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SISTEMA LIMBICO
Introduzione: di solito oltre alle strutture del
sistema limbico si descrive anche il senso
dell'olfatto. L'ippocampo prende il suo nome
dall'ippocampo marino. Il sistema limbico è
importante soprattutto per il comportamento
affettivo, ma vi è tutta una serie di strutture.
Strutture del sistema limbico: abbiamo una
corteccia limbica che fa capo soprattutto alle zone vicino all'ippocampo, al giro
del cingolo e alla parte anteriore dell'insula. Poi abbiamo la formazione
ippocampale, l'amigdala, la corteccia olfattiva che si trova anch'essa abbastanza
vicina all'ippocampo, poi si ha l'ipotalamo del diencefalo, alcuni nuclei del talamo
(soprattutto gli anteriori e il medio-dorsale), poi la parte ventrale dei gangli della
base, poi ci sono i nuclei del pro-encefalo basale, i nuclei del setto e alcune
strutture del tronco encefalico. È quindi un sistema piuttosto diffuso.
Storicamente: il sistema limbico viene riferito al circuito di Papez che inizialmente
includeva regione ippocampale, corpi mammillari, i nuclei anteriori del talamo e il
giro dl cingolo. Papez nel 1937 aveva visto in queste strutture la sede del cervello
viscerale. Il primo a parlarne è stato però Broca.
Funzioni: funziona come cervello viscerale. Poi è il substrato anatomico del
comportamento emozionale, determina la personalità e le motivazioni
dell'individuo e poi ha grande rilievo nella memoria. A seconda delle funzioni
abbiamo l'olfatto (quindi corteccia olfattiva), la memoria (importante la
formazione ippocampale) e quindi le motivazioni e le emozioni con l'amigdala
come centro principale oltre alla parte basale del lobo frontale, mentre per le
funzioni viscerali l'ipotalamo.
Evoluzione: il sistema limbico si è evoluto velocemente nella scala evolutiva al
punto che nei mammiferi (eccetto primati e cetacei) questo sistema è la parte più
estesa del cervello.
La corteccia del sistema limbico: sulla superficie supero-esterna del cervello,
coperti gli opercoli si può
vedere il lobo dell'insula. Di
lato si intravede la
corteccia limbica, la parte
più anteriore del lobo
dell'insula, la parte più
basale del lobo frontale e
poi si vede la corteccia
polare temporale. Se si
guarda la faccia inter-
emisferica, la corteccia
limbica si estende in pratica a tutto il giro del cingolo, cioè quello che circonda il
corpo calloso. Già nella faccia inter-emisferica, anche se è meglio una visione
basale, la corteccia limbica comprende tutta la parte più mediale del lobo
temporale.
Lobotomia: tutta la parte anteriore del lobo frontale è molto importante per le
motivazioni e la personalità. Ecco perché in alcune persone intorno agli anni '50 si
faceva la lobotomia. In sostanza, in persone con malattie psichiatriche si faceva la
lobotomia: si metteva un bisturi nella volta della cavità orbitaria e poi si
disconnetteva il lobo frontale dell'encefalo. La mortalità era circa del 50%.
Altri tipi di corteccia: oltre all'iso-corteccia vi è anche l'allo-corteccia che
ha caratteristiche diverse da quella a 6 strati. La più filogeneticamente antica è
l'archi-corteccia di cui fanno parte ippocampo e subiculum (gli è vicinissimo)
paleo-corteccia
ed ha 3 strati, poi si ha la (un po' più recente, un qualcosa di
intermedio filogeneticamente) che corrisponde all'olfattiva ed ha 6 strati, poi si
peri-archi-corteccia
passa alla di cui fanno parte l'area entorinale, la regione
retro-splenica e il cingolo. L'archi-corteccia è una parte che sembra poco
rilevante perché è solo il 4% della corteccia totale, ma nel fornice ci sono
comunque 2,7 milioni di fibre. Di solito oltre alla neo-corteccia e all'allo-corteccia
meso-corteccia
si descrive anche la che è un'area di transizione fra i 3 e i 6
strati e poi ci sono l'archi-corteccia e la paleo-corteccia che sono a 3 strati. REC.
L'olfatto
Scopo: il significato dell'olfatto, che nell'uomo è meno sviluppato che negli altri
animali, è di tastare l'ambiente e di contribuire alla comunicazione inter-personale.
Strutture: l'epitelio olfattivo si trova nella volta delle cavità nasali. Nella mucosa ci
sono dei recettori olfattivi e poi si ha un organo vicino al vomere (il setto nasale)
detto organo vomero-nasale che è poco sviluppato nell'uomo però. I filuzzi del
nervo olfattivo attraversano la lamina cribrosa dell'etmoide e vanno a fare sinapsi
con un rigonfiamento detto bulbo olfattivo che manda assoni alle strutture
olfattive fra cui amigdala e corteccia olfattiva.
Faccia basale dell'encefalo: in viola i bulbi olfattivi da cui origina il tratto olfattivo
che posteriormente si biforca in una stria olfattiva laterale e una mediale. Quella
mediale è poco importante perché
sono fibre che vanno nell'altro
bulbo olfattivo dall'altra parte,
mentre quella laterale si dirige alla
corteccia olfattiva. Tale corteccia
corrisponde a tutta quella corteccia
che sta sulla faccia ventrale del lobo
temporale e che si trova
superficialmente all'amigdala e
vicino all'ippocampo. La corteccia
olfattiva primaria, vera e propria, è
quella colorata in violetto e detta
corteccia piriforme: il nome è dovuto al fatto che in sezione, sopratutto negli
animali, ha forma di fiamma. Più indietro e medialmente si ha l'area entorinale
(rosso), poi quella peri-rinale (verde) e poi si ha la corteccia para-ippocampale
(blu).
La via: il sistema olfattivo è più di rilievo negli animali inferiori, mentre in uomo e
primati ha impatto ridotto, ma può avere rilievo sul comportamento. Una delle
caratteristiche è che rispetto agli altri sistemi sensoriali, non usa il talamo per
portare informazioni alla corteccia, cioè le informazioni olfattive vanno
direttamente alla corteccia. Poi, la corteccia proietta più sotto ai nuclei talamici e
quindi informa comunque il talamo.
Recettori olfattivi: tali recettori si trovano a livello dell'epitelio nasale. L'area è
ridotta, cioè 2,5 cm quadrati. Sono neuroni bipolari con una dilatazione a forma di
bulbo verso l'esterno detta vescicola olfattiva da cui originano ciglia di circa 100
micron di lunghezza. Tali recettori sono circa 25 milioni per lato. Questi recettori
sono dei neuroni, ma ogni 3 mesi si rinnovano. Ecco che quindi si hanno staminali
che originano nuovi recettori e quindi ogni 3 mesi la via si deve riorganizzare. È
chiaro che il sistema è molto plastico che deve creare sempre sinapsi nuove.
Questo ciclo di neo-genesi dei recettori è influenzato dalle sensazioni odorose.
Tappando, infatti, le narici con la colla si arresta questa neo-genesi. Questi neuroni
proiettano ai glomeruli olfattivi del bulbo. I loro assoni danno origine a 20 fibre
che formano il nervo olfattivo. Su questi recettori si sta studiando molto: ci sono
dei recettori generalisti, cioè ad ampio spettro, ed altri specialisti cui per esempio
si legano i feromoni. Ci sono circa 3000 proteine recettoriali. Ogni recettore ha il
suo molecular receptive range: cioè ha uno spettro di odori a cui il recettore può
rispondere. Vi è anche una topografia grossolana per cui recettori posti in punti
diversi dell'epitelio olfattivo proiettano a parti diverse del bulbo olfattivo.
Feromoni: siamo abituati a considerarli sopratutto per animali inferiori. Sono dei
segnali chimici fra membri della stessa specie che scatenano un comportamento
fisiologico. Servono per trasmettere agli altri la propria condizione di salute, sono
importanti nella scelta del compagno e sembra che siano importanti nell'evitare
incesto e parentela genetica (si ha repulsione sessuale per individui consanguinei).
Possono poi indicare lo stato riproduttivo della persona, possono determinare fra
ragazze il sincronismo mestruale, hanno rilievo nel legame madre-neonato, nel
riconoscimento del capezzolo, nel determinare la gerarchia di dominanza, la
delimitazione del territorio e così via. Ecco che l'imprinting olfattivo risulta
importante. In pratica, il diverso antigene di istocompatibilità ha rilievo. Gli animali
nello scegliere il compagno hanno una preferenza per un antigene di
istocompatibilità diverso. Nell'uomo questo avviene a seconda della condizione
ormonale della donna. Cioè, nella donna quando si ha un ciclo ormonale normale,
di solito, la donna preferisce un compagno con un diverso antigene di
istocompatibilità, mentre la donna che prende contraccettivi o ha appena
partorito preferisce consanguinei, meno pericolosi per la prole. Questo è simile
nel topo.
Bulbo olfattivo: i prolungamenti dei neuroni olfattivi primari vanno a terminare
nel bulbo olfattivo. Il bulbo olfattivo è una struttura che sta subito sopra la lamina
cribrosa dell'etmoide ed è divisa in più strati. È sede di enorme plasticità dato che
gli assoni si riarrangiano ed è sede di neurogenesi, anzi gli arrivano cellule che
migrano dai ventricoli. Il fatto che tutta questa via sia così plastica e si ri-arrangi di
continuo ha stimolato i ricercatori a prendere quello che si ha qui per far
rigenerare degli assoni in un adulto. Tra le varie staminali che sono testate per dei
trapianti che stimoli la ricrescita degli assoni ci sono quelle che avvolgono i nervi
olfattivi: sono cellule di glia particolare che sembrano aiutare nella crescita degli
assoni.
Glomeruli olfattivi: il bulbo è suddiviso in lamine e la sua struttura fondamentale
sono i glomeruli olfattivi, cioè unità funzionali deputate al processamento di
informazioni odorose specifiche. Sono presenti cellule particolari: sono regioni
sferoidali che ricevono dei prolungamenti che costituiscono i cosiddetti neuropili
(assoni e dendriti insieme). Il neuropilo contiene
gli assoni delle cellule olfattive, quindi dei
recettori, e i dendriti delle cellule mitrali, delle
cellule a ciuffo e delle cosiddette cellule peri-
glomerulari. Queste strutture sferoidali hanno
dimensioni di 100-200 micron. Queste cellule che
mandano assoni nei glomeruli formano sinapsi
dendro-dendritiche, che sono molto rare, ma non
in queste strutture.
Strati del bulbo olfattivo: è fatto di più strati:
- il primo è lo strato del fibre del nervo olfattivo: è fatto dagli assoni dei vari
recettori e vi arrivano i vari assoni
- il secondo è detto glomerulare perché contiene i glomeruli. Fra queste strutture
tondeggianti ci sono delle cellule dette peri-
glomerulari che hanno dendriti che si
ramificano all'interno del glomerulo mentre
gli assoni escono. Son