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ATTENZIONE SCARSA POSSIBILE COMPROMISS.

ORIENTAMENTO ALTERATO BUONO

STATO CONFUSIONALE DEPRESSIONE

MEMORIA (DI LAV, EPISOD) DEFICIT DEFICIT

PENSIERO DISORGANIZZ, FALSE CRED ORGANIZZATO

LINGUAGGIO RALL/VEL, INCOERENTE NORMALE

PERCEZIONE ALLUCIN VISIVE, ILLUS Poss ALLUCIN UDITIVE

ATT. PSICOMOT GLOBALM ALTERATO RALLENTATA

6) DISTURBI AFASICI DI LINGUAGGIO – DIST. DELLA

COMUNICAZIONE VERBALE

Tra le possibili cause:

o Disturbi evolutivi: fattori congeniti (es Down), danni pre, peri o post-natali, disturbi di

apprendimento;

o Disturbi psichiatrici: turbe del comportamento associate a quadri clinici (es. schiz)

o Disturbi neurologici: lesioni focali (es. ictus cerebrale, trauma cranico), danno cerebrale

diffuso (demenza), danno cerebrale focale, ma progressivo (es. afasia lentamente

progressiva)

DEFINIZIONE

 Disturbo della formulazione e della comprensione di messaggi verbali, che consegue a

lesioni focali del cervello in persone che avevano già acquisito un uso normale del

linguaggio

 Non riconducibile a disordini percettivi (es. sordità), esecutivi (es motori) e di pensiero

 Il deficit compare solitamente per lesioni focali dell’emisfero sinistro (emisf dominante

per il linguaggio nel 98% dei destrimani e per il 60-70% dei mancini)

 AFASIA CROCIATA: destrimane che diventa afasico a seguito di una lesione dell’emisfero dx

(5%)

 Interessa solo gli aspetti linguistici della comunicazione: l’uso di strategie non verbali, la

buona interazione comunicativa e l’interpretazione del contesto, aiutano a compensare

difficoltà sia di produzione che di comprensione verbale

 La lesione è acquisita, quindi presuppone una completa competenze linguistica

premorbosa ed è focale.

EZIOLOGIA

o Disturbi cerebrovascolari

o Tumori cerebrali

o Traumi cranici

Insorgenza improvvisa: eventi vascolari o traumatici

Insorgenza lenta e progressiva: sindromi neoplastiche e degenerative

CONCETTO DI SINDROME AFASICA

Wernicke (1874) e Lichtheim (1885) fecero un’importante distinzione tra disturbo della

comprensione e disturbo della produzione:

afasie espressive VS afasie recettive

afasie motorie VS afasie sensoriali

Prevale il deficit di comprensione –

Prevale il deficit di produzione – AFASIE FLUENTI

AFASIE NON FLUENTI

DIAGRAMMA DI WERNICKE-LICHTHEIM

SUCCESSIVE CLASSIFICAZIONI (GOODGLASS, 1964; BENSON, 1967)

o FLUENTE: assenza di disturbi articolatori, melodia normale, pressione a parlare (logorrea),

frasi lunghe e sintatticamente complesse, alta incidenza di parafasie e di neologismi che

rendono incomprensibile la produzione.

o NON FLUENTE: disturbi articolatori, disprosodia (ritmo e melodia alterati), sforzo nell’inizio

della produzione, frasi molto brevi, tendenza a trascurare le particelle grammaticali, verbi

all’infinito o participio passato

DIAGNOSI FUNZIONALE

La classificazione dei disturbi afasici offre dei vantaggi per la diagnosi ma è necessario un

approccio psicolinguistico, cioè descrizione dei disturbi afasici secondo componenti fonologiche,

sintattiche-grammaticali, semantico –lessicali.

DIFFICOLTA’ ARTICOLATORIE

o DISARTRIA: (disturbo paretico): paralisi o incordinazione della muscolatura articolatoria

per lesioni bilaterali o ai fasci piramidali corticobulbari, al cervelletto o al tronco

dell’encefalo che impediscono una buona articolazione, ma non compromettono la

programmazione del messaggio verbale.

Caratteristiche:

 Ridotta intellegibilità

 Disforia

 Ipernasalità

 Anomalie ritmo e volume

 Alterazioni costanti

o APRASSIA ARTICOLATORIA: deficit di programmazione e sequenziamento dei movimenti

Caratteristiche:

 Eloquio scandito

 Disprosodia

 Alterazioni variabili al contesto

 Sindrome di disintegrazione fonetica, assordamento (b/v/d/ trasformate in g/f/t)

DISTURBI DELLA PROSODIA

La prosodia fornisce informazioni di tipo paralinguistico (emozionali-affettive) e linguistiche

(contrasti tonali, accentuazioni lesscali, ecc.). Si distinguono:

 Disturbo in produzione: piattezza prosodica, intonazione inadeguata

 Disturbo in comprensione del tono: es difficoltà a riconoscere frasi interrogative

DIFFICOLTA’ FONOLOGICHE

In produzione: errori di selezione (eloquio fluente) ed errori di combinazione (eloquio non fluente)

In comprensione: difficoltà a discriminare tra e/o identificare fonemi

 PARAFASIE FONEMICHE: omissioni, aggiunte, sostituzioni, trasposizioni (produzione di una

non parola)

 PARAFASIE FORMALI: sostituzione di fonemi con produzione di una parole esistente nella

lingua italiana (ad esempio cavolo al posto di tavolo)

 NEOLOGISMI FONEMICI: bimtino al posto di bambino

 CONDUTES D’APPROCHE: cercare di avvicinarsi progressivamente alla parola bersaglio

(alvevero – albebero – albero)

 GERGO FONEMICO: combinazione di fonemi senza senso compiuto

DIFFICOLTA’ LESSICALI

Difficoltà di produzione della parola nell’eloquio spontaneo o in denominazione:

 Anomie, latenze anomiche (più tempo per dire una parola)

 Parole tuttofare

 Circonlocuzioni (“quella cosa per mangiare la minestra”)

 Conduite d’approche (piatto, forchetta, coltello per dire cucchiaio)

 Parafasie verbali (vaso e non cucchiaio)

 Parafasie semantiche (parola associata semanticamente a quella da pronuciare)

 Gergo semantico (“ho visto il sole con il gatto sordo”)

Deficit di recupero lessicale o perdita lessicale

DIFFICOLTA’ GRAMMATICALI

Difficoltà nella produzione/comprensione delle parole grammaticali:

- AGRAMMATISMO (a. non fluenti): omissione di parole grammaticali, linguaggio

telegrafico, struttura frasale semplificata)

- PARAGRAMMATISMO (a. fluenti): sostituzione di funtori grammaticali (es. il

bambino hanno fame) o errori di concordanza.

ALTRI FENOMENI QUALITATIVI

 AUTOMATISMI: elementi lessicali brevi o frammenti sillabici, stereotipie

 PERSEVERAZIONI: elemento lessicale appropriato in un certo contesto, prodotto in modo

ricorrente

 ECOLALIE: il paziente ripete ciò che è stato detto o l’ultima pezzo della parola detta

AFASIE NON FLUENTI

AFASIA DI BROCA

 Lesione dell’area 44 (circonvoluzione anteriore)

 Semplificazione della struttura frasale; possibile agrammatismo;

 È compromessa la comprensione di frasi, ma non di singole parole;

 Possibile aprassia articolatoria

 Fenomeni associati:

 Aprassia buccofacciale

 Aprassia ideomotoria (meno presente)

 Possibile aspetti depressivi (no aprassia ideativa e anosoagnosia)

 Possibile emiparesi dx (volto e arto superiore dx)

AFASIA TRASCORTICALE MOTORIA (inerzia verbale)

 Lesione area 45

 L’eloquio spontaneo è compromesso; possibile agrammatismo

 No deficit di comprensione, ripetizione e denominazione

 No aprassia e anosognosia

 Possibile emiplagia dx

AFASIA GLOBALE

o Possibile aprassia articolatoria

o Deficit di comprensione, ripetizione e denominazione; sintomi più gravi rispetto all’Afasia

di Broca

AFASIE FLUENTI

AFASIA DI WERNICKE

- Lesione area 22 (parte anteriore giro temporale superiore)

- Eloquio fluente

- No aprassia articolatoria e agrammatismo

- Paragrammatismo

- Errori fonologici e lessicali

- Deficit di comprensione, denominazione e ripetizione

- Fenomeni associati:

 Anosoagnosia

 Aprassia ideomotoria e ideativa

 Emianopsia dx

 No aprassia buccofacciale

AFASIA DI CONDUZIONE

Lesione area 40 – fascicolo arquato (disconnessione tra area di Broca e area di Werkicke)

Possibile paragrammatismo

Deficit di ripetizione

Qualche errore di denominazione (errori fonologici)

No anosoagnosia e aprassia

Possibile emianopsia

AFASIA TRANSCORTICALE SENSORIALE

 Lesione area 37-39

 Deficit di comprensione

 Possibile deficit di denominazione

 Ripetizione preservata, ma non attribuzione di significato per deficit di comprensione

 Possibile paragrammatismo

 Fenomeni associati: possibile anosoagnosia, aprassia ideativa e ideomotoria, emianopsia

AFASIA AMNESTICA

 Lesione aree af. Trascorticale sensoriale, ma danno più liee

 Deficit di rievocazione e denominazione

 Qualche errore di comprensione

Afasia transocorticale mista (cortico-sottocorticale F P T con relativo risparmio area di Broca,

Wernicke e del fascicolo arquato): deficit comprensione e produzione, risparmio ripetizione, non

fluente con marcata ecolalia

Afasie sottocorticali (lesione talamo, nuclei della base, sostanza bianca circostante):

 Lesione pallido (uno dei nuclei della base): a. transcorticale motoria

 Lesione talamo: perseverazioni, ecolalie, parafasie semantiche e anomie, comprensione

buona

PRINCIPI DI VALUTAZIONE

Si valuta:

1. Eloquio spontaneo

2. Prove per le diverse modalità

1. Cosa valuta?

- Come interagisce in un contesto comunicativo

- Contenuto informativ, pragmastico, comprensione e analisi

- Diff. Articolatorie

- Deficit fonetici, lessicali, morfosintattici

- Elementi automatici

2. Prove specifiche

 Ripetizione: lettere, sillabe, non parole (prove fonologiche), parole e frasi e

complessità fonemica (lessicali). Errori di tipo: fonologico (parafasie fonetiche,

fonemiche, neologismi, effetto complessità fonologica), sintattico (omissioni,

scambi/aggiunte particelle grammaticali), lessicale-semantico (parafasie

semantiche).

 Denominazione: denominazione a confronto (figure-oggetti), verificare parole per

frequenza d’uso, lunghezza, categoria semantica e grammaticale; denominazione su

definizione verbale, compiti di fluenza verbale su stimolo fonologico (lettera) o

categoria.

TEST DI DENOMINAZIONE (Novelli et al.): denominazione di oggetti (32

figure) e denominazione su descrizione)

BOSTON NAMING TASK: denominazione di 60 oggetti di difficoltà crescente

in base alla frequenza d’uso.

 Comprensione orale:

LIVELLO FONOLOGICO: discriminazione e identificazione di sillabe, di parole

fonologicamente simili (es. “DA-TA”, “VINO-PINO”)

LIVELLO SEMANTICO-LESSICALE: associazione parola-figura, classificazione in categorie,

descrizione, attribuzione, giudizi di relazione semantiche, ordini verbali (es “si tocchi il

braccio destro…)

LIVELLO SINTATTICO: correzione di frasi anomale, ordinamento di parole in una frase,

accoppiamento figura-frase, ordini verbali.

Test preliminare al livello sintattico sono le prove di decisione lessicale: elenco di parole e non

parole (distinguere parole da non parole).

TEST DEI GETTONI (TOKEN TEST – DE RENZI):

Scopi:

 Indice di comprensione del lingu

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
40 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ciccina.ale di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Papagno Costanza.