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Neuroanatomia – Generalità sul SN
Come è fatto?
SNC: midollo spinale, encefalo;
SNP: nervi spinali (33 paia), nervi encefalici (12 paia).
I nervi spinali si distribuiscono in tutto il corpo tranne nella testa che è servita dai 12 nervi cranici. I
nervi spinali si identificano con la numerazione romana (da I a XXXIII), i nervi cranici oltre alla
numerazione hanno un nome proprio.
Sia SNC che SNP sono costituiti da neuroni e cellule gliali, a cui si aggiungono terminazioni sensitive
e terminazioni effettrici, comunque riconducibili alle prime due categorie.
Integrazione Effettore
dell’informazione
Recettore sensitivo (SNC)
Principio base del funzionamento del sistema nervoso
Es. Se ci si punge il dito con un ago, sposto subito la mano. Il movimento non è cosciente, solo in un
secondo momento ci si accorge del dolore.
L’esempio della puntura e delle eventuali reazioni si chiamano archi riflesso. Il primo si chiama arco
riflesso semplice, i successivi sono archi riflessi complessi.
L’arco riflesso semplice riguarda la puntura e lo spostamento del dito, la sensazione entra nel midollo
spinale, poi l’effetto esce dal midollo e solo successivamente l’informazione di essersi punti il dito
arriva al cervello, però a quel punto il dito è stato già spostato. L’arco riflesso semplice è
fondamentale in caso di emergenza. Ciò accade in tutte le persone senza distinzioni, l’unica eccezione
riguarda i deficit sensoriali.
Il secondo arco riflesso permette che l’informazione arrivi al cervello per una futura prevenzione.
Questo non necessita della rapidità di quello del primo tipo.
Il primo riflesso è monosinaptico, il secondo è polisinaptico.
C’è poi un altro arco riflesso. Una volta che l’informazione è arrivata alla corteccia, nelle aree della
memoria, si attivano anche aree che determinano reazioni secondarie (per esempio fanno imprecare,
fanno piangere il bambino).
Una grande differenza tra l’uomo e le specie animali è che nell’animale ogni arco riflesso si chiude:
un animale non può decidere di non fare un’azione perché non lo ritiene opportuno. L’uomo, invece,
possiede aree inibitorie della corteccia che gli permettono di bloccare un certo comportamento.
Classificazione funzionale
Si suddivide in sistema nervoso somatico e sistema nervoso autonomo.
Anche il sistema autonomo è dotato di un processo recettore-integrazione-effettore, per es. i recettori
per la pressione arteriosa che inducono la dilatazione dei vasi.
Neurone
É una cellula molto complessa. Il neurone è formato da un corpo cellulare (soma o pirenoforo), da
dendriti e da un assone. Nel gergo anatomico il termine neurone viene usato per il soma, mentre
l’assone viene chiamato fibra nervosa.
Il neurone fu scoperto quasi contemporaneamente da Camillo Golgi e da Ramon Kajal.
Classificazione
Il neurone ha diverse forme a seconda della sua funzione: motoneuroni, neuroni sensitivi,
interneuroni.
I neuroni multipolari oltre al singolo assone presentano un ampio albero dendritico che origina da un
singolo dendrite primario o direttamente dal soma.
I neuroni bipolari, posseggono un singolo dendrite che origina dal soma in posizione opposta al polo
da cui origina l’assone.
La ricezione sensoriale è sempre fatta dall’assone: i dendriti possono ricevere solo uno stimolo
neurochimico o elettrico da altri neuroni; non sono in grado di trasdurre il segnale. Per questo motivo
si crea un problema a livello dei neuroni sensitivi: se si considera un ipotetico neurone con l’assone
verso la periferia, e il corpo cellulare con i dendriti verso il nevrasse, una volta percepito lo stimolo e
giunto al corpo cellulare e ai dendriti, questi non sono in grado di trasmetterlo perché possono solo
ricevere. I neuroni sensitivi sono definiti pseudounipolari: il corpo cellulare non si trova all’apice
dell’assone ma in mezzo, e da esso si dipartono due prolungamenti, entrambi con le caratteristiche di
assone.
Gangli e sinapsi
I gangli sono rigonfiamenti lungo il decorso dei nervi.
Un ganglio sensitivo è un rigonfiamento lungo il decorso dei nervi sensitivi, formato dal
raggruppamento dei neuroni sensitivi.
Il nervo che controlla un muscolo striato parte dal cervello e arriva direttamente al muscolo. Con il
muscolo liscio invece il collegamento non è diretto, ci sono più neuroni collegati da sinapsi. A livello
delle sinapsi c’è un rigonfiamento del nervo e si forma un ganglio del sistema nervoso autonomo.
La differenza tra un ganglio sensitivo e un ganglio del sistema nervoso autonomo è che quello
sensitivo contiene i pirenofori, l’altro contiene sinapsi. Inoltre la trasmissione viscerale è più lenta
rispetto a quella somatica: la presenza della sinapsi implica ritardo nella trasmissione dell’impulso.
Più sinapsi ci sono, più è lenta la trasmissione, con il vantaggio che aumenta la possibilità di controllo.
Il neurone sensitivo si porta alla corteccia. Se ad esempio si riceve uno stimolo sensoriale non
doloroso al braccio, questo ha un’intensità troppo bassa per produrre un arco riflesso semplice: lo
stimolo arriva al midollo spinale e poi alla corteccia, dove giungono anche altre informazioni; solo
allora si elabora la risposta. Se si vuole spostare il braccio dalla corteccia giunge l’informazione che
fa contrarre i muscoli.
Le vie motrici somatiche e le vie motrici viscerali lavorano sempre in parallelo: per es. come risposta
al dolore si può avere anche vomito, se questo è molto intenso.
L’assone se si comporta da recettore forma una terminazione libera sensibile al dolore; vi sono però
altri casi: poiché l’assone può percepire solo il dolore e non la pressione o il calore, per ricevere questi
stimoli si mette in comunicazione con corpuscoli epiteliali sensitivi (corpuscoli di Ruffini, di Pacini,
di Meissner e di Merkel). Il rapporto tra il neurone e la cellula non neuronale viene detto giunzione
cito-neurale.
Glia
Il neurone non è la sola cellula del sistema nervoso: si trova immerso in una rete di cellule della glia.
Questa, oltre ad avere funzione trofica e di sostegno, ha un importante ruolo nella neurotrasmissione.
La glia, infatti, rilascia delle sostanze modulatrici che agiscono sul neurone e ne modificano il
comportamento in risposta alle sinapsi eccitatorie o inibitoirie: per es. può far prevalere stimoli
eccitatori anche se numericamente il neurone ne riceve in quantità maggiore di tipo inibitorio. Il