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POLIZIA
DENUNCIA E GIUDIZIARIA CHE HA L’OBBLIGO DI COMUNICARE AL
PUBBLICO MINISTERO???
il pubblico ufficiale si deve limitare a prendere la notizia di reato e a mandarla
all’autorità giudiziaria. Che significa? che quando il pubblico ufficiale vede una
notizia di reato ho l’obbligo di fare la denuncia ma li si ferma. Non è che va a
fare le indagini. (a differenza della polizia g.) ALLA PG spetta fare le indagini e
tutte quelle attività di prova presenti nell’art 55.
ART 332 : CONTENUTO DENUNCIA.
La denuncia contiene l’esposizione deli elementi essenziali del fatto e indica il
giorno dell’acquisizione della notizia nonché le fonti di prova già note. Contiene
inoltre la generalità , il domicilio e quanto altro valga all’identificazione della
persona a cui il fatto è attribuito , dell persona offesa e di coloro che siano in
grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti.
2.REFERTO. ( 334 CPP).
Il REFERTO è la segnalazione di reato proveniente dagli esercenti una
professione sanitaria che abbiano prestato la loro assistenza o opera in casi che
possono configurare un delitto perseguibile d’ufficio. ( 365 cp).
Il referto ha forma scritta. Esso indica la persona alla quale è stata prestata
assistenza , e quando possibile, le sue generalità e ogni altro elemento utile per
identificarla ; nonché il tempo e le modalità dell’intervento e le notizie che
servono a stabilire le circostanze del fatto, i mezzi con i quali è stato commesso
e gli effetti che ha causato . Deve essere presentato al PM o ad un
ufficiale di P.G. entro 48 ore o , se vi è pericolo nel ritardo,
IMMEDIATAMENTE. [ Come nel caso in cui il medico si trovi di fronte una
donna con molteplici lividi sul corpo ha l’obbligo di fare la denuncia all’autorità
giudiziaria. È prevista una eccezione Il legislatore ha previsto una scriminante
per il medico che omette il referto quando il referto ha bisogno della denuncia
del reato a carico della persona che si sta visitando si vuole evitare che il
potenziale paziente che ha commesso il reato evita di farsi visitare con rischio
per la propria vita per paura di essere denunciato. Se il paziente chiede al
medico di non fare un referto perché viene curato a causa di un reato che lui
stesso a commesso ( dici : guarda mi hanno sparato a causa di uno sparo, ma
se viene fuori che t hanno sparato perché a tua volta hai sparato a qualcuno) ,
il medico può non fare il referto.]
NOTIZIE ATIPICHE.
Queste consistono negli SCRITTI ANONIMI e nelle DELAZIONI CONFIDENZIALI
- Lo scritto anonimo, ovvero con sottoscrizione apocrifa, non potendosene
stabilire la paternità non può essere acquisito al processo, ne in tale sede
utilizzato. Tuttavia, può essere utile per lo svolgimento dell’attività
investigativa. L’anonimo tuttavia può essere utilizzato se esso
proviene dall’imputato ovvero se costituisce corpo del reato.
- DELAZIONI CONFIDENZIALI. Riguardano le notizie provenienti dai
c.d. confidenti di polizia( art 203) che si limitano a dare
l’informativa in forma segreta senza apparire poi nel
procedimento.
p.g. e p.m. possono avvalersi al fine delle indagini delle notizie acquisite
attraverso gli informatori, ma l’elemento non può essere utilizzato dal
giudice, ai fini dei provvedimenti richiesti dall’accusa ( es. per autorizzare
intercettazioni). Il giudice non può obbligare p.g. e servizi informativi e di
sicurezza a rivelare i nomi dei confidenti; se tuttavia i nomi sono rivelati, i
confidenti possono essere esaminati come testimoni.
NOTIZIE ATIPICHE sono anche quelle di stampa e dei mezzi audiovisivi di
diffusione del pensiero.
CONDIZIONI DI PROCEDIBILITA’.
L’azione penale è per sua natura obbligatoria. Tuttavia, in alcune ipotesi il corso
dell’azione è condizionato da manifestazioni di volontà promananti da sogg.
(titolari dei beni g. protetti) diversi dal pm, titolare dell’azione stessa: queste
sono le CONDIZIONI DI PROCEDIBILITA.
Queste sono la QUERELA, L’ISTANZA, RICHIESTA E AUTORIZZAZIONE A
PROCEDERE.
Tali istituti possono condizionare solo la PROMOZIONE dell’azione ( RICHIESTA E
ISTANZA), oppure sia questa che la prosecuzione ( QUERELA E
AUTORIZZAZIONE).
1.QUERELA. (art 337 cpp).
La querela è una manifestazione di volontà che la persona offesa deve
rilasciare all’Autorità procedente, che può essere sia la polizia giudiziaria che il
pm, e attraverso la quale si chiede di procedere in ordine ad un fatto previsto
dalla legge come reato. Essa assume rilevanza nei solo casi in cui la legge
penale subordina la punibilità del reato alla volontà dell’offeso. (es. reati a
sfondo sessuale. la donna che subisce violenza dal marito. Tale reato può
essere perseguito soltanto laddove la vittima chieda che si proceda. Perché da
un punto di vista processuale, subire un processo del genere è uno dei
momenti più devastanti per una donna, che deve raccontare ciò che ha subito).
Di norma la volontà punitiva del privato deve persistere durante il corso del
procedimento, sia all’inizio dell’azione penale, sia durante l’iter processuale. Il
venir meno della volontà punitiva si sostanzia in REMISSIONE DI QUERELA,
che è causa estintiva del reato.
La querela può essere scritta o orale. La querela va proposta entro tre
mesi dalla notizia del fatto reato. Circa il sogg legittimato a proporla,
trattasi della persona offesa o del legale rappresentante dell’ente o
associazione. Se la persona offesa è un minore di anni 14 o infermo di mente,
alla querela provvede l’esercente la potestà genitoriale, il tutore o un curatore.
Per esigenze di certezza va sempre identificata dal p.u. il sogg. che propone,
rimette o accetta la rimessione di querela.
RINUNCIA A PROPORRE QUERELA: comporta in radice l’estinzione del diritto o
facoltà di proporre querela.
2. ISTANZA DI PROCEDIMENTO.
L’istanza di procedimento è una condizione di procedibilità analoga alla
querela, tanto che la sua proposizione segue le forme della querela ( art 341
cpp) . L’istanza di procedimento consiste nella domanda con la quale il privato,
persona offesa, chiede che si proceda contro i responsabili di taluni delitti
commessi all’estero da stranieri o da cittadini. L’istanza a differenza della
querela è IRREVOCABILE. Può essere diretta anche contro ignoti ( come la
querela) essendo sufficiente la manifestazione di volontà punitiva. L’istanza
può essere presentata al P.M. o alla P.g. anche ad un agente consolare
all’estero, sempre entro 3 mesi dalla notizia del fatto reato e entro 3 anni dalla
presenza del colpevole nel territorio nazionale.
Qual è l’efficacia territoriale della legge penale???
EFFICACIA NEL TEMPO: nessuno può essere punito per un fatto che, secondo
la legge del tempo in cui fu commesso, non costituiva reato.
EFFICACIA NELLO SPAZIO: reato commesso per esempio nella citta del
Vaticano, può essere perseguito in Italia? Chi procede? L’autorità g. italiana
perché sono cittadini italiani o l’autorità g. del vaticano?? Ci sono una serie di
norme. Innanzitutto c’è il PRINCIPIO DI TERRITORIALITA? il principio di
territorialità: ogni stato si occupa dei reati commessi sul proprio territorio.
( quindi in linea di massima dovrebbe occuparsene l’autorità g. del vaticano).
Nel 900 si è capito però che il diritto penale non può essere solo territoriale:
alcuni reati pur essendo commessi all’estero possono attentare beni protetti a
livello italiano. (es: falsificare francobolli italiani nella Città del Vaticano) .
dunque i reati commessi all’estero cominciano ad essere puniti anche dallo
stato di appartenenza del cittadino che lo ha commesso laddove possano
attentare a beni che abbiano una rilevanza giuridica interna il reato
commesso all’estero potrebbe avere procedibilità in Italia.
Vi sono anche reati commessi all’estero che potrebbero essere puniti sia in Italia
che all’estero ( es. vi sono reati di un cittadino italiano commesso all’esterno e
in tal caso la persona offesa potrebbe scegliere a quale giurisdizione attribuire
la competenza, con un atto che si chiama “istanza procedimento”.
3.RICHIESTA DI PROCEDIMENTO.
La richiesta consiste in una manifestazione di volontà punitiva che una volta
proposta è irrevocabile. Talvolta è richiesto per determinati reati o per
ragioni di opportunità che si possa procedere solo se c’è la richiesta
del ministro di giustizia. Occorre la richiesta del ministro di giustizia per i
delitti in danno al presidente della repubblica, per taluni delitti politici o comuni
commessi all’estero dai cittadini o dagli stranieri (quando ci sono dei beni che
afferiscono comunque ad un interesse dello stato)
qui perché c’è questa richiesta del ministro?? Perché purtroppo quando ci
sono le problematiche di carattere internazionale comunque c’è un’invasione
nella giurisdizione di un altro paese.
Affianco all’obbligatorietà dell’azione penale c’è un bilanciamento di interessi
che è necessario che siano comunque ponderati al fine di stabilire se è
necessario o no procedere.
La richiesta di procedimento deve essere presentata sempre in forma scritta
direttamente al p.m e non anche ad un ufficiale di P.G.
4.AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE.
L’autorizzazione è una dichiarazione di volontà con la quale un organo pubblico
consente l’esercizio della giurisdizione penale nei confronti di una data
persona ( es. ministro) o rispetto ad un determinato reato ( reati ministeriali
es.) . nel nostro ordinamento le autorità preposte a concedere
l’autorizzazione sono:
- Le singole camere, per i procedimenti a carico del presidente del
consiglio o dei ministri
- La corte costituzionale per i procedimenti a carico dei suoi membri
- Il ministro di giustizia per la procedibilità di determinati reati
È stata abolita l’autorizzazione a procedere nei confronti dei membri del parlamento.
Ciò a seguito della modifica dell’art. 68 cost.
“I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle
ART. 68:
opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni. Senza autorizzazione
della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere
sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né pu