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Estratto del documento

FASCIO RETICOLO-SPINALE:

i nuclei interessati alla formazione del fascio ricevono ampie afferenze dai fasci corticali motori e rubrali (nucleo rosso)

- Fascio reticolo-spinale mediale:

Beatrice Bracci 33

• Origina dalla formazione reticolare pontina

• Decorre ipsilateralmente nel cordone anteriore del midollo spinale (invadendo in parte anche l’area di impegno

del fascicolo longitudinale mediale), per terminare negli interneuroni della lamina VII e VIII

• Esercita: a g

effetto facilitatorio sui motoneuroni e dei muscoli assiali e prossimali (di tipo estensorio)

o Stimola muscoli posturali (antigravitaro) una lesione provoca una paralisi flaccida

à

o

- Fascio reticolo-spinale laterale:

• Origina dalla formazione reticolare bulbare

• Decorre nel cordone laterale del midollo spinale, per terminare nella lamina IX e negli interneuroni della lamina

VII

• Effetto: Facilitatorio sui muscoli flessori

o Inibisce i muscoli posturali antigravitari una lesione di questo causa una paralisi rigida

à

o

Sistemi che collaborano insieme per una gestione fondamentale dell’aspetto posturale e dinamico-posturale

insieme al nucleo rosso, che però ha un controllo più generale

à

VASCOLARIZZAZIONE: data per la maggior parte dal circolo di Willis

bulbo ponte e mesencefalo+ cervelletto vengono serviti dal tronco basilare:

- arterie bulbari

- arterie pontine

sistema molto importante anche per l’equilibrio della struttura sanguigna

numerosi territori arteriosi terminali rischio di lesioni ischemiche

à

Beatrice Bracci 34

CERVELLETTO:

Caratteristiche morfologiche:

- forma ellissoidale, appiattito in alto e in

basso

• diametro trasversale 10 cm

• diametro longitudianle 4-6 cm

• peso 142 s maschio – 127 g

femmina

- situato posteriormente alla regione bulbo-

pontina dalla quale è separato

dall’interposizione del IV ventricolo

Alloggia nella scavo osseo della squama del

temporale ed appoggia alla massa

occipitale degli emisferi cerebrali.

è in uno spazio delimitato; una delle

à

condizioni che può causare l’erniazione

verso il basso (non può essere spinto in alto per la presenza della lamina della dura madre.

- In esso sono ben identificabili:

• Verme porzione centrale, allungata sagittalmente e stratta

à

• 2 emisferi cerebellari porzioni laterali molto più sviluppati

à

• 2 flocculi

- Caratterizzato da:

• Faccia superiore: percorsa sagittalmente dal verme superiore ai lati del quale si trovano le facce superiori dei

due emisferi cerebellari

• Faccia inferiore: grossa concavità percorsa sagittalmente da una profonda depressione: la vallecula ( del Reil)

nella cui profondità si trova il verme inferiore. Lateralmente si vedono le facce inferiori degli emisferi cerebrali.

In rapporto con le fosse cerebellari dell’osso occipitale e con le facce postero-superiori delle piramidi degli ossi

temporali.

Nella faccia inferiore sono visibili:

Lobulo flocculo-nodulare

o Tonsilla (amigdala ??)

o

• Circonferenza: porzione posta in mezzo rispetto alle due facce descritte. Mostra anteriormente l’ilo del

cervelletto e i peduncoli cerebellari:

Peduncoli cerebellari superiori collegano il cervelletto al mesencefalo

à

o I peduncoli cerebellari superiori sono collegati fra di loro dal velo midollare anteriore / superiore, una

lamina di sostanza bianca (completa le connessioni del peduncolo superiore)

Peduncoli cerebellari inferiori collegano il cervelletto al midollo allungato / porzione bublo-

à

o pontina.

uniti ai peduncoli cerebellari medi a questo livello è presente il velo midollare posteriore / inferiore,

à

per lo più formato dalla tela coriodea (membrana Ottuatoria) su cui si notano sottili “tenie” marginali

di sostanza bianca che completano i collegamenti del peduncolo inferiore. Il velo midollare posteriore

nella sua parte di mezzo prende aderenza con l’estremità anteriore del verme inferiore, chiamata

nodulo.

lobulo flocculo-nodulare = flocculi + nodulo

à

Peduncoli cerebellari medi collegano il cervelletto al ponte.

à

o Occupano le parti laterali dell’ilo del cervelletto.

- la superficie del cervelletto è percorsa trasversalmente dai solchi cerebellari, caratterizzati da diverse profondità:

• lamelle cerebellari solchi meno profondi

à

• lamine cerebellari solchi un po’ più profondi

à

• lobuli del cervelletto solchi molto profondi

à

Costituzione interna del cervelletto:

Disposizione mantellare della sostanza grigia la disposizione dei neuroni segue una disposizione superficiale. In realtà in una

à

sezione coronale, oltre ad una disposizione mantellare si trova una disposizione nucleare

- disposizione mantellare concentrazione sostanza bianca verso il centro della struttura

à

- disposizione nucleare nuclei propri del cervelletto presenti anche al centro

à

nomenclatura riferita a posizione e forma

esempi:

• nuclei del tetto del fastigio in corrispondenza del tetto del IV ventricolo /fastigio

à

• nuclei globosi ed emboliformi somiglianza ad un embolo

à

• nucleo dentato: lamina pieghettata simile all’oliva bulbare

à

Beatrice Bracci 35

nel cervelletto sono distinguibili:

- corteccia cerebellare sostanza grigia

à

- corpo midollare sostanza bianca

à

Corteccia cerebellare: porzione più esterna formata da sostanza grigia a disposizione mantellare:

- strato molecolare:

• più esterno

• accoglie le arborizzazioni dendritiche delle cellule di Purkinje (che si impegnano in ambito cerebrale)

• contiene le cellule stellate esterne ed interne

à

• fra le fibre contenute sono di particolare importanza:

fibre rampicanti: fibre pertinenti ai sistemi afferenti della corteccia cerebellare le quali, entrate nella

o corteccia cerebellare stessa, raggiungono lo strato molecolare, dove si abbarbicano (attaccano) ai

dendriti delle cellule del Purkinje

(arrivano all’oliva bulbare)

fibre parallele: provengono dai neuriti dei granuli che, saliti nello strato molecolare, si dividono a T,

o dando cosi origine a due rami. Contraggono sinapsi asso-dendritiche con i dendriti delle cellule del

Purkinje.

- strato delle cellule del Purkinje: strato monostratificato formato da cellule caratterizzate da un pirenoforo di forma

globosa da cui si distaccano:

• dalla porzione superficiale 2 o 3 dendriti che entrano nello strato molecolare, dove formano un’amplissima

à

azioni spinose arborizzazione con ramificazioni spinose

• dalla porzione profonda un neurite che percorre lo strato dei granuli e, assunta la guaina mielinica, entra nel

à

corpo midollare del cervelletto per portarsi ad uno dei nuclei entro cui termina.

Rappresenta il sistema di risposta efferente

- strato dei granuli: occupato da un numero enorme di piccole cellule nervose dette granuli. Questi sono formati da pochi

e brevi dendriti che si ramificano, e da un unico neurite che, senza assumere la guaina mielinica, sale nello strato

molecolare dove, dividendosi a T, da luogo a due fibre parallele.

I granuli, tramite i loro dendriti, contraggono sinapsi asso-dendritiche con le fibre muschiose: fibre pertinenti ai sistemi

afferenti che, entrate nello strato dei granuli, danno luogo ad una serie di ramificazioni, ciascuna delle quali termina in

rapporto con uno dei dendriti dei granuli

le formazioni sinaptiche tra i dendriti dei granuli e le fibre muschiose prendono il nome di glomeruli cerebellari (del

à

Held). Il glomerulo cerebellare è formato da una rosetta della fibra muscoide, da terminali dendritici di numerosi granuli

(rosso) e terminali degli assoni delle cellule di Golgi (giallo). Anche le parti prossimali dei dendriti delle cellule di Golgi

(blu) entrano nel glomerulo e stabiliscono ampi contatti sinaptici con la rosetta della fibra muscoide

si comportano cosi tutte le fibre che vanno verso il cervelletto, tranne quelle che arrivano da nucleo olivare

à

Oltre alle fibre muschiose, è anche attraversato dalle fibre rampicanti, che salgono verso lo strato molecolare, e dai

neuriti delle cellule del Purkinje che discendono verso il corpo midollare del cervelletto.

Tutti i sistemi afferenti della corteccia cerebellare mettono capo alle cellule del Purkije o direttamente (fibre rampicanti) o

tramite l’interposizione dei granuli (fibre muschiose).

Tutti i sistemi efferenti della corteccia cerebellare traggono origine dalle cellule del Purkinje, infatti soltanto i neuriti di

queste ultime escono dalla corteccia cerebellare per portarsi ai nuclei del cervelletto

Assone del Purkinje elemento efferente non varcano i territori cerebellari terminano a livello dei nuclei propri

à à à

del cervelletto (5% di fibre escono e sono diretti verso altri nuclei contingente di regolazione: regola il volume dei

à

segnali in entrata)

I neuroni dei nuclei propri di fatto garantiscono l’uscita del sistema cervelletto verso i nuclei interessati alle informazioni

efferenti

Corpo midollare:

- occupa la parte centrale del cervelletto

- formato da:

• sistemi di fibre afferenti vi giungono seguendo i peduncoli cerebellari e sono destinati alla corteccia

à

cerebellare

• sistemi di fibre efferenti rappresentati dalle fibre cortico-nucleari (neuriti delle cellule del Purkinje) che dalla

à

corteccia cerebellare vanno ai nuclei del cervelletto; dalle fibre che, originate dal cervelletto, si portano ai

peduncoli cerebellari per uscire da questo

• fibre di associazione intracerebellare sistemi di fibre nervose che associano i due emisferi cerebellari fra di

à

loro

• fibre arcuate e fibre a ghirlanda fibre che associano gli emisferi cerebellari al verme

à

- nuclei del cervelletto:

• nucleo del tetto / fastigiale appartiene all’archicerebello: gli assoni delle cellule del Purkinje viaggiano solo

à

verso la zona del fastigio fibre assonali escono nell’area vestibolare del bulbo

à

Beatrice Bracci 36

• nucleo globoso

• nucleo emboliforme

appartengono al paleocerebello

à

• nucleo dentato / oliva cerebellare posto nell’emisfero cerebellare, è molto più voluminoso degli altri e fa

à

parte del neocerebello

i nuclei sono intercalati lungo le linee efferenti del cervelletto ricevono i neuriti delle cellule di Purkinje dalla corteccia

à

cerebellare (origine delle vie efferenti). Da essi nascono i fasci ed i sistemi che, seguendo i peduncoli cerebellari

fuoriesc

Dettagli
A.A. 2018-2019
107 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bracci.beatrice di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuroanatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Sabbatini Maurizio.