario

cooperazione giudiziaria è stato introdotto un , in aggiunta al Primo Pilastro

Azione Comune

rappresentato dalla , finalizzata a fissare nuovi standard normativi comuni in materia di

criminalità organizzata; questo terzo pilastro può avvalersi sia dello strumento tradizionale delle

Convenzioni, sia di atti normativi di più recente conio come le Azioni Comuni, successivamente qualificate

Decisioni Quadro (ad esempio la decisione-quadro relativa alla disciplina del mandato d'arresto europeo).

La Corte di Giustizia della CEE ha sancito l'obbligo del giudice nazionale di applicare le

disposizioni di diritto comunitario e di garantirne la piena efficacia, disapplicando all'occorrenza,

di propria iniziativa, qualsiasi disposizione contrastante della legislazione nazionale, anche

posteriore, senza doverne chiedere o attendere la rimozione in via legislativa o mediante

procedimento costituzionale . La Corte di giustizia delle Comunità Europee ha più volte affermato che, in

Principio di

assenza di una potestà punitiva autonoma in capo all'unione, gli Stati membri, in forza del

Leale Collaborazione , sono comunque tenuti ad adottare tutte le misure atte ad assicurare l'osservanza

conservando la competenza scegliere il tipo di sanzioni

delle norme comunitarie. Pur (penali e

extrapenali) da adottare, gli Stati devono in ogni caso vigilare a che le violazioni del diritto europeo siano

colpite con sanzioni interne aventi carattere di effettività, proporzionalità e capacità dissuasiva.

11

PRINCIPIO DI TASSATIVITÀ O SUFFICIENTE

DETERMINATEZZA DELLA FATTISPECIE PENALE

Il principio di legalità sarebbe rispettato nella forma, ma eluso nella sostanza, se la legge che eleva a

reato un dato fatto lo configurasse in termini così generici da non lasciar individuare con sufficiente

tassatività della

precisione il comportamento penalmente sanzionato, da qui l'esigenza della

fattispecie penale . Questo principio tende a salvaguardare i cittadini contro eventuali abusi del

potere giudiziario. vincola il legislatore ad una prescrizione il più possibile precisa

Il principio di tassatività , da un lato

del fatto di reato il giudice ad un'interpretazione che riflette il tipo descrittivo così

e, dall'altro,

come legalmente configurato Tecniche

. È opportuno dunque, soffermare l'attenzione sulle principali di

cui dispone il legislatore in sede di redazione della fattispecie penale:

Normazione Descrittiva : descrive il fatto criminoso mediante l'impiego di termini che alludono

a dati della realtà empirica.

Normazione Sintetica : e lo fa esprimendo una sintesi mediante l'impiego di elementi normativi,

rinviando ad una fonte esterna rispetto alla fattispecie incriminatrice. Elementi

Gli strumenti di tecnica legislativa atti a garantire la tassatività della fattispecie sono gli

Descrittivi

, elementi cioè che traggono il loro significato direttamente dalla realtà dell'esperienza

Elementi

sensibile (delitti di omicidio, delitti di lesione personale, di danneggiamento). Quanto agli

Normativi occorre operare una precisazione:

Elementi Normativi Giuridici l'esigenza di tassatività è perlopiù rispettata perché la

:

norma giuridica richiamata è solitamente individuabile senza incertezze .

Elementi Normativi Extragiuridici cioè rinvianti a norme sociali o di costume

: , il parametro

di riferimento diventa incerto e sorgono dubbi circa il limite disgregativo tra rispetto di un

sufficiente livello di determinatezza e carattere indefinito dell'elemento del fatto di reato.

PRINCIPIO DI IRRETROATTIVITÀ

Principio di Irretroattività divieto di applicare la legge penale a fatti commessi prima

Il fa

della sua entrata in vigore . Esaminiamo comma per comma l'Art. 2 c.p.

Comma 1

"Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo la legge del tempo in cui fu commesso, non

costituiva reato". Ci si riferisce qui alla c.d. Nuova Incriminazione, che ricorre quando una legge introduce

una figura di reato prima inesistente.

Comma 2 – Abolitio Criminis

"Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce reato; e, se vi

è stata condanna, ne cessano l'esecuzione e gli effetti penali". Occorre a questo punto introdurre il

Successione di Leggi Penali nel Tempo

concetto di , secondo due orientamenti:

12

Continuità del Tipo di Illecito : orientamento largamente sostenuto dalla dottrina tedesca;

si deve ritirare verificherebbe la successione quando, nonostante la novazione legislativa,

permangono identici sia l'interesse protetto che le modalità di aggressione al bene.

Rapporto di Continenza : occorre cioè un rapporto strutturale tra le fattispecie

astrattamente considerate, tale per cui possa tra le stesse instaurarsi una relazione di genere a

specie; in pratica, la nuova fattispecie potrebbe tranquillamente rientrare nella vecchia, poiché

costituirebbe semplicemente una specificazione della precedente. Il criterio della continenza è

quello che meglio si presta a identificare il fenomeno della successione modificativa.

Comma 3

"Se vi è stata condanna a pena detentiva e la legge posteriore prevede esclusivamente la pena

pecuniaria, la pena detentiva inflitta si converte immediatamente nella corrispondente pena pecuniaria,

ai sensi dell'articolo 135".

L'art. 14 della legge N. 85/2006 ha aggiunto all'art. 2 c.p. un nuovo terzo comma, con il quale ha

disciplinato l'ipotesi della modifica nel tempo del trattamento sanzionatorio intervenuta dopo il passaggio

in giudicato della sentenza di condanna.

Comma 4

"Se la legge del tempo in cui fu commesso il reato e le posteriori sono diverse, si applica quella le cui

disposizioni sono più favorevoli al reo, salvo che sia stata pronunciata sentenza irrevocabile". Il c. 4

presuppone che ci si trovi di fronte ad un'autentica ipotesi di successione tra fattispecie incriminatrici

l'applicabilità della

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
120 pagine
2 download
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher acca46 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Peccioli Annamaria.