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TALAMOControllo ipotalamico sulla ghiandola ipofisi
Riprendiamo i concetti finali dell'ipotalamo e il link che c'è con la ghiandola ipofisaria in quanto non era comprensibile nel video della lezione precedente.
L'ipotalamo è costituito da una serie di nuclei che agiscono sull'ipofisi (vedi fig. 1), sia sull'adenoipofisi sia sulla neuroipofisi; costituiscono dei fasci diversi a seconda che agiscano sulla adenoipofisi o sulla neuroipofisi.
I prolungamenti assonici che provengono dal nucleo preottico, dal nucleo ventromediale e dal nucleo arcuato vanno a costituire un fascio di prolungamenti assonici chiamato fasciotuberoinfundibolare che interfaccia la componente vascolare e grazie a questa si arriva all'adenoipofisi. Questi neuroni che interfacciano la componente vascolare e di conseguenza l'adenoipofisi sono definiti come neuroni parvocellulari e producono un ormone, l'adrenocorticotropo (ACTH), che in situazioni di stress ha un
ruolo fondamentale a livello del surrene inducendo la produzione di cortisolo. Quindi il fascio tubero-infundibolare è un link tra i nuclei dell'ipotalamo e l'adenoipofisi. Però esistono altri nuclei a livello ipotalamico che invece hanno un link diretto con la componente di neuroipofisi: il nucleo paraventricolare e il nucleo sopraottico, i quali con i loro prolungamenti, vanno a costituire quello che viene chiamato fascio ipotalamo-ipofisario, che arriva direttamente alla componente di neuroipofisi. Sono dei neuroni particolari (Fig.1) che vengono definiti neuroni magnocellulari e che producono ormone antidiuretico (ADH) e ossitocina: l'ormone antidiuretico induce il riassorbimento di acqua nei tubuli renali, mentre l'ossitocina è coinvolta nella stimolazione della muscolatura uterina durante il parto. La particolarità di questi neuroni magnocellulari è che essi contengono già nel loro interno la componente ormonale, che vienepoiliberata direttamente, rispetto ai parvocellulari che invece interfacciano la componente vascolare, nellaneuroipofisi. Questi ormoni vengono rinchiusi in un rigonfiamento presente in questi prolungamenti di neuroni chiamati corpi di Herring (vedi fig. 2); i corpi di Herring contengono quindi già direttamente la componente ormonale che in momenti di bisogno viene rilasciata, mentre gli altri ormoni a livello dell'adenoipofisi vengono rilasciati tramite la componente vascolare.
Visione di un video in cui vengono illustrate le diverse parti del diencefalo in sezione sagittale mediana. Viene inoltre evidenziato il fatto che dal diencefalo emerge il nervo ottico, il II nervo cranico, mentre il I nervo cranico emerge a livello telencefalico come il nervo olfattivo.1 Si nota inoltre il corpo calloso. Nel video viene mostrata anche la componente vascolare arteriosa e venosa. Fig.3
Verrà affrontato insieme al telencefalo, è sostanza bianca che interconnette i due.
emisferi telencefalici.2 La vedremo quando verrà affrontata la vascolarizzazione del SNC, quindi alla fine del corso.Talamo è costituito da due strutture che si trovano internamente all'encefalo e sono due strutture pari che interfacciano il SNC a partire dal tronco encefalico e, ancora prima, dal midollo spinale alla corteccia telencefalica e al cervelletto.
I due ovoidi talamici, chiamati così per la loro costituzione, hanno importanza per il trasferimento di input sia sensitivi sia motori e anche per il trasporto di un input che proviene non solo dalla muscolatura scheletrica (volontaria) o dalla sensibilità esterocettiva e propriocettiva ma anche da quella viscerale. Questi quindi sono un' integrazione del SNC come midollo spinale e tronco encefalico con le altre parti diencefaliche e la corteccia telencefalica.
Sono costituiti da numerosi nuclei e da sostanza bianca. Per quanto riguarda l'organizzazione e la nomenclatura dei nuclei talamici ci
Sono ancora numerose contraddizioni, per cui anche la disposizione dei nuclei stessi non trova una definizione corretta da parte di tutti gli anatomici, quindi si cerca di dare delle indicazioni comuni in quanto tra un testo e l'altro e tra un anatomico e l'altro ci sono delle discordanze pure essendo concetti comunque accettati.
I due ovoidi talamici sono in comunicazione tra di loro attraverso un'area in posizione mediana (più centrale possibile) che viene definita adesione intertalamica, che è sostanza bianca, quindi un insieme di fibre e prolungamenti assonici.
Sono inoltre costituiti (vedi fig. 4) da un numero variabile di nuclei e al suo interno ciascun ovoide presenta anche sostanza bianca che si distribuisce come se formasse delle trabecole all'interno di un organoparenchimatoso, a formare linee che permettono di distinguere diversi raggruppamenti neuronali (nuclei).
Vi è la lamina midollare interna, ha una forma a Y che presenta numerose
ramificazioni all'interno delle strutture nucleari dei due talami creando aree in cui troviamo i nuclei, detti nuclei intralaminari che svolgono un'azione diffusa a livello del telencefalo, non hanno un'area precisa di interfaccia con il telencefalo ma possono avere un ruolo fondamentale attraverso tutte le aree che costituiscono gli emisferi telencefalici. Esiste anche una lamina midollare esterna (sempre costituita da sostanza bianca, quindi prolungamenti assonici) che separa la componente dell'ovoide talamico da un'ultima componente neuronale talamica chiamata nucleo reticolare, che è sempre parte integrante degli ovoidi talamici. Alcuni testi chiamano la lamina midollare esterna anche capsula peritalamica, ma il concetto è sempre lo stesso. Quindi tutto il talamo presenta: adesione intertalamica, nuclei, lamina midollare interna, lamina midollare esterna e nucleo reticolare. I prolungamenti e le ramificazioni della lamina midollare interna, oltre.alla lamina midollare interna stessa, 3 creano ambiti nucleari diversi e in base alla loro posizione vi sono diversi raggruppamenti. Se guardiamo il talamo dalla parte più ventrale, abbiamo:
- Nuclei anteriori
- Nuclei laterali
- Nuclei posteriori, rivolti verso la parte dorsale del talamo e quindi in prossimità del cervelletto (parte più dorsale del SNC):
I pulvinar, nuclei che hanno un'interfaccia con il telencefalo in aree specifiche (non beno specifiche, non ben mirate ma in più di un'area che va costituire gli emisferi telencefalici);
I due corpi genicolati, uno mediale e uno laterale, che sono strutture pari quindi trovo uno corpo genicolato mediale e un corpo genicolato laterale associati ad un ovoide e un coprogenicolato mediale e laterale associati all'altro ovoide. I corpi genicolati sono associati a vie della sensibilità specifica: i corpi genicolati laterali hanno a che vedere con la via ottica.
3 Testi diversi
potrebbero avere diversità di nomenclatura sulla base di un diverso concetto anatomico. Quindi la via visiva, mentre i corpi genicolati mediali hanno a che vedere con la componente uditiva o acustica (intercalati lungo la via acustica). Abbiamo poi, facente parte dei nuclei posteriori degli ovoidi talamici, quindi in entrambi gli ovoidi, un nucleo, creato sempre dai prolungamenti della lamina interna che penetra a livello dei nuclei degli ovoidi talamici, che viene definito in base alla posizione (quindi in base allatopografia) come nucleo laterale posteriore. Il nucleo laterale posteriore è suddiviso sempre dagli altri prolungamenti della lamina midollare interna a livello laterale perché a tale livello, oltre a questo nucleo che è considerato associato ai raggruppamenti dei nuclei posteriori, troviamo altri nuclei. La suddivisione dei nuclei laterali viene fatta, sulla base dei prolungamenti della lamina midollare interna, in nuclei dorsali e nuclei ventrali.Prolungamenti della laminamidollare interna creano allora dei raggruppamenti neuronali che si trovano lateralmente più in posizione dorsale rispetto a quelli che si trovano lateralmente più in posizione ventrale. Tra i nuclei in posizione dorsale ricordiamo il nucleo dorsomediale, mentre tra i nuclei in posizione ventrale vengono riportati i nuclei, perciò ciascun ovoide talamico, ventrale anteriore, ventrale laterale e ventrale posteriore. Quindi, grazie alla presenza della lamina midollare interna, ho dei raggruppamenti neuronali diversi e all'interno della parte laterale ho ancora, sempre grazie ai prolungamenti della lamina midollare interna, un'ulteriore suddivisione. I nuclei anteriori, insieme ai nuclei ventrali laterali, sono coinvolti in particolar modo nella componente motoria, quindi nella risposta motoria. Allo stesso modo dobbiamo fare riferimento a nuclei che si trovano nella parte laterale, i nuclei ventrali posteriori, suddivisi in nucleo.
e la corteccia cerebrale, trasmettendo le informazioni sensoriali provenienti dal corpo. Il nucleo ventro-postero-mediale è responsabile della trasmissione delle informazioni tattili, termiche e dolorifiche, mentre il nucleo ventro-postero-laterale si occupa della trasmissione delle informazioni relative alla posizione e al movimento del corpo. Insieme, questi nuclei svolgono un ruolo fondamentale nel processo di percezione sensoriale.(prima ancora laperiferia) e la corteccia telencefalica. Esiste infatti un’organizzazione neuronale che trasporta, grazie a questi nuclei VPM e VPL, l’input sensitivo della sensibilità epicritica e protopatica al telencefalo, quindi una sensibilità cosciente.Nell’immagine (vedi fig.5) vediamo uno schema generale dei nuclei talamici (non sono rappresentati la membrana midollare esterna e il nucleo reticolare).
I nuclei ventrali posteriori, VPM e VPL, presentano un arrangiamento somatotopico, cioè questi nuclei e i neuroni che li costituiscono sono in grado di trasportare un input sensitivo cosciente al telencefalo, con o senza input emotivo, di parti del corpo diverse (vedi fig. 6).
Nell’immagine sono rappresentati il nucleo VPM e il nucleo VPL, che sono nuclei sensitivi: il talamo, oltre la componente motoria, è principalmente coinvolto nel trasporto dell’input sensitivo al telencefalo e al cervelletto quindi anche la parte disensibilità incosciente; in questo caso però si parla di s