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Oltre al V libro aggiunge anche un'appendice che si intitola Canzoni le principe Vogelfrei

(rielaborazione degli Idilli di Messina). Il principe si fa bandito per combattere l'ingiustizia.

"Volgelfrei" significa (lo troviamo nel Faust di Goethe) "essere un proscritto/bandito".

All'inizio introduce inoltre altre poesie, definite epigrammi, di Nietzsche,Scherzo, malizia e

vendetta.

E' la prima volta che N. pubblica le sue poesia nel contesto di un'opera filosofica (poco prima

aveva pubblicato Idilli di Messina). Il titolo riprende il titolo dal testo di Goethe. Si crea una

simmetria introdotto e concluso da una raccolta di poesie.

Scrive in continuità con Al di là del bene e del male (1886).

Tra la I e la II edizione scrive Così parlò Zarathustra e quindi la scrittura e i pensieri dello

Zarathustra si fanno sentire, soprattutto il concetto della morte di dio.

La Gaia Scienza oggi è considerata l’opera più importante di Nietzsche perchè ha in sè

tematiche e influenze di altre sue opere.

Importante il sottotitolo della II edizione La gaja scienza, riferimento alla poesia dei trovatori

provenzali. Di questo significato inizialmente non è del tutto consapevole. Quello che lo attira

di questa espressione non è una classificazione di generi poetico letterali, ma un'idea di una

scienza che diventa letteraria perchè la scienza non può che rinunciare al concetto di

assoluto. La scienza può affermare solo affermazioni relative, non ci dà la verità perchè non

esiste una verità in sè.

26/03/2015

La Gaja Scienza sottotitolo dell'edizione del 1887. "Gaja" relazione con il termine "serenità".

In molti aforismi ricorre il termine "serenità"= stato d'animo legato alla gaiezza, stato di

abbandono, rilassatezza che segue la gioia, che è più impulsiva (Schiller scrive una lirica Alla

gioia).

Nietzsche con "Scienza" si riferisce al materiale scientifico del materialismo positivista, e con

il definirla Gaia vuole mettere in discussione questo materialismo.

Usa il termina gaia in italiano Nietzsche per un riferimento preciso: la stagione culturale e

letterale della cultura europea, quella della poesia provenzale tra XII-XIII secolo. N. ha

viaggiato molto in Italia, e anche la Provenza e la Marsiglia. Rende onore ai poeti cavalieri,

cultura provenzale spenta dalle crociate, ma che ebbe grandi sviluppi successivi (Dante,

ecc.). Ciò che affascina N. è questo ideale aristocratico che si condensa in dedizione alla

donna amata, che però resta inavvicinabile, è un ideale a cui tendere senza poi essere

realmente colto. I paralleli tra questa donna irraggiungibile e il concetto di verità. La scienza

tende alla verità ma non può raggiungerla (=platonico: la sapienza non si possiede, ma la si

ama, e si ama ciò che non si possiede, ciò a cui si tende).

Il concetto di Gaia Scienza è una scienza che tende alla verità ben sapendo che la verità non

sa si conoscer mai, ben sapendo che la verità in sè non esiste e che la verità è solo il nostro

modo di pensare la verità.

La verità, Kantianamente, è la condizione trascendentale del conoscere (noi conosciamo il

nostro modo di conoscere, non gli oggetti).

Problema: Nietzsche è consapevole nel 1882 il significato di questo titolo, o lo capisce solo

dopo? I trovatori provenzali certo N. li conosce, ma forse non è così interamente

consapevole.

Come nasce la Gaia Scienza

Contro la filosofia della sera di Hegel, propone la filosofia del mattino (Aurora) che contiene

una presa di posizione netta di N. contro il cristianesimo e contro la morale.

Così importante da volerne scrivere delle appendici (così come aveva fatto per Umano troppo

umano). Scrive delle appendici, ma poi propone Gaia Scienza. Le ragioni di questo

cambiamento da appendice a libro non si conoscono. Vuole mettere insieme un testo

filosofico con la poesia. Come gli viene in mente l'espressione? Campioni si accorge che in

una lettera c'è una lista di poeti provenzali, con un errore: il termine zontas--> non esiste.

Intendeva "gaiezza". L'errore è degli interpreti di Nietzsche (cioè di colli e montinari che non

riescono a decifrare la :grafia di N. in cui c'è scritto in realtà soulas).

La fonte della notizia di "soulas" è una guida turistica. Tutti i generi poetici provenzali sono

messi sotto il termine "La Gaia Scienza". La gaia scienza è un titolo, un'etichetta legata alla

cultura provenzale.

N. non ha elaborato concettualmente questo riferimento, è solo colpito dall'espressione, gli

interessa il concetto che traspare dall'espressione che mette in discussione la pretesa

serietà della scienza.

Il gesto di N. è dissacratorio nei confronti della serietà della scienza. "Filosofia che danza": la

filosofia oggi è messa in difficoltà dalle conquiste della scienza. N. allora dice che la filosofia

deve trovare una sua leggerezza. usando le verità della scienza deve costruire modelli di vita

che abbiano una loro leggerezza. C'è una filosofia che ha perso la pesantezza della scienza.

Su che cosa è basata questa leggerezza? con la presa d'atto che la verità assoluta che la

scienza ricerca non esiste; con la presa di coscienza che la verità è relativa, ed è necessaria

per orientamento nella nostra vita. Ci sono le verità; non rimandano a nulla di metafisico. La

verità corrisponde al fatto che noi siamo immersi nei fenomeni (Kant) noi abbiamo a che fare

con il mutare delle cose e le vediamo dalla nostra prospettiva.

Prospettiva è l'opposto di teleologia: in questo modo si oppone a Kant, ma vedremo che in

realtà nella sua posizione c'è moltissimo di Kant. C'è una posizione kantiana che assume

inconsapevolmente e la sua proposizione di prospettivismo è un modo di prendere kant

contro kant stesso; portare kant alle estreme conseguenza (af. 109 Gaia Scienza: dice che

non esistono leggi della natura. E' un riferirsi a Kant e portarlo oltre se stesso. )

Prospettivismo=la nostra conoscenza è relativa. Il termine "prospettivismo" viene usato per

indicare la teoria di N. sulla conoscenza, termine che N. usa con parsimonia (solo 5 volte).

Solo 1 volta lo usa in un'opera pubblicata (in un af. V libro).

Confronto di Nietzsche con Kant: è effettivo o no? N. legge in originale solo la Critica del

Giudizio. Molti altri filosofi non ha letto direttamente (no: Hegel, Spinoza, Leibniz, Cartesio....).

Integralmente ha letto Schopenhauer, e direttamente Feuerbach. Aveva quindi alcune lacune,

ma come conosce questi autori di cui non ha letto direttamente gli scritti? Li conosce

attraverso la lettura di grandi opere di Storia della filosofia: Storia della filosofia moderna di

Fischer e La storia del materialismo di Lange. 2 autori di formazione neokantiana.

Dove inizia il confronto di N. con Kant? molto preso, prima di ottenere la cattedra a

Basilea. Avendo pubblicato degli articoli importanti in una importante rivista, nel 1869 si

laurea senza tesi, e pochi mesi dopo trova già lavoro grazie alla raccomandazione del suo

maestro. Si è rivelato che la polemica antikantiana di N.:

- o non si rende conto che criticando Kant è in realtà sulla sua stessa strada

- o se ne rende conto ma la sua posizione è assunta con l'obiettivo di portare Kant alle

estreme conseguenze

Nel 1898 si sente filosofo e quindi comincia a studiare Kant, leggendo La Critica della facoltà

di giudizio e i due volumi dedicati a Kant di Fischer. Nel 1866 si imbatte in Il mondo come

volontà e rappresentazione di Schopenhauer. Le fonti che N. usa nella lettura di Kant sono

Fischer, Lange (influenzato da Schipenhauer) e Schopenhauer.

Nel 1868 prepara un abbozzo di tesi di laurea La teleologia a partire da Kant. Questo è il

momento in cui apre il suo confronto con Kant e negli anni a venire non si sposterà da

quando ha scritto in questi appunti.

Concetto di Gaia scienza: scienza che rinuncia all'assoluto, ed è gaia e leggera proprio per

questo. Noi possiamo conoscere solo la nostra prospettiva, a partire dal nostro angolo

visuale. Possiamo conoscere solo i fenomeni, ci è negata la conoscenza del noumeno. N.

dice che una cosa che non conosciamo è come se per noi non esistesse. Il pensiero è una

funzione del conoscre: se parlo della cosa in sè parlo di qualcosa che dovrei conoscere.

Pensare e conoscere non possono essere cose diverse. La cosa in sè esiste, ma è un modo

diverso del darsi del fenomeno stesso. La nostra esistenza è condzionata dall'esistenza

fenomenica.

Questo porta all'aforisma 374 della Gaia Scienza "Il nostro nuovo infinito": se la nostra

conoscenza è prospettica, noi della nostra esistenza e della nostra prospettiva non possiamo

dire nulla perchè dire che la nostra conoscenza prospettica significherebbe elevarci ad un

punto di vista più alto, ma è impossibile perchè abbiamo una conoscenza prospettica. N.

esprime questa idea "noi non possiamo girare l'angolo con il nostro sguardo". A questo punto

l'universo che ci sta davanti diventa nuovamente infinito.

Possiamo adorare questo nuovo infinito come colui che è ignoto (rif. agli atti degli apostoli)?

Non c'è il rischio di ri-divinizzare l'infinito come hanno fatto gli antichi?

Dobbiamo rinunciare a conoscere? no, ma dobbiamo avere coscienza che la nostra

conoscenza ha un limite in noi, nel tempo, nella cultura. La nostra conoscenza si avvale di

performance retoriche e non ci porta su strade assolute. Questo significa Gaia Scienza.

Aforisma 1 I teorici del fine dell'esistenza

Prospettiva fondamentale dell'esistenza, dell'uomo come essere vivente.(Kant dice l'uomo

non ha nessuna ragione di ritenersi il signore, l'uomo di fronte alla superiorità del disegno di

dio L'uomo e l'insetto sono sullo stesso piano. Anche Schopenhauer fa riferimento alla vita

animale.)

L'uomo non vale in quanto individuo ma vale in quanto specie. L'uomo è un essere vivente

che ha la stessa rilevanza degli altri, è un animale, e la sua preoccupazione immediata è di

salvare se stesso. Come? salvando la specie.

Scopo dell'esistenza: conservazione della specie.

L'umanità in confronto alla storia dell'universo è solo un frammento insignificante (Verità e

menzogna in senso extramorale. ) Ogni individuo in quanto parte di una specie, si sente il

centro dell'universo. Noi usiamo l'intelletto e per sopravvivere, altri altre qualit&

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A.A. 2016-2017
15 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/04 Estetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecc.ila di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Estetica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Gentili Carlo.