Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 45
Neuropsicologia di base Pag. 1 Neuropsicologia di base Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neuropsicologia di base Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neuropsicologia di base Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neuropsicologia di base Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neuropsicologia di base Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neuropsicologia di base Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neuropsicologia di base Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neuropsicologia di base Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Neuropsicologia di base Pag. 41
1 su 45
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (CT o TC)

CT è una tecnica di indagine radiodiagnostica (diagnostica per immagini). È possibile riprodurre immagini in sezione (tomografia) e tridimensionali dell'anatomia create da un'analisi generata al computer, dell'attenuazione di un fascio di raggi X mentre passa attraverso una sezione corporea.

Grigio: cervello, edema, infarto

Nero: aria, liquido cerebro-spinale e grasso

Bianco: osso, emorragia

Tumori: stesso grigio del tessuto o bianchi o grigio scuro

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (MRI)

È una tecnica di generazione di immagini, usata prevalentemente nel campo della diagnostica medica. Fornisce una rappresentazione del distretto corporeo di interesse che deriva dall'interazione degli atomi con un campo magnetico applicato costante e un campo magnetico rotante ortogonale al primo.

RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE (fMRI)

È un esame strumentale che serve a registrare come variano i livelli del flusso sanguigno e

La fMRI (Risonanza Magnetica Funzionale) è una tecnica di imaging medico che permette di misurare i cambiamenti dell'ossigenazione cerebrale nel distretto encefalico in risposta a diversi stimoli. È attualmente una delle tecniche più suggestive e indicate per studiare a fondo e dettagliatamente la complessa attività cerebrale nell'uomo, consentendo di elaborare mappe assai affidabili dei vari modelli di attivazione delle aree neurali.

A COSA SERVE?

  1. Da un punto di vista clinico, la fMRI serve per rilevare quali aree cerebrali si attivano durante l'esecuzione di un determinato compito. Ciò è utile per comprendere ad esempio, in fase preoperatoria, se nell'area interessata da una lesione cerebrale persiste un'attività funzionale importante per poterla così preservare.
  2. La fMRI può essere utilizzata in fase intraoperatoria per verificare la funzionalità cerebrale.
  3. La fMRI può essere utilizzata per valutare nel tempo il recupero in seguito a lesioni che interessano il cervello come, ad esempio, dopo un ictus.
Permette di rilevare quali aree cerebrali si attivano durante l'esecuzione di un determinato compito (come parlare, leggere, pensare o muovere una mano).

TOMOGRAFIA A EMISSIONE DI POSITRONI (PET)

La PET permette di raccogliere informazioni sul metabolismo e sulle funzioni del cervello nel pieno della sua attività (in vivo). È una metodica di diagnostica per immagini che ha trovato largo impiego per specifiche indicazioni neurologiche.

Usa traccianti radioattivi e visualizza il loro decadimento che libera positroni (elettroni positivi). I positroni si scontrano nel tessuto e liberano così radiazioni elettromagnetiche.

La PET è in grado di visualizzare quale regione cerebrale accumuli il tracciante impiegato. Così è possibile (es. con l'uso di glucosio radioattivo (18F-FDG)) visualizzare regioni cerebrali che hanno un metabolismo particolarmente attivo (in un determinato momento durante l'esecuzione di un particolare compito) o patologicamente.

attivo nel caso di focolai epilettici o tumori. Altrimenti si può rilevare una perdita di attività legata ad es. a processi neurodegenerativi come la malattia di Alzheimer. Le principali indicazioni: 1) demenza di Alzheimer iniziale sospetta (presenza di disturbi della memoria, di alterazioni della personalità, di sindromi pseudo-depressive senza alterazioni morfologiche evidenti alla TC e/o RM); 2) diagnosi differenziale delle demenze (Alzheimer, demenza vascolare, demenza frontale); 3) malattie cerebro-vascolari acute e croniche, per la dimostrazione della estensione del danno metabolico e la valutazione prognostica; 4) epilessia, per localizzare il focolaio epilettogeno nelle forme resistenti ai farmaci. CONCLUSIONI L'esame neuropsicologico si avvale primariamente della raccolta della storia clinica e dei test cognitivo-comportamentali, preferibilmente tarati estandardizzati. L'inquadramento completo del paziente richiede anche la capacità, da parte del neuropsicologo,di interpretare i risultati di: - esami neuroradiologici - esami di neuroimmagine - esami elettrofisiologici a cui spesso il paziente è stato sottoposto, al fine di definire la sede e l'estensione della lesione cerebrale, le caratteristiche funzionali delle alterazioni neurali, responsabili dei disordini comportamentali osservati. I DISTURBI DELLA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO Basi Neurali della rappresentazione del corpo Il corpo è il mezzo che utilizziamo per la vita di relazione. È il mezzo attraverso il quale agiamo nell'ambiente esterno, utilizzando i sensi. L'espressione "rappresentazione del corpo" è utilizzata per indicare un gran numero di funzioni percettive e motorie connesse e indispensabili per determinate funzioni: a) Percezione e localizzazione degli stimoli b) Programmazione delle azioni c) Consapevolezza del corpo Queste funzioni sono ben distinte e controllate da circuiti cerebrali specifici. Alcuni disturbi neurologici possonocomportare:
  • alterata percezione dell'integrità del corpo: arto fantasma, arti soprannumerari;
  • incapacità di localizzare spazialmente i segmenti del corpo - autotopoagnosia, disorientamento destra/sinistra, agnosia digitale; (prossime slide)
  • negligenza per un lato del corpo - emisomatoagnosia, negligenza motoria; (prossime slide)
  • alterata consapevolezza del possesso di parti del corpo - somatoparafrenia. (prossime slide)

Arto fantasma

La sindrome dell'arto fantasma è la sensazione anomala di persistenza di un arto dopo la sua amputazione o dopo che questo sia diventato insensibile. Il soggetto affetto da questa patologia ne avverte la posizione, accusa sensazioni moleste e spesso dolorose, talora addirittura di movimenti come se questo fosse ancora presente. Questa sensazione, assolutamente normale e che non rientra in nessun tipo di problema psichico, è correlato con la propriocezione. La spiegazione classica del fenomeno

ipotizza che: la causa diretta dellasindrome dell'arto fantasma sia l'attività elettrica aberrante proveniente dal neuroma che va a formarsi nel moncone in seguito alla rescissione del nervo. Neuroma: esiti di una riparazione di un nervo sezionato andato incontro a devoluzione anomala o non riparato. Subito dopo l'evento traumatico, il moncone nervoso innesca il meccanismo di riparazione caratteristico per tale struttura. La terapia applicata per lenire il dolore riferito all'arto fantasma è la rimozione chirurgica della terminazione nervosa. I risultati di questa procedura chirurgica sono ambigui, in quanto il dolore tende a ripresentarsi in molti casi poco tempo dopo l'intervento. In ambito psichiatrico soprattutto di orientamento dinamico si è a volte identificata la sindrome come un disturbo psichico innescato dalla non accettazione della perdita. Queste spiegazioni hanno uno scarso valore euristico e sono oggi quasi totalmente abbandonate. Attualispiegazioni neurofisiologiche delle sensazioni somato-sensitive In realtà il fenomeno può essere chiarito, se si considerano gli abbondanti collegamenti tra: corteccia motoria e premotoria e quella somatosensitiva del lobo parietale (struttura principalmente responsabile della percezione del proprio movimento corporeo). Il fenomeno può essere chiarito se si considerano i collegamenti tra la corteccia motoria e premotoria (Area 4 e 6 di Brodmann) e quella somatosensitiva del lobo parietale. Il lobo parietale è infatti la struttura principalmente responsabile della percezione del proprio movimento corporeo. Pertanto, la deafferentazione della corteccia somatosensitiva dagli input sensoriali fa sì che il segnale di feedforward inviato dalla corteccia motoria venga percepito come movimento anche in assenza del feedback proveniente dagli organi tendinei e dai fusinocettori. Questo è possibile perché la corteccia motoria continua ad inviarebox». Questi strumenti consentono al paziente di osservare il riflesso di un arto sano nel box, creando l'illusione visiva di avere ancora l'arto mancante. Questo aiuta a ridisegnare le mappe neurali nel cervello e a ridurre il dolore associato all'arto fantasma. Inoltre, la terapia mirror può essere combinata con altre tecniche, come la terapia cognitivo-comportamentale, per aiutare il paziente a modificare le proprie percezioni e reazioni al dolore. È importante sottolineare che la sindrome dell'arto fantasma è un fenomeno complesso e ogni paziente può rispondere in modo diverso alle terapie. Pertanto, è fondamentale una valutazione individuale e un approccio personalizzato per ottenere i migliori risultati nella gestione del dolore associato all'arto fantasma.

box» che aiuterebbe a ridefinire i patternmotori a livello cerebrale.

Arto fantasma e terapia mirror box

Il semplice utilizzo di una scatola dotata di uno specchio, in grado di dare alsoggetto l'impressione di vedere il proprio arto fantasma nell'immagine riflessadell'arto sano, sembra aver portato numerosi benefici ai pazienti afflitti daparalisi e dolori all'arto illusorio.

Arto sovrannumero e sensazione di presenza

In letteratura sono stati descritti pazienti che riferiscono la presenza di più arti,rispetto a quelli reali.Vi sono dei casi in cui i pazienti dichiarano di possedere 4 gambe o 6 braccia.Le sensazioni sono ben precise, stabili o fluttuanti.La natura di queste sensazioni potrebbe essere diversa, dipende dalla sededella lesione cerebrale.Lesioni parietali (emisfero destro): le sensazioni di arti soprannumeraripotrebbero essere determinate da un difetto nell'afferenza somatosensoriale,unito ad un deficit della consapevolezza.

Formattazione del testo

letteratura è presente anche un caso con lesione fronto-mesiale (persistenza dell'attivazione della regione premotoria) in cui il paziente riferisce la presenza di più di due arti. Sensazione di presenza aliena: in questo caso il paziente può riferire la presenza di un duplicato di sé, pur senza vederlo. La presenza aliena, spesso di un intero corpo, è descritta in modo dettagliato e spazialmente ben localizzato, di solito accanto al proprio corpo. Il corpo alieno si muove generalmente in modo sincrono con il corpo del paziente. Questo fenomeno è stato descritto in seguito a:

  • aura emicranica (sintomi tipo visione di lampi, scotomi scintillanti, deformazioni degli oggetti - che precedono emicrania o cefalee);
  • lesioni cerebrali ictali;
  • lesioni degenera
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
45 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sarafava di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Orrù Graziella.