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Analisi degli argomenti principali per l'esame di neuroanatomia Pag. 1
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AFFERENZE, (che sono di

tipo eccitatorio come

tutte le informazioni che

raggiungeranno il

cervelletto) queste

raggiungeranno i nucleo

del tetto (o del fastigio)

provenendo dagli organi

vestibolari, e poi dal

nucleo del tetto raggiungeranno la corteccia dell’ archicerebellum.

Il nucleo globoso e quello emboliforme funzionano contemporaneamente e ricevono informazioni che

provengono dal midollo spinale , costituendo così vie spino cerebellari, e dal nucleo rosso costituendo così

le vie rubrocerebellari.

Infine il nucleo dentato riceve afferenze dalla corteccia , ma indirettamente, costituendo le vie cortico-

ponto-cerebellari e le vie cortico-olivo-cerebellari [vie che partono dalla corteccia cerebrale, ma prima di

raggiungere il neocerebellum,dove è situato questo nucleo, passano rispettivamente per il ponte o per le

olive (informazione tratta dal sito:

http://w3.uniroma1.it/anat3b/didatticanew/lezioni%20html/LEZIONE%2010.htm)]

Consideriamo invece le EFFERENZE che sono di tipo inibitorio, che originano dal cellule del Purkinje e che

sfrutteranno sempre neurotrasmettitori di tipo inibitorio. Le efferenze dei nuclei del tetto si porteranno sui

nuclei vestibolari e alla formazione reticolare (presente nella calotta del tronco encefalico) e che verranno

trasmesse passando per i peduncoli cerebellari inferiori.

Le effererenze dal nucleo globoso, dal nucleo emboliforme e da quello dentato raggiungeranno il nucleo

rosso, e il nucleo ventrale-laterale del Talamo e verranno trasmesse mediante i peduncoli cerebellari

superiori

Considerando le differenze tra le afferenze e le efferenze si può notare che le prime giungono al cervelletto

dai nuclei vestibolari,dal midollo spinale, dal mesencefalo (nucleo rosso), dal midollo allungato,dal ponte e

dalle olive e si distribuiscono ai vari nuclei. Il nucleo del tetto rimane fedele alle informazioni

vestibolari,svolgendo soltanto funzioni a questo legate, mentre il nucleo globoso ,emboliforme e dentato si

portano al nucleo rosso e al nucleo ventrale laterale del talamo permettendo di svolgere tutte le altre

funzioni di tipo motorio che riguardano il cerevelletto stesso. Le afferenze giungono al cervelletto passando

per tutti e tre i peduncoli (superiore,medio e inferiore). Dal peduncolo inferiore informazioni provenienti

dal midollo spinale o dai organi vestibolari, dal peduncolo medio porta informazioni che giungono dalla

corteccia (vie cortico-ponto-cerebellari) e dal peduncolo superiore giungono informazioni provenienti dal

nucleo rosso e dai nuclei talamici. Invece le efferenze utilizzano soltanto il peduncolo cerebellare inferiore,

per quelle che si trovano a dover raggiungere il midollo spinale, o il peduncolo cerebellare superiore , per

quelle che devono raggiungere il nucleo rosso del talamo. Quindi le efferenze originano dalle cellule del

Purkinje si portano ai nuclei cerebellari e di qui vanno ai vari distretti, mentre le afferenze raggiungono i

nuclei e da qui poi si dirigono alla corteccia. Si conferma quindi il ruolo di stazione intermedia dei nuclei, sia

per le afferenze che per le efferenze. Esiste solo un’eccezione a questo: alcune informazioni originate dai

nuclei del vestibolo , che bypassano i nuclei cerebellari costituendo il tratto cerebello-vestibolare diretto

che origina dai nuclei vestibolari laterali raggiunge la corteccia dell’archicerebellum (senza passare per il

nucleo del tetto, ma dirigendosi direttamente alla corteccia) e da qui torna nuovamente ai nuclei

vestibolari, costituendo un sistema che potremmo definire ad arco riflesso ,ma in realtà è un sistema

modulare di ritorno.

Afferenze:

 

nucleo del tetto (o del fastigio) afferenze vestibolari

 

nuclei globosi vie spino-cerebellari

nucleo emboliforme vie rubro – cerebellari (nucleo rosso)

 

nucleo dentato vie cortico-ponto-cerebellari

vie cortico-olivo-cerebellari

Efferenze:

  

nucleo del tetto nuclei vestibolari peduncoli cerebellari inferiori

formazione reticolare

 nucleo globoso  

nucleo emboliforme nucleo rosso peduncoli cerebellari superiori

nucleo dentato nucleo ventrale laterale del talamo

Curiosità: patologie e lesioni del cervelletto

Abbiamo visto che il cervelletto presenta diverse strutture distinte ,ma queste non differiscono solo per la

loro origine filogenetica ma anche per la loro funzione, cioè significa che una lesione in una di questa zone

avrà delle conseguenze specifiche. In dettaglio:

i tumori cerebellari sono del tipo medullo-blastomi e questi derivano dagli astrociti infatti provengono dal

tetto del quarto ventricolo dove ci sono le cellule ependimali insieme agli astrociti. Questi vanno in

espansione invadendo il nucleo vestibolare ,soprattutto quello laterale della via vestibolo-cerebellare

diretta e tale patologia si manifesta con un’ Atassia del tronco, cioè i soggetti non riescono più a stare in

piedi perché vengono a mancare quelle informazioni che devono riguardare i muscoli posturali. Poiché è

improbabile che il medulloblastoma interessi i due lati il soggetto tenderà a cadere sul lato che ha subito il

danno. Un’altra patologia del cervelletto è legata all’alcolismo, questa è una patologia che interessa gli

alcolisti cronici in cui si osserva una riduzione del 30% del lobo anteriore, uno spessore diminuito dello

strato molecolare e una perdita conseguente del 10% delle cellule dei granuli e del 20% delle cellule del

Purkinje,questa è una situazione gravissima che causa una la perdita del controllo motorio (da cui la

camminata tipica dell’alcolista che non riesce a coordinare i movimenti di flesso-estensione degli arti su cui

interveniva il cervelletto con il suo sistema anticipatorio,pertanto barcolla cercando di ristabilire la giusta

posizione del baricentro con il tronco e con l’anca piuttosto che con gli arti), non si eseguono neanche bene

i movimenti perché si hanno tremori , non solo a livello della testa,ma anche nell’esecuzione del

movimento stesso , e si ha quello che viene definito tremore intenzionale, perché non si riescono a

coordinare tutti i movimenti dei muscoli e delle articolazioni implicate nel movimento scelto, che risulta

scomposto. Anche l’articolazione della parola è alterata perché non si articolano i muscoli fonatori. E inoltre

un alcolizzato non riesce a toccarsi la punta del naso o del ginocchio. Queste sono tutte situazioni che

affronta un alcolista cronico, ma in ogni caso l’alcool ha una funzione inibitoria immediata sul cerevelletto,

anche su una persona sana, la conseguenza è che al cervelletto, giungendo informazioni propriocettive

(soprattutto dai propriocettori dell’arto inferiore), che noi non riusciamo a percepire bene, seguiranno

movimenti di reazione notevolmente rallentati e difficilmente si potrà, per esempio, evitare nei giusti tempi

un ostacolo.

Conseguenze delle lesioni alle diverse porzioni del cervelletto:

 lesioni archicerebellum:

 Atassia del tronco

 Medullo-blastomi del tetto del IV ventricolo

 Tumori a rapida espansione

 Alterazioni delle interazioni tra verme e nucleo del nervo vestibolare laterale (quindi al

fascio vestibolo spinale) atassia del tronco (incapacità a stare dritti in piedi senza

appoggio)

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuroanatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Maffione Angela Bruna.