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TETRAPLEGIA
E' la forma più grave di PC. Compromissione di tutti e 4 gli arti. I fattori pre,peri e post natali sono
in egual modo coinvolti. Si riscontrano frequentemente malformazioni encefaliche e sono presenti
segni di natura piramidale (segno di babinsky,clono,spasticità) Compromessi linguaggio
alimentazione e respirazione e Ritardo Mentale abituale.
PC DISCINETICHE
Disabilità nell'organizzare ed eseguire in maniera corretta movimenti intenzionali, nel coordinare
quelle reazioni automatiche che sono alla base del movimento e nel mantenere stabilmente una
postura. Si tratta di disturbi legati ad una lesione delle strutture extrapiramidali.
Possiamo distinguere due forme
ATEOIDI presenza di ipercinesie involontarie, lente, tentacolari, che interessano le parti distali
degli arti e la muscolatura facciale. Movimenti parassiti che si mettono particolarmente in evidenza
nell'effettuazione di movimenti intenzionali o nei tentativi di mantenere stabilmente una postura.
DISTONICHE
caratterizzate dalla presenza di brusche modificazioni del tono a carico della muscolatura del
tronco.
La causa è rferibile nella maggioranza dei casi ad una sofferenza perinatale.
Lesioni di tipo atrofico e scelrotico nei nuclei della base. Solo a partire dai 2.3 mesi si manifestano
le fluttuazioni del tono. L'eccessiva frequenza con cui il bambino tiene la bocca aperta rappresenta
spesso il primo sintomo della forma discinetica. Sul piano neurologico il quadro è dominato dai
segni di natura extrapiramidale (ipercinesie, riflessi tendinei solo modicamente aumentati).
Intelligenza normale nell'85% circa dei pazienti.
PC ATASSICHE
sono caratterizzate da manifestazioni atassiche(progressiva perdita della coordinazione muscolare)
dovute a lesioni del sistema cerebellare.
Le manifestazioni cliniche dell'atassia cerebellare sono in genere rappresentate da un'ipotonia
diffusa, nel complesso aspecifica. Solo a partire dalla fine del primo anno di vita il quadro è
sufficientemente ricco da suggerire la diagnosi di una PC di tipo atassico: ipotonia assiale,
oscillazioni del tronco nel mantenimento della posizione seduta). Le caratteristiche dell'atassia e
l'entità della compromissione funzionale presentano ampie variazioni. In alcuni bambini vi è
un'atassia semplice, compare tra i 2 e 3 anni ed è comparabile all'acquisizione autonoma della
deambulazione che risulta caratterizzata da frequenti cadute. Ritardo intelletticolieve. Altri bambini
invece presentano una compromissione che investe l'equilibrio e il controllo del tono posturale.
Le maggiori difficoltà di diagnosi sono per i soggetti con PC atassica.
Tuttavia vi sono delle vere e proprie età indicative che servono a monitorare il soggetto e a
verificare la presenza o meno di PC. Queste età sono:
1° mese di vita, età del sospetto. (anomalie del pianto, disturbi del ritmo sonno-veglia,
ipereccitabilità,sfumate asimmetrie di lato)
4° mese di vita, età di orientamento( persistenza e vivacità di riflessi arcaici, inadeguato controllo
del capo, tremori)
9°mese di vita, età della certezza, i sintomi rilevati sono ormai indicativi di un danno funzionale. La
presenza sul piano neurologico di segni con significato localizzatorio sono elementi che
testimoniamo un danno anatomico ormai tradotto in danno funzionale.
12° mese di vita, età della diagnosi. Ormai il quadro clinico permette diagnosi di PC.
18° mese di vita, età della prognosi. In tale età finalmente si riesce ad esprimere un giudizio
sull'entità della compromissione.
TRATTAMENTI RIABILITATIVI
Questi trattamenti variano in relazione alla PC del soggetto che si ha di fronte. Vi sono varie
tecniche ch prendono il nome di coloro che le hanno ideate, Kabat, Vojta e Bobath. L'intervento dei
coniugi Bobath è quello che ha trovato più larga applicazione. Si tratta di un intevento che
prevedeva attraverso opportune manovre l'inibizione dell'attività posturale riflessa abnorme e
contemporaneamente la facilitazione degli schemi motori e posturali normali. La ripetizione di tali
manovre applicate in accordo alla sequenza ontogenetica da un lato stabilizzava le modificazioni
migliorative del tono, indotte dall'inibizione, dall'altro favoriva esperienze cinestetiche che
conducevano alla formazione di corretti schemi mentali nel bambino. Inoltre l'intervento segue nel
tempo il soggetto. Venne successivamente coinvolta anche la famiglia in maniera tale da poter
effettuare le sedute anche al di fuori dallo studio terapeutico grazie all'ausilio della madre. Gli
obiettivi devono essere utili possibili e alla portata del soggetto, non si deve puntare ad una
normalizzazione del soggetto ma ad un miglioramento per quanto questo sia possibile.
Tra gli interventi vanno inclusi quelli sulla muscolatura oro-glosso-faringea,sui disordini della
coordinazione visuo motoria e sui disturbi della meccanica respiratoria.