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NERVO FACCIALE
Nervo puramente motorio che è innerva i muscoli della faccia. Il nucleo situato nel ponte., attraversa l'angolo ponto-cerebellare ed entra nel foroacustico interno (insieme all'VIII). Dalla rocca petrosa esce dal cranio attraverso il foro stilo-mastoideo. A livello della loggia parotitea il nervo si divide nei suoi due rami terminali:
- superiore: muscoli della metà superiore della faccia (frontale e orbicolare delleo palpebre)
- inferiore: muscoli della metà inferiore della faccia (orbicolare della bocca, o platisma)
Quadri clinici
Paralisi facciale periferica
Le lesioni del nucleo o del nervo causano una paralisi facciale globale che interessa i muscoli superiori e inferiori della faccia. In condizioni statiche si osserva una asimmetria degli emivolti: dal lato paralizzato c'è uno spianamento delle rughe frontali, un abbassamento del sopracciglio, per paralisidel muscolo frontale ed un allargamento della rima palpebrale.
paralisidell’orbicolare delle palpebre, uno spianamento del solco naso-genieno ed unabbassamento dell’angolo della bocca per paralisi dell’orbicolare della bocca. Larima orale è stirata verso il lato sano (bocca storta).
In condizioni dinamiche si notano i seguenti segni: incapacità di corrugare la fronteo incapacità di chiudere l’occhio (del tentativo di farlo l’occhio ruota verso l’alto:o fenomeno di Bell)in capacità di tirare l’angolo della bocca nel tentativo di mostrare dentio
A causa del lagoftalmo se non si provvede alla protezione dell’occhio si può instaurare una cheratite con pericolo di ulcerazione corneale.
Paralisi facciale centrale
Si distingue da quella periferica perché interessa solo i muscoli della metà inferioredella faccia: il malato chiude normalmente l’occhio e non presenta il fenomeno di Bell. L’angolo della bocca è abbassato e non può essere
tirato nel tentativo dimostrare denti.
La paralisi facciale centrale è prodotta da una lesione del fascio piramidale in unpunto compreso tra la corteccia motrice controlaterale e la terminazione delle fibrenel nucleo del facciale.
L’incompletezza della paralisi dipende dal fatto che la metà superiore del nucleo, checontrolla i muscoli della metà superiore della faccia, riceve fibre piramidali dai dueemisferi, mentre la metà inferiore e riceve fibre provenienti solo dall’emisferoopposto.
3Lexotassina Neurologia
NERVO OTTICO
I recettori visivi sono i coni e i bastoncelli dell’epitelio retinico pigmentato.
Le cellule nervose sono situate a livello del settimo Stato della retina
I loro prolungamenti assonici convergono a raggiera a livello della papilla ottica,posta al polo posteriore del globo oculare.
La macula è l’area della retina in cui c’è la massima concentrazione di coni, mentremancano i bastoncelli: è la sede
della visione centrale (è collegata alla papilla dalfascio papillo-maculare).Il nervo ottico entra nel cranio attraverso il foro ottico e si unisce al nervocontrolaterale per formare il chiasma, il quale si trova al centro della base cranica,sotto il terzo ventricolo e sopra l’ipofisi.
Nel chiasma le fibre visive subiscono un incoraggiamento parziale: quelle provenientidalla emi-retina nasale e si incrociano e passano nel tratto ottico controlaterale;quelle provenienti dalla emi-retina temporale non si incrociano e passanodirettamente nel tratto ottico omolaterale.
Il tratto ottico termina nel corpo genicolato laterale (centro ottico primario). Da essopartono le radiazioni ottiche che attraversano il braccio posteriore della capsulainterna ed entrano nell’emisfero cerebrale, terminando nell’area visiva primaria: lacorteccia calcarina, situata nel lobo occipitale.
Le lesioni del sistema visivo si manifestano con un numero molto limitato di segni:difetti visivi
Alterazioni del campo visivo o alterazioni retiniche o papillari (solo nelle lesioni della retina e del nervo ottico).
Quadri clinici: LESIONI RETINICHE
Si esprimono con difetti del campo visivo, unilaterali e bilaterali:
- cecità totale
- scotoma centrale: degenerazione della macula
- restringimento concentrico: retinite pigmentosa
- emianopsia: perdita della vista nell'emicampo superiore o inferiore (occlusione di rami dell'arteria retinica).
Le malattie retiniche di maggiore interesse neurologico sono:
- degenerazioni della macula: tipica la macula Rosso-ciliegia, che si osserva nella malattia di Tay-Sachs ed in altre tesaurismosi cerebro-retiniche
- facomatosi: tumori malformativi
- occlusione dell'arteria retinica: lesioni arteriosclerotiche della carotide interna