Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 9
Musica e cinema - musica per film Pag. 1 Musica e cinema - musica per film Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 9.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Musica e cinema - musica per film Pag. 6
1 su 9
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Antheil: autore delle musiche per “Ballet Méchanique”, Léger 1924 che fa uso del

dispositivo sincronizzatore di Delacomme. Poi va in USA e inizia il suo declino, lavora

per Paramount e Ray

-Sonoro-

Lee De Forest: primo inventore di spicco da menzionare con l’invenzione dell’Audion

nel 1906, di cui la sua compagnia usufruirà per musicare cortometraggi vari

1924-26: duopolio, scontro tra i due sistemi Vitaphone (sound on disk) della Warner e

Movietone (sound on film) della 20th Century Fox che poi saranno affiancati da

Photophone (sound on film della RCA) e il Cinephone system (adottato dalla Walt

Disney, primo corto con “Steamboat Willie”)

6/8/1926: primo film con musiche registrare “Don Juan”, musiche di Axt e Mendoza

della Warner

6/10/1927: primo film con due scene di dialoghi sincronizzati, si sente la voce per la

prima volta, “The Jazz Singer”, della Warner

8/07/1928: primo film interamente sonoro con tutti i dialoghi etc.. “Lights of NY”, della

Warner

“The Broadway Melody”: primo musical sonorizzato movietone, MGM

Forbstein: direttore del dipartimento di musica della Warner dal ‘29

1929: le più grandi case di produzione Eu si riuniscono per risolvere il “problema”

sonoro e contrastare il dominio USA: primo film sonoro Eu è “Blackmail di Hitchcock”

I GENERAZIONE HOLLYWOODIANA 1927 – 40

Stothart: scoozese/bavarese, “Treasure Island, The wizard of Oz, David Copperfield”..e

canzone più famosa “I wanna be loved by you” ripresa in “Some like it hot”

Steiner: viennese, iniziatore della “Golden Age of Film Scoring” con le regole di

underscoring, score ad hoc, importanza dell’orchestratore, commento e leitmotiv.

“King Kong, Bis Sleep, Casablanca”..; “The Informer” di Ford, “Gione with the Wind”,

Fleming 1939

Tiomkin: ucraino, continua come freelance e solista di piano, background nel balletto,

anche importante teorico. Sodalizio con Frank Capra e le Screwball comedy, anche nel

western con “Red River” di Hakws e “High Noon” di Zimmermann

Korngold: viennese, minor produzione I generazione, filone avventuroso di seconda

categoria es. “The Sea Hawk”

Deutsch: come autore in “Some like it hot” e partecipa a musical importanti es. “Show

Boat”e coautore di “Gone with the wind”

II GENERAZIONE HOLLYWOODIANA 1940-60

Castelnuovo-Tedesco: italiano emigrato che ci porta testimonianze importanti

dell’Industrial Design hollywoodiano e della mancanza di artigianalità e autorialità,

ghost writer. Maestro di Mancini, Goldsmith, Previn

Amfitheatrof: anche lui italiano immigrato, ci racconta dei salari mediocri e della

tutt’altro che rosea situazione dei compositori a Hollywood

Young: polacco, violinista, songwriter duttile sia jazz che pop. “Johnny Guitar”

Newman: erede di Steiner, appartiene alla tradizione hollywoodiana. Vasta produzione,

ma lui discontinuo.

Friedhofer: orchestratore di Steiner, anche lui coautore di “Gone with the wind”,

sfruttato senza riconoscimenti adeguati

Wachsman: pianista, anche indipendente e compositore extrafilmico, capolavoro con

“Sunset Boulevard” , Wilder 1950, tema anacronistico del Tango

Ròzsa: violinista e compositore, rivoluzionario e provocatore, filone noir con “Double

Indeminity” di Wilder, “Spellbound”di Hitchcock.. poi dedito al kolossal di costume con

“Ben Hur, Quo Vadis”..

North: stretto collaboratore di Kazan es. “A streetcar named desire, Zapata”.. e

rapporto privilegiato col regista

Herrmann: ebreo, violinista, lavora in radio a vari livelli dove conosce Welles e

partecipa alla composizione della “War of the Worlds” e poi a “Citizen Kane” con Tema

del Potere e Sogno di Giovinezza. Dal ’55 collabora con Hitchcok a “Vertigo”: Preludio,

Tema Madelaine, Semi-Tema d’Amore e Motivo di Carlotta. Anche in “North by

north-west” col Tema Principale e in”Psycho” con Tema Motorio, Peephole eMurder

Scene . Alla fine della sua collaborazione con Hitchcock torna deluso in Eu per

colalborare con Truffault a “Farenheit 415” e poi back again a Hollywood ,dove

collabora con gli emergenti De Palma e Scorsese per “Taxi Driver”

Raskin: pianista e clarinettista, suona in I’ve got Rhytm ed è segnato a vita dal

successo di “Laura”, Preminger 1944, grande passione, insegna scoring

Green: “West side story”

III GENERAZIONE HOLLYWOODIANA 1960-80

Bernstein: pianista, sul fronte di stanza in Eu, molti titoli “Ghostbuster, The man with

golden arm, Cape Fear” e apice con “The magnificent seven”, coprotagonismo di

influenza Herrmann ,ma più ironico

Mancini: origini ITA, lavora anche in tv con Edwards es. Pantera rosa

Rosenmann: pianista, collabora anche lui con Kazan, insegna a James Dean, introduce

la dodecafonia in “The Cobweb” di Minelli

Goldsmith: attualizza il nuovo repertorio 900esco e decostituisce quello 800esco. Vario

e eterogeneo ma poco riconoscibile es.”Omen” ma risultati maggiori con “Alien”, Scott

1979

Williams: pianista, grande quantità di titoli, presente nelle saghee sequel più famosi

dell’epoca: “Harry Potter, Star Wars, Jaws, Indiana Jones, Jurassik Park”… e spec. con

Spielberg: “Schindler’s List,E.T., Saving Private Ryan”… convoglia in sé i vari stilemi

colti e popolari, elastico ma anche essenziale.

AREA COLTA USA

Thomson: spec. nei documentari es. Louisiana Story

Copland: quello che più di tutti collaborerà nel cinema perché lo crede un campo pieno

di potenzialità da sfruttare

Leonard Bernstein: collabora con Kazan in “On the Waterfront”

Previn: eclettico, anche solista jazz, colalbora anche lui con Wilder

SCUOLA FRA

Van Parys: pianista, specialista di chansons, collabora con Clair

Kosma: colalbora con Brecht ed è il massimo esponente della chanson intellectuelle.

Collaboratore di Renoir ne “La grande illusion, La bete humaine”, soluzioni parche

Delerne: autodidatta, collabora con la nouvelle vague e con Bertolucci al

“Conformista”. Collaborazione con Truffault per 20 anni (apice in “Jules et Jim”) e con

Godard in “le Mèpris”; nel Tema di Camille si sottolinea la convenzionalità, finzione e

autoreferenzialità del film.

Legrand: molti titoli, prolifico e ponte verso il cosmopolitismo. Collabora con Godard a

(es.“Une femme est une femme”), con Varda in “Cléo de 5 à 7”

AREA COLTA: GRUPPO DEI SEI (Manifesto di Cocteau nel 1918 “Le Coq et l’Arlequin”)

Honegger:, per grandi organici, continuità muto-sonoro

Milhand:, compositore strumentale e di cinema con scarsi risultati (eccetto “Madame

Bovary” di Renoir)

Auric: il più votato al cinema, collabora infatti con Cocteau che ammette di sottoporre

la sua musica a tagli e montaggi “irrispettosi” per la logica anti-sincronismo =

musique déplacée es. “La belle et la bete, Orfeo”..

ITA - FASCISMO

filone melodrammi sociali: “Acciaio”, Ruttman 1933 film di poco spessore ma anche

con musiche assai inadeguate di Malipiero. Unico passaggio modesto è la Marcia

coreografica delle macchine che comunque non è legata ad esso e non ha

immediatezza comunicativa.

film di propaganda: “Lo squadrone bianco”, Genina 1936 con musiche di Veretti (il

colto di quegli anni più dedito e duttile per il cinema). Economia di mezzi e livelli

interni buoni. Sottocategoria di declinazione storico-epopea: “Scipione l’Africano”,

Gallone 1937 kolossal di regime dove ricompare Pizzetti con risultati sempre decadenti

e inadatti, musica tra i dialoghi, assenza di passione.

filone comico: con il max esponente Camerini

filone di biografie di grandi compositori di teatro musicale, 1935-55

DOPOGUERRA

Sebastiano Arturo Luciani: primo critico musica per film in Italia

Masetti: collabora con Blasetti, Camerini etc con risultati non sempre eccellenti ma è

importante come teorico e insegnante al CSC. Denuncia il disinteresse e l’arretratezza

e il pregiudizio tutto italiani sulla musica per film

Gavazzeni e D’Amico: diatriba sulla legittimità o meno della musica nel cinem

NEOREALISMO

Renzo Rossellini: fratello del regista , infatti collabora con lui a “Roma città aperta”,

1945 breviario di errori tipici di composizione !

Cicognini: artigiano più dedito e sensibile, risultati più dignitosi in “Ladri di Biciclette”,

De Sica 1948

Petrassi: difformità stilistica tra i livelli in “Riso Amaro, Non c’è pace tra gli ulivi” di De

Santis

Nino Rota: primo autore dedito al cinema, “prestato” poiché adatta sue musiche

preesistenti senza però snobismi e in maniera servile, umile, duttile e per niente

presuntuosa! Disponibile e discreto, sodalizio importante con Fellini “La dolce vita, otto

e mezzo, la strada,Amarcord”…e con Visconti “Il Gattopardo”. Poi Coppola (2 Padrini!),

Castellani, Soldati, Zeffirelli..

POST NEOREALISMO – NASCITA SPECIALISMO inizio contaminazioni elettronica e rock,

jazz, pop nello Stile Cinema anni ‘60

Carpi: modello per il teatro italiano dopoguerra, collabora con Fo e per più di 70 opere

con Strehlerù

Liberovici: teatro politico più radicale e sperimentale

Lavagnini: tantissimi titoli anche per il cinema, tra i primi a vantare collaborazioni

internazionali es. “Othello” di Welles

Nascimbene: cinismo specialistico, assimila l’elettronica e gli strumenti primitivi. Max

collaborazioni internazionali

Rustichelli: nostalgico, semplice e incisivo. Collabora con Monicelli (es. Amici Miei)

Bacalov: pianista, specialismo , segue Rota con Fellini

Vlad: poliedrico, collabora con Clair, Emmer.. e importanti contributi teorici dopo

Masetti

Morricone: allievo di Petrassi, apice con Leone, “trilogia del dollaro, C’era una volta il

west, c’era una vola in america”. Poi con Bertolucci, dove in “Novecento” il tema

Romanzo riassume la caratteristica intonazione popolaresca. Con Zurlini in “Il deserto

dei Tartari”, tecnica dell’astrazione. Anche con Elio Petri, Dario Argento (trilogia

zoologica), i Taviani, Del Palma, Tornatore (“Nuovo cinema Paradiso”), serial “La

piovra” e in “The Mission”, Jolfè 1986, tema Gabriele’s Oboe. Tematismo, molti pedali

lunghi,m pause tra le semifrasi distensio

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
9 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anele92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Musica e cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Miceli Sergio.