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BREAK DOWN
Quando l'adolescente crollano, non ce la fanno a reggere all'urto di questa trasformazione emotiva, quindi crollano. In cosa si può manifestare? Il crollo può essere con dei sintomi negativi o positivi. Quelli negativi spesso sono: ritiro, inibizione, isolamento fino ad arrivare alla catatonia (più frequentemente femmine che arrivavano in ospedale e una volta sedute nel letto non si spostavano più -> modo di tenere fuori la realtà quanto più possibile). Es. ragazzina che aveva vissuto per quasi 1 mese sotto il tavolo della cucina...seriamente patologica. È stata portata a ricovero dopo molto tempo con una barella con la figlia e la madre avvinghiate perché la ragazza non voleva staccarsi. Dopo il ricovero è stata due mesi nel letto con gli occhi sbarrati fissi finché non ha messo un biglietto nella tasca della dottoressa (lei), in cui c'era scritto "parlerò quando vorrò".meriterete”. In questi lunghi mesi di totale silenzio teneva viva la sua mente facendo operazioni matematiche. In ogni caso questo è stato un caso limite, ma non è così difficile arrivare al crollo e all’isolamento e il ritiro (anche solo chiudendosi in casa, o in camera, passando il tempo sui social o nemmeno -> Giappone = hikikomori). L’inibizione, il ritiro, il rifiuto scolastico, la non comunicabilità con i genitori sono sempre campanelli d’allarme, ma è molto importante stabilire quantitativamente che qualitativamente (un pomeriggio in casa non ucciderà nessuno, ma dopo un mese forse non è più un episodio e basta). L’altra modalità molto più positiva sono le crisi di aggressività contro i genitori, gli oggetti della casa o se stessi (no tentativo di suicidio, ma sbattere la testa contro il muro, rompere oggetti ecc.). I genitori è necessario si spostino da un punto di vista.narcisistico: “perché mirisponde così, ma come si permette, io non c’entro nulla, perché mi tratta male, mivuole ferire ecc.”, perché diventa soltanto controproducente e pericoloso perl’adolescente che ha solo bisogno di essere compreso e guidato (ma attraverso ilsupporto e non l’opposizione totale dei genitori. L’adolescente lo fa perché non puòfare altro che così, perché è il suo modo di dire che sta male e che si sente sopraffattoda tutti quei cambiamenti che sta subendo e affrontando.
RICOVERO E GESTIONE DELLA CATATONIA E DEGLI ATTACCHI DI RABBIA (i due modi dirisposta al breakdown).
L’adolescente arriva in reparto o perché mette a dura prova i genitori per uno dei duemotivi.
Il ricovero e il reparto funzionano perché sono una sorta di risettaggio, ripartenza dazero -> prima di tutto c’è l’allontanamento concreto da casa e dai genitori.
(anchetutte le occasioni scontro, attacco, non comprensione reciproca vengono messe atacere). Poi all’adolescente vengono dati tutta una serie di aiuti: farmacologico (chenon vuol dire che ilabbassi la potenza dell’aggressività; stabilizzatore dell’umore ->ragazzo sia diventato completamente psicotico ) e terapeutico ; maternage (di solitostudente tirocinante, un giovane che viene assegnato all’adolescente che ci passa deltempo parlandoci, giocando a carte, passeggiando -> tempo pensato nonpsicoterapeutico perché quel giovane si sta specializzando -> ma almeno parla, vieneascoltato, quindi questa figura è molto importante, come la funzione delle infermiere);percorso psicoterapeutico (per comprendere che cosa ha portato al crollo, quali sono ipensieri dell’adolescente); lavoro con i genitori (nel quale essi possono elaborare tuttoquello che hanno vissuto e possono essere aiutati a vedere il momento di rottura nelproprio figlio)
E accostarsi a lui con una maggiore capacità di comprensione). A poco a poco si ricreano le basi per un avvicinamento -> quindi poi si comincia a mandare a casa gli adolescenti per il weekend o periodi di tempo molto brevi (qualche giorno) per vedere come va, se è ora o meno.
Importante: per quanto i genitori vedano gli aspetti infantili che ci sono coesistenti con quelli da grande dell'adolescente, mai e poi mai nominarli (questa cosa va capita e ascoltata ma non rivelata, altrimenti cadono le basi dell'adolescente che non vuole sentirsi bambino).
Se la conflittualità rimane alta e anche l'incomunicabilità bisognerà cercare una comunità in cui far stare l'adolescente senza doverlo tenere in reparto per mesi (purtroppo non sempre sono il posto ideale).
Poi possiamo avere i tentativi di suicidio, l'anoressia (va distinta tra quella prettamente femminile e quella maschile).
SUICIDIO (o tentativo anticonservativo) -> dobbiamo
Differenziare molti tipi di suicidio, perché dietro a questo fenomeno c'è di tutto. Agiti aggressivi autoaggressivi o agiti fantasticati che possono arrivare ad immaginare il proprio suicidio e poi metterlo in pratica, questo tipo di suicidio (che si butta dalla finestra, si impicca, si impasticca, con ala precisa volontà di morire, è un ragazzo che ha cercato altri mille modi per segnalare la sua sofferenza -> modi probabilmente disfunzionali: ha fatto male al fratellino, ha 'aggredito' i genitori). Decidere di morire e il suo tentativo = fallimento di tutto (la non capacità dei genitori di comprendere ma anche l'incapacità del ragazzo di gestire le proprie emozioni). Angoscia così devastante ed insostenibile che l'unico modo per togliersela è ammazzarsi (non riesce nemmeno ad aprirsi con i pari) -> spesso tentativi di suicidio 'improvvisi', non fanno parte di quelle richieste di aiuto in cui
Il ragazzo dice ‘vogliomorire’, ‘mi sento angosciato’, perché là il genitore lo capisce e cerca di dargli una fiducia che le cose cambieranno. Gesto terribile nel quale se il ragazzo sopravvive, magari arriverà in coma e se si risveglierà ci vorrà un aiuto grandissimo, perché si dovrà guardare indietro a tutto quello che ha portato a quel gesto (anche perché quando si risvegliano non è che tutto è passato). C'è una disperazione dietro che può essere o una patologia psichica del ragazzo, di una fragilità, di una non capacità di affrontare le difficoltà; o di un distacco emotivo dai genitori e dal gruppo che non sono stati in grado di capire. I segnali prima di un gesto di questo genere, molto spesso ci sono e non vengono compresi (tentativo di parlare, di evacuare l'angoscia nei genitori con agiti di vario tipo o con un ritiro importante. Passaggioall'atto sotto un'angoscia che non è gestibile. Altro tipo di suicidio -> suicidio dimostrativo -> sottintende una potente volontà di vivere (esatto opposto), intento di far capire il proprio malessere ma nella speranza che quelle orecchie sentano; quindi, ha ancora fiducia di essere sentito da qualcuno -> ragazzi che bevono il lexotan in una quantità non mortale (es.) -> qui non si può parlare di manipolazione, ma solo un figlio che cerca di farsi vedere. Altro tipo -> mamma che va a prendere il latte, adolescente che apre il gas per farsi suicidio va da trovare svenuto (o altri casi simili) -> può succedere che questo tipo di molto vicino alla morte (molto più del previsto) e una volta arrivato al ricovero è svegliatosi è un inizio di ripartenza. [quota di aggressività pazzesca: suicidarsi davanti a qualcun altro o la lettera è un atto molto aggressivo per 'farla pagare' a chi non èstato in grado di notare il suo dolore e di aiutarlo
Altro tipo di suicidio -> come esito di fantasie deliranti o psicotiche -> ragazzo con delirio o fantasie lo fa per sfuggire o per obbedire a delle voci. Una volta uscito dal tentato suicidio bisognerà affrontare la psicosi. Blu wale prende persone fragili.
[studio privato per le sedute, deve essere in un certo modo:
- Maniglie finestre inseribili (così aprivi e chiudevi e poi la toglievi)
- Alla maniglia -> pulsante con una piccola serratura e nel momento in cui poteva succedere si schiacciava il pulsante e la maniglia si bloccava (per sbloccarla serviva usare una chiavetta)]
ANORESSIA -> patologia che colpisce prevalentemente le ragazze nell’età pubere e consiste in un dimagrimento che parte con il desiderio della perdita di peso (abbastanza legittimo), ma poi il processo non si ferma più. Bisogna tenere in mente che c’è uno spettro di patologia, perché si passa da una situazione
più o meno sana ad una psicotica; quindi, non possiamo dire né che è sana né che è psicotica una persona che soffre di anoressia. sintomo anoressico
Questo è importante perché bisogna innanzitutto distinguere il sintomo dall’anoressia. Ci sono delle ragazzine che in seguito a situazioni ambientali e familiari penose, un po’ similmente al tentativo anticonservativo di tipo dimostrativo, smettono di mangiare e fanno il sintomo anoressico che in realtà è un segnale di ribellione ad una situazione relazionale patologica, malata, perversa.
Il sintomo anoressico porta le ragazzine al ricovero perché ad un certo punto perdono troppo peso e quel che accade è che, nel giro di 10/15 giorni, hanno una ripresa (nel momento in cui vengono accolte e lasciate esprimere nel loro disagio stanno subito meglio). rapidità
Quello che discrimina il sintomo dalla patologia è la di regressione del sintomo nel momento in cui si
è accoglienti e disponibili all’ascolto nei confronti della ragazzina; con la patologia dell’anoressia questa cosa non avviene.Anoressia -> aspetto francamente psicotico -> ragazze che hanno una chiara dispercezione psicotica della propria forma del corpo, un’incapacità di contatto con la realtà.
Questo aspetto di non contatto con la realtà. E di ‘delirio o psicosi’ si manifesta, per esempio, molto spesso nei maschi anoressici (voci nella testa, immaginazione di nodi in gola che impediscono il passaggio del cibo, ecc.).
In questo gradiente dal sintomo all’anoressia ‘vera e propria’, in mezzo ci sta di tutto: accade che talvolta sono le modificazioni del corpo della femmina che creano una situazione di ansia, per cui il dimagrimento serve a rimanere sempre piccoli, oppure madre assillante e padre non presente. L’aspetto della perdita di peso che inizialmente è prioritario, più avanti si va, e
Più succede che la potenza e l'onnipotenza del meccanismo.