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Trattamento iniziale della malattia di Parkinson
AMANTADINA
- Favorisce il rilascio di dopamina e ne blocca la ricaptazione
- Meno potente della levodopa e con effetto di minore durata
- Effetti indesiderati: disturbi psichici, "livedo reticularis", edema
ANTICOLINERGICI
- Biperiden, Orfenadrina, Triesifenidile
- Utilizzati soprattutto nei primi stadi della malattia, efficaci sul tremore e sulla scialorrea
- Utilizzati nella sindrome parkinsoniana indotta da neurolettici
- Sconsigliati negli anziani, presentano effetti collaterali di tipo anticolinergico a livello centrale e periferico
Quando iniziare la terapia farmacologica?
- Basato su:
- Problemi nel rendimento lavorativo
- Capacità di vita familiare, sociale e finanziaria
- Capacità di gestire le attività quotidiane
- Disturbi di equilibrio e deambulazione
Vantaggi dei Dopaminoagonisti
- Lunga emivita e conseguente stimolazione dopaminergica continua
- Minore frequenza
- Dopaminoagonisti
- Agonisti a lunga emivita: cabergolina, pramipexolo, ropinorolo
- Apomorfina (infusione continua sottocute)
- Perfusione continua di L-dopa nel duodeno attraverso una gastrotomiapercutanea mediante una pompa portatile
- Miglioramento notevole delle fluttuazioni motorie e delle discinesie
- Trattamento molto costoso da riservare a pazienti selezionati
- Pz. con fluttuazioni/discinesie e con scarso controllo con terapia orale
- Elevata motivazione
- Supporto familiare o del caregiver
- Pz. candidati alla terapia chirurgica
- Trattamento chirurgico del morbo di Parkinson
- Neurochirurgia stereotassica: talamotomia, pallidotomia
- Stimolazione elettrica profonda
- Trapianto di cellule nervose
Quando è indicato?
- In fase avanzata di malattia quando la terapia medica non è più efficace
quindi la formazione di radicali liberi• Diretto effetto di scavenging dei radicali liberi con soppressione dellaperossidazione lipidica