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Estratto del documento

CHITONE

SEZIONE TRASVERSALE DEL CORPO

DI UN POLIPLACOFORO Conchiglia formata da otto

placche articolate tra

loro e in sequenza.

Le lacune sono fatte risalire

alle lacune del blastocele.

Hanno otto paia di branchie

ma non sono

animali metamerici. 12

MONOPLACOFORI (una placca)

NEOPILINA

(moltissimi fossili hanno queste caratteristiche)

SEZIONE DORSALE E VENTRALE 13

GASTEROPODI

ANATOMIA ESTERNA DI UNA CIPREA

antenne

I gasteropodi hanno una struttura anatomica più

complicata; sono stati gli unici molluschi in grado Un gasteropode

di adattarsi alle terre emerse, mantenendo particolare è il

comunque una forma preistorica e gusci adattati. Nudibranchio, che si è

Nella ciprea, in particolare, il mantello secerne la evoluto a vivere senza

conchiglia e la copre per mimetizzarsi al meglio conchiglia.

sul fondale. 14

Un altro aspetto portato dall’evoluzione è stato la spiralizzazione della conchiglia, grande

vantaggio per proteggersi ma portatore di problemi nell’organizzazione interna degli organi.

Cypraea arabica

Conus textilis

Architectonica picta 15

ANATOMIA DI UN GASTEROPODE Chiastoneuri: molluschi

gasteropodi in cui, per

effetto della torsione

dei visceri, i cordoni

nervosi che uniscono i

gangli pleurali con

quelli viscerali sono

incrociati.

serve all’organismo per

Opercolo -

ritirarsi dentro la conchiglia (non

presente in chiocciole terrestri) 16

GASTEROPODI POLMONATI

I gasteropodi sono stati gli unici organismi di tipo marino a colonizzare le terre

emerse (comunque in ambienti molto umidi); per respirare, però, l’apparato

branchiale attraverso il quale potevano ricevere l’ossigeno disciolto in acqua

non è più favorevole: per respirare è stato quindi messo a punto un sistema

respiratorio, formato da una sorta di polmone chiuso nella cavità palleale, con

foro pneumatoforo, vascolarizzata al massimo. 17

BIVALVI o LAMELLIBRANCHI

Il nome lamellibranchi prende spunto dalle branchie sviluppate a forma di lamina

per permettere respirazione e nutrizione dell’organismo: sono animali che si

ritrovano per di più in ambienti sabbiosi, come fondali marini, e che per questo

hanno sviluppato vari adattamenti del corpo per sopravvivere.

La conchiglia, infatti, si è adattata alla sabbia con un sistema di filtrazione mediante

sifoni emessi dall’animale quando la conchiglia è semiaperta, e filtrazione con le

branchie.

Il nutrimento è convogliato alla bocca da cilia, mentre fasci di muscoli tengono

insieme la conchiglia e il piede. Il piede ha duplice funzione di movimento e di

scavo nel fondale. 18

ANATOMIA DI UN BIVALVE valva destra

La branchia parte da dietro il piede fino alla bocca.

La cavità del mantello è presente nei vuoti della conchiglia. 19

APPARATO DIGERENTE IN UN BIVALVE 20

SCAFOPODI Negli scafopodi le

branchie limitate o assenti:

non sono infatti, organismi

filtratori ma intrappolatori,

pur abitando i fondali

sabbiosi.

La conchiglia ha la forma

tipica a zanna di elefante;

sono di rilievo i captacoli,

usati per nutrirsi, che

possono appunto captare

piccole particelle di

nutrimento. Come per i

bivalvi, il piede serve per

infossarsi. 21

CEFALOPODI

“con i piedi attaccati alla testa”

I cefalopodi hanno trasformato la

radula ancestrale in una sorta di

“faretra per frecce”, ovvero

radule avvelenate che possono

essere sparate; questo è avvenuto

perché sono stati tra gli organismi

che si sono dati alla caccia.

Anche per questo motivo il piede

si è trasformato in tentacoli.

La conchiglia è concamerata, cioè

CEFALOPODI TETRABRANCHIATI divisa in sezioni, da riempire o

svuotare di gas per permettersi di

“camminare”, o meglio, nuotare a

reazione.

La spiralizzazione della

conchiglia è stato un processo

posteriore.

Ammonite Nautilus 22

EVOLUZIONE DELLA CONCHIGLIA NEI CEFALOPODI

È un processo che ha seguito tre linee evolutive. 23

Nella conchiglia concamerata, l’organismo sta nell’ultima

camera; tutte queste camere sono attraversate da una specie di

tubo per il controllo della pressione.

Nei cefalopodi la conchiglia non ha più funzione di protezione, ma di

galleggiamento: è questo, ad esempio, il caso delle seppie.

Le seppie hanno un comportamento complesso ad opera delle connessioni neurali

maggiori, determinate da una vita più dura; posseggono tentacoli dotati di ventose ed

uncini per agganciare la preda: il maschio, inoltre, ha un braccio, detto ectocotile,

che gli permette di trasferire lo sperma nelle vie genitali femminili. Questi animali

posseggono occhi grandi adatti alla loro posizione predatoria e cromatofori, cellule

che permettono di cambiare colore connesse al sistema nervoso, che permettono di

esprimere vari stati d’animo (paura, predisposizione all’accoppiamento,

aggressività…).

I calamari non si servono della funzione di galleggiamento, ma si basano sulla

velocità di movimento e la conchiglia diventa quindi solo una forma di supporto.

Infine, nei polpi la conchiglia sparisce del tutto, lasciando posto ad una piena

capacità di nuoto; sono forme di vita molto intelligenti e le uniche fin ora che

simulano il comportamento dei loro simili. 24

L’Argonauta, in particolare la femmina, ha il

nicchio, una sorta di conchiglia che protegge ed

è secreta (non dal mantello) ma da una ghiandola

particolare.

Il Nautilus (famiglia delle Ammoniti) è tutt’oggi

vivente nell’Oceano Indiano. CONCHIGLIE DI

CEFALOPODI PRIMITIVI 25

seppia calamaro polpo

seppia di

fondale

seppia 26

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
27 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Caterina0115 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Turilazzi Stefano.