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Musei e visione architettonica, Storia dell'architettura Pag. 1
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Musei che hanno saputo rappresentare la visione architettonica

e spaziale del nostri tempo

Cultura italiana del museo nasce dalle gallerie delle corti del '400 per poi diffondersi

nell'epoca dei lumi.

Successivamente museo come luogo di cultura ed educazione dei cittadini.

Museo del Louvre, musei vaticani, occupano edifici già esistenti, grandi sali e lunghi

corridoi.

Tipologia architettonica: grandi sale per esposizioni in cui le opere vengono riunite per

autore o per gruppi tematici.

A volte si predisponeva il recupero di edifici abbandonati: la Gare d'Orsay diventa il Musee

d'Orsay: la Gare d'Orsay fu una stazione costruita nel 1900 per accolgiere i visitatori

dell'Esposizione universale di Parigi. Poco dopo Cadde in disuso. Nel 1973 entra a far parte

dell'elenco dei monumenti storici e mutata in museo su progetto dell'arch. Italiano Gae

Aulenti. Nel progetto vengono salvaguardate le strutture in acciaio e vetro della vecchia

stazione ed oscurate alcune porzioni delle volte di copertura per controllare la quantità di

luce negli spazi espositivi.

Svolta con il progetto del Guggenheim di New York di WRIGHT nella metà del 900.

Reinventa una categoria di edificio con la sua visione innovativa: visitatore compie un

viaggio che lo porta dalla strada al museo, dal museo alla strada attraverso un percorso

continuo costituito da un spirale che è il museo stesso.

I musei contemporanei si basano sul progetto di WRIGHT; il museo è concepito come

spazio aperto, spazio unitario in cui il visitatore è guidato nella visita da passerelle, percorsi

e rampe.--> logica favorita dall'architettura de-costruttivista che concepisce architetture

dalle forme libere, non geometriche. Non più volumi definiti in cui sono ordinati una serie

di piani e una serie di stanze, ma spazi continui fluidi e mutevoli.

Museo guggnheim di Bilbao di o gehry: passerelle e ponti sospesi concentrati attorno alla

hall, spazio a tutt'altezza, conducono alle sale espositive di dimensioni e forme diverse.

Macba di Barcellona di Meier: seppur di estetica minimalista, con forme geometriche

regolari, racchiude al suo interno una concezione spaziale basata sulle esperienze descritte

in precedenza: volume cilindrico a tutt'altezza racchiude i servizi e attorno a questo si

sviluppano rampe che conducono a vari spazi espositivi.

Maxxi di Roma di HADID: hall spazio a tutt'altezza in cui i percorsi sospesi emergono nel

vuoto.

Progetto che più di tutti riprende l'idea di WRIGHT riproponendola in stile de-costruttivista:

le rampe non sono solo mezzo di collegamento, le rampe sono parte del percorso espostivo.

Museo dalle geometri complesse in cui gli spazi espostivi si sovrappongono si intrecciano,

come se fosse uno spazio unico e continuo.

Le sale si differenziano per l uso dei materiali, per il grado di luminosità per la trasparenza.

Galleria ultimo livello, allestita per arti cinematografiche, buia e con un forte dislivello

rende difficile l orientamento; improvvisamente si apre nella grande vetrata del corpo

aggettante, volume caratteristico dell'architettura.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
2 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martina4 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Gargano Maurizio.