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Estratto del documento

SCHEMA SVILUPPO VESCICOLE SNC E STRUTTURE DERIVATE

  • VESCICOLA PRIM.
  • VES. SECONDARIA
  • PROENCEFALO (VESCICOLA PIÙ ROSTRALE)
    • telencefalo
    • diencefalo
    • SNC
    • CAVITÀ
      • corteccia
      • amigdala
      • strio
      • ippocampo
      • talamo
      • ipotalamo
      • ventricoli laterali
      • terzo ventricolo
    • MESENCEFALO
      • Rimane tale nello sviluppo
      • Acquedotto di Silvio
    • ROMBOENCEFALO
      • Metencefalo
      • ponte
      • cervelletto
      • Quarto ventricolo
      • Mielencefalo
      • midollo allungato
    • MIDOLLO SPINALE (VESCICOLA PIÙ CAUDALE)
      • linea ai forami ciloridico
      • Midollo
      • cavità spinale

    VIE NERVOSE

    • VIE ASCENDENTI
    • SENSIBILITÀ (dalle periferie alle cortecce)
    • VIE DISCENDENTI
    • MOTORIE (dalle cortecce alle fibre muscolari)

    VIE DISCENDENTI

    • SISTEMA PIRAMIDALE
      • via corticospinale
      • via corticobulbare
    • SISTEMA EXTRAPIRAMIDALE
      • comprende il resto delle vie motorie (vestibolare, reticolospinale, tettospinale)

    VIA PIRAMIDALE

    Permette il movimento attraverso un circuito mononeuronale costituito da 2 neuroni: vie nervose che provocano il movimento volontario dei muscoli. Le piramidi bulbari si dividono nelle aree corticali.

    • 85%: le fibre nervose formano i fasci:
      1. FASCIO PIRAMIDALE CROCITATO: le fibre crociate (il cortico-spinale laterale) nel midollo allungato (piramidi).
      2. FASCIO PIRAMIDALE DIRETTO: fiene che originano dalla
    • 15%: fibre portate alla corteccia cuore.
    1. Discende per tutta la lunghezza del midollo spinale incontrando vie. Le fibre che entrano nel corno anteriore del midollo spinale.
    2. Esso termina a livello dei primi segmenti toracici del midollo spinale → congiunge il corno anteriore.

    Le fibre del fascio piramidale crociato infine ritornano alle motoneuroni che rappresentano i secondi neuroni delle vie piramidale e ha exis à principi nervi spinali (inattive in sentido della mot), → muscoli.

    VIE EXTRAPIRAMIDALI

    L’insieme di vie nervose che controllano direttamente o indirettamente. Le cortezze piane motoria orientando le relazioni istrintive e subordine al movimento volontario → CONTRAZIONE MUSCOLI LISCI (INVOLONTARI).

    • non non manument

    Non origina dalle articolazioni → ma da aree sottocorticali, non pesano delle piramidali

    Sudddivisione funzionale cervelletto

    Paleocerebello

    • Vestibolocerebello
    • Archicerebello
    1. Archicerebello

      Il + antico filogeneticamente corrisponde al lobulo flocculonodulare. Connessioni con i nuclei vestibolari e ocularmotorai.

    2. Paleocerebello

      Detto Spinocerebello. Controllo uno midollo spinale e tronco encefalico.

      • Movimenti oculari: Verme
      • Movimenti assili e postura: Non sono corrette

    Info che informano su via sistemica.

    1. Sistema visivo

    GANGLI DELLA BASE

    • Nucleo caudato
    • Pallido
    • Putamen N. lentiforme
    • Claustro
    • Amigdala

    NUCLEO ACCUMBENS: punto di incontro fra lenticolare e caudato collegato al

    PALLIDO:

    • ESTERNO
    • INTERNO sistema limbico

    NUCLEO SUBTALAMICO (diencefalo)

    SOSTANZA NERA (mesencefalo)

    strutture esterne e fogli ma forse anche interne

    I gangli ricevono info dalla corteccia e, attraverso il TALAMO, connesse sul str

    mandano info alla corteccia PREFRONTALE e motoria controllo movimento e ideazione

    CANALI DI INFORMAZIONI

    1. CANALE MOTORIO GENERALE VI APRIETA e INCAPRESA pop-rio riferimento

    CORTECCIA MOTORIA E SENSITIVA

    • (striat) PUTAMEN PALLIDO INTERNO
    • SOSTANZA NERA (riticolare) T.ALAMO

    Riflessi oculari

    Quando si osserva un’intensa fonte luminosa, la pupilla si restringe per ridurre la quantità di luce che arriva alla retina (miosi). Quando invece la luminosità è scarsa, la pupilla si dilata (midriasi). Il riflesso è bilaterale, cioè illuminando una retina, si restringono entrambe le pupille (riflesso consensuale). Il meccanismo riflesso è controllato dal nucleo pretettale, che a sua volta agisce sul nucleo di Edinger-Westphal; quest’ultimo attraverso il ganglio ciliare controlla il muscolo sfintere della pupilla. Quando si osservano oggetti vicini, la curvatura del cristallino viene modificata e l’immagine viene messa a fuoco sulla retina (accomodazione). Il cambiamento di curvatura del cristallino è ottenuto mediante il rilassamento del muscolo ciliare. Questo riflesso è controllato dalla corteccia visiva, che proietta al nucleo di Edinger-Westphal (per il controllo del muscolo ciliare).

    Lesioni alle vie visive

    Si possono avere scotomi ovvero cecità (o emianopsia) di una parte del campo visivo che può interessare anche solo 1/4 del campo visivo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
19 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher caretz97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e neuroanatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Vercelli Alessandro.