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Nei batteri una mutazione consiste in un qualsiasi cambiamento
nella sequenza di basi del DNA del cromosoma batterico; ciò può
avvenire in modo spontaneo o indotto.
Le hanno luogo naturalmente, ovvero per
mutazioni spontanee
errori della polimerasi, in tutte le specie batteriche in numero
4 9
di una cellula su molte migliaia (1/10 -1/10 ) e possono attuarsi
al momento della replicazione del DNA cromosomico, oppure durante
il processo di divisione cellulare, o ancora per il verificarsi di
errori che comportano un cambiamento della sequenza dei
nucleotidi lungo la catena del DNA. Ciò determina un
cambiamento (mutazione) nella struttura dei geni della cellula
figlia, che risulterà quindi diversa geneticamente dalla
cellula madre: l’alterazione genica induce una variante
batterica (mutante) dotata di nuove proprietà metaboliche e
strutturali, che spesso possono permettere alla specie batterica
di sopravvivere alla pressione selettiva dell’ambiente
Una si verifica invece quando agenti (mutageni)
mutazione indotta
fisici (radiazioni UV, gamma, X) o chimici (come gli analoghi di
basi nucleotidiche, oppure le molecole che reagiscono con il DNA
formando addotti) sono in grado di determinare un cambiamento
nella sequenza del DNA cromosomico dei batteri, in quanto capaci
di forma re addotti e/o aumentare la frequenza di mutazioni
spontanee in questi. La mutazione è perciò contraddistinta da una
sostituzione, perdita (delezione), integrazione o inversione di
nucleotidi in modo permanente e quindi ereditario; essa può portare
a variazioni fenotipiche dei batteri e costituire un fattore
positivo o negativo per la loro sopravvivenza nell’ambiente. Se la
mutazione comporta il cambiamento di una sin gola base (per
esempio una purina al posto di un’altra purina) si parla di
oppure di se per esempio una purina
transizione, trasversione
sostituisce una pirimidina; si parla di mutazione se il
silente
cambiamento del DNA non determina alcuna variazione aminoacidica
nella proteina codificata
La dà luogo all’inserzione nella proteina di
mutazione missenso
un aminoacido diverso dall’originale, mentre si parla di
se l’aminoacido ha proprietà simili
mutazione conservativa
(valina per alanina); la modifica un codone
mutazione nonsenso
che codifica per un aminoacido in un codone di stop che,
inducendo il distacco del ribosoma dall’mRNA, terminerà
frameshift
anzitempo la proteina. Le si devono a
mutazioni
piccole delezioni o inserzioni che causano uno spostamento della
lettura con generazione di un codone nonsenso e terminazione
anzitempo della proteina; le consistono nella
mutazioni nulle
distruzione completa di un gene a seguito di vaste inserzioni,
delezioni o riarrangiamenti della struttura cromosomica.