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TECNICHE MORFOLOGICHE E MORFOMETRICHE

Questo gruppo di tecniche è in grado di darci informazioni in vivo sulla struttura e non sulla funzione del sistema nervoso.

Tomografia assiale computerizzata e risonanza magnetica

Sono tecniche che consentono di ottenere in vivo informazioni morfologiche ottenibili prima del loro avvento, solo con l'esame autoptico. Sono entrambe alla base del moderno metodo del confronto tra sede ed estensione di una data lesione cerebrale con i deficit conseguenti ad essa.

La tomografia assiale computerizzata (TAC) si basa sul diverso assorbimento di raggi X da parte di varie strutture cerebrali (ad es: sostanza grigia Vs sostanza bianca) e da parte del cervello sano rispetto a quello leso.

A differenza della TAC, la risonanza magnetica statica (RMS) non comporta l'uso di raggi X, ma si basa sull'emissione di onde radio da parte di protoni precedentemente sottoposti ad un campo magnetico. Le immagini ottenute sono tipicamente rappresentate sul

pianobidimensionale (TAC) e tridimensionale (RMS)

Diffusion Tension Imaging (DTI)

E' una potente variante morfologica della risonanza magnetica statica, introdotta di recente. Sibasa sul rilevamento di molecole di H2O nei diversi tessuti. Nelle fibre nervose queste molecolesi spostano più velocemente nel senso della lunghezza che non di traverso. La DTI è capace di cogliere questo movimento, dando come risultato l'esatto orientamento delle fibre nervose, raggruppate per fasci.

Morfometria basata sull'analisi dei voxel

E' una tecnica computazionale che consente di misurare le differenze nella concentrazione locale del tipo di tessuto nervoso. Tramite questa analisi è possibile paragonare le concentrazioni locali di sostanza grigia nelle immagini di risonanza di due gruppi di soggetti o addirittura nello stesso soggetto in periodo di diversi.

CAP 5

Col termine AFASIA la moderna neurolinguistica indica quei quadri clinici di alterazione più o meno

grave della comprensione e della produzione del linguaggio conseguente a lesioni cerebrali, in genere localizzate nell'emisfero sinistro, successive all'acquisizione del linguaggio. Una delle fondamentali distinzioni nella descrizione del linguaggio è quella tra il dizionario di simboli memorizzati che costituiscono il lessico, da un lato, e l'insieme di regole che servono per combinare detti simboli su cui si basa la sintassi, dall'altro. Pazienti afasici con lesioni anteriori (in genere frontali) mostrano soprattutto disturbi sintattici, mentre pazienti con lesioni posteriori (in genere temporali) mostrano soprattutto problemi lessicali. OSSERVAZIONE CLINICA E SEMEIOLOGIA AFASIOLOGICA NEL PAZIENTE ADULTO Nella prima interazione con un paziente afasico ci si deve sentire liberi di esplorarne i problemi linguistici anche senza utilizzo dei test standardizzati, poiché è importante descrivere accuratamente ciò che un paziente afasico è capace.di fare e ciò che invece ha perso, piuttosto che cercare a tutti i costi di incasellarlo in categorie che ipersemplificano spesso la realtà del singolo paziente. In questa prima fase bisogna porre attenzione alle alterazioni della quantità e della qualità dell'eloquio. Le alterazioni quantitative comportano un aumento o riduzione del ritmo di produzione nell'unità tempo (ad esempio: numero di parole al minuto) rispetto a valori medi, tipici di una data lingua. Nel primo caso si parla di eloquio fluente, nel secondo di eloquio ridotto. Le alterazioni qualitative dell'eloquio comportano una serie di sintomi, presenti in varie associazioni tra loro, che possono riguardare il livello fonologico, il livello semantico o il livello sintattico. Le principali alterazioni qualitative sono: - Parafasia fonemica: sostituzione, trasposizione, omissione di uno o più fonemi all'interno della parola che il paziente intende produrre (esempio: Ho fame e anca).

sete)- Neologismo: produzione di parole impossibili da riconoscere (ES: Ho visto un varino sulcatampo)

Parafasia semantica: parola inadeguata nel contesto, ma semanticamente collegata allaparola target (ES: Per tagliare la bistecca uso cucchiaio e forchetta)

Parafasia verbale: parola inadeguata nel contesto e che non ha nessuna relazione semanticao somiglianza fonologica con la parola target (ES: Sono stato assente per molto gatto)

Anomia: incapacità di reperire una parola durante compiti di denominazione

Circonlocuzione: quando il paziente non riesce a reperire una parola può sostituire la parolache intende produrre con una frase che descrive l'oggetto e la sua funzione (ES: al posto dellaparola "chiave" può dire "Serve ad aprire la porta")

Conduite d' approches: produzione di variazioni fonemiche della parola bersaglio nel tentativodi autocorreggersi e avvicinarsi alla forma corretta della parola (ES: pesso - passino)

passaggio)- Ecolalia: involontaria e incontrollabile tendenza da parte del paziente a ripetere quanto immediatamente espresso dall'interlocutore

- Perseverazione: Ripetizione involontaria di sillabe, parole o sintagmi (ES: Ho mangiato la finestra, poi ho bevuto la minestra e alla fine ho lavato la minestra)

- Stereotipia: uso ripetuto di parole o frasi

- Agrammatismo: È caratterizzato da un impoverimento della struttura sintattica della frase, dalla tendenza ad usare le flessioni più semplici riguardanti ad esempio la desinenza all'infinito per i verbi dell'italiano

- Paragrammatismo: uso errato di morfemi grammaticali che non comporta riduzione di eloquio (ES: Dice che si possono alzare di andare a lavare le stoviglie)

- Gergo fonemico o verbale: alterazione dell'eloquio che comporta l'impossibilità di riconoscere molte delle parole per alterazioni a livello sia fonemico che lessicale o sintattico

- Difficoltà articolatorie (o aprassia):

(verbale) Bisogna inoltre considerare che un paziente afasico presenta molto spesso deficit non strettamente linguistici, tra cui:

  • lentezza nella comprensione
  • inabilità a creare idee nuove o iniziare spontaneamente una data attività
  • riduzione dell'attenzione
  • perdita di pensiero astratto
  • deficit mnestico
  • diminuzione della disponibilità di strategie di problem-solving

Vanno infine considerati i sintomi che insorgono spesso in concomitanza con quelli afasici perché legati a lesioni di strutture vicine o in parte sovrapposte a quelle che inducono afasia.

  • Aprassia gestuale: Incapacità o difficoltà di eseguire su imitazione o su comando verbale le particolari classi di movimento complessi
  • Aprassia costruttiva: corrisponde a un deficit nel disegnare o copiare figure
  • Aprassia digitale: incapacità di collegare alle dita della propria mano il loro nome o indicare su una figura di una mano il dito che è stato toccato

dall'esaminatore sulla mano del paziente

VALUTAZIONE FORMALE DEL LINGUAGGIO NEL SOGGETTO ADULTO MONOLINGUE:

I TEST STANDARDIZZATI

Una precisa diagnosi di afasia deve basarsi su test standardizzati che prendano in considerazione i molteplici piani delle lingue storico-naturali.

Queste prove possono esplorare uno o più livelli organizzativi del linguaggio:

-il Livello Fonologico è esplorato in uscita (output) in particolare tramite analisi della generazione dei suoni e delle sillabe, e in entrata (input) tramite la discriminazione e l'identificazione di questi suoni e delle parole formate a partire da essi. Il livello fonologico può essere ulteriormente decomposto in

- fonetico: riguarda la relazione tra la configurazione fisica dell'apparato articolatorio e la precisa qualità del corrispondente suono linguistico

- fonemico: riguarda gli attributi dei suoni del linguaggio che sono critici per determinarne il significato

- il Livello Semantico è

esplorato tramite analisi dell'abilità di comprendere, scegliere e produrre parole con "funzione semantica" - il Livello Sintattico è esplorato tramite analisi dell'abilità di generazione di unità sintatticamente organizzate

I test standardizzati sono fondamentali per assicurarsi che la valutazione sia effettivamente rappresentativa delle capacità del paziente al momento del test e si basano su un numero e una varietà di prove che possono esplorare i vari livelli organizzativi del linguaggio. Sono importanti per tre ragioni:

  1. consentono di poter confrontare statisticamente le prestazioni in diversi compiti con dei valori normativi
  2. consentono paragoni tra pazienti diversi in contesti e lingue differenti
  3. consentono il paragone quantitativo del deficit nello stesso paziente a diversi intervalli temporali dall'evento lesivo

Anna Basso e colleghi in Italia negli anni '70 hanno sviluppato il test di Milano, un test standardizzato

Per la valutazione del linguaggio in pazienti afasici di lingua italiana, che comprende prove di produzione spontanea, denominazione, comprensione e le cosiddette prove di transcodifica, come la ripetizione, la lettura ad alta voce e la scrittura sotto dettatura. Luzzati e colleghi hanno adattato alla lingua italiana un test per lo studio dell'afasia messo a punto dall'Università di Aquisgrana: l'AAT. Questo test è composto da sei sezioni che valutano sei aspetti delle funzioni linguistiche:

  1. linguaggio spontaneo, valutato durante una conversazione con il paziente;
  2. comprensione acontestuale, valutata tramite il Token Test (ideato da Ennio De Renzi), in cui al paziente viene effettuata la richiesta verbale di indicare, toccare o prendere oggetti chiamati gettoni- con determinate caratteristiche dimensionali, formali o cromatiche, con difficoltà crescente;
  3. capacità di ripetizione, valutata in compiti dove viene chiesto al paziente di ripetere suoni isolati,

parole bisillabiche, prestiti italiani di parole straniere (film, bar etc), parole composte, sintagmi e frasi di varia complessità;

4. linguaggio scritto, nelle cui prove il paziente deve scrivere sotto dettatura;

5. denominazione, in cui al paziente viene chiesto di denominare oggetti rappresentati in figure, colori, oggetti con nomi composti o di formulare una frase completa per descrivere delle figure che gli vengono mostrate;

6. comprensione, in cui viene valutata la comprensione orale di parole isolate, quindi di frasi e infine di parole e di frasi scritte.

L'AAT risulta obbiettivo e sistematico, oltre che chiaro e relativamente semplice da utilizzare. Il test permette di classificare i pazienti all'interno di una determinata sindrome e di ottenere una diagnosi automatizzata del tipo di afasia.

CAP 6

IL DISFARSI DELLE LINGUE II: LA NEUROLINGUISTICA CLINICA

CLASSIFICAZIONE SINDROMICA DELL'AFASIA

Una delle classificazioni più sistematiche fu proposta nel 1885 dal

neurologo tedesco LudwigLI

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
26 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Aglioti Salvatore Maria.