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DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE(PRAGMATICA)
A. Persistenti difficoltà nell’uso sociale della comunicazione verbale e non verbale come
manifestato da tutti i seguenti elementi:
- deficit dell’uso della comunicazione per scopi sociali, come salutarsi e scambarsi
informazioni con modalità appropriate al contesto sociale
- compromissione della capacità di modificare la comunicazione al fine di renderla adeguata
al contesto o alle esigenze di chi ascolta ed evitare che sia troppo formale
- difficoltà nel seguire le regole della conversazione e della narrazione
- difficoltà nel capire ciò che non viene dichiarato esplicitamente e i significati non letterali o
ambigui del linguaggio
B. i deficit causano limitazioni funzionali dell’efficacia della comunicazione, della
partecipazione sociale, delle relazioni sociali, del rendimento scolastico o delle prestazioni
professionali
C. esordio: periodo precoce dello sviluppo
La diagnosi è rara tra i bambini con età inferiore a 4 anni, dato che la comunicazione sociale
dipende dall’adeguato processo di sviluppo dell’eloquio e del linguaggio.
Lesito di questo disturbo è variabile.
Fattori di rischio genetici: una storia familiare positiva di disturbo dello spettro dell’autismo, disturbi
della comunicazione o disturbo specifico dell’apprendimento sembra aumentare il rischio di questo
disturbo.
Diagnosi differenziale:
- autismo
- ADHD
- disturbo d’ansia sociale
RITARDO MENTALE E DISABILITA’ INTELLETTIVA
condizione di interrotto/incompleto sviluppo psichico, caratterizzato da compromissione di
abilità cognitive, linguistiche, motorie, affettive e sociali che si manifestano nel periodo
evolutivo e che incidono sul livello globale di intelligenza.
E’ una categoria psicopatologica spesso concomitante ad altri disturbi di origine genetica,
ambientale o di eziologia sconosciuta e si riferisce ad un funzionamento intellettivo generale
significativamente sotto la media, presente insieme a carenze nel comportamento adattivo, con
comparsa in età evolutiva.
QI= ETA’ CRONOLOGICA/ ETA’ MENTALE X 100
• Criteri diagnostici
1. QI deve essere 2 deviazioni standard al di sotto della media QI minore di 70
2. limitazione in due o più delle seguenti aree di abilità adattive:
- comunicazione
- cura di se stessi
- autonomia
- abilità domestiche
- abilità sociali
- abilità accademico- scolastiche
- capacità di svago
- capacità di controllo di se stessi
3. il deficit cognitivo deve comparire durante l’età dello sviluppo prima dei 18 anni
Il ritardo mentale è uno status: condizione caratterizzata da una modalità di funzionamento
deficitario del SN che accompagna il soggetto per tutta la sua esistenza.
• Incidenza e cause
Frequenza: 2-5 % della popolazione con prevalenza delle forme lievi
Fattori eziopatogenetici:
A. FATTORI GENETICI: anomalie presenti nel patrimonio genetico le quali incidono sui
processi di formazione, differenziazione e sviluppo del SNC
- alterazioni geniche alterazione di uno o più geni
- aberrazioni cromosomiche che possono interessare sia il numero che la struttura anomalie
numeriche: trisomia 21 e sindrome di Turner e anomalie strutturali: sindrome di Angelman,
sindrome di Prader-Willy e sindrome dell’X fragile
B. FATTORI ACQUISITI: cause patogene che agiscono dall’esterno sul SNC
- prenatali infezioni acute materne, malattie croniche materne, intossicazioni e situazioni
carenziali
- perinatali cause patogene che possono intervenire fra la 27 settimana di gravidanza e la 1
settimana di vita. Condizioni patologiche legate a travaglio, parto e adattamento post-
partum
- postnatali cause patogene che possono interferire dopo la 1 settimana: infezioni, traumi,
intossicazioni, disturbi metabolici
• Quadro clinico
QI % CARATTERISTICHE
LIEVE 50-55/70 85 0-5 anni soddisfacenti capacità sociali e
comunicative, compromissione lieve nelle aree
sensomotorie.
Momento rilevatore della patologia: inserimento
scolastico
Incapacità nelle complesse operazioni formali
Età adulta capacità sociali e occupazionali adeguate
per un livello minimo di autosostentamento
MODERATO 35-40/50-55 10 Acquisisce capacità comunicative durante la prima
fanciullezza, difficilmente progrediscono oltre il livello
della 2 elementare
GRAVE 20-25/35-40 3-4 Linguaggio gravemente compromesso, limitato a
richieste di soddisfacimento di bisogni primari
PROFONDO Minore 20-25 1-2 Marcata compromissione funzionale, assistenza
continua
Nelle forme gravi esistono complesse dinamiche emotive dei genitori: sentimenti di inadeguatezza,
colpa, solitudine affettiva i quali li portano ad adottare atteggiamenti affettivo-pedagogici poco
produttivi al benessere psichico del bambino.
• Classificazioni del RM
In base a:
- gravità lieve, moderato, grave, profondo, non specificata
- prenatale, perinatale, postnatale
- genetico o non genetico
- sporadico o familiare familiare: almeno nelle tre generazioni precedenti ci deve essere un
caso di RM
- sindromico o non sindromico sindromico: RM più altre patologie / non sindromico: solo RM
- cromosomico, autosomico o x-linked
- monogenico, poligenico o multifattoriale
• Diagnosi
Anamnesi valutare presenza di consanguineità e/o l’esistenza di altri casi fra ascendenti e
collaterali
1. indagini neuroradiologiche: valutare la presenza di situazioni potenzialmente patogene per
il SN in via di sviluppo EEG e risonanza magnetica
2. test genetici: ricerca di fattori genetici
- cariotipo: esame base dell’assetto cromosomicoamniocentesi
- CGH ARRAYvedere dei frammenti di cromosomi più piccoli
3. ricostruzione dello sviluppo del bambino
• Terapia
NON ESISTE LA TERAPIA DEL RM!
Esistono vari interventi per migliorare la vita del pz:
- riabilitativi: facilitare la realizzazione di competenze emergenti di carattere neuromotorio,
prassico, comunicativo-linguistico ed affettivo-relazionale come per esempio la logopedia o
la terapia occupazionale
- educativi: serie di attività volte a facilitare l’apprendimento di comportamenti adattivi
- psicoterapeutici per sostegno al bambino e alla famiglia
- farmacologici usati solo in situazioni di comorbidità
DISABILITA’ INTELLETTIVA (ritardo mentale nel DSM IV)
I disturbi del neurosviluppo sono un gruppo di condizioni con esordio nel periodo dello sviluppo; i
disturbi si manifestano tipicamente nelle prime fasi dello sviluppo e sono caratterizzati da deficit
dello sviluppo che causano una compromissione del funzionamento personale, sociale, scolastico
o lavorativo.
Criteri diagnostici
La disabilità intellettiva è un disturbo con esordio nel periodo dello sviluppo che comprende deficit
del funzionamento sia intellettivo che adattivo negli ambiti concettuali, sociali e pratici. Devono
essere soddisfatti i tre criteri:
A. deficit delle funzioni intellettive, come ragionamento, problem solving, pianificazione,
pensiero astratto, capacità di giudizio, apprendimento scolastico e apprendimento
dall’esperienza, confermati sia da una valutazione clinica sia da test di intelligenza
individualizzati e standardizzati.
B. deficit del funzionamento adattivo che porta al mancato raggiungimento degli standard di
sviluppo, socioculturali di autonomia e di responsabilità sociale. Senza un supporto
costante, i deficit adattivi limitano il funzionamento in una o più attività della vita quotidiana,
come la comunicazione, la partecipazione sociale e la vita autonoma, attraverso molteplici
ambienti quali casa, scuola, ambiente lavorativo e comunità.
C. Esordio dei deficit intellettivi e adattivi durante il periodo di sviluppo.
Specificare la gravità:
Livello di Ambito concettuale Ambito sociale Ambito pratico
Gravità
Lieve Nell’età prescolare non ci L’individuo è immaturo Bisogno di supporto nelle
sono anomalie nelle interazioni sociali; la attività complesse della vita
concettuali evidenti. comunicazione, la quotidiana rispetto ai
Nell’ètà scolare e negli conversazione e il coetanei.
adulti sono presenti linguaggio sono più Nell’età adulta il supporto
difficoltà immaturi rispetto a quanto riguarda il fare acquisti di
nell’apprendimento di atteso in base all’età. alimenti, l’utilizzo dei
abilità scolastiche quali Difficoltà nel controllare le trasporti, la gestione della
lettura, scrittura, capacità emozioni; limitata casa o dei bambini, la
di calcolo, concetto del comprensione del rischio
tempo e del denaro. nelle situazioni sociali. La preparazione dei pasti, la
capacità di giudizio è gestione delle finanze.
Negli adulti sono immatura e la persona può Supporto nel prendere
compromessi il pensiero essere manipolata dagli decisioni che concernono la
astratto, le funzioni altri. salute e l’ambito legale e
esecutive, la MBT e l’uso nell’apprendere lo
funzionale delle abilità svolgimento di una
scolastiche. professione.
Moderat Le abilità concettuali Differenze nel Per far sì che l’individuo
o restano marcatamente comportamento sociale e diventi indipendente è
inferiori a quelle dei comunicativo durante lo necessario un periodo di
coetanei. Lo sviluppo sviluppo rispetto ai insegnamento anche nel
delle abilità scolastiche è coetanei; il linguaggio è lavoro.
fermo a un livello meno complesso rispetto
elementare. Assistenza a quello dei coetanei. Gli
continua su base individui possono non
quotidiana. percepire o non
interpretare in modo
corretto gòli stimoli sociali.
La capacità di giudizio
sociale e di prendere
decisioni è limitata.
Grave Il raggiungimento di Il linguaggio parlato è Sostegno in tutte le attività
abilità concettuali è abbastanza limitato per e supervisione in ogni
limitato; l’individuo in quanto riguarda il momento.
genere comprende poco vocabolario e la
il linguaggio scritto o i grammatica; l’eloquio e la
concetti che comportano comunicazione sono fermi
numeri, quantità, tempo al qui e ora.
e denaro
Estremo Le abilità concettuali si Comprensione molto Assistenza continua.
riferiscono al mondo limitata della
fisico piuttosto che a comunicazione simbolica
processi simbolici nell’eloquio o nella
gestualità; si esprimono
attraverso comunicazione
non verbale
I vari livelli di gravità sono definiti sulla base del funzionamento adattivo e non dei punteggi del QI.