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FARMACI ANTIDEPRESSIVI (NEUROLETTICI)

Gli antidepressivi si comprendono le seguenti categorie di farmaci:

 Gli antidepressivi triciclici;

 Gli inibitori della ricaptazione della Serotonina;

 Gli anti mao.

Gli antidepressivi triciclici hanno una struttura con tre anelli benzetici, con un atomo di azoto al

centro, e agiscono con azione neurolettica.

Gli inibitori della ricaptazione della serotonina hanno sempre una struttura triciclica, inibendo come

tutte le amine la Serotonina e può esplicare i propri effetti benevoli.

I sali di Litio sono molto efficaci nelle crisi maniacali, mentre gli altri in tutte quelle fasi dove c’è

una variazione dell’umore, tristezza, pianto.

Gli anti mao agiscono nei confronti della monoaminoossidasi, che agisce non trasformando la

cheramina, un recettore delle catecolamine adrenergiche. Con farmaci ricchi di cheramina non

vanno somministrati, perché si potrebbero creare delle crisi per eccessiva presenza di questa

sostanza nel nostro organismo. 49

LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE

È una procedura mediante la quale c’è la somministrazione in modo forzato degli alimenti

dall’esterno, ci sono determinate condizioni cliniche in cui questa procedura è necessaria o

insostituibile:

 Quando il malato non può nutrirsi o non vuole nutrirsi (chiaramente nei casi di

malnutrizione);

 Nei perioperatori, prima per mantenere l’intestino a riposo o post operatorio per lo stesso

motivo;

 Nei casi di un eccessivo catabolismo dovuto a delle patologie.

La malnutrizione può essere soltanto di due tipi, in ogni caso lo stato di malnutrizione è associato a

varie situazioni patologiche:

 Ritardo nella cicatrizzazione: specie nel malato con lesioni da decubito c’è un ritardo nella

cicatrizzazione dovuto anche a fenomeni come la malnutrizione, che interviene sul ritardo,

venendo a mancare le varie sostanze nutritive e tutti gli elettroliti fondamentali.

 Immunodepressione: è un’altra patologia conseguente alla denutrizione, causata perché

vengono a mancare le gamma globuline che sono responsabili di tutti quei fenomeni

immunitari di difesa che l’organismo oppone ai vari insulti esterni,.

 Compromissione di organi importanti quali rene, fegato, cuore, perché vengono meno tutti

quei parametri biochimici fondamentali che regolano il perfetto metabolismo di questi

organi;

 Allungamento dei tempi di degenza, dal momento che la manutrizione concorre alla

formazione di tutta una serie di patologie che interessano l’individuo ospedalizzato o con

ospedalizzazione domiciliare, provocando delle problematiche aggiuntive che ne allungano i

tempi di degenza.

PROGRAMMA NUTRIZIONALE

Il programma nutrizionale che dobbiamo definire deve essere individuato:

 Definendo in quale malnutrizione ci troviamo per poter agire in modo adeguato;

 La valutazione dello stato clinico generale del paziente, quindi tutti i vari parametri che ci

portano al riconoscimento delle varie patologie in essere;

 L’individuazione dei vari fabbisogni, cioè quante calorie ha bisogno per poter ripristinare lo

stato nutrizionale.

Il primo problema è definire davanti a quale malnutrizione ci troviamo. Ci sono due tipi di

malnutrizione:

 Cachessia o malnutrizione di tipo marasma, deficienza del valore calorico, caratterizzata da

una diminuzione della massa muscolare. In questo tipo di malnutrizione le proteine seriche

(albumine e gamma globuline) sono normali.

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 Kwashiorkor, conseguente ad un deficit prevalentemente proteico, in cui il valore delle

proteine è notevolmente diminuito, diversa dalla prima.

Se abbiamo il deficit proteico è chiaro che la proteina che diminuirà di più è l’albumina con tutte le

conseguenze dovute (stenosi epatica, edemi) e le varie problematiche che l’ipoalbuminemia

comporta.

La malnutrizione mista è un tipo di malnutrizione che interessa tutti e due i tipi precedentemente

detti.

Per studiare lo stato clinico del paziente dobbiamo fare:

 Esame obiettivo;

 Indici antropometrici;

 Indici immunologici;

 Indici biochimici.

Una volta valutato lo stato nutrizionale del paziente è chiaro che è facile individuare il tipo di

nutrizione adeguato per lui per riportare il suo fabbisogno energetico alle sue condizioni. È chiaro

che se ha un deficit di azoto e della massa muscolare è necessario introdurre azoto superiore alle

normali necessità del suo metabolismo, quindi l’introduzione di azoto deve essere maggiore e anche

quella degli amminoacidi.

MISURE ANTROPOMETRICHE

Le misure antropometriche vanno a valutare la perdita del peso, i depositi di grasso e la massa

muscolare; attraverso lo studio di questi 3 valori si può capire fino a che punto c’è stata la perdita di

massa muscolare e di fronte a quale tipo di malnutrizione ci troviamo, quindi come agire.

Una volta definito queste tre caratteristiche possiamo valutare l’intervento da fare.

MISURE BIOCHIMICHE

Le misure biochimiche sono l’indice delle proteine viscerali che ci dà l’indice della deplezione dei

livelli proteici nell’insufficiente nutrizione. L’albumina è una proteina importantissima, come pure

la transferrina, l’indice di Creatinina usato per valutare l’insufficienza renale, cioè l’incapacità del

rene di depurare l’organismo. La Creatinina può essere considerata un indice di massa muscolare.

MISURE IMMUNOLOGICHE

Sono importanti, perché risalendo al numero dei linfociti o delle gamma globuline (iga / igg) si

riesce a sapere quello che è il deficit immunitario dell’organismo in quella che è una situazione di

malnutrizione.

Una volta che conosciamo tutto questo riusciamo ad individuare i fabbisogni. Partendo dal

presupposto che il fabbisogno dell’acqua è almeno 35-40 ml / kg / die, per un paziente di 70 kg la

quota d’acqua che deve essere introdotta è pari a 2500 ml al giorno.

Il fabbisogno energetico viene definito a riposo come la quantità di energia necessaria per

mantenere stazionaria la temperatura del corpo anche con dei cambiamenti ambientali di

temperatura notevoli. È il fabbisogno di cui l’organismo ha necessità per mantenere la sua

temperatura costante. È legato alla malattia, all’attività motoria, alle patologie. In un paziente

immobile a letto sarà minore al fabbisogno di un adulto normale con un attività motoria normale.

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Però un paziente con la febbre ha un fabbisogno energetico superiore e quindi un maggiore

catabolismo.anche le patologie lo innalzano.

Il fabbisogno proteico è il fabbisogno degli amminoacidi necessari a sintetizzare le proteine. Se si

vuole recuperare massa magra le entrate di azoto devono superare le uscite e questo bilancio deve

essere nettamente positivo. Una volta mantenuto questo equilibrio si può mantenerlo per non

affaticare il rene per un eccesso di eliminazione di proteine.

Poi c’è il fabbisogno elettrolitico. Devono essere valutati attentamente i valori di questi elettroliti

circolanti, importanti quando il paziente è in nutrizione artificiale. La nutrizione artificiale è una

preparazione di tipo galenico, nel senso che è individualizzata. Si va ad alterare un equilibrio, per

questo va aggiornato frequentemente perché queste sostanze entrano in tutti i fenomeni di

permeabilità cellulare, attività muscolare (Sodio, Potassio, Calcio). Il Calcio lo troviamo in tutti i

fenomeni di contrazione muscolare, il fostato, il solfato, il cloruro; bisogna fare attenzione, nel

NaCl, KCl, CaCl, si introducono tutti sali e non si deve andare ad aumentare troppo alcuni di questi

elementi (si introduce l’aspartato di k per evitare questi problemi e non aggiunge troppo Cloro).

Tutti i sali di Potassio ad alta concentrazione da poco tempo non si tengono più nei normali reparti

ospedalieri per rischi clinici.

Acqua=40 ml/kg

Mg=30 ml/kg

Na=60-15 ml/kg

Ca=80 ml/kg

Cl=60-145 ml/kg

Fosfato= ml/kg

K=80-160 ml/kg

Solfato=10-20 ml/kg

I nutrienti sono delle miscele preparate con dei macronutrienti e dei micronutrienti.

Sono macronutrienti quelli più importanti che costituiscono la base della nutrizione: acqua,

amminoacidi, carboidrati, lipidi.

I micronutrienti sono quelli che vanno aggiunti in piccole quantità: sali minerali, vitamine,

oligoelementi, elettroliti.

L’acqua è indispensabile, almeno occorrono 2500 ml al giorno (quella esogena), mentre quella

endogena viene prodotta all’interno del nostro organismo da processi cellulari che avvengono in

presenza di Ossigeno (ossidativi) esterno o interno alla cellula: si hanno delle trasformazioni che

liberano acqua e altre sostanze. Il fabbisogno di acqua aumenta quando c’è febbre, patologie, tutte

le circostanze dove c’è una perdita di acqua e maggior richiesta.

I lipidi rappresentano un importante fonte calorica, maggiore degli zuccheri, si pensi che un

grammo di lipidi libera 9 calorie, mentre un grammo di zuccheri libera 4,75 calorie. Da qui si vede

quanto è importante. Possiamo classificare:

 Lipidi di deposito, sono quelli che si accumulano nei tessuti e vengono liberati quando se ne

ha necessità e vengono liberate.

 Lipidi cellulari servono da stabilità, permeabilità e mantenimento dell’integrità cellulare.

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Nei momenti di digiuno l’organismo recupera dai lipidi di deposito per trarne l’energia necessaria,

mentre quelli cellulari non diminuiscono a digiuno. I lipidi sono somministrati sotto forma di

fosfolipidi uniti alla lecitina d’uovo. La specialità medicinale che li contiene è intralipide, una

concentrazione del 10-20%, soluzione in flaconi da 500 ml che possono essere somministrate in via

periferica o, meglio ancora, in via centrale perché essendo lipidi possono dare delle problematiche

notevoli e anche nel momento della miscelazione, perché avendo un aspetto lattescente si possono

coprire reazioni possibili tra i vari componenti, delle incompatibilità (trasformazioni, precipitazione

per variazione di solubilità, precipitati tossici o che inattivano quella sostanza). È importante lo

studio della miscela nutritiva fatta a priori, perché durante l’infusione non si vede il precipitato. A

volte ci sono composti al limite della solubilità e formano dei precipitati.

I carboidrati costituiscono circa il 55-65% dell’energia della dieta. Questo fabbisogno energetico

dipende dall’attività, dagli stress, dalla febbre, dalle necessità dei globuli rossi e del sistema nervoso

centrale.

Gli amminoacidi sono delle sostanze strutturali, essendo i mattoni del nostro organismo. Vengono

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
57 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher TheNumberOne1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Rossi Pellegrino.