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MANO SINISTRA EMISFERO DESTRO

Cosa succede a questi pazienti?

Succede che se prendono in mano gli oggetti con la mano destra, che proietta all’emisfero sinistro, si comportano come

una persona normale e sono in grado di DIRE che tipo di oggetto è. (il fatto che il DIRE sia maiuscolo ha un

significato molto importante, che lo capiremo tra poco). 73

Se, invece, gli viene chiesto di fare la stessa cosa con la mano sinistra, le cui afferenze proiettano all’EMISFERO

DESTRO, non sono in grado di esprimere verbalmente quello che hanno toccato. Non sono in grado di dire MATITA o

PIRAMIDE.

Allora ciò significa che, quando una persona presenta un CORPO CALLOSO INTEGRO (condizione normale), sia

toccando l’oggetto con la mano destra o con la mano sinistra sarà sempre in grado di dire di che tipo di oggetto si tratta.

Infatti, le afferenze della mano destra proiettano direttamente all’emisfero sinistro, in cui ci sono le AREE del

LINGUAGGIO. Si ha un’integrazione delle informazioni tattili, con quelle basate sul ricordo dell’oggetto e quindi

l’attivazione dell’AREA di BROCA e di WERNICKE, che, comunque, si trovano sullo stesso emisfero in cui giungono

le afferenze. Questo si verifica anche toccando l’oggetto con la mano sinistra, perché le afferenze tattili giungono

all’emisfero destro, ma, mediante il corpo calloso, passano all’emisfero sinistro (in cui ci sono le aree del linguaggio) ed

è possibile avere un’integrazione dell’afferenza tattile, con quelle basate sul ricordo e quindi l’attivazione delle aree del

linguaggio situate nell’emisfero sinistro. Il soggetto, dunque, in condizioni normali, è in grado di dire di che oggetto si

tratta sia toccandolo con la mano destra che con la mano sinistra.

Nel caso contrario, invece, in un paziente con lo SPLIT BRAIN, è in grado di stabilire di che oggetto si tratta soltanto se

lo tocca con la mano destra, che proietta all’emisfero sinistro, in cui sono presenti direttamente le aree del linguaggio

per consentirgli di dire di che oggetto si tratta.

Nel caso in cui, invece, il soggetto tocchi l’oggetto con la mano sinistra, le informazioni sensoriali tattili decussano, si

portano nell’emisfero destro e non riescono a raggiungere l’emisfero destro, dal momento che il CORPO CALLOSO è

reciso (ammesso che il taglio sia completo).

Poiché non sempre veniva praticata una resezione totale (in alcuni pazienti veniva fatto soltanto un taglio parziale del

corpo calloso), si vedeva che nei pazienti con il taglio totale la situazione è Si o NO (RICONOSCO o NON

RICONOSCO), nel caso del taglio parziale, invece, si avevano delle immagini confuse e il paziente nella mano sinistra

riusciva a riconoscere l’oggetto attraverso una serie di errori, prima della definizione completa.

Ma vediamo ora un altro esperimento.

La stessa situazione si ha se si fanno degli esperimenti in cui si sfrutta il fatto che, mentre la porzione centrale del

campo visivo è BINOCULARE e proietta ad entrambi gli emisferi, ma le porzioni laterali, invece, sono quelle fibre che

restano IPSI LATERALI e proiettano solamente all’emisfero controlaterale.

Si chiede al paziente di fissare un punto davanti a sé e mettendo un oggetto sulla parte sinistra o destra, si può vedere

che il paziente è in grado di dare un nome all’oggetto soltanto quando l’oggetto è nella regione del campo visivo che

proietta all’emisfero sinistro.

Normalmente , avviene la proiezione del campo visivo di sinistra, che va all’emisfero di destra e, attraverso il corpo

calloso, va dal LOBO OCCIPITALE di destra al LOBO OCCIPITALE di sinistra e, da qui, va alle aree del

WRERNICK e BORCA e la persona può pronunciare il nome dell’oggetto che vede.

Quando, invece, il corpo calloso è interrotto, la percezione visiva non è alterata, ma non ci sarà la possibilità di inviare

le informazioni all’altro emisfero. Banalmente, al contrario, quando l’informazione – in un paziente con corpo calloso

interrotto – arriva direttamente all’emisfero sinistro, allora egli è in grado di DIRE che tipo di oggetto è.

Allora, grazie al fatto che abbiamo a disposizione la sensibilità uditiva e visiva, si può, grazie a questi esperimenti,

mettere in evidenza la specializzazione degli emisferi che, per quanto riguarda il linguaggio, si trova nel 95-97% dei

casi collegata all’emisfero sinistro.

Una cosa interessante è che, successivamente, si è visto che il linguaggio non era l’unica funzione complessa della

nostra attività cerebrale ad essere lateralizzata.

In quest’immagine, possiamo vedere alcune specializzazioni dei due emisferi.

In particolar modo l’EMISFERO SINISTRO è quello coinvolto nel ragionamento e nelle varie forme di linguaggio

(PARLATO, SCRITTO e quello EMNESSO), ma anche è l’emisfero predominante per quanto riguarda la capacità

logico-matematica, la capacità di usare il ragionamento per processi logici, come la risoluzione di problemi matematici.

Questa è una capacità prevalente dell’emisfero sinistro, che racchiude le proprietà più impegnative della capacità

umana.

L’emisfero destro ha, invece, non ha queste funzioni, ma ha la preponderanza in altr tipi di attività mentale, come le

abilità spaziale (che non solo definisce un’abilità di distinguere pattern spaziali, ma anche di trasfigurarlo in senso

artistico – come disegnare, dipingere o la capacità musicale – che riflette una predominanza dell’emisfero destro. Il

nostro emisfero sinistro è quello razionale logico, mentre il destro è quello più che altro connesso al piacere,

divertimento, svago, passatempi ecc.

In realtà queste funzioni sono strettamente collegate. Infatti, sebbene la capacità di linguaggio e della comprensione

risieda nell’emisfero sinistro, la capacità di attribuire un certo tono alla voce, dipende dalle informazioni che vengono

inviate dall’emisfero destro. La coloritura del linguaggio o la sua componente emozionale, tanto per intenderci, dipende

dall’emisfero destro. Una stessa frase detta con suoni diversi e in momenti emozionali diversi può assumere due

significati diversi. Non si dica che abbiamo due cervelli, perché sono strettamente integrate le funzioni dell’uno e

dell’altro. Rappresentano un continuum anatomico e funzionale, come direbbe Malagoli.

Nel corso dell’evoluzione umana (di certo un’evoluzione molto più rapida di quella avvenuta a carico degli altri

animali) si è sviluppato un linguaggio articolato, si è messa a punto l’abilità di leggere, di scrivere, di dipingere, di

suonare strumenti, creare forme artistiche, creare melodie, allora si tratta di un’evoluzione avvenuta a carico degli omini

74

di circa 3.000.000-5.000.000 di anni, che sulla scala dei tempi evolutivi sono tempi abbastanza brevi. Si tratta di una

fase di notevole accelerazione evolutiva e non è sorprendente che anche l’evoluzione delle aree cerebrali sia andata

molto notevole e veloce.

Altro esperimento.

Un altro modo classico per definire la dominanza dell’emisfero sinistro o destro (senza andare a prendere cervelli post-

mortem di soggetti in cui ci fosse una lesione nelle aree del linguaggio con conseguente AFASIA) è quello di

anestetizzare temporaneamente uno dei due emisferi.

Si inietta l’anestetico all’interno delle CAROTIDI o SINISTRA o DESTRA (nascono dall’AORTA), che sono i vari

arteriosi che portano il sangue al cervello.

Se inietto l’anestetico nella CAROTIDE SINISTRA, attraverso i VASI COLLATERALI si distribuirà prima

nell’emisfero sinistro e, successivamente, una volta entrato nel circolo generale, entrerà nell’emisfero destro, ma questo

richiede un tempo maggiore, in cui l’anestetico arriva più diluito e dopo alcuni minuti (nel sinistro arriva nel giro di

alcuni secondi).

Se iniettiamo un anestetico nella CAROTIDE SINISTRA o DESTRA e studio la capacità verbale del soggetto in

relazione alla presenza dell’anestetico, vediamo che quando mettiamo l’anestetico nella CAROTIDE SINISTRA,

(quindi quando addormentiamo, in pratica, l’emisfero sinistro), nel giro di pochi secondi –transitoriamente, dal

momento che poi l’anestetico viene diluito – noi osserviamo che il soggetto non è in grado di pronunciare parole,

comprendere parole e leggere. Se, al contrario, faccio la stessa cosa nella CAROTIDE DESTRA, vedo un effetto

minore, perché l’anestetico giunge all’emisfero sinistro già diluito e molto più in ritardo.

Tuttavia, si è visto che se un soggetto usa la mano destra, c’è una dominanza dell’emisfero destro del 100%, infatti tutti

i destrimani, hanno come emisfero dominante per il linguaggio quello sinistro.

¾

Nel caso dei MANCINI, invece, i (circa il 60-70%) hanno anch’essi hanno l’emisfero sinistro come emisfero

dominante, ma il 30% dei mancini hanno come emisfero dominante il destro.

Ci sono anche condizioni in cui non si riesce a stabilire una dominanza emisferica e, molto spesso, questo è in

concomitanza con il fatto che il soggetto sia AMBIDESTRO e usi in modo abbastanza ampio entrambe le mani.

Questa corrispondenza ha lasciato sempre molto perplessi. La spiegazione più semplice è che chi usa la mano destra

proietta all’emisfero sinistro e questo diventa l’emisfero dominante. Se tutti i mancini avessero l’emisfero dominante

destro, questa spiegazione andrebbe abbastanza bene e la situazione non è così, ed è molto più ostica e di difficile

comprensione, anche perché il MANCINISMO è una condizione ancora abbastanza da studiare. Gli oggetti del nostro

mondo sono fatti per i soggetti DESTRIMANI. Quando, per esempio, si usava l’apriscatole (oggi si aprono senza) non

esisteva quello per i mancini.

Si è notato che la percentuale dei mancini è in continuo aumento, non perché siano in aumento le percentuali dei

mancini, ma perché, fino a poche decine di anni fa, in condizioni di sviluppo socio-economico-culturali il mancinismo

veniva visto di malocchio. Nelle scuole c’erano delle maestre che legavano le mani sinistre ai bambini. I genitori spesso

lo facevano per persuasione.

Il MANCINISMO era visto con parecchi pregiudizi. La percentuale di mancini una trentina di anni fa era attorno al 10-

15%, attualmente è in aumento, perché l’approccio culturale moderno prevede che se un soggetto è spontaneamente

mancino possa continuare ad utilizzare la mano sinistra. Anzi, per certi sport questo è un vantaggio (come nel tennis,

scherma e pugilato), perché il fatto che il 99% dei giocatori siano destrimani, fa sì che veng

Dettagli
A.A. 2015-2016
122 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher paolo.morandi.1987 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neurobiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Contestabile Antonio.