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AMBITO VIII - RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Ricerche sulle proprie raccolte e sui contesti di provenienza: la ricerca deve estendersi al territorio di riferimento.
L'assunzione di responsabilità nei confronti del territorio costituisce però una scelta e non un obbligo (in caso va dichiarata nello statuto).
Ruolo attivo nei confronti del territorio di appartenenza si configura come azione sussidiaria nei confronti delle istituzioni, competenti favorendo, logiche di sistema.
Codice dei beni culturali e del paesaggio (2004)
D.lgs 42/2004, art.
101 c.3“Struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali con finalità dieducazione e di studio”Rispetto alla definizione ICOM non include “ricerca” e “diletto”, indissolubili dalla finalità educativa e di studio.Decreto correttivo del Codice dei beni culturali e del paesaggio (2006 - D. Leg. 156/2006) non modifica taledefinizione, nonostante le richieste dell’Icom e di alcune regioni.Le associazioni museali italiane nel 2004 stabiliscono di elaborare unaCARTA NAZIONALE DELLE PROFESSIONALITA’Presentata nel 2006Linee guida che delineano le figure professionali e le rispettive conoscenze, competenze e abilità checonsentono ad un museo di raggiungere i propri obiettivi.La carta si aggancia all’ambito IV del Decreto e risponde alla necessità di un riconoscimento pubblico delleprofessionalità museali, onde evitare fraintendimenti (guide turistiche). E’ necessaria
anche in vistadell'esternalizzazione perchè consente di individuare leLa mappa si proponedi individuare le principali professionalitàdescriverne le competenze, conoscenze, abilità, responsabilità, attività, requisiti di accessosuddividere i profili in ambiti di competenza in considerazione del fatto che il museocontemporaneo richiede professionalizzazione e specializzazione, interdisciplinarità,trasversalità e capacità di lavorare in gruppoguardare più al futuro che al passatoNon è l'organigramma ideale perchè ogni museo ha una propria organizzazione !Di ogni figura professionale indica:a) responsabilità, ambiti, compitib) requisiti per l'accesso all'incaricoc) modalità di incaricoGli ambiti presi in considerazione sono:1 - Ricerca, cura e gestione delle raccolte2 - Servizi e rapporti con il pubblico e con il territorio3 - Ambito amministrativo, finanziario, gestionaleAmbito struttura e sicurezza 1. Ricerca, cura e gestione delle raccolte Direttore Al centro della Mappa è collocato il DIRETTORE, garante dell'attività del museo, responsabile dell'intera rete di relazioni e funzioni proprie del museo. A lui competono 4 macroaree funzionali: - ricerca, cura e gestione delle raccolte - amministrazione, finanza, management, comunicazione - servizi e rapporti con il pubblico e con il territorio - strutture, allestimenti, sicurezza Ricerca, cura e gestione delle raccolte Conservatore, curatore, responsabile dei rapporti con il territorio Catalogatore Registrator: responsabile del servizio prestiti e della movimentazione delle opere Restauratore 2. Servizi e rapporti con il pubblico e con il territorio Responsabile dei servizi educativi Operatore dei servizi educativi Responsabile dei servizi di custodia e accoglienza in museo Operatore dei servizi di custodia e accoglienza in museo Responsabile del centro di documentazione Bibliotecario 3.Ambito amministrativo, finanziario, gestionale, della comunicazione
Responsabile amministrativo e finanziario
Responsabile della segreteria
Responsabile della comunicazione e dell'ufficio stampa
Responsabile per lo sviluppo: fundraising, promozione e marketing
Responsabile del sito web
4. Ambito struttura e sicurezza
Responsabile delle strutture e dell'impiantistica
Responsabile del sistema informatico
Responsabile addetto alla sicurezza
Progettista degli allestimenti
Regioni: devono sostenere la crescita dei musei e promuoverne l'accreditamento e la certificazione attraverso l'applicazione degli Atti di Indirizzo.
Standard prioritario deve essere la disponibilità di adeguate professionalità: occorre promuovere un unitario corpo tecnico della tutela e della valorizzazione che condivida metodologie, competenze, obiettivi.
In questo modo i professionisti potranno avere effettive prospettive di carriera e mobilità interistituzionale. La presenza di
professionisti qualificati e responsabili della gestione continuativa del museo permette la piena valorizzazione del contributo dei volontari.
Sistemi museali: acquisizione condivisa di professionalità al servizio di più istituti.
L'ALLESTIMENTO
Michael Baxandall
In un'esposizione sono in campo tre elementi distinti e autonomi:
- chi produce gli oggetti
- chi li espone
- chi li va a vedere
Tre sono gli elementi culturali coinvolti:
- le idee, i valori e gli obiettivi della cultura da cui provengono gli oggetti
- le idee, i valori e gli obiettivi dei curatori dell'esposizione, che si rifanno a una teoria e comunque a una nozione di cultura, che non sempre il visitatore possiede o condivide
- le idee, spesso non sistematiche, le conoscenze, i valori e gli obiettivi del visitatore
IL PRODUTTORE
È possibile che abbia svolto una riflessione sul perché e su come produce i propri oggetti, ma ciò non avviene necessariamente.
IL CURATORE
Si appropria
ma offrendo informazioni e spunti di riflessione che possano arricchire la sua esperienza di visita. Il curatore può utilizzare diversi strumenti per comunicare con l'osservatore, come testi esplicativi, didascalie, audio guide o video. L'obiettivo è quello di stimolare la curiosità e l'interesse dell'osservatore, fornendo contesto e approfondimenti che possano aiutarlo a comprendere meglio gli oggetti esposti. L'osservatore, a sua volta, può interagire con gli oggetti e con le informazioni fornite, formulando domande, cercando ulteriori approfondimenti o semplicemente lasciandosi emozionare dalle opere. In questo modo, si crea un dialogo tra l'osservatore, l'oggetto e il curatore, che arricchisce l'esperienza di visita e permette di attribuire un significato personale alle opere esposte.bensì ampliando questo spazio.SE IL CURATORE VUOLE FAVORIRE L'INCONTRO TRA OSSERVATORE E OPERA ESPOSTA, DEVE CREARE CONDIZIONI STIMOLANTI E NON FUORVIANTE NELLO SPAZIO CHE SI SITUA TRA L'ATTIVITÀ CHE GLI COMPETE (scelta degli oggetti e configurazione dello spazio espositivo) E QUELLA DI CHI HA PRODOTTO LE OPERE. IL RESTO COMPETE ALL'OSSERVATORE.
L'esposizione deve rendere "obbligatoria" l'interpretazione perché l'arte è una proposizione interpretabile in molti modi possibili e tutti ugualmente dimostrabili. "La scelta dei materiali deve essere compiuta selezionando quelle opere che insieme delineano i contorni di un problema storico" (Argan). Problema da proporre al visitatore, suggerendo un determinato ordine di lettura, possibili dialoghi tra le opere fatti di assonanze e/o contrasti, possibili chiavi interpretative.
Occorre orientare, guidare il visitatore, ma al contempo è necessario lasciare spazio ad
Una molteplicità, anche contraddittoria, di interpretazioni. Eugenio Battisi infatti definisce il museo un laboratorio interpretativo. Il museo è un sistema complesso di comunicazione, ma anche un metalinguaggio, costituito usando tutti i mezzi di comunicazione possibili. Essi contribuiscono alla creazione del significato. Ma è comunicazione anzitutto il percorso e la presentazione dell'opera. Per questo è molto importante la tecnica del mostrare.
Parigi, Gare d'Orsay, Gae Aulenti, 1979-1986. Museo dedicato alla storia dell'arte del periodo compreso tra il 1848 e il 1914.
Stephen Greenblatt: RISONANZA E MERAVIGLIA
RISONANZA: Il potere, da parte di un oggetto esposto, di varcare i propri limiti formali per assumere una dimensione più ampia, evocando nell'osservatore la cultura dalla quale è stato prodotto, della quale è percepito come un campione rappresentativo. Risonanza: riduce l'isolamento dei singoli "capolavori".
facendo luce sulle condizioni della loro produzione, chiarendo la storia della loro provenienza e le circostanze della loro esposizione. Un tipo di esposizione che si basa sulla risonanza induce a chiedersi anzitutto: come furono realizzati? Per quale luogo? Che uso avevano? Cosa provavano coloro che li possedevano?MERAVIGLIA
Il potere che l'oggetto esposto ha di arrestare l'osservatore sui propri passi, comunicandogli un senso di unicità che lo afferra, suscitando in lui un'attenzione e un'emozione intensa.
MERAVIGLIA
Il potere che l'oggetto esposto ha di arrestare l'osservatore sui propri passi, comunicandogli un senso di unicità che lo afferra, suscitando in lui un'attenzione e un'emozione intensa.
MERAVIGLIA
Lo scatto dell'attenzione traccia attorno a sé un cerchio magico da cui è escluso tutto ciò che non è l'oggetto guardato. Nel momento in cui si accede alla meraviglia, tutti i supporti
didattici sembrano un semplice rumore di fondo. Capacità dell'opera d'arte di suscitare sorpresa, piacere, ammirazione e un presagio di genialità. Tentativo di trasformare i musei da templi della meraviglia, a templi della risonanza. Esempio più allarmante: Musée de la Gare d'Orsay. Spostando i capolavori impressionisti e postimpressionisti e accostandoli all'opera di pittori assai meno noti, nonché alla scultura e alle arti decorative coeve, il museo trasforma un gruppo cospicuo di personalità geniali di spicco in figure attive di un periodo vitale estremamente produttivo della storia della cultura francese. Ma ciò che è stato sacrificato sull'altare della risonanza c