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Fasi iniziali di sviluppo e somiglianza morfologica nei vertebrati
Queste fasi iniziali di sviluppo sono omologhe ed indentificabili in tutti i vertebrati e comportano un alto grado di somiglianza morfologica (embriologica). Inoltre, questo processo di sviluppo comporta la presenza di pieghe (definite flessure cefaliche), allo stadio di tre vescicole si formano prima due flessioni, la cervicale (tra M e H) e la cefalica (tra F e M), e successivamente ci sarà un'ulteriore flessura. Queste pieghe dell'encefalo posizioneranno in modo caratteristico e specifico le diverse regioni dell'encefalo così come sono nell'adulto.
Dall'immagine B si deduce che c'è una conservazione estremamente elevata della forma delle porzioni più anteriori, ma anche delle cavità interne (ventricoli cerebrali). In tutti i vertebrati si ritrovano (figura C): nella porzione più anteriore telencefalica due ventricoli laterali, un terzo ventricolo che si forma in corrispondenza del diencefalo, un...
quarto ventricolo unito al terzo che passa all'interno del tramite un piccolo canalico (acquedotto cerebrale) che si forma all'interno dell'H.mesencefalo) definito fossa romboidale. Nell'uomo questi stadi si ritrovano 43 giorni dopo la fecondazione, nel ratto 14, nel pollo 2 e mezzo. A questi stadi l'encefalo dei diversi vertebrati si assomiglia, ad indicare che esistono delle fasi in cui ci sono delle costrizioni, anche morfologiche e strutturali, imposte dalla necessità di rispettare a ciascun stadio di sviluppo correlati alla posizione reciproca dei gruppi cellulari per acquisire l'assetto definitivo di organi e tessuti che si svilupperanno poi. La neuroembriologia comparativa ha come obiettivo fondamentale quello di capire cosa succede e quali sono gli eventi che durante lo sviluppo embrionale guidano e dettano le regole che portano a questa differenza morfologica, strutturale e anche funzionale nei diversi gruppi di vertebrati. Darwin avevaOsservato che gli stadi embrionali si assomigliano molto più di quanto si somiglino gli stadi adulti, e che l'aspetto dell'embrione nelle fasi precoci poteva ricordare quello che probabilmente era l'aspetto del progenitore di tutta la linea filogenetica. - l'ontogenesi
Heckel propone la teoria biogenetica o biogenica (1866) - ricapitola la filogenesi in cui si attingeva molto alla teoria aristotelica dell'acquisizione di stadi di sviluppo successivi per raggiungere condizioni che all'ora venivano considerate più evolute. Heckel sostanzialmente proponeva che nel corso dello sviluppo embrionale gli organismi "più evoluti" (mammiferi) passassero attraverso gli stadi definitivi degli organismi "meno evoluti" (pesci). Heckel aveva, per esempio, interpretato le fessure (tasche) faringee che si abbozzano in tutti i vertebrati ai primi stadi di sviluppo, dando origine alle branchie nei pesci e ad altre strutture.
di spiegare come gli embrioni di diverse specie di vertebrati si somiglino durante alcune fasi dello sviluppo. Secondo Gould, questa somiglianza è il risultato di un'evoluzione convergente, in cui diverse specie sviluppano caratteristiche simili a causa di pressioni ambientali simili. Tuttavia, Gould critica l'interpretazione di von Baer, sostenendo che le somiglianze embrionali non sono indicative di un'evoluzione lineare, ma piuttosto di un'evoluzione ramificata, in cui diverse specie si sono sviluppate indipendentemente l'una dall'altra. Inoltre, Gould sostiene che l'idea di von Baer che gli organismi passino attraverso una forma definitiva di un organismo inferiore è errata, poiché ogni specie ha il suo percorso evolutivo unico.di fare ordine e apre le porte agli studi che l'attenzione sullo condurranno al progetto evo-devo: tali studi focalizzano lo sviluppo embrionale per comprendere non solo i processi che guidano le relazioni filogenetiche tra i diversi organismi, ma anche i processi alla base della diversificazione tra gli organismi).
Intorno agli anni '70 lo scienziato Ballard definì in modo più specifico lo stadio in cui gli embrioni dei vertebrati effettivamente si assomigliavano molto, stadio definito di faringula (faringe come porzione dorsale del capo in cui si trovano le tasche faringee, presenti in tutti i vertebrati). In questo stadio (che è subito dopo la gastrulazione gastrula tardiva o prima neurula) gli embrioni dei cinque gruppi iniziano a somigliarsi in modo significativo, e in tutti si riconosce: una regione anteriore che va a formare la testa, gli archi faringei (specificherà che le tasche faringee non sono ancora branchie errore commesso da Heckel), i
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somiti (frammentazione metamerica del mesoderma nella regione dorsale), il tubo neurale (al di sopra della notocorda e al di sotto dell'ectoderma che va a formare la porzione più superficiale dell'organismo)... 56
I due modelli in figura sono quelli attualmente proposti per spiegare ciò che succede durante lo sviluppo embrionale, nel processo di diversificazione della linea filogenetica dei vertebrati.
- Secondo il modello ad imbuto la somiglianza maggiore corrisponde alle prime fasi di sviluppo; il pattern di espressione genica e di somiglianza morfologica è maggiore nella fase iniziale e man mano che si progredisce nello sviluppo aumenta la diversificazione additivamente (rivisitazione del modello di Heckel).
- Nel modello a clessidra il processo di sviluppo indica che esiste una fase specifica in cui tutti i vertebrati si assomigliano (dal punto di vista morfologico, strutturale e anche genetico), ovvero lo stadio filotipico in corrispondenza della gastrula tardiva.
Questo stadio è imposto, cioè ci sono dei vincoli che impongono in una determinata fase di sviluppo una similitudine in termini di espressione genica, e quindi in termini fenotipici di struttura ed organizzazione morfologica. Questa similitudine è dovuta al fatto che alcune fasi specifiche di sviluppo impongono una posizione dei tessuti embrionali (che sono all'origine della formazione degli organi e di tutto ciò che ne deriva) tale per cui le posizioni di ecto-, meso- e endoderma sono vincoli fondamentali per dare origine ad un corretto proseguimento del progetto di sviluppo. Tali vincoli sono il prodotto di una espressione di set particolari di geni dello sviluppo (Hox, omeotici) la cui percentuale di coespressione è particolarmente elevata in questa fase di sviluppo dei vertebrati: è proprio la coespressione genica a determinare necessariamente una sovrapposizione fenotipica, una somiglianza dei fenotipi. La fase della gastrula tardiva
edell'inizio della neurulazione, con la formazione dei tre foglietti embrionali e illoro posizionamento specifico e relativo, è una fase critica che se alterataporta al 99% dei casi alla morte: quindi, da un punto di vista di selezionenaturale, è una fase molto preservata per collocare in modo corretto i trefoglietti e avviare correttamente il processo di organogenesi per lasopravvivenza del subphylum vertebrata (e di tutti). Negli stadi primari etardivi i geni sono invece più liberi di mutare senza essere necessariamente 57selezionati in modo negativo, e proprio questa libertà ha prodotto ladiversificazione nei diversi vertebrati.La trascrittomica è un avanzamento di tecniche precedenti, dove si andavaad analizzare l'espressione di uno o di pochi geni, poiché si focalizza nonsull'espressione del singolo o di pochi geni ma valuta l'espressione di tutti igeni nel corso di specifiche fasi dello sviluppo, dandoUn'idea della complessa modulazione dinamica dell'espressione genica durante lo sviluppo, analizzando l'espressione degli RNA messaggeri (che daranno origine a proteine, le quali andranno ad organizzare i viventi). - In uno studio di trascrittomica sono stati analizzati 1573 geni ortologhi geni presenti in organismi differenti che codificano per le stesse proteine, e condividono l'80% di analogia nelle loro sequenze nucleotidiche - che permettono di dare un'idea delle modificazioni del network di espressione genica e di quali siano i processi attraverso cui avvengono/sono avvenute le trasformazioni evolutive (N.B. è uno dei focus dell'approccio evo-devo, che ha proprio come scopo quello di analizzare come le modificazioni spazio-temporali dei geni possano portare a delle novelty evolutive, possano essere alla base di trasformazioni che, se selezionate positivamente,
In questo studio, pubblicato nel 2011, è stata fatta l'analisi del trascrittoma in quattro specie di vertebrati: topo (mammifero), pollo (uccello), X. laevis (anuro) e zebrafish (pesce). Da' visivamente il coefficiente di Speaman, un indice dello stadio in cui c'è la maggiore espressione genica, cioè in cui i geni ortologhi sono coespressi: più si va verso la colorazione verde, gialla e rossa, più c'è indice di coespressione. La coespressione non potrà mai essere nulla poiché anche nelle fasi iniziali c'è un certo grado di coespressione dei geni dello sviluppo. Spostandosi verso lo stadio di faringula aumenta la coespressione, per poi aumentare di nuovo la sua divergenza: ciò è una conferma dell'esistenza della fase di faringula in cui gli embrioni dei vertebrati manifestano caratteristiche fenotipiche estremamente simili, e ciò dà
un’ideadel fatto che questa similitudine fenotipica altro non è che il frutto dellacoespressione degli stessi geni dello sviluppo.Tutto questo discorso fa riferimento all’intero corpo dei vertebrati maosservando ciò che succede anche a livello dell’encefalo, si nota che nonsolo la struttura e la morfologia intera del corpo dei vertebrati è moltoconservata nello stadio di faringula, ma anche la morfologia, la struttura el’organizzazione dell’encefalo e del SNC sono estremamente conservate(cioè si somigliano nei vari gruppi nello stesso stadio di sviluppo, di faringula).Già nel 1920 Holmgren iniziava un approccio neurobiologico comparativo,cioè iniziò ad analizzare e porsi di fronte i diversi embrioni dei vertebrati, edestraendo l’ecefalo fece una comparazione della forma e della struttura.